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venerdì 29 agosto 2014

In difesa della Ferrovia Ionica

E’ in atto un processo che dovrebbe condurre alla cancellazione di 5.000 km di rete ferroviaria dalla scena nazionale, ritenuti improduttivi ed eccessivamente costosi. Nel corso degli ultimi anni si stanno operando scelte pericolose in tal senso.
La strategia in atto mira ad impoverire i servizi in modo da disaffezionare i viaggiatori e giustificare poi i tagli in rapporto alla domanda decrescente; si confida inoltre nella scarsa capacità di reazione delle popolazioni locali.
Ma l’obiettivo ultimo non è ancora evidente a tutti; da qualche anno le politiche di FS, e di RFI in particolare, sembrano decisamente orientate all’isolamento e al successivo smantellamento della linea ferroviaria ionica.

E’ bene chiarire che la situazione si sta aggravando anche per l’assenza della politica; le responsabilità sono notevoli e gravi. La comunità calabrese non merita questa condanna...continua a leggere

martedì 4 febbraio 2014

Sicilia: Incubo treni

Nel frattempo che la Regione Sicilia si accinge a firmare il contratto di servizio per il trasporto ferroviario, alcune tratte ferroviarie vengono chiuse causa crolli (Caltagirone-Gela), smottamenti (Alcamo-Trapani via Milo) altre vengono del tutto depotenziate (Siracusa-Ragusa-Modica-Gela) lasciando nell'incubo treno i siciliani. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono modesti e concreti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, le grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo nei fiumi di parole e di inchiostro.
1 - Video - Sicilia: Incubo treni, la situazione una quindicina di anni fa non era diversa

2 - Video - Sicilia: Incubo Treni Ragusa-Palermo Tg2 del 22 gennaio 2014 



domenica 20 ottobre 2013

Cub Trasporti Ragusa - Incontro a Palermo sulle ferrovie: pochi passi avanti, permangono le preoccupazioni

Non si può essere ottimisti dopo l’ennesimo incontro palermitano di venerdì 18 ottobre, il quale, anziché rappresentare la prosecuzione naturale dei precedenti, e quindi un momento di approfondimento, si rivela la solita riunione in cui si espongono i problemi ad interlocutori ogni volta nuovi e a digiuno delle questioni poste. Se si eccettua l’ing. Cucinotta, di RFI.
Assenti l’ing. Costantino di Trenitalia e il dott. Arnone, direttore dell’assessorato alle infrastrutture; assenti (fatto molto grave) anche i sindaci di Modica e Gela, per quanto invitati.
La delegazione ragusana era rappresentata dal sindaco Piccitto e dall’assessore Campo, da Gurrieri, Ragusa e Costa della CUB Trasporti e da Distefano del comitato No Muro.
Mancando Trenitalia non si è potuto entrare nel merito del trasporto degli studenti pendolari e della richiesta di immissione di nuovi treni, e questo è un dato estremamente negativo.
La questione del PL di via Paestum è stata unificata con quella della metropolitana di superficie, argomento sul quale la delegazione ragusana si è spesa molto, insistendo perché si venga a conoscenza al più presto del progetto preliminare elaborato da RFI nel 2005, in modo da poterlo esaminare e fare “adottare” dalla Regione, per poterlo così farlo entrare nel novero delle opere da finanziare. Riscontriamo, dopo anni di silenzi, sforzi andati a vuoto e finti interessamenti, che la strada intrapresa potrebbe essere fruttuosa e portare Ragusa ad avere un sistema di mobilità sostenibile e alternativo d’avanguardia, non solo per i collegamenti urbani tra l’area sud della città ed il centro storico, ma anche tra i poli turistici di Ragusa Ibla e Donnafugata. Per questo non bisogna allentare la pressione, e prevedere al più presto una conferenza di servizio sulla metroferrovia.
La delegazione ha molto insistito presso l’ing. Cucinotta perché si sospendano i lavori di smantellamento dei binari e scambi della stazione di Comiso, previsti per il prossimo fine settimana. Qualora andassero in porto, non solo Comiso si troverebbe senza la stazione, ma l’intera linea subirebbe un sostanzioso depotenziamento nelle sue capacità di circolazione, vanificando così ogni progetto di potenziamento.
Su questa questione riscontriamo l’assurdo silenzio del sindaco e dell’amministrazione di Comiso, totalmente assente in queste settimane di continui allarmi. Sappiamo che la questione ferroviaria non è produttrice di consensi, e quindi può essere trascurata senza eccessivi contraccolpi, ma quando mai un’amministrazione assiste allo scippo di una infrastruttura del proprio territorio senza nemmeno provare a reagire?
La CUB Trasporti si ritiene moralmente impegnata ad impedire lo smantellamento di Comiso e per tutta la prossima settimana si adopererà per mettere in atto ogni tipo di iniziativa, senza trascurare l’eventuale blocco dei lavori, per salvare la stazione di Comiso.
Ragusa, 19-10-2013
Coordinamento provinciale CUB Trasporti


giovedì 14 marzo 2013

Mentre a Palermo si discute della ferrovia iblea, a Comiso RFI decide di interrompere il secondo binario.

Per non spendere qualche migliaio di euro per la manutenzione al secondo binario della stazione di Comiso, RFI ha deciso di annullarlo, immobilizzando lo scambio che consente il transito tra il primo e il secondo binario.
Il binario soffriva di “carenze strutturali” e necessitava di un intervento manutentivo per il quale non si sono trovate le somme necessarie. Del resto, se non si cercano, non si troveranno mai. Ma è assurdo che per una cifra irrisoria si inibisca la circolazione dei treni sul secondo binario, impedendo così che la stazione di Comiso possa essere sede di incroci e precedenze, necessarie alla circolazione dei treni.
Ancora una volta la nostra tratta ferroviaria è considerata un “ramo secco” su cui non vale la pena di investire neanche quelle modeste somme necessarie all’ordinaria amministrazione.
Del resto Comiso è già inserito nel piano di smantellamento dei deviatoi che assicurano il transito dal primo al secondo binario, fatto gravissimo, già attuato a Genisi e a Butera, che porterà – se attuato sino in fondo – al depotenziamento della circolazione dei treni sulla linea e al rallentamento dei treni che già vi circolano. Non solo: ma nella prevista manutenzione dei binari della linea, l’inutilizzabilità del secondo binario creerà non pochi problemi per il ricovero dei mezzi del cantiere, che dovranno essere trasferiti giornalmente lontano dalla città casmenea durante le pause dal lavoro. Tutto questo, però. Sembra non interessare RFI.
Contro questa prospettiva la CUB Trasporti da tempo si sta muovendo, e il punto è stato inseriti tra quelli discussi il 7 marzo scorso a Palermo con l’assessore Bartolotta, e verrà approfondito proprio con i vertici di RFI e Trenitalia nel corso del prossimo incontro fissato per il 26 marzo. La deputazione iblea dovrebbe vigilare affinché questi provvedimenti non venissero presi, ed è invitata ad intervenire sin da ora per far riaprire il secondo binario della stazione di Comiso.
Ragusa, 14-3-2013 - Coordinamento provinciale CUB Trasporti