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mercoledì 6 agosto 2014

Messina Stazione Centrale ore 17: Disservizi all'utenza dei treni Rv 3845 e R 12769

Quanto verificatosi nella giornata odierna, in merito alla partenza dei treni 3845 e 12769, alla stazione di Messina Centrale ha dell’incredibile  e  si spera che rimanga  un episodio isolato. Questi i fatti:
Il treno Regionale Veloce 3845 ME-PA delle ore 17.13 è pronto in partenza al binario n.1 con composizione doppio Minuetto entrambi fruibili ai viaggiatori, e dato il periodo di forte movimento turistico entrambi pieni. Alle 17.14 si accorgono che il Minuetto di coda non è previsto nella composizione essendo il treno regionale 12769 delle ore 17.25 per Palermo.
Da qui il fuggi fuggi...i viaggiatori corrono dal secondo al primo minuetto con grande disappunto degli utenti. Il capotreno del treno regionale veloce 3845 prontamente va nel secondo Minuetto ad avvisare i viaggiatori di scendere ed accomodarsi sul Minuetto di testa, mentre altri operatori ferroviari si affrettano a staccare il treno 12769 in questo caso di troppo...ma la composizione dei treni non va verificata prima della partenza?
Mondì Francesco  Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 2 luglio 2014

Treni "Minuetto" con una nuova livrea in Sicilia

Nuovi colori per i treni Minuetto sbarcati a Messina sabato 21 giugno 2014 e da qualche giorno in circolazione sulle linee siciliane.





domenica 26 febbraio 2012

«Le continue soppressioni dei treni e il cofinanziamento del Minuetto»

La Sicilia - Sabato 25 Febbraio 2012 Catania (Cronaca) Pagina 42 
Alla luce delle soppressioni dei treni avvenute in questi ultimi anni e che continuano a tutt'oggi a verificarsi in maniera generalizzata in tutte le relazioni ferroviarie, mi sembra doveroso, dato che tali soppressioni hanno penalizzato e continuano a penalizzare gravemente i pendolari e l'utenza in generale, porre alcuni quesiti all'Assessore regionale ai trasp! orti ed al Dipartimento trasporti in merito a quanto previsto nel piano di ammortamento relativo all'acquisto dei treni "Minuetto":
  • Quali e quanti dei treni soppressi e quindi di km/treno non effettuati rientrano in questo piano di ammortamento sin dalla stipula dell'accordo e dell'entrata in vigore?
  • E se vi rientrano, dovranno essere rimessi in esercizio i km/treno non effettuati da parte di Trenitalia o Trenitalia dovrà restituire la parte corrispondente in denaro alla Regione Siciliana?
  • I 209.000 km/treno previsti nel piano di ammortamento in quale relazione sono stati impiegati dal 2005 ad oggi? E se è il Dipartimento dei Trasporti ad indicare dove e come distribuirli sulle relazioni oppure è a discrezione di Trenitalia la suddivisione?
Questi sono gli interrogativi ai quali la Regione dovrà rispondere viste le premesse, considerato che tale operazione doveva consentire, con l'utilizzo dei suddetti convogli in tutto il territorio siciliano, il miglioramento! della qualità del servizio e la velocizzazione del trasporto ! ferroviario, cosa che a tutt'oggi non è ancora avvenuta, anzi è peggiorata di molto.
Nell'anno 2002 e precisamente il 17 luglio 2002 la Regione Siciliana ha ritenuto sottoscrivere un Protocollo d'intesa con Trenitalia per il co-finanziamento di 40 treni tipo "Minuetto". L'operazione si concretizza con la sottoscrizione tra le parti, Regione Siciliana e Trenitalia, dell'Accordo Procedurale Attuativo il 15 aprile 2004 per il co-finanziamento dell'acquisto da parte di Trenitalia S.p.A. di quaranta treni tipo "Minuetto", di media capacità, - di cui n. 30 nella versione a trazione elettrica e n. 10 nella versione a trazione diesel - per un importo complessivo di 153 milioni di Euro, in conto investimenti, di cui 46 milioni di euro quale co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di Euro da parte di Trenitalia S.p.A.
Nel protocollo d'intesa, così come nell'accordo attuativo, era previsto l'impegno di Trenitalia S.p.A. a restituire la parte co-finanziata dalla Regione Siciliana in rate annuali, pari alle rate di ammortamento (2.300.000,00 euro), sotto forma di incremento dei treni/Km effettuati in Sicilia secondo il piano di ulteriori servizi stimati in circa 209.000 treni/km/annui, rispetto agli attuali i km/treni/ annui, così come derivanti dall'Accordo quadro tra lo Stato e le Regioni, approvato dalla Conferenza permanente Stato-Regioni nella seduta del 18/06/1999.
Giosuè Malaponti – Comitato pendolari siciliani

