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lunedì 12 agosto 2013

Moretti e Cardia confermati a Fs e Ciucci resta all'Anas

L'assemblea delle partecipate al 100% dal tesoro.
Roma. Mauro Moretti e Lamberto Cardia restano alla guida di Ferrovie dello Stato. L'assemblea della società partecipata al 100% dal Tesoro, che si è svolta ieri dopo due rinvii, ha rinnovato il consiglio di amministrazione. E ieri è stato walzer di nomine anche in altre controllate di via XX Settembre: all'Anas, dove Pietro Ciucci, già amministratore unico, è stato nominato presidente con funzioni di a. d.; e ad Invitalia, dove sono stati confermati Domenico Arcuri a. d. e Giancarlo Innocenzi Botti presidente. L'assemblea di Fs ha nominato nel nuovo Consiglio di amministrazione: Lamberto Cardia, che resta presidente per il secondo mandato, Mauro Moretti, Antimo Prosperi, Mauro Coletta, Maria Teresa Di Matteo. Sarà il cda, che si riunirà nei prossimi giorni, a deliberare la terza riconferma di Moretti come amministratore delegato. L'assemblea di ieri ha rinnovato anche i membri del collegio sindacale: Alessandra del Verme (presidente), Tiziano Onesti, Claudia Cattani. All'Anas Pietro Ciucci, fino ad oggi amministratore unico e già presidente per due mandati (2006-2009 e 2009-2011), è stato nominato presidente e gli sono state attribuite le funzioni di amministratore delegato.
La Sicilia - Sabato 10 Agosto 2013 I FATTI, pagina 9

giovedì 26 luglio 2012

Nessun intervento della classe politica a salvaguardia del trasporto regionale ferroviario.

In questi ultimi anni non si è fatto altro che parlare di tagli ai treni da e per il nord da domenica 29 luglio Trenitalia taglierà in Sicilia 38 corse treno in quasi tutte le relazioni. A questo annuncio sono intervenuti tutti, sindacati, associazioni dei consumatori, pendolari, utenti, ma nessuna presa di posizione c’è stata da parte della nostra politica siciliana. Solo un invito da parte del Dipartimento trasporti della Regione inviatoci il 24 luglio per il 25 mattina, quindi già a cose fatte e solo per cuna mera presa d’atto. Noi del Comitato Pendolari Siciliani per protesta non abbiamo preso parte.
Ritornando sui tagli è già da diversi anni che Trenitalia li mette in atto ad ogni cambio orario (marzo-giugno-dicembre) per non parlare delle continue soppressioni che giornalmente Trenitalia opera in tutte le relazioni siciliane. Che fine fanno questi chilometri treno? Chi controlla sull’operato di Trenitalia, visto che il contratto e tra il Ministero del Tesoro e Trenitalia? Ai politici di casa nostra, vista l’eccellenza della nostra rete infrastrutturale (strade-ferrovie), non importano i disservizi e i disagi che ormai sono diventati normalità. Di certo ciò avviene con il silenzio  e con la complicità di chi ci rappresenta nelle sedi istituzionali palermitane e romane.
Alla politica interessano i lanci di stampa, pagine di quotidiani, fiumi di inchiostro e, spesso, a gran voce fanno sapere che si sta lavorando in questo o in quell’altro progetto; che si stanno per realizzare aeroporti, ferrovie, superstrade ma, di fatto, i siciliani ad oggi non hanno visto nulla del nuovo scenario infrastrutturale annunciato proprio dagli stessi politici. Insomma, tutto appare campato in aria, nulla di concreto o quasi arriva a prendere forma nella nostra Sicilia.
Appare evidente che, riguardo a queste decisioni, ci aspettiamo decise e concrete prese di posizione da parte di tutta la classe politica siciliana, a cominciare dalla Giunta regionale, dai presidenti delle Provincie e dai sindaci, per far desistere il gruppo Ferrovie dello Stato da queste scelte che stanno cancellando definitivamente il diritto alla continuità territoriale, alla mobilità sostenibile e civile in una regione come la Sicilia.

Giosue Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

martedì 10 luglio 2012

L'Assessore Vecchio e i Convegni


In riferimento all’articolo di domenica 8 luglio “Sinergia con università per cambiare i trasporti”, a pagina 7,  prendo atto che è importante tenere convegni con i vari professori universitari; prendo atto che gli attuali contratti che la Regione ha stipulato per il trasporto su gomma sono assai onerosi e, spesso, non tengono conto delle esigenze dell’utenza ed è necessario ripensarli tenendo conto dei reali bisogni della gente; prendo atto che anche al neo assessore non interessa il trasporto e la mobilità ferroviaria dell’isola, almeno da quello che leggo nell’articolo. Ciò nonostante, desidero sottoporre all’assessore Vecchio, alcune nostre richieste che da anni abbiamo proposto all’assessorato ed al dipartimento e per le quali abbiamo sempre ottenuto risposte vaghe, molte delle volte nessuna risposta e altre volte scadono nello scaricabarile delle competenze tra il dipartimento trasporti e la direzione regionale di Trenitalia. Le problematiche che al momento affliggono decine di migliaia di pendolari e di utenza siciliana che fruiscono del mezzo “treno” (da una vecchia stima della Direzione regionale di Trenitalia sono oltre 50.000 i viaggiatori che giornalmente utilizzano il treno per spostarsi in Sicilia ed oggi, visto il caro carburante, di certo questi numeri son aumentati di un buon 30%) sono tante e molto spesso non vengono prese in considerazione, quando invece se opportunamente prese in coscienziosa considerazione da parte della cosa pubblica potrebbero essere risolte con un nonnulla, ottenendo il miglioramento del trasporto pubblico su rotaia, riportandolo cosi ad un trasporto efficiente ed efficace.
Queste alcune delle problematiche più urgenti: l’ottimizzazione degli orari, delle fermate e delle percorrenze tra i treni in esercizio della lunga percorrenza con i treni della direzione regionale, oggi diventata un’unica direzione; il contratto di servizio tra Regione Sicilia e Trenitalia non ancora sottoscritto e presentato ai comitati dei pendolari ed alle associazioni dei consumatori.
Queste a parer nostro sono le prime cose che dovranno essere messe in atto per far uscire da quel ruolo di egemonia del servizio di trasporto pubblico ferroviario Trenitalia. Tra l’altro, in Sicilia Trenitalia è controllore di se stessa, non avendo il dipartimento trasporti nessun potere di controllo sull’operato della stessa che, allo stato attuale è regolamentato da un contratto di servizio con il Ministero del Tesoro.
Spero tanto che la sua dichiarazione, “è il momento di mettere da parte le convenienze della politica …, mi batterò fino all’ultimo giorno perché si possa voltare pagina”, possa realizzarsi, tenuto conto che avrà poco tempo per poter realizzare interventi di una certa levatura relativamente alle infrastrutture, e mi auguro che per la mobilità, e parlo di quella ferroviaria, Lei possa fare tanto poiché occorrono semplici piccoli interventi per eliminare disagi e disservizi che da anni affliggono i pendolari ed i siciliani.

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani