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domenica 19 ottobre 2014

Pochi treni e troppo lenti in una Sicilia desertificata

Treni insufficienti, la desertificazione delle zone centrali e sud orientali, le sovrapposizioni bus-treno, l'insufficienza del parco rotabile, le soppressioni giornaliere, i tempi lunghi di percorrenza: questa l'istantanea del trasporto ferroviario in Sicilia illustrato ieri dalla Fit Cisl nel corso dell'incontro che si è tenuto ieri a Palermo, alla presenza di rappresentanti di Regione e Trenitalia.

giovedì 6 febbraio 2014

Treni in Sicilia nel caos tra tagli e paradossi pirandelliani

Dall’entrata in vigore a dicembre 2013 del nuovo orario ferroviario, Trenitalia ha operato diversi e numerosi tagli al servizio ferroviario in molte zone della Sicilia. Le tratte più penalizzate sono la Siracusa-Ragusa-Modica-Gela-Caltanissetta, la Caltagirone-Gela chiusa da due anni e otto mesi e la Alcamo-Trapani Via Milo anche questa chiusa da circa un anno. Una mobilità ferroviaria in questi territori quasi inesistente. Una condizione ormai divenuta insopportabile.

giovedì 24 ottobre 2013

IL DOSSIER CISL SUL TASPORTO FERROVIARIO

Oggi si è tenuta a Palermo, con la presentazione del Dossier Cisl, la chiusura dell'iniziativa messa in campo dalla Fit Cisl "Alla ricerca del treno perduto"
Abbiamo preso parte all'iniziativa, invitati dalla Fit Cisl, assieme agli amici pendolari di S.Agata Militello.
Ecco le conclusioni del viaggio in camper della Fit Cisl - Cisl Sicilia. 
Disservizi e disagi ma anche analisi e proposte, tratta per tratta, provincia per provincia. 
Un buco nero lungo 1.378 chilometri di cui solo 178, in Sicilia, a doppio binario.
Questo è il dossier presentato oggi dalla Fit Cisl.  
Pochi treni, da gennaio 2012 a oggi ne sono stati soppressi ben 6 mila regionali, ma solo 1.500 sono stati sostituiti dai bus, due sole le navi utilizzate per l'attraversamento dello Stretto, tempi lenti di percorrenza per via di un continuo inserimento di fermate ai collegamenti veloci e una riduzione complessiva di circa 3 mln di Km/treno dal 2008 ad oggi, tratte inadeguate, treni vecchi (età media 20 anni di servizio) che si guastano, biglietterie chiuse, mancanza di sottopassaggi, stazioni quasi del tutto abbandonate prive delle sale di attesa, degrado della qualità dei servizi, vetture sovraffollate nelle fasce orarie pendolari. A registrare tutti questi disservizi sofferti ogni giorni dai passeggeri delle Ferrovie siciliane sono stati i rappresentanti della Fit Cisl a bordo del camper partito lo scorso 29 aprile nell'ambito della iniziativa Alla ricerca del treno perduto, che per sei mesi ha fatto tappa fra le principali stazioni dell'Isola, per documentare le gravi conseguenze dei tagli al trasporto ferroviario regionale, raccogliere le testimonianze dei cittadini e presentare le proposte alle Fs e alle istituzioni. È un quadro devastante quello registrato dal tour del camper dei rappresentanti del Dipartimento della Mobilità del sindacato, che hanno raccolto le segnalazioni e le lamentele dei pendolari siciliani.
La linea ferroviaria nel complesso è composta da 1.378 km, solo 178 a doppio binario, 800 linee sono elettrificate, 578 a diesel. Gli impianti ferroviari sono 161, 4 quelli per il traghettamento. Da gennaio 2012 a ottobre 2013 sono stati circa 6 mila i treni soppressi per un corrispettivo di circa 300.000 km/treno, di questi appena 60.000 km/treno sono stati sostituiti da bus (solo 1.500 treni), 4.500 i treni programmati e quindi finanziati, che non hanno circolato. In termini assoluti, con l’orario ufficiale in Sicilia circolano 407 treni al giorno su 1.378 Km di linea ferrata per una regione che è fra le più estese d’Italia con un perimetro di oltre 1.000 Km, risulta decisamente insufficiente. Analizzando nel dettaglio l’offerta commerciale di Trenitalia è facile capire che la metà del servizio offerto riguarda l’hinterland palermitano. I restanti 200 treni, che dovrebbero garantire i collegamenti nelle e tra le altre 8 province siciliane, sono risultati del tutto insufficienti, infatti su quasi tutte le tratte si sono riscontrati buchi anche di diverse ore tra un treno e l’altro.
Fenomeni ai quali si aggiunge l’abbandono di diverse linee ferroviarie, quali la Trapani-Alcamo via Milo e la Caltagirone-Gela, andato avanti negli anni contrariamente a quanto previsto dal “Contratto di Programma 2012-2014” siglato tra Rfi e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel dettaglio, nel dossier della Fit Cisl sulla condizione dei trasporti ferroviari nell'Isola, si notano gli enormi disagi provincia per provincia.

AGRIGENTO
Ad Agrigento, la linea Caltanissetta-Agrigento conta solo 6 treni e a troppa distanza l'uno dall'altro, la Palermo-Agrigento 24 treni, ma viaggiano stracolmi di passeggeri, e ad aggravare la mancanza di un'offerta commerciale ci sono le soppressioni, spesso infatti ad essere cancellato per via della mancanza di materiale rotabile è il treno per il capoluogo siciliano delle 4,50 e questo comporta lo spostamento di tutto il flusso dei pendolari di quella fascia oraria al convoglio successivo delle 5,15. Ad essere soppresso spesso è anche l'ultimo treno quello delle 20,15 condizionando il ritorno a casa dei pendolari. Troppo pochi i 6 treni per l'Agrigento-Caltanissetta, una frequenza poco adeguata alle esigenze dei viaggiatori.

ENNA E CALTANISSETTA
Enna risulta essere la città scollegata dal resto della Sicilia, non partono treni, esiste solo il servizio bus. Caltanissetta è collegata con Palermo, Gela, Catania e Agrigento l'offerta commerciale risulta davvero insufficiente, i passeggeri di Enna e Caltanissetta dovrebbero poter raggiungere l'aeroporto più vicino, ovvero quello di Catania, invece le zone non sono collegate. Per la tratta Palermo Caltanissetta, l’offerta commerciale è di 19 treni; sono tutti treni fra Roccapalumba e Caltanissetta Xirbi e Caltanissetta Centrale, sarebbe necessario qualche treno di mattina per gli studenti da Vallelunga a Caltanissetta. La proposta è di potenziare l’offerta commerciale, in modo che si possa potenziare il collegamento Caltanissetta-Catania (21 treni) e di conseguenza rafforzare il collegamento Palermo–Catania.

CATANIA
A Catania dalle 9 alle 12.45 è il deserto, per quasi quattro ore non ci sono treni che circolano, unico denominatore in tutte le province, ed è cosi anche a Catania, è la mancanza di collegamenti, uno solo è quello diretto fra Palermo e Catania, gli altri costringono alle soste e i tempi di percorrenza sono troppo lunghi. La condizione dei collegamenti ferroviari tra Catania e il resto della Sicilia è ridotta ai minimi termini: il collegamento con Palermo viene servito con un solo treno pomeridiano diretto e uno a metà mattinata che effettua tre cambi corsa, per un totale di 4 ore e 36 minuti. La Fit continua a chiedere la realizzazione della fermata dell’aeroporto di Fontanarossa. Per la linea Messina Catania, l’offerta commerciale è di 44 treni, occorre un impegno aziendale affinché possa essere mantenuta l’attuale offerta commerciale evitando le soppressioni che sono sempre in atto, aggiungendo delle corse sulla tratta Giarre-Catania. Per la Catania-Siracusa l’offerta commerciale è di 13 treni i cui materiali rotabili sono minuetti elettrici e 464 con vetture, i treni sono 4 da Messina a Siracusa, 3 corse su Bicocca e Fiumefreddo, 2 fra Siracusa e Augusta e infine 4 treni Catania-Siracusa, il tema centrale è sempre la costruzione della fermata dell’aeroporto Fontanarossa che permetterebbe il collegamento con le sette provincie.

MESSINA
A Messina, studenti pendolari in piedi sul treno che va da Sant’Agata di Militello al capoluogo peloritano, per mancanza di posti a sedere. Secondo il sindacato bisogna mettere a sistema tutto il nodo trasporti, da quello ferroviario alla navigazione, integrandolo con il servizio trasporti comunale e intercomunale. Ci vuole una regia unica, un progetto unico di mobilità integrata nell’area dello Stretto, ricordiamo che per i treni da Patti vi era l’accordo con la Regione per attestare i bus di linea a Patti e con il treno trasferire i clienti per e da Messina, mentre tutti gli altri collegamenti con la città di Messina necessita rispettare la composizione e modificare l’orario dei primi treni per consentire l’arrivo nei capoluoghi entro le 8.00. Occorre un impegno aziendale affinché possa essere mantenuta l’attuale offerta commerciale evitando le soppressioni che sono sempre in atto, aggiungendo delle corse sulla tratta Metro Ferrovia.


PALERMO
Nel Palermitano treni sovraffollati nella stazione di Bagheria, dove necessita una diversa rimodulazione della composizione del materiale rotabile e maggiore attenzione alla pulizia dei mezzi, compresi i vetri. Cefalù è una meta sovraffollata di studenti, lavoratori, turisti, ma nonostante ciò manca una vera offerta commerciale che soddisfi la grande domanda di mobilità: fra un treno e l’altro infatti ci sono intervalli di più di 2 ore. Sempre a Cefalù i rappresentanti della Fit hanno registrato l’assenza del sottopassaggio per raggiungere il binario 2/3, cosa che costringe i passeggeri ad attraversare i binari. Mancano poi le sale d’attesa per i viaggiatori nelle stazioni di Altavilla, San Nicola L’Arena, Cerda, Campofelice di Roccella e Lascari, tutte mete molto richieste dai passeggeri e dove il decoro delle stazioni lascia molto a desiderare. La Palermo-Punta Raisi conta 62 treni ma sono scollegati con gli orari dei primi voli del mattino e l'ultimo treno dall’aeroporto parte alle 22 lasciando solo la disponibilità dei pullman per i passeggeri in arrivo con voli successivi.
Il servizio navetta nell’hinterland palermitano fino a Termini Imerese viene effettuato con 40 treni, l’estensione del servizio fino a Cefalù risulterebbe più corrispondente alle esigenze dei pendolari e dei turisti, considerato che risulta la località più frequentata anche nella bassa stagione.

RAGUSA
Ragusa è una città isola dentro l'Isola, è servita solo da 6 treni (le destinazioni sono Gela, Siracusa, Modica, Pozzallo, Vittoria e Caltanissetta), gli altri servizi sono garantiti dai bus, tra un treno e un altro passano anche 5 ore. Per Siracusa esiste un solo treno diretto alle 19, che ha un tempo di percorrenza di tre ore e mezzo, per il resto i pendolari devono utilizzare il bus. Gela si può raggiungere solo con i pullman, per Catania non esiste collegamento.



SIRACUSA
A Siracusa il treno è un vero e proprio miraggio, la stazione centrale è un deserto, 19 i treni regionali, 6 dei quali diretti a Messina e gli altri fra Catania e i paesi del circondario, una bassa frequenza dei servizi, tra un treno e l'altro passano anche due ore. Offerta inadeguata anche in termini di orari, l'ultimo convoglio per Messina parte alle 17,13. La città non è collegata con il capoluogo siciliano, e ad aggravare tutto anche l'inesistenza totale dei collegamenti la domenica e i festivi, giorni di interesse per i turisti della zona.
La Fit ribadisce che nella tratta Siracusa-Gela e in quella che attraversa la Val di Noto, i treni devono essere mantenuti e potenziati, inserendo nell’offerta commerciale i treni domenicali per il grande flusso turistico, verificando inoltre la possibilità di una tratta che possa collegare Comiso con il nuovo aeroporto.

TRAPANI
Nella zona del Trapanese, 28 i treni della linea Palermo-Trapani via Castelvetrano e nessun collegamento ferroviario via Milo considerata la chiusura temporanea (che va avanti ormai da otto mesi) della linea, attualmente sostituito da bus; da anni la Cisl sostiene che l'elettrificazione della tratta da Cinisi ad Alcamo Diramazione, potrebbe far diventare il collegamento un vero servizio navetta tra i vari comuni della zona. Da Trapani occorre anticipare il più possibile il primo treno limitandolo a Piraineto e garantendo la coincidenza con il treno 22730, in questo modo a Palermo si giungerebbe alle ore 8.27; per il secondo treno da Trapani occorre far rispettare la composizione cercando di recuperare tutti quei clienti persi a causa di un’offerta commerciale poco felice; nel pomeriggio occorre un’offerta commerciale tale da garantire con orari appropriati il rientro dei pendolari da Trapani e dalle scuole fino a Salemi. Per il rilancio della tratta necessita il collegamento con l’aeroporto di Birgi (un milione di viaggiatori nel 2012) consentendo il collegamento con punta Raisi e la riapertura della tratta via Milo.

IL QUADRO COMPLESSIVO
Nel complesso, guardando ai treni che circolano ogni giorno, 407 in tutto, molti che sulla carta dovrebbero collegare due capoluoghi come ad esempio Palermo e Messina, in realtà si attestavano in stazioni intermedie costringendo i viaggiatori a dover cambiare due o più treni per raggiungere la destinazione finale, con un ulteriore aumento dei tempi di percorrenza che divengono non competitivi con qualsiasi altro mezzo di trasporto.
Analizzando nel dettaglio l’orario è facile intuire che molti di questi collegamenti coprono tratti brevissimi e così risultano quasi del tutto sfornite di collegamenti le zone centrali dell'Isola come Caltanissetta (solo 4 i treni) ed Enna (provincia totalmente scollegata) con gli altri capoluoghi come Messina e Siracusa; Palermo e Catania sono collegate da un solo treno diretto, gli altri collegamenti della zona fanno diverse coincidenze impiegando più di quattro ore per collegare i due capoluoghi.
In tutto la linea Palermo-Messina comprende 94 treni di cui 40 coprono la relazione Palermo-Termini Imerese, solo 12 giungono a Messina, due giungono a S.Agata e 5 si fermano a Cefalù, i rimanenti servono la tratta Messina-S.Agata di Militello.
La linea Caltanissetta-Agrigento conta solo 6 treni, la Palermo-Agrigento 24, la Caltanissetta-Gela 4, la Catania-Caltanissetta 21 in totale, 13 la Catania-Siracusa da dove si spostano molti pendolari, 44 la Messina-Catania.

La Sicilia oggi in cifre Dati aggiornati all’08/08/2013

LINEE FERROVIARIE IN ESERCIZIO 1.378 km
CLASSIFICAZIONE
Linee complementari 1.378 km
TIPOLOGIA
Linee a doppio binario 178 km
Linee a semplice binario 1.200 km
ALIMENTAZIONE
Linee elettrificate 800 km
- Linee a doppio binario 178 km
- Linee a semplice binario 622 km
Linee non elettrificate (diesel) 578 km
LUNGHEZZA COMPLESSIVA DEI BINARI 1.556 km
Linea convenzionale 1.556 km
IMPIANTI FERROVIARI
Stazioni con servizio viaggiatori 161
Impianti di traghettamento 4
LINEE ATTREZZATE CON TECNOLOGIE INNOVATIVE
SCC-AV, SCC e CTC, per il telecomando della circolazione 1.231 km
SCMT, per il controllo della marcia del treno 791 km
SSC, per il supporto alla guida 587 km

domenica 14 luglio 2013

Il governo sblocca l'iter. Via all'Autorità: più concorrenza e tutela dei consumatori

