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mercoledì 14 marzo 2012

42 parlamentari chiedono un Ministro per la Sicilia

“Un ministro a noi dedicato, che sia riferimento naturale per tutte le questioni che riguardano l’isola investita  profondamente dalla crisi”. È quanto chiedono in una lettera al premier Mario Monti 42 parlamentari siciliani, di tutti i partiti che hanno dato la loro adesione ad una iniziativa bipartisan organizzata dal senatore del Pd Enzo Bianco. Nella lettera da consegnare domani a Palazzo Chigi si chiedono misure “finalizzate alla crescita”.
Enzo Bianco (Pd), promotore dell’iniziativa di una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti, firmata da esponenti di tutti i gruppi tranne la Lega, e che sarà consegnata domani per ottenere un incontro.
“È un fatto assolutamente strardinario che all’unanimità 42 parlamentari siciliani o eletti in Sicilia si siano ritrovati unanimi nel chiedere un impegno del governo rispetto ai problemi sollevati dal movimento dei forconi”.
“Il nostro obiettivo è che ci venga indicato un ministro responsabile con il quale affrontare le questioni sul tappeto. A cominciare dai trasporti:  sul piano ferroviario, dopo Salerno la Sicilia è abbandonata da Dio e dagli uomini e sono stati anche eliminati i traghetti pubblici sullo Stretto di Messina: oggi un Tir deve pagare 250 euro per il passaggio”.
“E poi – aggiunge Bianco- ci sono i problemi del credito d’imposta e delle accise sui carburanti. È necessario un ministro che si occupi di tutto ciò. Ci dicano se deve essere quello dei Trasporti, o della Coesione territoriale, o dell’Economia. Qui non si tratta di assistenzialismo, ma di politiche per lo sviluppo”.
Scritto da Redazione Canicatti Web Notizie 

sabato 31 dicembre 2011

ITALIANI ALL'ESTERO...E NON SOLO - DA SICILIA MONDO LETTERA APERTA

"RAGGIUNGERE LA SICILIA E' DIVENUTA UN'AVVENTURA"

Il pres. di Sicilia Mondo, Azzia, ha inviato una lettera aperta a  Corrado Passera, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in cui lamenta la soppressione dei convogli passeggeri a lunga percorrenza Sicilia-Milano-Torino-Venezia. 
A Roma bisognerà scendere ed attendere le coincidenze per salire in altro treno - dice Azzia e -  Come se non bastasse, chi parte da Caltanissetta o Agrigento, dovrà prima raggiungere in autobus Siracusa o Palermo per l'unico treno in direzione Roma, partenza di notte. Un'autentica "porcata", per dirla nel linguaggio parlamentare di un ex Ministro della Repubblica Italiana.
Sicilia Mondo, con la presente, intende farsi portavoce della indignazione dei Presidenti delle Associazioni Siciliane in Lombardia, appositamente riunitesi all'Hotel Mercure di Milano, per denunziare il disagio che incontrano le famiglie siciliane che vivono nel Nord Italia, per raggiungere la Sicilia. Emblematico quanto sta avvenendo in questi giorni festivi per le famiglie con bambini e anziani che tradizionalmente ritornano in Sicilia per le festività.
Ancora più diffusa la protesta dei corregionali di stanza nei paesi europei, dei tantissimi siciliani fuori dalla Sicilia per motivi di lavoro, di professione, di giovani che studiano in Europa. Per loro, e sono tanti, raggiungere la Sicilia è diventata un'avventura. Come imbarcarsi per l'Africa. Che ci sia la lesione di un diritto nei confronti dei siciliani è di tutta evidenza.
I siciliani che vivono all'estero sono gli osservatori più attenti della immagine Italia e delle sue quotazioni nel mondo. Lo fanno con orgoglio ma anche con apprensione.
Alcuni hanno telefonato perché increduli della interruzione del lungo percorso ferroviario. 
Ci hanno ricordato che sono stati i treni della sofferenza, mai dimenticati, coi i quali hanno attraversato tutta l'Italia per cercare altrove futuro e speranza. Ci hanno detto: sono i treni della nostra storia personale ma anche i treni che hanno fatto dell'Italia una nazione unita.
La interruzione della lunga percorrenza divide l'Italia, hanno sottolineato, e scava di più il divario largamente sbilanciato tra Nord e Sud.
In realtà è così. Roma non può essere una stazione di confine dove si cambia treno per entrare nel Nord opulento dove sono stati dirottati fiumi di risorse con strade a quattro corsie, treni ad alta velocità, aeroporti in ogni angolo. Col sostegno economico dello Stato e, quindi, anche quello del Sud.
Questo non è possibile. Non si può perennemente filosofare sulle ragioni storiche, politiche ed ambientali che fanno la differenza con il Sud. 
Senza investimenti, senza innovazione, soprattutto senza volontà politica, sono tutte parole al vento.
I Governi vedono e tacciono. I parlamentari meridionali galleggiano.
A Lei, On. Ministro, anche i siciliani che vivono fuori dalla Sicilia, chiedono di intervenire presso Trenitalia, concessionaria di un pubblico servizio, diffidandola a garantire diritti eguali per tutti gli italiani.  
E il Presidente di Sicilia Mondo conclude "Dal Governo Monti, di cui Lei On. Ministro è un pilastro portante, ci si attende che non vengano deluse la corale fiducia ed aspettativa di tutti i siciliani. (27/12/2011-ITL/ITNET)

mercoledì 12 agosto 2009

Infrastrutture: La Sicilia penalizzata dalla Politica

Desideriamo portare a conoscenza dell’opinione pubblica che oltre ai proclami e ai fiumi di inchiostro la politica regionale non è veramente interessata allo sviluppo infrastrutturale e al reale miglioramento del trasporto ferroviario siciliano. Prova ne è che nonostante i proclami dei due assessori regionali ai trasporti l’uscente on. Bufardeci e l’entrante on. Strano, svolta epocale per il trasporto ferroviario in Sicilia di un mese fa, ed in considerazione del fatto che dei 130 milioni che lo Stato deve girare alla Regione per il miglioramento delle condizioni di trasporto ferroviario, non c’è neanche l’ombra. E ancora, che devono essere trasferite dal Governo alla Regione le competenze in materia di trasporto pubblico previste dal Decreto Legislativo 422 del 1997. Per non parlare dei 1970 milioni di euro previsti per il completamento del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri, che dal 2008 sono scomparsi dai vari contratti di programma(CPQ) e dagli accordi di programma quadro(APQ). Mentre alla Sicilia il ministro ai trasporti Matteoli, concedeva finalmente una tranche dei tanti agognati fondi FAS nelle altre regioni del nord finanziava nuovi fondi (3,2 miliardi di euro) per la realizzazione e/o il miglioramento di nuove infrastrutture ferroviarie e stradali.
Giosuè MalapontiCoordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

mercoledì 7 marzo 2001

Incentivazione trasporto pubblico

Fiumefreddo, 07 Marzo 2001

Negli ultimi giorni sulla stampa, locale e nazionale, non si è parlato altro che di Piano Generale dei Trasporti, che nel giro di dieci anni, ha commentato il ministro dei Trasporti, saremo in grado di metterci al pari degli altri stati europei.
Diamo allora un'occhiata come verranno distribuiti i miliardi del nuovo piano generale trasporti:
nuove linee a valichi alpini Ventimiglia-Genova, Sempione, Modane, Gronda Nord Milano, Genova Milano, Brennero, Chiasso-Milano e la Tavisio-Pontebba;
una parte destinati all'alta velocità da Torino-Milano-Roma-Napoli; ed un'ultima parte destinati alla manutenzione ed alle nuove tecnologie.
Da quello che abbiamo sentito o letto, in questi giorni, si evince che nessun intervento è previsto, nel Piano Generale dei Trasporti, per la situazione ferroviaria siciliana.
E' di qualche giorno fa la notizia, anche se già, nella riunione con i vertici della Divisione Trasporto Regionale del 21 febbraio a Giarre era stato fatto qualche accenno alla collaborazione tra la Trenitalia e la Provincia Regionale di Catania per l'incremento della tratta Catania-Acireale-Giarre e la sponsorizzazione dell'arancia rossa.
Ben venga l'iniziativa del Presidente della Provincia On. Nello Musumeci, che in tutti i modi sta cercando di incentivare il turismo nella nostra Provincia, sperimentando nuove formule per la promozione del nostro patrimonio culturale e dei migliori prodotti agricoli della nostra provincia.
Per quanto riguarda invece l'incentivazione del trasporto sulla tratta Catania-Taormina, a parere nostro, qualcosa sta migliorando ma altre di notevole importanza sono rimaste come prima.
Andare a Catania, dopo le 9.30 del mattino, da alcune stazioni intermedie tra Taormina e Giarre, è un dramma poiché si deve attendere le ore 13.25, la stessa cosa partendo da Catania, per i più fortunati, dopo le 14.25 è possibile arrivare sino a Giarre, mentre per gli altri bisogna attendere le 17.45, questi sono alcuni esempi.
Infatti, nella riunione di Giarre, avevamo avanzato la richiesta di fare fermare quasi tutti i treni (regionali - diretti) alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia per incentivare l'uso del mezzo pubblico nei paesi del comprensorio quali Linguaglossa-Piedimonte Etneo-Calatabiano-Mascali.
Allora chiediamo al Presidente On. Nello Musumeci, della Provincia Regionale di Catania, e al Direttore Carlo Pino, della Divisione Trasporto Regionale Sicilia, di poter rivedere, prima dell'entrata in vigore del nuovo piano, qualche orario di partenza e/o di allungare qualche percorrenza da Giarre almeno sino a Taormina.
Confidiamo nella disponibilità dell'On.Nello Musumeci a volerci incontrare per pianificare gli innumerevoli disagi sulla tratta Catania-Acireale-Giarre-Fiumefreddo-Taormina che in parte, sono stati alleviati con l'intervento della Provincia, ma non centrando appieno l'obiettivo di miglioria ed incentivazione su tutta la tratta.
Rendiamo noto che il Comitato ha già online il sito internet: www.infinito.it/utenti/pendolari e l'e-mail: pendolari@infinito.it per chiunque vorrebbe segnalare o proporre delle migliorie per l'incentivazione del servizio pubblico nella tratta Me-Ct.
Con preghiera di pubblicazione, grati per la cortese attenzione e fiduciosi per la Vs. collaborazione, coglie l'occasione per porgere cordiali saluti.
COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
Il Coordinatore Giosuè Malaponti