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giovedì 13 novembre 2014

Un attestato di stima e di pronta guarigione al Capotreno Riccardo Caristi aggredito alla stazione di Spadafora

In riferimento all’aggressione ed al ferimento del capotreno Riccardo Caristi, in servizio sul treno regionale 8771 delle ore 10.15 da Messina a Milazzo,  avvenuta stamane alla stazione di Spadafora, a nome del Comitato Pendolari Siciliani colgo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione al Capotreno Riccardo e per condannare espressamente tali atti gravi nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia che svolge il proprio lavoro con correttezza e cortesia nei confronti di tutta l’utenza che giornalmente viaggia in treno.
Negli ultimi mesi si stanno verificando, sempre più frequenti, atti di sconsideratezza nei confronti del personale viaggiante di Trenitalia, uno degli ultimi episodi gravi, nel mese di maggio con l’aggressione ad una donna capotreno a Cefalù.
Abbiamo più volte proposto, noi del comitato, negli incontri con la direzione di Trenitalia e con la Regione Sicilia-Dipartimento trasporto ferroviario, di valutare la possibilità di concerto con il dirigente del Compartimento della Polfer, di programmare sui treni un servizio di scorta in borghese specie su quelli ritenuti a rischio.
Tale servizio, secondo noi, se realizzato potrebbe servire in molti casi come deterrente, volto a scoraggiare i malintenzionati sapendo che a bordo dei treni possano esserci degli agenti in borghese.
Certi che verranno adottate, da parte degli interessati, misure idonee a scongiurare il verificarsi di altri simili eventi, nell’interesse principale di tutelare il personale viaggiante e i passeggeri.
Al Direttore di Trenitalia per la Sicilia
Ing. Francesco Costantino
Al Direttore di Rete Ferroviaria per la Sicilia
Ing. Andrea Cucinotta
Al Dirigente del Compartimento
Polizia Ferroviaria per la Sicilia
Al Dirigente Generale del Dipartimento
Infrastrutture e Mobilità
Al Segretario Generale Orsa Ferrovie
Agli Organi di Stampa
Messina, 13 novembre 2014
Cordialmente
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 16 maggio 2014

Capotreno aggredita alla stazione di Cefalù

In riferimento all’aggressione al capotreno (una donna) del treno regionale 12764 Palermo-Messina delle ore 17.08 avvenuta giovedì 8 maggio 2014 alla stazione di Cefalù, il Comitato Pendolari Siciliani desidera intervenire cogliendo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione alla signora capotreno e per condannare espressamente tali atti nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia e a maggior ragione nei confronti del personale femminile.

Gazzetta del Sud pag. 36 del 15 maggio 2014

martedì 13 maggio 2014

Sicurezza del personale di bordo e dei viaggiatori

In riferimento all’aggressione al capotreno (una donna) del treno regionale 12764 Palermo-Messina delle ore 17.08 avvenuta giovedì 8 maggio 2014 alla stazione di Cefalù, il Comitato Pendolari Siciliani desidera intervenire cogliendo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione alla signora capotreno e per condannare espressamente tali atti nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia e a maggior ragione nei confronti del personale femminile.
Negli ultimi mesi si stanno verificando, sempre più frequenti, atti di sconsideratezza nei confronti del personale di bordo di Trenitalia, noi del comitato abbiamo più volte suggerito, negli incontri con la direzione di Trenitalia e con la Regione Sicilia-Dipartimento trasporto ferroviario, di valutare la possibilità, di concerto con la Polfer, di programmare nei treni che si ritengono a rischio un servizio di scorta in borghese. Tale servizio, secondo noi, se realizzato potrebbe servire in molti casi come deterrente a scoraggiare i malintenzionati sapendo che a bordo dei treni possano esserci degli agenti Polfer in borghese.
Certi che verranno adottate, da parte degli interessati, misure idonee a scongiurare il verificarsi di altri simili eventi, nell’interesse principale di tutelare il personale viaggiante e i passeggeri.
Al Direttore di Trenitalia per la Sicilia
Ing. Francesco Costantino
Al Direttore di Rete Ferroviaria per la Sicilia 
Ing. Andrea Cucinotta
Al Dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria
per la Sicilia - Palermo
Agli Organi di Stampa

Cordialmente
Palermo, 13 maggio 2014
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani
Francesco Mondì - Pendolari S.Agata Militello - Messina

domenica 10 novembre 2013

Non paga il biglietto e picchia un agente, arrestato

Taormina. Avrebbe potuto acquistare il biglietto alla stazione ferroviaria di Catania, salire sul treno in direzione Messina e viaggiare in tutta tranquillità.
E invece no. Amal Youssef, marocchino di 25 anni, ieri mattina ha preferito correre il rischio e salire sul convoglio ferroviario senza alcun biglietto.
La bravata del venticinquenne, però, non è passata inosservata al personale delle Ferrovie dello Stato che, una volta verificata la mancanza del titolo da viaggio, una volta giunto alla stazione di Taormina, ha invitato il ragazzo a scendere.
Amal, al contrario, incurante dell'invito che gli era stato rivolto è tornato a sedersi come se nulla fosse, anzi facendosi beffa degli uomini e appisolandosi.
Solo il successivo intervento dei poliziotti ha fatto sì che il giovane si risvegliasse e scendesse dal treno.
Sembrava che ogni cosa dovesse mettersi a posto naturalmente quando si è verificata una nuova "accelerazione".
In realtà sono bastati pochi secondi perché la rissa esplodesse. Prima solo parole e insulti, poi la tentata fuga, infine, un pugno nel pieno volto di un agente della Polizia penitenziaria. A quel punto il giovane marocchino non soltanto è dovuto scendere dal treno, ma ha anche passato la notte in cella. Infatti è scattato immediatamente l'arresto per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il treno si è fermato a Taormina e lì il ragazzo è stato consegnato ai colleghi del Commissariato.
Il malcapitato agente è invece stato medicato all'ospedale San Vincenzo Sirina.
AL. SER. - La Sicilia - Sabato 09 Novembre 2013 Prima Messina Pagina 25

lunedì 1 luglio 2013

COISP - No alla cancellazione delle scorte sui treni

La vigilanza nei convogli in alcune tratte ferroviarie della Sicilia è stata drasticamente diminuita con l'eliminazione del servizio di scorta della polizia ferroviaria. Lo ha reso noto il Coisp in una nota del segretario regionale, Alessandro Berretta. «Come è noto - scrive Berretta - le scorte dei treni a breve percorrenza vengono pianificate dal Compartimento Polfer per la Sicilia di Palermo! d'intesa con i responsabili del Presidio di Protezione Aziendale- Rete Ferroviaria Italiana, nel corso del comitato Territoriale e sulla base della riconosciuta "criticità dei convogli", in misura non fissa ma variabile nel tempo a seconda delle emergenze evidenziate, ed entro un tetto numerico prefissato in tutta la Regione. Il segretario regionale del Coisp chiede di ripristinare la sicurezza a bordo dei treni, quindi di rivedere le valutazioni fatte in ordine alla criticità dei convogli.
Il Coisp, su questo fronte, ha preannunciato anche manifestazioni presso i vari presidi regionali della Polizia Ferroviaria e delle sedi Trenitalia, «allo scopo di sollecitare un intervento superiore in modo da garantire la sicurezza dei viaggiatori, dei soggetti che lavorano a bordo dei treni e della stessa Istituzione della Polizia di Stato».
La Sicilia - Sabato 29 Giugno 2013 Catania (Cronaca) Pagina 34

lunedì 1 novembre 2010

Giosue Malaponti: Non ci risulta che in Sicilia a bordo dei treni ci siano stati casi delinquenziali tali da far scattare il problema della sicurezza

Prendendo spunto dalle dichiarazioni del dirigente del compartimento della Polizia ferroviaria di Palermo, Rossella Iraci, in merito al bilancio dell’attività svolta dalla Polizia Ferroviaria in Sicilia dal gennaio 2010 ad oggi, desideriamo intervenire facendo presente che il 30 luglio 2010 su Canale 5, nella rubrica “Indignato Speciale” a cura del giornalista Andrea Pamparana, è andato in onda un servizio sul trasporto ferroviario siciliano.
In quell’occasione il giornalista che curava il servizio poneva la seguente domanda: “… poi c’è il problema della sicurezza, sui treni siciliani c’è poca prevenzione contro furti e rapine” e la risposta del rappresentante dei pendolari palermitani, Giacomo Fazio, è stata la seguente:
“Noi chiediamo più sicurezza proprio delle forze dell’ordine, delle forze dell’ordine diciamo c’è un controllo buono, però noi li vogliamo sui treni… perché purtroppo in questi momenti di crisi, ovviamente la delinquenza aumenta … è una cosa proporzionale….”.
Ci consta evidenziare che questo servizio è andato in onda all’interno del TG5 delle ore 13 e delle ore 20 (share tv elevatissimo) e ci chiediamo cosa avranno pensato i tantissimi spettatori di una simile dichiarazione del pendolare siciliano, in netto contrasto, peraltro, da quanto emerso dal bilancio positivo del dirigente, Rossella Iraci, del compartimento della Polizia ferroviaria di Palermo.
Non ci risulta che in Sicilia a bordo dei treni ci siano stati casi delinquenziali tali da far scattare il problema della sicurezza e quindi la necessità di chiedere più forze di polizia a bordo dei
treni. Noi, da siciliani e da pendolari, non possiamo non intervenire su questa questione paradossale dove da un lato il rappresentante dei pendolari palermitani, Giacomo Fazio, chiede più forze di polizia a bordo dei treni e dall’altro invece emerge il bilancio confortante della Polizia Ferroviaria.
Ci amareggia il fatto che questa notizia non sia stata smentita da alcuno, e che in tutta Italia sia passato e continui a passare un messaggio del genere, che vede la delinquenza in Sicilia farla da padrone. Siamo convinti che la dichiarazione fatta dal rappresentante dei pendolari palermitani, non fa certamente onore nè alla Sicilia nè ai siciliani e non può vanificare il lavoro e gli sforzi delle Forze dell’Ordine che giornalmente garantiscono la sicurezza nelle infrastrutture ferroviarie siciliane ed alla quale va il nostro plauso per l’eccellente attività svolta.
(video:http://www.video.mediaset.it/video/tg5/indignato_speciale/176153/problemi-dei-pendolari-in-sicilia.html)
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

venerdì 24 luglio 2009

La problematica dei cani randagi alla stazione centrale di Catania

Fiumefreddo di Sicilia 23 luglio 2009

Rete Ferroviaria Italiana - Direzione Territoriale Sicilia
Cortese attenzione dell’Ing. Alfonso Belluccia
Sede di Palermo

Oggetto: Problematica del randagismo alla Stazione di Catania.-

Egregio Direttore
Desidero sottoporle, la problematica dei cani randagi alla stazione centrale di Catania.
All’interno della stazione di Catania vive una nutrita popolazione di cani randagi, che negli anni hanno creato delle situazioni di pericolo nei confronti del personale ferroviario che lavora all’interno dello scalo e del deposito ferroviario, ma anche della gente che in essa giornalmente vi transita.
Molti sono i viaggiatori che hanno più volte segnalato alla Polizia Ferroviaria e al personale dell’ufficio accoglienza della stazione, la presenza di cani in branco (10/15) a gironzolare tra la gente in attesa ai marciapiedi dei vari binari e all’interno della sala d’attesa.
La Polizia Ferroviaria alla quale è affidata istituzionalmente la tutela dell’ordine pubblico e dell’incolumità dei cittadini ha più volte segnalato negli anni la problematica dei randagi agli organi competenti che, come al solito, fanno il consueto scarica barile delle competenze.
Con la mia segnalazione, non voglio creare nessun allarmismo, ma sottoporre tale problematica ai dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, affinché intervengano presso le autorità competenti per far adottare quelle misure previste dalle normative vigenti e cercare di arginare il problema del randagismo, in considerazione del fatto, che Rete Ferroviaria Italiana ha nella propria “Mission” l‘obbligo di assicurare gli standard e livelli di sicurezza ed il compito di salvaguardare la sicurezza personale e patrimoniale all’interno del sedime ferroviario della stazione centrale di Catania (vedi carta dei servizi 2009-Fattori, indicatori e standard di qualità del servizio).
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR