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domenica 9 dicembre 2012

Interrogazione alla Camera dei Deputati per i continui disservizi ferroviari


INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08575
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 728 del 04/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 04/12/2012
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/12/2012
Stato iter: IN CORSO - Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08575
presentata da VINCENZO GAROFALO - martedì 4 dicembre 2012, seduta n.728
GAROFALO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

i continui e i persistenti disagi che ormai da anni e con cadenza quasi settimanale si manifestano nell'ambito dei servizi resi agli utenti ed in particolare per la categoria dei pendolari, da parte della società Trenitalia, con riferimento ai ritardi e ai disservizi per le linee ferroviarie in Sicilia, nella tratta Siracusa-Messina e viceversa, confermano, a giudizio dell'interrogante, una situazione divenuta oramai intollerabile e ingiusticabile, nello svolgimento di una prestazione essenziale come il trasporto pubblico ferroviario nei riguardi delle comunità siciliane della provincia messinese;

il Comitato pendolari di Messina, Catania e Siracusa, ha addirittura stilato uno specifico rapporto che avvalorando quanto suesposto, rileva i ritardi, le soppressioni delle corse ferroviarie, i frequenti guasti ai locomotori ed i disservizi in generale che gli utenti siciliani subiscono in modo costante senza che le legittime rimostranze sembrino produrre effetti migliorativi dei servizi resi;

il citato rapporto, evidenzia, infatti, che soltanto nella giornata del 26 novembre 2012, su 48 treni regionali complessivamente monitorati, 11 sono stati soppressi, per un totale complessivo di 610 chilometri non effettivamente percorsi; dei restanti 37, il ritardo complessivamente accumulato è stato di circa 1.200 minuti, pari a 20 ore;

l'interrogante rileva come questi disservizi hanno, inevitabilmente, determinato una serie di problemi per i numerosissimi pendolari che quotidianamente fruiscono del treno per raggiungere le rispettive destinazioni professionali, di studio o altre attività programmate;

risulta altresì necessario osservare come la suesposta tratta Messina-Siracusa o dorsale jonica rappresenta una delle principali reti ferroviarie della Sicilia, sia per mole di traffico, che per densità della popolazione servita, i cui standard di puntualità stanno diventando sempre più insufficienti;

l'interrogante evidenzia, inoltre, come le giustificazioni fornite ufficialmente da parte di Ferrovie dello Stato, prive fra l'altro di ogni tempestività, secondo le quali le criticità emerse nella giornata del 26 novembre 2012, che hanno provocato una serie di soppressioni e di ritardi dei treni regionali, per la suesposta tratta, sono da addebitare al furto di rame, siano in realtà scarsamente plausibili, e non garantiscono, specie per il futuro, adeguate rassicurazioni per il servizio fornito dalla principale società italiana per la gestione del trasporto ferroviario di passeggeri e merci;

appare evidente, a giudizio dell'interrogante, come sia stata disattesa in toto, la carta dei servizi, elaborata in conformità al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 dicembre 1998 relativo alla «carta della Mobilità», che rappresenta il documento con il quale Rete ferroviaria italiana comunica gli impegni assunti e gli obiettivi di qualità, sostenibili, puntuali e misurabili, che si propone di conseguire nell'offerta dei propri servizi;

i numerosi atti di sindacato ispettivo, presentati dall'interrogante, nel corso della presente legislatura, sull'evidente e scarsa qualità dei servizi ferroviari regionali in Sicilia, fatta di ritardi, carenza di comfort e di inefficienze a cui sono seguite risposte da parte del Ministro interrogato, nel complesso non soddisfacenti, confermano come la situazione delle politiche dei trasporti in Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno, sia estremamente critica e derivante da decenni di investimenti insufficienti, a cui si sono aggiunti i recenti tagli della spesa sui trasferimenti, che hanno determinato gravi carenze in termini di pulizia, manutenzioni, scorte, carenze che hanno provocato minore affidabilità e puntualità delle corse ferroviarie;

la predetta analisi tuttavia non deve essere considerata un'attenuante o una giustificazione nei riguardi di Trenitalia, se si tiene conto del fatto che all'aumento delle tariffe dei biglietti non sono seguiti adeguati livelli di servizi resi all'utenza -:

quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;

quali iniziative intenda assumere, nei confronti di Trenitalia spa, al fine di determinare un miglioramento complessivo dell'organizzazione e del livello di efficienza dei servizi per il trasporto dei passeggeri della tratta siciliana esposta in premessa, le cui capacità nel corso degli ultimi mesi sono ulteriormente peggiorate;

se non ritenga opportuno e necessario, in considerazione del livello di estrema precarietà in cui si trova il sistema dei trasporti ferroviario siciliano ed in particolare il tracciato Messina, Catania, Siracusa, avviare, per quanto di competenza, una verifica al fine di determinare quali siano le cause che persistono nell'inficiare la qualità delle prestazioni fornite agli utenti e conseguentemente assumere iniziative volte a prevedere misure per il potenziamento dei servizi ferroviari, nel momento in cui, complice anche la crisi economica e la congestione delle aree metropolitane, cresce significativamente la domanda relativa al trasporto ferroviario.(5-08575) 

martedì 3 maggio 2011

I briganti scatenano il putiferio - I comunisti si sono ribellati e Burtone si rivolge al ministro dei Trasporti