mercoledì 29 luglio 2009

Il Comitato Pendolari risponde a Trenitalia su Lo dico a "La Sicilia"

In riferimento alla lettera “Treni Catania-Messina, vetture sporche e carrozze guaste” del 21 luglio ed alla risposta dell'Ufficio stampa Ferrovie Sicilia “Pulizia sui treni, rispondono le ferrovie” del 24 luglio, desidero intervenire nella qualità di coordinatore del comitato pendolari, ribadendo che sia la climatizzazione che la pulizia lascia molto a desiderare sino ad oggi(ieri per chi legge).In merito alla climatizzazione e alla sosta dei treni in stazione, avevamo raggiunto un accordo, con i dirigenti di Trenitalia. Tale accordo prevedeva che venissero aperti i finestrini delle carrozze per evitare le temperature da forno crematoio dopo circa 4/5 ore di sosta sotto il sole.Per qualche anno, questo accordo è stato mantenuto, ma da qualche anno non più e tengo a precisare che non regge minimamente il paragone riferito alla climatizzazione dell'autovettura.In uno dei tanti incontri con Trenitalia, il Direttore pro tempore Carlo Pino, ci aveva rassicurato che già nel 2001 avevano iniziato l'operazione di climatizzazione e che entro il 2002 avrebbe completato la climatizzazione di tutte le vetture. Siamo nell'anno 2009 e dopo otto anni non è cambiato nulla o quasi, ci lascia molto perplessi la dichiarazione delle ferrovie, che il 98% di treni in Sicilia è climatizzato, per noi è un dato falso e solo sulla carta. Chi viaggia lo sa, in una qualsiasi formazione treno di 3/4 carrozze a stento la climatizzazione funziona in una o al massimo in due, le vetture climatizzate (si fa per dire) a stento corrispondono ad un 60%.Da tenere presente, inoltre, che già nei treni Minuetto, entrati in esercizio tra la fine del 2004 e il 2007, la climatizzazione è già in gran parte non funzionante.Per quanto riguarda la pulizia, questo è un altro degli annosi problemi di Trenitalia che bisogna continuamente monitorare, perché non basta puntare l'indice sempre e solo sulle aziende di pulizia vincitrici della gare d'appalto, ma occorre, secondo noi, fare un mea culpa, da parte di Trenitalia, per lo stato in cui è stato ridotto il materiale rotabile negli anni.La Direzione Territoriale di Trenitalia in Sicilia, avrà sicuramente ancora molto da fare per raggiungere il grado di soddisfazione dell'utenza e per rendere confortevole il viaggio ai suoi 50.000 clienti giornalieri, in termine di igiene, pulizia, comfort e puntualità.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

lunedì 19 gennaio 2009

Ho preso parte il 19 gennaio all'Operazione "Freccia Rotta"

LA FRECCIA ROTTA DEL 19 GENNAIO 2009
Il presidente della Provincia di Catania, ha voluto mettere in campo, a distanza di circa un mese dal’inaugurazione della “Freccia Rossa”, un’iniziativa provocatoria nei confronti della stessa politica, chiamandola operazione “Freccia Rotta”. Mi sono presentato nella mattinata di lunedì 19 gennaio alla stazione di Catania, per prendere parte a questa iniziativa, non tanto per la peculiarità della stessa, ma quanto per rendermi conto di chi né prendesse parte e cercare di capire quanto di questa gente fosse al corrente della situazione disastrosa del trasporto ferroviario siciliano. La partenza è prevista alle 10.40, arriva il treno n. 3891 al primo binario, sono due motrici diesel Aln 668, tirate a lucido per l’occasione. Tanti i politici che iniziano a salire fra consiglieri comunali, sindaci, assessori, deputati regionali, nazionali, in tutto circa duecento fra uomini e donne. Si parte in direzione Caltanissetta Xirbi transitando per le stazioni di Catenanuova, Dittaino, Leonforte, Enna, Villarosa sino ad arrivare a Caltanissetta Xirbi alle ore 12.28 impiegando 1.48 per fare 116 km. Qui dobbiamo scendere per attendere una coincidenza (circa 50 minuti) sino alle ore 13.17. E qui il primo inghippo, una volta scesi dal treno molte signore chiedevano dei bagni, ma ahimè, li attendeva una brutta sorpresa, niente bagni e niente sala d’attesa, considerato che ci trovavamo in piena campagna nissena. L’unico conforto era poter leggere un cartello blu di Rete Ferroviaria Italia che così recitava: “Gentile cliente, Rete Ferroviaria Italiana Spa, società del Gruppo Ferrovie dello Stato incaricata della gestione dell’infrastruttura ferroviaria, intende assicurare i migliori livelli di sicurezza e decoro in tutte le stazioni della rete nazionale. Nei servizi igienici tale impegno presuppone un presidio costante il cui rilevante onere può giustificarsi solo in caso di frequentazioni assai più elevate di quelle che si registrano quotidianamente in questa stazione. Per tali ragioni questo servizio igienico viene definitivamente chiuso. Ci scusiamo per il possibile disagio assicurando al tempo stesso una attenzione sempre più vigile sul complessivo decoro dell’impianto”. E giù qualche politico che voleva conto e ragione, qualche signora che c’è rimasta male, qualcuno né ha approfittato per fare pipì dietro una montagna di traversine. Ho cercato di spiegare ad alcuni sindaci, che la chiusura dei bagni era avvenuta nel lontano giugno del 2005 e, che nonostante, le nostre rimostranze sui quotidiani siciliani e all’Assessore regionale ai trasporti del momento on.Fabio Granata, nessuno politico intervenne. Siamo nuovamente a bordo del treno n. 12772/12773 delle ore 13.17, questa volta un fiammante treno “Minuetto” (40 sono i treni Minuetto acquistati da Trenitalia con il cofinanziamento di 50milioni di euro della Regione Siciliana) ci porta in direzione Roccapalumba dove arriviamo alle ore 14.15 impiegando 58 minuti per fare 57 km.. Qui a Roccapalumba dobbiamo scendere ed aspettare una ventina di minuti per un treno che arriverà da Agrigento e che ci porterà finalmente a Palermo. Anche qui a Roccapalumba siamo in aperta campagna, e un tabellone piazzato in bella mostra ci informa che siamo nel “Paese delle Stelle” per via di un attrezzato osservatorio astronomico. E ci credo oltre a vederle di notte molti viaggiatori hanno avuto il piacere di vederle anche di giorno, anche qui niente bagni, niente, sala d’aspetto, niente bar, niente biglietteria, solo la cortesia del capostazione che ha aperto il proprio bagno di servizio al gentil sesso che non ne poteva proprio più. Arriva finalmente il treno proveniente da Agrigento che ci porterà sino a Palermo. Sono le ore 14.36 ed iniziamo a salire sul treno n.3938/3939 anch’esso un Minuetto, con un buon numero di viaggiatori a differenza della tratta Caltanissetta Xirbi-Roccapalumba. Qui attraversiamo l’area industriale di Termini Imerese, per giungere a Palermo alle 15.30. Tempo impiegato 54 minuti per fare 69 km.
Bilancio dell’operazione “Freccia Rotta”:
Partenza 10.40 Catania–Caltanissetta Xirbi km.116 ore viaggio 1.48 + sosta 0.50 minuti per coincidenza; Caltanissetta Xirbi-Roccapalumba km. 57 ore viaggio 0.58 minuti + sosta 0.21 per coincidenza; Roccapalumba-Palermo Centrale km. 69 ore viaggio 0,54 minuti
Abbiamo percorso 242 km. in 3.40 di viaggio + 1.01 di attesa per le due coincidenze per un totale di 4 e 41 minuti. Debbo dire che è stata una grande soddisfazione prenderne parte, ho avuto modo di rendermi conto che non tutti i politici conoscono la realtà del trasporto ferroviario in Sicilia e che, forse, è stata un’occasione per rendersene finalmente conto. Desidero ringraziare il presidente della provincia regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione, che per primo, anche se in maniera provocatoria ha voluto portare alla luce dei riflettori della politica nazionale e di tutta Italia, l’arretratezza infrastrutturale siciliana. L’unica speranza per noi siciliani è, che dopo la ribalta tutto torni ad essere come prima, cadendo nel dimenticatoio del politichese.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
http://www.comitatopendolari.it/

giovedì 31 luglio 2008

Disagi e sempre Disagi

Alla Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia
Alla Redattore del quotidiano La Sicilia
con preghiera di pubblicazione

Ancora una volta per i viaggiatori della Catania-Messina viaggiare in treno rappresenta un’odissea.
Ecco quanto accaduto oggi 30 luglio c.a.: Il treno 12818 delle ore 12.18 era fermo al binario 2 della stazione di Catania. Alle 12.42 veniva annunciato ai passeggeri circa 35 minuti di ritardo e subito dopo il treno veniva soppresso. Dalle notizie apprese parlando con diversi ferrovieri ho saputo che il materiale che doveva formare il treno da Catania per Messina doveva essere composto dal nuovo treno Minuetto e che all’ultimo momento era stato sostituito con le classiche vetture spinte da un locomotore E464. Queste carrozze infatti che non erano destinate a questa corsa treno erano completamente sporche da rifiuti di ogni genere ed inoltre avevano l’impianto di climatizzazione guasto e per questi motivi è stato soppresso. Mi chiedo e chiedo di sapere come mai è stato sostituito il treno Minuetto che era titolare della corsa con un treno che non era stato pulito e dopo circa 40 minuti sostituto con lo stesso Minuetto? E’ sempre possibile che a pagare questi disservizi sia sempre il cittadino-utente?. A chi addossare queste responsabilità? Comunque in qualità di coordinatore del Comitato dei Pendolari ho avvisato tempestivamente il responsabile della Direzione regionale di Trenitalia per i provvedimenti del caso. Non volendo più lamentare la mancanza della climatizzazione in quasi tutti i treni compresi alcuni Minuetto quello che invece desideriamo evidenziare le continue soppressioni di corse in quasi tutta la Sicilia, i continui e ricchi ritardi e per ultimo la pulizia che sempre più scarseggia a bordo treno.
Certi di avere una risposta, siamo convinti che la nostra segnalazione sia doverosa vista l’opportunità che ci è stata offerta proprio dalla Carta dei Servizi, in quanto essa si basa sul presupposto che tutta l'organizzazione sia rivolta al risultato finale, e cioè all'obiettivo di offrire servizi che soddisfino le attese del cliente. L‘adozione della Carta dei Servizi comporta che le prestazioni del servizio siano vincolate a indicatori esattamente misurabili e che il ruolo di giudice, a differenza di quanto avveniva in passato, sia affidato non a chi produce il servizio ma a chi lo utilizza.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

sabato 7 ottobre 2006

Ancora treni regionali massacrati da Espressi in ritardo

Articolo per la rubrica "Lo dico a la Sicilia"
Per dovere, desideriamo portare a conoscenza l'opinione pubblica dei notevoli ritardi e disagi che caratterizzano il trasporto pubblico ferroviario regionale, segnalati tempestivamente e giornalmente dai colleghi e amici pendolari.Il treno 12803 almeno da metà settembre e fino ai primi giorni di ottobre, è arrivato a destinazione con un ritardo dai 5 ai 30 minuti, accompagnato da continue precedenze consentite arbitrariamente a treni espressi in ritardo, con ripercussioni su tutti gli altri treni regionali che transitano in quella fascia oraria sull'intera tratta Messina - Catania. Più volte abbiamo evidenziato, e continuiamo a farlo, l'incapacità del personale responsabile che gestisce giornalmente queste precedenze: gli incroci sono effettuati senza alcuna logica temporale, e ad esempio eventuali precedenze autorizzate non vengono mai gestite sul terzo binario di Santa Teresa di Riva oppure di Letojanni, rimessi a nuovo, funzionanti e mai utilizzati. Anche la sola logica e l'utilizzo di elementari strumenti di calcolo, anche mentale, consentirebbero in circostanze obbligate e giustificate, di evitare tali situazioni, semplicemente facendo incrociare il 12803 regolarmente con il 12800, e facendolo arrivare a Letojanni per incrociare il 12802.A tale punto qualsiasi espresso potrebbe attendere a Roccalumera il 12800, e successivamente a S. Alessio Siculo l'incrocio con il 12802.L'enorme elasticità degli orari e dei tempi di percorrenza dovrebbe poi permettere il recupero dei pochi minuti persi. Tra l'altro se i treni a lunga percorrenza accumulano ritardo ancor prima di arrivare in Sicilia, non capiamo perchè debbano recuperare 5 minuti del tempo perso proprio a danno dei regionali, in qualsiasi fascia oraria.Inutile far notare che tali ritardi si ripercuotono su tutti gli altri treni regionali che transitano sull'intera tratta Messina - Catania: 12803, 12800, 12802, 12805, 12809, 3876, ecc... Infine cogliamo l'occasione per chiedere alla Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia, di monitorare l'impiego del Minuetto in occasione di treni ad alto flusso di viaggiatori, e di verificarne sempre il funzionamento dell'aria condizionata (non è possibile abbassare i finestrini) e la pulizia dei bagni. Infatti diversi pendolari ci hanno comunicato, nei giorni di impiego di questa tipologia di treno, di non essere riusciti a salire sul 12809, mentre altri ci hanno chiesto fortemente di segnalare il cattivo odore dei bagni che si estende nelle vetture, ed altri ancora l'assenza di aria condizionata in particolare sul 3890.
Giosuè Malaponti - COORDINATORE - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

lunedì 21 novembre 2005

Pendolari ME-CT-SR: Minuetto che non si vedono e treni più lenti di 15 anni fa.

Prendiamo atto, in qualità di pendolari attenti sulla tratta Messina Catania Siracusa dell’evolversi in ogni direzione del traffico ferroviario, dei servizi offerti da Trenitalia, e prendiamo atto della novità presentata ormai da tempo con i City Express e con i treni Minuetto. Come al solito tutto è studiato e pianificato nel migliore dei modi, ma come sempre a tavolino, senza avere la benché minima idea di come sfruttare al massimo un servizio sempre più povero di risorse pubbliche, e pensato per trasportare persone da un posto a un altro, sia essa località di studio o di lavoro. Ma il fine deve esserci e deve essere diverso dallo spreco ingiustificato di milioni di euro.
In 15 anni ci ritroviamo con materiale rotabile sempre più vecchio e meno affidabile dal punto di vista della sicurezza, ci ritroviamo con tempi di percorrenza più lunghi, a fronte di una maggiore tratta a doppio binario, con l’unica giustificazione di garantire una percentuale più elevata di treni che arrivano a destinazione con meno di 5 minuti di ritardo, per centrare gli obiettivi prefissati dalla carta dei servizi. Sappiamo cosa significa vedere inutili doppioni di treni a distanza di minuti; cosa significa lamentare ogni giorno disservizi, come porte guaste, ritardi ingiustificati, fermi in linea per problemi al materiale oppure agli scambi, insufficienza di posti a sedere, sistemi di climatizzazione guasti… E come se non bastasse, oggi ci ritroviamo con treni diretti che impiegano lo stesso tempo di un locale di 15 anni fa.
Al fine di non ripetere quello che già da tempo gli organi in indirizzo conoscono bene tramite l’informazione sui quotidiani e sulle televisioni grazie all’Associazione dei Pendolari, con la presente chiediamo all’Assessore Regionale ai Trasporti, On. Fabio Granata, al quale da oltre un anno chiediamo un incontro per rappresentare al meglio tutte le problematiche che giornalmente viviamo sulla nostra pelle come maggiori fruitori e conoscitori dell’attuale servizio di trasporto pubblico ferroviario, di capire l’utilità dei Minuetto come City Express, considerato che gli stessi sulle relazioni impiegate viaggiano totalmente vuoti. E ancora qual è il ritorno, visto il piano di ammortamento per l’acquisto degli stessi in chilometri treno? Quanti Minuetto allo stato attuale sono stati consegnati?
Non capiamo il perché dell’introduzione di questi treni con l’esclusione della tratta Taormina – Messina, e il perché della loro introduzione proprio in quelle fasce orarie festive, quando sono presenti sulla tratta Messina-Catania-Siracusa buchi di orario che ormai la direzione di Trenitalia conosce da anni.
Ma soprattutto non capiamo il perché dell’assenza totale di fermate del City Express: come dire che esiste un flusso di “turisti” da Catania a Taormina e viceversa che giustifichi questi investimenti, perché di investimenti si tratta, e un ritorno economico le Ferrovie dello Stato devono averlo o comunque deve averlo preventivato sulla base dei continui e attenti studi statistici di società affermate nel settore.
È evidente che una situazione di questo tipo crea scompenso tra i pendolari (tutti a conoscenza dei nuovi treni) che si interrogano su una situazione veramente assurda e inconcepibile anche per i residenti della stessa Giardini Naxos…. E dico Giardini Naxos, perché forse i dirigenti regionali non sanno che la vera Taormina del turista è distante dalla stazione ed è difficilmente raggiungibile a piedi. Forse non sanno che il centro abitato di Giardini Naxos verrebbe meglio servito attraverso una vera valorizzazione della stazione di Alcantara…
Forse a Santa Teresa di Riva non si sono mai contati i pendolari che si servono del treno tra le ore 7,15 e le 7,27, perché nonostante gli 80-120 studenti che affollano in salita il 12809 ogni mattina, ancora si aspettano le risposte sulla nostra richiesta di aggiungere una vettura al treno. Ancora rimaniamo in attesa di risposte in merito ai ritardi continui e degli orari super allungati, ad esempio del 3834 e del 3851, che da Taormina a S. Teresa di Riva, senza fermate intermedie e da orario ufficiale impiegano quanto un autobus di linea (vedi PA601 e PA602).
Riteniamo opportuna a breve e urgentemente una revisione totale di tutte le tracce orarie dei nuovi treni al fine di ottenere un vantaggio per il pendolare che rappresenta il vero e unico ritorno economico, cominciando da una migliore ripartizione dei nuovi treni tra la Messina-Taormina, la Taormina-Catania e la Catania-Siracusa, e dall’introduzione delle fermate intermedie di Santa Teresa di Riva e Giarre Riposto.
E ancora potremmo parlare dei bagni chiusi nelle stazioni dal mese di giugno, tra il silenzio e l’assenso dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, che non è minimamente intervenuto nella questione, per la quale non capiamo il “metro” adoperato per attuare tali disposizioni, soprattutto in quella di S. Teresa di Riva. E ancora non sappiamo nulla dei lavori inerenti il doppio binario sulla Fiumefreddo - Giampilieri… ma qui passiamo la parola alla competente struttura Politica e Ferroviaria, per avere quelle rispose chiare che attendiamo ormai da tempo.
Fabrizio Gemelli - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr.