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lunedì 21 gennaio 2013

Mezza Sicilia dimenticata da Fs


Nella nostra Regione, a volere viaggiare in treno sembra di essere ritornati al tempo delle carrozze a cavalli. La mobilità per Ferrovia, necessaria per l'estensione del territorio e molto più sostenibile di quella su gomma, è un problema per pendolari e viaggiatori in genere. Treni insufficienti, poco puntuali, vecchi, sporchi; e l'ad di Fs! come se ne esce? Con la Tav tra Palermo, Messina e Catania. Pensate che meraviglia: in poche decine di minuti si potrà andare da Catania a Messina e da Messina a Palermo! Non è chiaro se è prevista anche una "direttissima" CT-PA.
E il resto della Sicilia? E tutti gli altri siciliani? E tutte le altre città che, inesorabilmente ed inevitabilmente si vedranno chiudere le stazioni e sopprimere i treni? Solo gli abitanti di cui sopra hanno diritto a viaggiare in treno? O forse un cataclisma di cui nessuno sembra essersi accorto ha cambiato la geografia della Sicilia?
Pare di si, perchè con una sforbiciata Moretti ha ridotto la Sicilia al triangolo Ct-Me- Pa, infischiandosene del disagio di decine di migliaia di altri viaggiatori (o aspiranti tali) siciliani.
Ma lasciamo perdere disagi, disservizi, diritti negati, ecc. e torniamo alla meraviglia delle meraviglie: la Tav. Forse sarebbe il caso che prima di certi "lanci", si approfondisse la geografia (disciplina rigorosa, utilissima ma assai negletta) fisica e politica dei luoghi dove si vogliono realizzare certe opere. Da CT a ME: montagne, fiumare e decine di centri abitati; da ME a PA: idem; (eventualmente, perchè non è chiaro) da CT a PA: colline, montagne e valloni. In queste tratte non c'è un chilometro in piano! Tale complessa morfologia comporterebbe l'impegno di ingentissime risorse (da prendere dove?) per tratte, tutto sommato, brevi.
Un investimento così importante, paradossalmente, non sarebbe giustificato dalla brevità delle tratte e, in quanto escludente la gran parte della Sicilia, non sarebbe accettabile neanche socialmente. Non parliamo poi dell'impatto ambientale ed antropico. Dalle colonne de La Sicilia mando a dire a Moretti: dia ai Siciliani un trasporto ferroviario rispondente alle loro esigenze, efficiente, decoroso e degno d'un paese sviluppato e civile. Anche i Siciliani pagano le tasse e hanno il diritto di spostarsi in treno, come gli altri Italiani.
Liliana Gissara
Consigliere nazionale Italia Nostra per la Sicilia
Lo dico a La Sicilia - Domenica 20 Gennaio 2013 Catania (Cronaca) Pagina 36