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lunedì 6 ottobre 2014

Il futuro delle ferrovie, monito Cub trasporti: "Potenziare le linee"

A tal proposito è stato fatto presente a sindaco, assessore e deputata regionale come lo stato di abbandono della tratta, su cui circolano sulla carta 4 coppie di treni, che in alcuni giorni si riducono a tre o a due, per via delle sostituzioni con autobus delle corse, stia provocando l’ossidazione dei binari in alcuni punti, il che crea non poche difficoltà al regolare funzionamento degli apparati elettrici. 
Una situazione dalla quale è possibile uscire solo con l’effettuazione regolare di tutti i treni e con l’incremento del traffico, a partire dall’inserimento immediato del treno 12822, Siracusa-Gela, da alcuni anni attestato a Rosolini, che giungendo nel capoluogo poco prima delle ore 8, ridarebbe la possibilità a vecchi e nuovi pendolari, e ai numerosi turisti, di tornare a usare il treno come mezzo per i loro spostamenti, e rioffrirebbe alla popolazione scolastica di Scicli, Modica e Ragusa, la possibilità di effettuare gite a Donnafugata, come accadeva fino al 2010, anno in cui tale corsa venne depennata tra Rosolini, Ragusa e Gela.
Nel corso dell’incontro è stata stigmatizzata la politica degli annunci, che alcune settimane fa fece dire al Presidente della Regione che era stato istituito un treno “intercity” tra Licata-Gela e Comiso, per favorire l’afflusso di passeggeri all’aeroporto, mentre, nella realtà, dopo la tragica morte dei tre ferrovieri a Butera, lo scorso 17 luglio, la linea Gela-Canicattì è stata chiusa, e tale rimarrà per almeno altri 10 mesi, senza che vi si stiano facendo interventi migliorativi; anzi è diventata oggetto di furti e saccheggi. 

domenica 5 ottobre 2014

Cub Trasporti e Comitato Pendolari incontrano le Istituzioni ragusane sulla questione ferrovie

Ragusa. Si è svolto venerdì 3 presso la sala giunta del Comune di Ragusa un incontro tra l’Amministrazione comunale (presenti il sindaco Piccitto e l’assessore Corallo), l’on. Angela Foti (M5S) e una delegazione della CUB Trasporti (Gurrieri, Ragusa) e del Comitato pendolari Ragusa (Patriarca).
Scopo dell’incontro, richiesto dal sindacato di base, quello di portare alla ribalta la questione ferroviaria, alla luce della recente firma dell’Accordo di Programma tra Stato e Regione per il passaggio della gestione economica della rete ferroviaria dell’isola alla Regione Siciliana.
Al di là degli entusiasmi con cui è stata accolta questa notizia, la CUB ha sottolineato come, senza una presenza e pressione da parte dei rappresentanti del territorio, le esigenze e rivendicazioni da anni sostenute per il potenziamento della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, potrebbero essere ancora una volta disattese. Si rende necessario quindi interloquire con l’Assessore alle infrastrutture Torrisi per salvaguardare lo sviluppo della tratta.
A tal proposito è stato fatto presente a sindaco, assessore e deputata regionale come lo stato di abbandono della tratta, su cui circolano sulla carta 4 coppie di treni, che in alcuni giorni si riducono a tre o a due, per via delle sostituzioni con autobus delle corse, stia provocando l’ossidazione dei binari in alcuni punti, il che crea non poche difficoltà al regolare funzionamento degli apparati elettrici. Una situazione dalla quale è possibile uscire solo con l’effettuazione regolare di tutti i treni e con l’incremento del traffico, a partire dall’inserimento immediato del treno 12822, Siracusa-Gela, da alcuni anni attestato a Rosolini, che giungendo nel capoluogo poco prima delle ore 8, ridarebbe la possibilità a vecchi e nuovi pendolari, e ai numerosi turisti, di tornare a usare il treno come mezzo per i loro spostamenti, e rioffrirebbe alla popolazione scolastica di Scicli, Modica e Ragusa, la possibilità di effettuare gite a Donnafugata, come accadeva fino al 2010, anno in cui tale corsa venne depennata tra Rosolini, Ragusa e Gela.
Nel corso dell’incontro è stata stigmatizzata la politica degli annunci, che alcune settimane fa fece dire al Presidente della Regione che era stato istituito un treno “intercity” tra Licata-Gela e Comiso, per favorire l’afflusso di passeggeri all’aeroporto, mentre, nella realtà, dopo la tragica morte dei tre ferrovieri a Butera, lo scorso 17 luglio, la linea Gela-Canicattì è stata chiusa, e tale rimarrà per almeno altri 10 mesi, senza che vi si stiano facendo interventi migliorativi; anzi è diventata oggetto di furti e saccheggi. I tre ferrovieri, che si trovavano lungo la linea per intervenire sulle sue criticità in vista di interventi manutentivi più sostanziosi, sarebbero quindi morti invano!
Dall’incontro è anche venuto fuori come i fondi regionali promessi ai comuni, dai quali quello di Ragusa avrebbe attinto per lanciare il bando di progettazione preliminare della metroferrovia, siano rimasti lettera morta. L’idea di metropolitana di superficie a Ragusa, e il primo studio di fattibilità, il prossimo primo gennaio compiono vent’anni; i ferrovieri, con la CUB e le associazioni sensibili a questa vertenza, festeggeranno questo compleanno ringraziando debitamente i protagonisti di questo flop.
L’incontro si è concluso con l’impegno, da parte dell’on. Foti, di seguire le problematiche emerse e di invitare l’assessore Torrisi per un incontro pubblico a Ragusa, in modo da poter apprendere direttamente quali sono le richieste del territorio in vista del prossimo contratto di servizio che renderà operativo l’Accordo di programma appena siglato.
Ragusa, 4-10-2014
Per il coordinamento provinciale CUB Trasporti
Pippo Gurrieri - Salvuccio Ragusa

sabato 4 ottobre 2014

Questione ferroviaria Cub trasporti e Comitato Pendolari incontrano le Istituzioni ragusane

Ragusa. Si è svolto venerdì 3 presso la sala giunta del Comune di Ragusa un incontro tra l’Amministrazione comunale (presenti il sindaco Piccitto e l’assessore Corallo), l’on. Angela Foti (M5S) e una delegazione della CUB Trasporti (Gurrieri, Ragusa) e del Comitato pendolari Ragusa (Patriarca).
Scopo dell’incontro, richiesto dal sindacato di base, quello di portare alla ribalta la questione ferroviaria, alla luce della recente firma dell’Accordo di Programma tra Stato e Regione per il passaggio della gestione economica della rete ferroviaria dell’isola alla Regione Siciliana.
Al di là degli entusiasmi con cui è stata accolta questa notizia, la CUB ha sottolineato come, senza una presenza e pressione da parte dei rappresentanti del territorio, le esigenze e rivendicazioni da anni sostenute per il potenziamento della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, potrebbero essere ancora una volta disattese. Si rende necessario quindi interloquire con l’Assessore alle infrastrutture Torrisi per salvaguardare lo sviluppo della tratta.
A tal proposito è stato fatto presente a sindaco, assessore e deputata regionale come lo stato di abbandono della tratta, su cui circolano sulla carta 4 coppie di treni, che in alcuni giorni si riducono a tre o a due, per via delle sostituzioni con autobus delle corse, stia provocando l’ossidazione dei binari in alcuni punti, il che crea non poche difficoltà al regolare funzionamento degli apparati elettrici. Una situazione dalla quale è possibile uscire solo con l’effettuazione regolare di tutti i treni e con l’incremento del traffico, a partire dall’inserimento immediato del treno 12822, Siracusa-Gela, da alcuni anni attestato a Rosolini, che giungendo nel capoluogo poco prima delle ore 8, ridarebbe la possibilità a vecchi e nuovi pendolari, e ai numerosi turisti, di tornare a usare il treno come mezzo per i loro spostamenti, e rioffrirebbe alla popolazione scolastica di Scicli, Modica e Ragusa, la possibilità di effettuare gite a Donnafugata, come accadeva fino al 2010, anno in cui tale corsa venne depennata tra Rosolini, Ragusa e Gela.
Nel corso dell’incontro è stata stigmatizzata la politica degli annunci, che alcune settimane fa fece dire al Presidente della Regione che era stato istituito un treno “intercity” tra Licata-Gela e Comiso, per favorire l’afflusso di passeggeri all’aeroporto, mentre, nella realtà, dopo la tragica morte dei tre ferrovieri a Butera, lo scorso 17 luglio, la linea Gela-Canicattì è stata chiusa, e tale rimarrà per almeno altri 10 mesi, senza che vi si stiano facendo interventi migliorativi; anzi è diventata oggetto di furti e saccheggi. I tre ferrovieri, che si trovavano lungo la linea per intervenire sulle sue criticità in vista di interventi manutentivi più sostanziosi, sarebbero quindi morti invano!
Dall’incontro è anche venuto fuori come i fondi regionali promessi ai comuni, dai quali quello di Ragusa avrebbe attinto per lanciare il bando di progettazione preliminare della metroferrovia, siano rimasti lettera morta. L’idea di metropolitana di superficie a Ragusa, e il primo studio di fattibilità, il prossimo primo gennaio compiono vent’anni; i ferrovieri, con la CUB e le associazioni sensibili a questa vertenza, festeggeranno questo compleanno ringraziando debitamente i protagonisti di questo flop.
L’incontro si è concluso con l’impegno, da parte dell’on. Foti, di seguire le problematiche emerse e di invitare l’assessore Torrisi per un incontro pubblico a Ragusa, in modo da poter apprendere direttamente quali sono le richieste del territorio in vista del prossimo contratto di servizio che renderà operativo l’Accordo di programma appena siglato.
Ragusa, 4-10-2014
Per il coordinamento provinciale CUB Trasporti
Pippo Gurrieri – Salvuccio Ragusa

sabato 20 settembre 2014

Cub Trasporti Ragusa: la situazione della linea ferroviaria Sr-Rg-Cl

In questi giorni sono apparse notizie sul potenziamento dei treni passeggeri sulla tratta Licata-Comiso; è stata annunciata l’imminente immissione in circolazione di un “intercity veloce” che migliorerebbe l’afflusso di viaggiatori tra l’area centro-orientale dell’Isola e l’aeroporto di Comiso.
A questi vaghi (e periodici) annunci, fa da contr’altare la situazione della tratta in questione, che attualmente è chiusa, e non ci risulta vi si stiano svolgendo grandi interventi di velocizzazione.
La tratta Gela-Modica, nel frattempo, continua a essere depotenziata: vi circolano attualmente solo tre coppie di treni, mentre una coppia è sostituita con autobus per via dei continui furti di carburante nei convogli parcheggiati durante la notte a Gela.
Si continua a vendere fumo, mentre quotidianamente ciò che rimane del trasporto ferroviario sulla linea Siracusa-Ragusa-Gela-Caltanissetta, muore.
Tutti i problemi sollevati negli ultimi anni sono stati disattesi, sia per una attitudine alla sordità da parte di RFI e Trenitalia, sia per un’abitudine da parte dell’Assessorato regionale alle infrastrutture, a prendere sottobanco la richieste di questa parte del territorio, sia per una assolutamente inadeguata azione della classe politica e amministrativa locale.
Il trasporto studenti continua a essere svolto esclusivamente su autobus, sistema più caro e più critico dal punto di vista organizzativo.
I convogli dei pendolari sono stati depennati e mai più ripristinati, anche di fronte allo stato di emergenza dei trasporti su gomma in seguito alla chiusura del ponte Guerrieri.
La metropolitana di superficie di Ragusa è diventata la “cosa” che tutti vogliono ma su cui nessuno intende effettivamente battersi.
I collegamenti con la stazione di Donnafugata rimangono inservibili, perché non si vuole puntare sull’unico servizio pubblico in grado di assicurarli e portare masse di turisti al castello.
Qualcuno al posto nostro si sarebbe già stufato e avrebbe gettato la spugna.
Noi, come CUB Trasporti non intendiamo arrenderci, e rilanciamo la vertenza per una ferrovia moderna. Agli altri (sindaci, assessori, deputati, consiglieri comunali, imprenditori) di scegliere cosa fare: se continuare a fingere impegni, magari solo per farsi un  po’ di pubblicità, oppure se iniziare e portare a termine un doveroso sforzo per mutare il volto della mobilità in questo territorio.
Ragusa, 18-9-2014
Pippo Gurrieri - Coordinatore provinciale CUB Trasporti


lunedì 30 giugno 2014

La metropolitana di Ragusa un passo avanti ma scarsa presenza della politica


Ragusa. Si è svolta, sabato 28 giugno presso la stazione di Ragusa, la conferenza stampa organizzata da CUB Trasporti, Comitato per il rilancio della ferrovia Iblea, Comitato Pendolari Siciliani e Legambiente a sostegno del progetto della metropolitana di superficie, a vent’anni esatti dall’elaborazione dello studio di fattibilità tra Comune di Ragusa e FS.
Gli organizzatori hanno presentato al numeroso pubblico i risultati della rielaborazione del progetto preliminare di RFI del 2006, sottoposti al Comune quale base per una nuova progettazione.
Punti salienti della proposta sono la fermata di Piazza Carmine, a servizio del centro storico; la fermata al piazzale del centro commerciale Le Masserie/Azienda Sanitaria Provinciale; la fermata al consorzio ASI e la fermata di Cisternazzi/Nuovo polo ospedaliero; a queste si aggiungono altre fermate intermedie (ospedale Ibla, via Colajanni) oltre a quella alla stazione centrale. Il percorso si completa alla stazione di Donnafugata, collegando in questo modo l’importante sito turistico alla città.
Era presente l’assessore ai Lavori Pubblici Corallo, che ha ribadito l’interesse dell’amministrazione per la metroferrovia e ha annunciato che si stanno reperendo i fondi per un bando finalizzato al progetto preliminare.
Nel corso della conferenza sono state poste varie domande: dai costi (circa 30 milioni), ai tempi di transito dei convogli (30 minuti con stazione di testa a Donnafugata; 15 minuti con stazione al polo ospedaliero). Si è discusso della scellerata scelta dei parcheggi sotterranei, che ha confermato la centralità dell’automobile, e quindi il contrario di una mobilità eco-sostenibile. E’ emerso anche il ruolo della metro come collegamento diretto con l’aeroporto di Comiso, in sinergia con altri progetti che si vanno facendo in tal senso. E’ stata rilevata l’importanza a scopi turistici della tratta ferroviaria e come la metro potrebbe fare fruire a pieno dei paesaggi dell’altopiano e della ferrovia elicoidale, vero monumento di archeologia industriale.
Alcuni degli interventi hanno rimarcato la cecità degli amministratori di Modica e provinciali che in occasione della chiusura del ponte Guerrieri non hanno previsto nessun potenziamento delle corse ferroviarie per collegare Modica con gli altri centri e i due versanti della provincia in maniera comoda e sicura, senza provocare il caos cui si sta assistendo in questi giorni, destinato ad aumentare con la stagione balneare.
Incalzato dai giornalisti l’assessore Corallo si è detto disponibile a coinvolgere il consiglio comunale nella questione della metropolitana; il consigliere D’Asta a tal proposito si è impegnato a presentare un apposito ordine del giorno.
La CUB Trasporti, unitamente agli altri comitati e associazioni che hanno collaborato, non può non notare la scarsa presenza di politici e amministratori alla conferenza stampa, segnale di un disinteresse che dura da vent’anni, interrotto magari da belle dichiarazioni elettorali. E tuttavia questo non scoraggia chi crede a progetti che possano veramente segnare un passaggio epocale per la vita della nostra città.
Pippo Gurrieri

Coordinatore provinciale CUB Trasporti

martedì 24 giugno 2014

Metroferrovia Ragusa conferenza stampa per il rilancio della ferrovia iblea

Nel 1995 Comune di Ragusa e FS elaborarono lo studio di fattibilità della metropolitana di superficie di Ragusa, finanziato con i soldi dei cittadini ragusani e delle Ferrovie dello Stato.

giovedì 30 gennaio 2014

Ancora treni cancellati sulla linea Siracusa-Ragusa-Gela-Caltanissetta

In piena vertenza ferroviaria, mentre i sindaci dell’intera provincia convocano i vertici di RFI, Trenitalia e l’Assessore regionale alle Infrastrutture, a Ragusa, per esaminare i contenuti della piattaforma siglata a Donnafugata lo scorso 17 dicembre per il potenziamento della tratta Siracusa-Ragusa-Gela, arriva una nuova soppressione di treni a partire dal 1° febbraio non circoleranno più i treni regionali:
  • treno 12851 Gela-Modica (con partenza da Gela alle ore 14,24 e arrivo a Modica alle ore 16,13)
  • Treno 12854 Modica-Gela (con partenza da Modica alle ore 19,27 e arrivo a Gela alle ore 21,01).
Un’altra coppia di treni viene soppressa tra Gela a Caltanissetta.
Delle 4 coppie (8 treni) rimanenti tra Modica-Ragusa e Gela ne rimarranno così solo 3 (6 treni), e praticamente le basi per la chiusura della tratta ci sono tutte.
Non si conoscono i motivi di questi tagli, ma tutto lascia presagire che trattasi della “normale” gestione della rete ferroviaria siciliana, che ha penalizzato fino all’inverosimile il sud est dell’Isola.
Come considerare questa decisione di Trenitalia, dopo mesi di incontri e tentativi di incontri (all’assessorato, alla commissione ambiente), e nel bel mezzo di una vertenza complessiva per il rilancio della rete ferroviaria iblea, in collegamento con l’aeroporto di Comiso, rafforzata da servizi innovativi, come la metroferrovia a Ragusa, e da collegamenti di tipo sinergico con il gommato tra le stazioni e le scuole o i centri cittadini, oltre che da treni turistici? Come considerarla se non la risposta anticipata alle rivendicazioni che l’area degli iblei sostiene da tempo?
A Palermo decidono tutto senza mai consultare il territorio.
Da anni subiamo simili prepotenze, che ci costringono a ripiegare su lotte di resistenza e di difesa (regolarmente perse) e a rinunciare alle sacrosante pretese di migliorare l’esistente e progettare una ferrovia moderna.
Gli amministratori, specie i nuovi, devono rendersi conto che abbiamo a che fare con dei vertici che considerano la linea ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela-Caltanissetta una zavorra di cui disfarsi quanto prima.
A tutti i sindaci e i deputati chiediamo:
di alzare la voce;
di chiedere la revoca del provvedimento;
di impegnarsi perché l’incontro del prossimo 13 febbraio a Ragusa tra i vertici di RFI-Trenitalia e Assessorato alle Infrastrutture e Trasporti sia l’occasione per fare muro contro lo smantellamento della ferrovia iblea e per imporre provvedimenti utili a rilanciarla.
Ragusa, 30-1-2014 - Coordinamento provinciale CUB Trasporti