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martedì 4 febbraio 2014

Interrogazione a risposta scritta in Commissione Trasporti sulla chiusura della Caltagirone-Gela

Interrogazione a risposta scritta in Commissione 5/01982 del 24/01/2014
Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti - Per sapere – premesso che:
l’articolo pubblicato lo scorso 14 gennaio sul sito internet del Comitato pendolari Siciliani di Messina-Catania-Siracusa, rileva come la situazione attuale della mobilità, a seguito del crollo del ponte della ferrovia Caltagirone-Gela, avvenuto due anni e otto mesi fa, sulla statale provinciale 39 che congiunge la città di Caltagirone con Niscemi, sia estremamente critica;
le condizioni complessive dei collegamenti ferroviari, che allacciano Gela e Caltagirone con Catania, risultano attualmente precarie ed insufficienti, nel garantire un adeguato e dignitoso livello di assistenza per il trasporto, nei riguardi dei numerosi pendolari, in particolare quelli che si riversano verso lo stabilimento petrolchimico di Gela;
il servizio di collegamento è attualmente limitato a due treni regionali che congiungono le due città, ed il resto dei collegamenti avviene con due/tre autobus sostitutivi che impiegano fra l’altro oltre due ore;
la denuncia dei pendolari del calatino e del nisseno, s’inserisce all’interno di un più ampio e costante processo di una più che evidente graduale dismissione da parte delle Ferrovie dello Stato, dei servizi di collegamento nel territorio della regione Siciliana;
una politica di disimpegno, di ridimensionamento e di assoluta esclusione dai piani di investimento nei confronti della regione isolana, che a giudizio dell’interrogante, in considerazione di quanto riporta il sito internet il Comitato dei pendolari Siciliani, rafforza la convinzione di come nella quasi totalità del territorio regionale interessato, non sussistano neanche i minimi requisiti dei servizi che lo Stato dovrebbe garantire ai propri cittadini;
l’interrogante ribadisce, come peraltro esposto nel corso dei numerosi atti di sindacato ispettivo, presentati sia nella scorsa che nella presente legislatura, in tema di mobilità nella regione Sicilia, come il diritto alla continuità territoriale debba necessariamente collocarsi nell'ambito della garanzia dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini e della coesione di natura economica e sociale, che si traduca nella capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti;
la situazione deprecabile descritta all’interno del medesimo sito internet, che paventa addirittura una chiusura definitiva del tratto ferroviario Caltagirone-Gela e che riporta fra l’altro i lavori di rimozione delle strutture e apparati sistema GSM-R della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta e la stessa Caltagirone-Gela peraltro già appaltati, a giudizio dell’interrogante, rafforza in realtà la convinzione, di come lo Stato disattenda pienamente i principi della continuità territoriale, di cui deve essere garante per sostenere un principio di equità e garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica, e in particolare di fronte allo svantaggio dell'insularità;
le condivisibili sollecitazioni da parte del Comitato pendolari Siciliani di Messina-Catania-Siracusa, nei riguardi delle istituzioni locali e di Rete ferroviaria italiana, affinché nell’area interessata, siano assicurati limitati ma significativi interventi, necessari per la salvaguardia della mobilità, anziché la programmazione di faraoniche infrastrutture di trasporto i cui processi nella realtà si sono dimostrati inefficaci, confermano a parere dell’interrogante, come occorra un’accelerazione delle politiche d’investimento e di sostegno da parte delle Ferrovie dello Stato nei riguardi dell’intero Mezzogiorno ed in particolare della Sicilia;

quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
se sia a conoscenza della richiesta di un incontro urgente da parte del Comitato pendolari Siciliani di Messina-Catania-Siracusa, con la dirigenza di Rete ferroviaria italiana, finalizzato ad esporre le rilevanti criticità esistenti per gli insufficienti servizi di collegamento ferroviario Gela e Caltagirone con Catania;

quali iniziative intenda conseguentemente intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, nei riguardi della medesima società di trasporto nazionale, al fine determinare le condizioni per invertire un trend negativo e penalizzante, le cui condizioni di arretratezza del sistema trasportistico ferroviario nell’area territoriale siciliana interessata, oltre a sfavorire i numerosi pendolari fruitori del servizio, accrescono il congestionamento del trasporto su gomma ormai saturo;

se non ritenga infine urgente e necessario, prevedere nell’ambito del prossimo contratto di servizio pubblico stipulato tra l’autorità pubblica (Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Ministero dell’Economia e delle finanze) con la società Trenitalia, interventi volti a stabilire anche tramite la corresponsione di un’adeguata compensazione economica nei riguardi della medesima società ferroviaria, in caso di mancato osservanza, misure volte a potenziare il sistema dei collegamenti ferroviari nell’area esposta in premessa e più in generale nei riguardi dell’intera regione Siciliana, la cui consistenza del numero dei pendolari e dei Comitati, ribadisce l’esigenza di porre al centro dell’agenda politica, una realtà di rilevante e crescente impatto sociale. 

On. Vincenzo Garofalo

Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)