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venerdì 6 dicembre 2013

L’OBIETTIVO DICHIARATO È «VIAGGIARE IN ITALIA SOLO IN FERROVIA»

La scommessa di Fs:battere gli aerei col treno
L’ad Moretti: tre miliardi per il trasporto locale. Ma ne servono altri tre
L’obiettivo è ambizioso: «Viaggiare in Italia solo in treno». Un traguardo che l’ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, punta ad avvicinare grazie ai nuovi orari e collegamenti veloci di Trenitalia (al via dal 15 dicembre).
Altri 24 treni diretti serviranno la Sicilia e la Calabria verso Roma con la formula notte (cuccette da 49 euro, posti a sedere da 19) più alta velocità, per un totale di 35 mila posti in offerta al mese. «Un settore, quello del servizio notte, che, dopo tante polemiche, è stato interamente ricostruito», ricorda Moretti. E se nel 2013 i passeggeri sono stati circa 42 milioni (+5,2% rispetto al 2012), per il 2014, grazie ai nuovi orari, si stima un incremento di un ulteriore 3%. 
Capitolo a parte sul trasporto locale. «I soldi che oggi ci sono per il trasporto locale ferroviario in Italia messi dalle istituzioni non sono sufficienti», spiega Moretti. «Ma vogliamo dare il segnale di tutta la nostra attenzione al problema – assicura –. Abbiamo già messo sul tappeto 3 miliardi di investimenti». Così ripartiti: 1,14 miliardi per 100 nuovi treni Vivalto, 570 milioni per 88 elettrotreni, 160 per 40 treni diesel, 280 per mille nuove carrozze e 850 in tecnologia. «Ne servono altri tre», aggiunge Moretti. Annunciando per il 12 febbraio una giornata di studio dedicata. Con Alitalia, come con altre compagnie, Fs sta definendo un accordo per l’integrazione treno-aereo. 
Roma - 06/12/2013 ANTONIO PITONI

giovedì 24 ottobre 2013

Moretti: “Milano - Venezia e Napoli - Bari le opere più importanti da completare

L’AD di FS Italiane è intervenuto a Venezia nel corso del convegno di Sipotra Le priorità per la politica dei trasporti. La logica per investire nei trasporti deve essere quella che si fa solo quello che dà risultati migliori
“L’opera più importante da completare è la Milano - Venezia e, a Sud, la Napoli - Bari”. Lo ha detto a Venezia Mauro Moretti nel corso del convegno Le priorità per la politica dei trasporti di Sipotra, Società italiana di politica dei trasporti,.
Nel suo intervento l’AD di FS Italiane ha auspicato che “per le opere fondamentali non vadano polverizzati i finanziamenti europei disponibili. In paesi di 600 abitanti - ha proseguito - non è possibile fare fermate ferroviarie, come non è pensabile collegare con il treno tutti gli aeroporti italiani”.
Rispondendo sul problema del sovraffollamento dei treni, il numero uno di Ferrovie ha ricordato che “occorrono più risorse, perché i convogli sono pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma soltanto garantire la massima efficienza. Ci vuole inoltre una programmazione omogenea delle linee, anche se occorre tempo per i servizi a medio - lungo termine”.
Moretti ha proseguito dicendo che negli investimenti per i trasporti la logica deve essere quella che “si fa solo quello che dà risultati migliori per rilanciare il sistema dei trasporti”. Il top manager ha quindi affermato di aspettarsi passi avanti positivi dalla nuova Autorità dei trasporti, e che questa abbia la forza per poter parlare e dettare le regole a cui conformarci”.
L’AD di FS Italiane ha sottolineato, infine, che per mantenere in equilibrio il settore dei trasporti nel Paese “bisogna recuperare quella normalissima cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo. Quante aziende di trasporto - ha chiesto retoricamente alla platea di imprenditori - stanno in piedi oggi in Italia? Non vi sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e infrastrutture? Voglio dire questo - ha concluso - perché altrimenti non sta in piedi niente”.
Venezia, 21 ottobre 2013 - A.G. Fonte: Fsnews

domenica 14 luglio 2013

Il governo sblocca l'iter. Via all'Autorità: più concorrenza e tutela dei consumatori

Roma. Entro i tempi della scadenza ultimativa (luglio, aveva promesso il ministro Lupi), il governo Letta sblocca con un gesto concreto l'iter della tanto attesa Autorità dei Trasporti, indicando una terna di nomi - Andrea Camanzi quale presidente, Barbara Marinali e Mario Valducci commissari - che dovranno ora essere confermati nell'iter parlamentare previsto per la nascita dell'Authority.
«Un tema fermo da molto tempo ma molto importante - ha detto il premier Enrico Letta - per regolare un settore sostanzialmente privo di autorità di regolazione». Il plauso al governo non si fa attendere, dai sindacati (Ugl, Fit Cisl che dice, ora si concretizzi) agli esponenti politici fino a Ntv. Soprattutto il primo operatore ferroviario privato dell'alta velocità, che vede tra i principali azionisti Della Valle e Montezemolo, parla di «tassello importante per consentire il pieno e corretto sviluppo della liberalizzazione del nostro sistema di trasporto».
Lo snodo principale è infatti quello ferroviario, insito nell'anomalia di un gestore dell'infrastruttura, Rfi del gruppo Ferrovie dello Stato, concorrente pubblico degli operatori privati sulla rete. Frequenti infatti le polemiche tra Fs e i privati sui temi della «finta» liberalizzazione. La non separazione delle due funzioni crea un gap che l'Authority dei Trasporti, garante terzo, dovrà ora superare. Anche le Fs plaudono, in quanto «garanzia per un sistema di regole uguali per tutti i player e permetterà di intervenire tra l'altro sul forte squilibrio tra le diverse modalità: un problema che ha ricadute sull'ambiente e sui costi sociali».
Critiche tuttavia arrivano dai consumatori che bacchettano l'esecutivo per non averli consultati prima di decidere. «Un atto importantissimo», dice il titolare delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi che sottolinea anche il profilo «di garanzia terza» dei componenti l'Autorità che dovrebbe dare un impulso a liberalizzare settori dominati da monopolisti sia nazionali che locali e «interviene a regolamentare settori fondamentali quali ferrovie, trasporto regionale e trasporto pubblico locale, dove l'Italia era indietro», ha detto Lupi. Contrario invece l'ex ministro dei Trasporti Altero Matteoli, che reputa un errore «quando la politica delega». «Al di là del giudizio sulle persone, il criterio delle nomine segue ancora una volta vecchie logiche politiche - afferma Linda Lanzillotta (Scelta Civica) - Non si può passare senza soluzione di continuità dal Parlamento a una autorità che dovrebbe essere per sua natura indipendente».
Molteplici e strategici i compiti dell'Authority, innanzitutto «colmare il gap attualmente esistente nel sistema di regolazione dei servizi a rete»; inoltre dovrà assicurare tutela dei consumatori e utentia; regolare, promuovere lo sviluppo di condizioni concorrenziali nei diversi comparti; condizioni eque e non discriminatorie di accesso alle infrastrutture da parte dei soggetti che esercitano servizi di trasporto; adeguati livelli di efficienza e di qualità dei servizi; livelli tariffari equi.
Paola Barbetti 
La Sicilia - Sabato 13 Luglio 2013 I FATTI, pagina 7

lunedì 21 gennaio 2013

Mezza Sicilia dimenticata da Fs


Nella nostra Regione, a volere viaggiare in treno sembra di essere ritornati al tempo delle carrozze a cavalli. La mobilità per Ferrovia, necessaria per l'estensione del territorio e molto più sostenibile di quella su gomma, è un problema per pendolari e viaggiatori in genere. Treni insufficienti, poco puntuali, vecchi, sporchi; e l'ad di Fs! come se ne esce? Con la Tav tra Palermo, Messina e Catania. Pensate che meraviglia: in poche decine di minuti si potrà andare da Catania a Messina e da Messina a Palermo! Non è chiaro se è prevista anche una "direttissima" CT-PA.
E il resto della Sicilia? E tutti gli altri siciliani? E tutte le altre città che, inesorabilmente ed inevitabilmente si vedranno chiudere le stazioni e sopprimere i treni? Solo gli abitanti di cui sopra hanno diritto a viaggiare in treno? O forse un cataclisma di cui nessuno sembra essersi accorto ha cambiato la geografia della Sicilia?
Pare di si, perchè con una sforbiciata Moretti ha ridotto la Sicilia al triangolo Ct-Me- Pa, infischiandosene del disagio di decine di migliaia di altri viaggiatori (o aspiranti tali) siciliani.
Ma lasciamo perdere disagi, disservizi, diritti negati, ecc. e torniamo alla meraviglia delle meraviglie: la Tav. Forse sarebbe il caso che prima di certi "lanci", si approfondisse la geografia (disciplina rigorosa, utilissima ma assai negletta) fisica e politica dei luoghi dove si vogliono realizzare certe opere. Da CT a ME: montagne, fiumare e decine di centri abitati; da ME a PA: idem; (eventualmente, perchè non è chiaro) da CT a PA: colline, montagne e valloni. In queste tratte non c'è un chilometro in piano! Tale complessa morfologia comporterebbe l'impegno di ingentissime risorse (da prendere dove?) per tratte, tutto sommato, brevi.
Un investimento così importante, paradossalmente, non sarebbe giustificato dalla brevità delle tratte e, in quanto escludente la gran parte della Sicilia, non sarebbe accettabile neanche socialmente. Non parliamo poi dell'impatto ambientale ed antropico. Dalle colonne de La Sicilia mando a dire a Moretti: dia ai Siciliani un trasporto ferroviario rispondente alle loro esigenze, efficiente, decoroso e degno d'un paese sviluppato e civile. Anche i Siciliani pagano le tasse e hanno il diritto di spostarsi in treno, come gli altri Italiani.
Liliana Gissara
Consigliere nazionale Italia Nostra per la Sicilia
Lo dico a La Sicilia - Domenica 20 Gennaio 2013 Catania (Cronaca) Pagina 36

martedì 27 marzo 2012

Expo Ferroviaria, Moretti: non solo Tav, occorre pensare ai pendolari

“La Tav non è l’unica questione che Italia deve affrontare”. Così Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia all’inaugurazione questa matttina al Lingotto di Torino di Expo Ferroviaria 2012, la vetrina internazionale sulle tecnologie del settore. “Per me il problema più grande e complicato – ha aggiunto Moretti – si chiama grande città: occorrono molti più investimenti sulle città; gli investimenti sulle linee non servono se le città non riescono ad assorbire il traffico. In particolare ci vuole uno sforzo sul tema dei pendolari”. E sul tema caldo delle liberalizzazioni ha precisato: “la liberalizzazione è una buona cosa se fatta veramente e fino in fondo. Se invece si fa finta di farla perché un paese la fa e l’altro no, perché mette le barriere, vuol dire non avere idea di quanto sta accadendo”, ha chiarito l’amministratore che ha “bacchettato” l’Europa che, a suo dire, “non ha liberalizzato quasi nulla, tranne le merci e il traffico passeggeri internazionale. Se per camion e aerei sono sufficienti certificati di abilitazione e patenti per viaggiare in tutta Europa, per i treni è richiesta ”una licenza, un certificato di sicurezza, un’omologazione tecnica per ogni paese attraversato” e questa “è una follia che si ritorce contro il settore”. 

venerdì 2 marzo 2012

Tagli ai treni, i deputati siciliani e calabresi presentano un documento

Una risoluzione firmata da tutti i deputati siciliani e calabresi per chiedere al Governo “in qualità di azionista unico del gruppo Ferrovie dello Stato, anche al fine di assicurare la continuità territoriale ed il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani e calabresi, il ripristino immediato di un convoglio ferroviario notturno che garantisca il collegamento di lunga percorrenza dalla Sicilia alle destinazioni finali di Torino, Milano e Venezia”. A presentarla ieri sera, in Commissione trasporti, il deputato Vincenzo Garofalo.
In particolare si chiede al Governo di intervenire nei confronti di Fs per ottenere il ripristino dei treni notte soppressi dal 12 dicembre scorso. Nonostante Fs, dopo le trattative dei mesi scorsi, abbia assicurato la riattivazione di un treno a lunga percorrenza, non ha ancora fatto seguire infatti alle dichiarazioni, una comunicazione ufficiale.
“I disagi sono rilevanti- si legge nel documento- sia in termini economici perché i biglietti per la percorrenza delle tratte sono lievitati, sia per l’oggettiva difficoltà e scomodità ad effettuare in piena notte trasbordi da un treno ad un altro con una evidente lesione del diritto alla mobilità, intollerabile soprattutto quando gli utenti del servizio sono anziani”.
“In gioco- ha dichiarato il deputato messinese- non ci sono solo i posti di lavoro degli ex cuccettisti ma la garanzia di un diritto costituzionalmente garantito quale quello alla continuità territoriale che oggi, appare, innegabilmente compromesso”.

mercoledì 22 febbraio 2012

Taormina - Tecnici Fs al lavoro per il ripristino della sede ferroviaria

Taormina - I tecnici del Gruppo FS sono già al lavoro per ripristinare la sede ferroviaria e per rimettere sui binari il locomotore e una vettura. Da indiscrezioni la normale circolazione sulla relazione Messina-Taormina-Catania dovrebbe riprendere tra domenica o al massimo lunedì 27 febbraio. 

Il Gruppo Ferrovie dello Stato informa che le segreterie territoriali dei sindacati ORSA-FAST-FIT-FILT-SASMANT e UILT di Messina hanno indetto uno sciopero del personale dell’Impianto Navigazione RFI di Messina dalle 9 alle 17 di venerdì 24 febbraio 2012.

Nel corso della protesta saranno possibili variazioni al programma di circolazione di alcuni treni a lunga percorrenza.

lunedì 6 febbraio 2012

Liberalizzazione della rete ferroviaria: è scontro tra FS e NTV

Nei giorni dei grandi disagi per chi si è avventurato a viaggiare in treno, tra convogli bloccati per neve e treni soppressi o in ritardo cronico, sta passando in secondo piano una polemica tra le Ferrovie dello Stato e NTV- Nuovo Trasporto Viaggiatori, la nuova compagnia ferroviaria guidata da Luca di Montezemolo.
L’antefatto sta nella prima bozza del decreto liberalizzazioni del governo Monti, il cui articolo 41, intitolato “Unbundling nel trasporto ferroviario“, poneva le basi per lo scorporo della Rete ferroviaria dal Gruppo Ferrovie dello Stato italiano. La proposta prevedeva che le azioni della Rfi passassero al ministero dell’Economia, e che dopo il parere di un’Authority la gestione delle infrastrutture ferroviarie passasse a un altro soggetto, diventando indipendente dalle imprese operanti nel settore dei trasporti. Nella bozza definitiva del decreto, l’articolo era sparito, sostituito da un più tranquillizzante “Misure per il trasporto ferroviario”, anche a seguito delle vibranti proteste dell’AD di Trenitalia Mauro Moretti che non ci stava a vedere dimezzato il peso delle FS proprio alla vigilia del debutto della concorrente NTV, il cui primo treno, Italo, dovrebbe partire entro marzo.
Prima che la norma sparisse, l’Ufficio Studi di NTV aveva pubblicato una ricerca sul mercato europeo, da cui risultava che lo scorporo della rete ferroviaria avrebbe portato benefici e risparmi, come accaduto in Gran Bretagna.
Nel comunicato si sottolineava che la separazione della rete dai servizi ha prodotto effetti positivi, tanto che
“Per quanto riguarda la domanda, le performance ottenute sono le migliori d’Europa: con riferimento al periodo 1995-2010, l’aumento del traffico viaggiatori nel Regno Unito è stato dell’80%, a fronte di una media europea del 20% e di un andamento piatto in Italia”.
Il comunicato NTV è datato 19 gennaio. FS ha taciuto per alcuni giorni, per poi rispondere il 1 febbraio, proprio nel bel mezzo dell’emergenza maltempo. Nel comunicato (in pdf sul link), particolarmente polemico, FS afferma che i dati di NTV sono errati, e che, in particolare
“il sistema ferroviario inglese nel suo complesso (gestore di infrastruttura e imprese ferroviarie), costa alla collettività, per passeggero chilometro, più del doppio di quello italiano”.
La risposta di NTV non si è invece fatta attendere. A stretto giro di web, il 2 febbraio NTV ha ribadito la correttezza dei propri dati citando il bilancio del gestore britannico Network Rail limited, e mostrando come i costi generali siano più alti, ma a fronte di una circolazione maggiore di treni, e che all’aumento dei prezzi dei biglietti è corrisposto un aumento di traffico, merito – a detta di Ntv – della qualità della rete e della concorrenza. È evidente la volontà della compagnia privata di affermare che prezzi più alti sarebbero accettati anche dai viaggiatori italiani a fronte di una rete più efficiente. Resta da vedere se Fs risponderà, ma soprattutto se il governo Monti rispolvererà il progetto di scorporo.
Fonte: Polis Blog

mercoledì 25 gennaio 2012

Sciopero dei treni il 26 e 27 gennaio 2012

Dalle ore 21.00 di giovedì 26 alle ore 21.00 di venerdì 27 gennaio 2012, a causa dello sciopero nazionale del personale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, i treni potranno subire cancellazioni o variazioni.
Per i treni a lunga percorrenza è stato predisposto uno speciale programma di circolazione, che comprende e integra i servizi essenziali previsti in caso di sciopero. 
Per i treni regionali saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00. 
L’agitazione sindacale potrà comportare ulteriori modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.

Per informazioni, oltre ai consueti canali di informazione, è a disposizione il numero verde 800-892021, attivo dalle ore 14.00 di mercoledì 25 gennaio alle ore 12.00 di sabato 28 gennaio.2012.

Treni Trasporto Locale garantiti in caso di sciopero



sabato 21 gennaio 2012

Servirail, paventato un eclatante blocco dello Stretto

Un incontro che ha ancora prodotto nulla per i lavoratori Servirail e per il ripristino dei treni a lunga percorrenza.
“E' veramente irresponsabile l'atteggiamento tenuto dai vertici di Fs al tavolo della Regione, in gioco non c'è solo il futuro dei lavoratori del settore ferroviario, degli 85 di Servirail rimasti senza lavoro, ma anche dei collegamenti ferroviari in Sicilia”. Non fa sconti la Cisl. Mentre Cgil, Orsa, Ugl e Fast intravedono un barlume di speranza sul ripristino dei treni a lunga percorrenza.

Due punti di vista che confermano la spaccatura tra sindacati che dovrebbero andare a braccetto per perseguire lo stesso scopo. Le vittime di questi scontri sono sempre i più deboli: lavoratori ed utenti. L'incontro di ieri a Palermo è stato giudicato in due modi diversi, sarà il tempo a stabilire chi ha ragione, anche se già l'esito sembra scontato. La Cisl, dicevamo, promette azioni eclatanti: “A questo punto, -sostengono Enzo Testa e Tonino Genovese- dato che per farsi ascoltare è necessario alzare la voce e i toni della vertenza, siamo pronti a manifestazioni eclatanti, a partire da lunedì prevedendo anche il blocco dei trasporti nello Stretto di Messina”.Un'azione di forza perchè totalmente insoddisfatti dai risultati del tavolo che si è tenuto nella sede dell'assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti con la Regione, Fs e i sindacati sulla vertenza Servirail e treni a lunga percorrenza. “La proposta di ricollocare nel giro di due anni i lavoratori della Servirail in un un settore già dilaniato -sostengono i sindacalisti della Cisl- come quello degli appalti ferroviari è assurda, Fs continua a a tenere un atteggiamento inaccettabile proponendo finte soluzioni che sono lontane dalle reali esigenze dei lavoratori e del servizio ferroviario in Sicilia”.

Ma a quell'incontro c'erano anche altri sindacati che si dichiarano moderatamente ottimisti. Cgil Uil Orsa Ugl e Fast, parlano di un elemento di novità, del quale la Cisl non fa cenno. Pare che i delegati di Fs hanno aperto uno spiraglio per verificare effettivamente la possibilità di ridefinire l'offerta treni a lunga percorrenza e quindi risolvere tutta la vertenza sia sotto il profilo della mobilità che sotto quello occupazionale. “Come denunciamo da tempo, la soluzione alla vertenza Servirail ma anche Ferrotel, non può essere un contentino occasionale in appalti di nessuna certezza- spiegano i dirigenti di Cgil, Uil, Orsa, Ugl, Fast-. Questa vertenza passa necessariamente dal ripristino dei treni soppressi e quindi da un cambiamento di strategia di Fs che non deve e non può pensare di abbandonare la Sicilia e i suoi lavoratori. Oggi però, su questo punto, registriamo un'apertura insperata che ora chiede di essere sostenuta a livello nazionale”. Proprio sull'apertura di Fs riguardo il ripristino dei treni soppressi, l'assessore avrebbe invitato anche le organizzazioni sindacali a formulare una contro offerta e ha riconvocato il Tavolo per giovedì 2 febbraio.
Fonte: InfoMessina: sabato 21 Gennaio 2012 

martedì 10 gennaio 2012

Fs, a Messina raccolte 10mila firme per ripristino treni notte

La petizione che sarà consegnata domani chiede reintegro degli 85 lavoratori ex Servirail.
Sono più di 10mila le firme raccolte al presidio della stazione ferroviaria di Messina a sostegno degli 85 lavoratori ex Servirail licenziati da Trenitalia lo scorso 11 dicembre. La petizione, a un mese esatto dal benservito, sarà consegnata domani, mercoledì 11 gennaio, nelle mani del prefetto Francesco Alecci e del sindaco Giuseppe Buzzanca. A loro sarà chiesto di farsi portavoce della richiesta di ripristino dei treni notte e del reintegro di tutti i lavoratori licenziati. Il gruppo Fs, intanto, attraverso il direttore delle Risorse umane e organizzative, Domenico Braccialarghe, ha fatto sapere che i licenziamenti sono stati obbligati per far fronte alle pesanti perdite registrate negli ultimi anni nel settore dei servizi a lunga percorrenza. L'obiettivo di Trenitalia è però quello - ha aggiunto Braccialarghe - di ricollocare entro due anni gli 800 lavoratori licenziati, tra cui gli 85 ex Servirail.

venerdì 9 novembre 2007

Mauro Moretti premiato per i traguardi tecnologici raggiunti dal Gruppo FS

Roma, 8 novembre 2007
Innovazione, modernizzazione della rete e sicurezza alla base del premio attribuito oggi all'AD di Ferrovie dello Stato.
I traguardi tecnologici di livello mondiale raggiunti dalle ferrovie italiane nel campo dell’innovazione, della modernizzazione della rete e della sicurezza sono alla base del premio attribuito oggi dal comitato d’onore dell’Associazione “Alba del terzo millennio” all’amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.
In particolare è stata riconosciuta l’utilità dei nuovi sistemi “intelligenti” che, garantendo la sicurezza del viaggio indipendentemente dalla situazione ambientale e dalle condizioni del macchinista, rendono le ferrovie italiane non solo le più sicure ma anche le più all’avanguardia nel mondo. L’attivazione sulla rete italiana di questi sistemi è valsa al Gruppo FS il premio internazionale Best Paper Award (Montreal, 2006), assegnato dal consesso delle imprese ferroviarie mondiali.
http://www.ferroviedellostato.it/ferrovie/v/index.jsp?vgnextoid=9d1979fe66f16110VgnVCM1000001c42fe0aRCRD