Mancavano santi, scrittori, martiri, poeti o navigatori? E quando poi uno dice che se le va a cercare! Ecco che la trovata della Ferrovia Circumetnea è stata quella di dare i nomi di due "briganti sociali" ad altrettanti treni ha suscitato com'era prevedibile la reazione e non già di benpensanti, ma di chi accucchia due concetti di buonsenso per una inaccettabile imposizione di erigere a mito da ricordare due briganti che - almeno uno - è stato anche assassino.

E proprio quando poi uno se le va a cercare, ecco immediata la reazione anche della politica perchè anche questa boutade diventa oggetto di reazione anche sopra le righe. Quale? I comunisti italiani che non perdonano a Lombardo neppure che respira, una frecciata velenosa gliela inviano, tenuto conto che il commissario governativo della Ferrovia Circumetnea, Gaetano Tafuri, è un esponente del Movimento per l'Autonomia.

Dicono: "Come sovente accade, l'avvocato Tafuri ha perduto un'occasione per tacere, perché proprio nei giorni in cui uomini di primo piano del suo partito sono coinvolti in pesanti inchieste giudiziarie, intempestivamente e inopportunamente, ha l'ingegnosa trovata di rendere pubblico il suo Pantheon".

Orazio Licandro, responsabile nazionale Organizzazione dei Comunisti italiani e componente dell'esecutivo nazionale della Federazione della Sinistra, commenta così la decisione del commissario della Ferrovia Circumetnea, Gaetano Tafuri, esponente dell'Mpa di Raffaele Lombardo, di intitolare due treni della metro ai briganti e uno in particolare all'assassino Carmine Crocco.

"Nel merito, sul piano storico e culturale ha già risposto il professor Salvatore Lupo, avendone titoli accademici e scientifici, per quanto mi riguarda – ironizza il dirigente del Pdci-FdS - questi episodi mi fanno rimpiangere Stalin, perché una simile classe dirigente sarebbe stata passata a fil di spada".

"Non avendo noi la Siberia, la stagione invernale sull'Etna sarebbe ben lieve punizione per l'avvocato Tafuri", prosegue sulla strada dell'ironica provocazione Licandro, che però conclude: "Ci sono problemi così seri a Catania, che francamente la trovata di Tafuri non merita più di un minuto del nostro tempo".

E neppure il deputato del Pd, Giovanni Burtone, è tenero e con una interrogazione fa approdare in Parlamento la Ferrovia Circumetnea di Catania che "onora" il banditismo sociale.

Burtone ha, infatti, presentato una interpellanza rivolta al ministro delle Infrastrutture e per conoscenza anche al ministro della Pubblica istruzione. La Fce ha chiamato "Brigante" e "Donatello" due nuovi elettrotreni del metrò.

Per l'azienda, tale Carmine Crocco, soprannominato Donatello e ricordato come il Generale dei briganti, è considerato "un eroe popolare". "Ma come si fa - dice Burtone - a considerare eroe un brigante sanguinario, dedito a rapine e furti. La decisione della Fce è un'offesa per la Sicilia e i siciliani. Ho chiesto al ministro delle Infrastrutture un intervento per quanto di sua competenza, richiamando il commissario governativo della Fce a comportamenti più istituzionali e meno "folcloristici". Se la scelta fosse stata operata da un privato, per quanto discutibile, si sarebbe potuto soprassedere, ma in questo caso parliamo di elettrotreni gestiti da un ente pubblico. Il governo faccia sentire la propria voce – scrive Burtone - per evitare che nel prossimo futuro si intitoli magari una stazione del metrò a Salvatore Giuliano o che so un nuovo mezzo a Vincenzo Capraro o Angelo Pugliese, altri due noti briganti siciliani. Si eviti – conclude Burtone - che passi un messaggio distorto e per nulla educativo per le giovani generazioni. Si rischia di trasformare il "Generale dei briganti" in un salvatore della Sicilia".

- La Gazzetta del Sud - 03/05/2011