Roma. Entro i tempi della scadenza ultimativa (luglio, aveva promesso il ministro Lupi), il governo Letta sblocca con un gesto concreto l'iter della tanto attesa Autorità dei Trasporti, indicando una terna di nomi - Andrea Camanzi quale presidente, Barbara Marinali e Mario Valducci commissari - che dovranno ora essere confermati nell'iter parlamentare previsto per la nascita dell'Authority.
«Un tema fermo da molto tempo ma molto importante - ha detto il premier Enrico Letta - per regolare un settore sostanzialmente privo di autorità di regolazione». Il plauso al governo non si fa attendere, dai sindacati (Ugl, Fit Cisl che dice, ora si concretizzi) agli esponenti politici fino a Ntv. Soprattutto il primo operatore ferroviario privato dell'alta velocità, che vede tra i principali azionisti Della Valle e Montezemolo, parla di «tassello importante per consentire il pieno e corretto sviluppo della liberalizzazione del nostro sistema di trasporto».
Lo snodo principale è infatti quello ferroviario, insito nell'anomalia di un gestore dell'infrastruttura, Rfi del gruppo Ferrovie dello Stato, concorrente pubblico degli operatori privati sulla rete. Frequenti infatti le polemiche tra Fs e i privati sui temi della «finta» liberalizzazione. La non separazione delle due funzioni crea un gap che l'Authority dei Trasporti, garante terzo, dovrà ora superare. Anche le Fs plaudono, in quanto «garanzia per un sistema di regole uguali per tutti i player e permetterà di intervenire tra l'altro sul forte squilibrio tra le diverse modalità: un problema che ha ricadute sull'ambiente e sui costi sociali».
Critiche tuttavia arrivano dai consumatori che bacchettano l'esecutivo per non averli consultati prima di decidere. «Un atto importantissimo», dice il titolare delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi che sottolinea anche il profilo «di garanzia terza» dei componenti l'Autorità che dovrebbe dare un impulso a liberalizzare settori dominati da monopolisti sia nazionali che locali e «interviene a regolamentare settori fondamentali quali ferrovie, trasporto regionale e trasporto pubblico locale, dove l'Italia era indietro», ha detto Lupi. Contrario invece l'ex ministro dei Trasporti Altero Matteoli, che reputa un errore «quando la politica delega». «Al di là del giudizio sulle persone, il criterio delle nomine segue ancora una volta vecchie logiche politiche - afferma Linda Lanzillotta (Scelta Civica) - Non si può passare senza soluzione di continuità dal Parlamento a una autorità che dovrebbe essere per sua natura indipendente».
Molteplici e strategici i compiti dell'Authority, innanzitutto «colmare il gap attualmente esistente nel sistema di regolazione dei servizi a rete»; inoltre dovrà assicurare tutela dei consumatori e utentia; regolare, promuovere lo sviluppo di condizioni concorrenziali nei diversi comparti; condizioni eque e non discriminatorie di accesso alle infrastrutture da parte dei soggetti che esercitano servizi di trasporto; adeguati livelli di efficienza e di qualità dei servizi; livelli tariffari equi.
Paola Barbetti 
La Sicilia - Sabato 13 Luglio 2013 I FATTI, pagina 7

lunedì 1 luglio 2013

L'Ast perde utenti e tratte «Lavoratori senza certezze» Sciopero di 4 ore il prossimo 8 luglio

Palermo. Il prossimo 8 luglio incroceranno le braccia per 4 ore (dalle 9 alle 13) tutti i lavoratori Ast aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati in conseguenza del mancato ascolto da parte dell'Ast (e della Regione, azionista della stessa) dei disservizi che colpiscono i dipendenti, il servizio e l'utenza. «L'a! zienda - spiegano i segretari Franco Spanò (Filt-Cgil), Amedeo Benigno (Fit Cisl) e Angelo Mattone (Uiltrasporti) - non ha ancora dato risposte alle richieste e alle denunce sulla condizione di incertezza vissuta dai lavoratori e sulla grave situazione finanziaria (pesano il mancato trasferimento regionale delle somme per il 2° trimestre 2013 e quello dei 20 milioni per la ricapitalizzazione, ndr). Negli ultimi mesi abbiamo perso oltre il 40% dell'utenza, l'autoparco è dissestato, gli abbonamenti sono calati di mille unità, gli stipendi vengono pagati in ritardo, e così pure i fornitori, e sono state abbandonate tratte ritenute redditizie. Temiamo per i livelli occupazionali».
Intanto continua l'assemblea permanente dei lavoratori nella sede della direzione generale di Palermo. «Abbiamo chiesto - affermano i sindacalisti - un incontro all'assessore regionale ai Trasporti, Antonino Bartolotta, per discutere del futuro di questa azienda, i lavoratori vogliono certezze».Massimo Gucciardo
La Sicilia -
Giovedì 27 Giugno 2013 I FATTI Pagina 10 

venerdì 31 maggio 2013

I treni per rilanciare il turismo. Il camper della Cisl.

Si ripristinino le fermate a Fontane Bianche e a Noto.
Tappa in città, ieri mattina, del camper della Fit Cisl Sicilia che sta portando in giro l'iniziativa, «alla ricerca del treno perduto». «E' un tour di 30 tappe - afferma Amedeo Benigno, segretario generale Fit Cisl Sicilia - per stimolare un miglioramento della rete ferroviaria nell'Isola. Basti pensare che tra un viaggio e l'altro ci sono buchi! di tre ore. I treni delle 19 e quello delle 21.45 per Roma hanno tutti i giorni una vettura in meno. Con questa manifestazione chiederemo a Trenitalia di usare il contributo che lo Stato ha versato loro per migliorare il servizio».
Il potenziamento delle tratte interne è necessario per incentivare il turismo e agevolare i pendolari. «Improrogabile il ripristino della fermata di Fontane Bianche da giugno a settembre - dicono Roberto Getulio e Santo Randazzo, rispettivamente segretario e coordinatore della federazione italiana trasporti Cisl -. E altrettanto lo è quello delle corse da Siracusa a Noto anche solo la domenica, giorno di massima affluenza di turisti, che nel fine settimana spesso non sanno come muoversi per raggiungere i paesi della nostra provincia».
«E poi: il personale è ridotto ai minimi termini - precisa Getulio -; così non si può andare avanti. I treni sono vecchi, le stazioni abbandonate e le tratte sovraffollate di pendolari». La Fit-Cisl chiede ! al governo regionale di convocare il tavolo per il Contratto d! i servizio per garantire il diritto alla mobilità con il servizio ferroviario.
«Garantire la mobilità nelle aree interne - conclude Benigno - è fondamentale. Ci auguriamo che il governo regionale intervenga affinché i fondi strutturali vengano spesi bene. Abbiamo bisogno di fondi, per attrarre i visitatori in Sicilia e fare da volano per l'economia locale. Speriamo in un incontro con l'assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, per discutere della firma del Contratto di servizio».
La manifestazione di ieri ha interessato anche un gruppo di cittadini, che hanno sostenuto l'iniziativa della.
Eleonora Zuppardi

La Sicilia - Giovedì 30 Maggio 2013 Siracusa Pagina 26 

mercoledì 29 maggio 2013

Fit cisl - Alla ricerca del treno perduto

Alla ricerca del treno perduto è la campagna tour organizzata dalla Fit-Cisl, che approderà mercoledì in città. Infatti alle 10 il camper con a bordo i rappresentanti del sindacato giungerà alla stazione di Siracusa, alle 16 invece farà tappa alla stazione di Noto. La campagna, partita il 29 aprile, ha fatto diverse tappe soprattutto nelle principali stazioni della Sicilia e nei paesi in cui è forte l'afflusso di pendolari. Il sindacato continua a denunciare i disagi dovuti all! a soppressione di corse, treni vecchi, spesso poco funzionanti! , stazioni quasi del tutto abbandonate o poco efficienti ed un'offerta commerciale che appare insufficiente.

La Sicilia - Martedì 28 Maggio 2013 Siracusa Pagina 28

giovedì 16 maggio 2013

Dossier ferrovie - Il treno, mezzo essenziale e dimenticato

Tgr Sicilia ore 14.00 http://www.youtube.com/watch?v=Mu1mhfw_5Co

Cinquantaquattro i treni giornalieri sulla tratta Catania - Messina - Siracusa. Circa seimila i pendolari che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare: 5000 viaggiano sulla Messina - Catania (circa 20 le corse giornaliere), 1000 sono diretti a Siracusa (9 i collegamenti).
Il treno sarà pure il mezzo più comodo, ecologico ed economico ma per percorrere i circa 95 km che separano Catania da Messina si impiegano due ore e 15 minuti, col bus da casello a casello solo 50 minuti. Per raggiungere Palermo da Catania si può prendere un treno pomeridiano diretto (circa due ore e mezza) e uno a metà mattinata che effettua tre cambi corsa, per un totale di 4 ore e 36 minuti. Dalle 9 alle 12.45 la stazione di Catania sembra un vero e proprio deserto: per quattro ore non ci sono treni che circolano. Per la provincia di Ragusa non ci sono collegamenti. L'interruzione della linea

Caltagirone-Niscemi, a causa del ponte crollato due anni addietro, impedisce a centinaia di lavoratori dal Calatino di riversarsi al polo petrolchimico di Gela se non con mezzi propri. Infine, fatto inverosimile in una città con un aeroporto internazionale, nessun treno per lo scalo di Fontanarossa. «La conferma di una realtà completamente scollegata con le necessità di mobilità e di pendolarismo della parte orientale della Sicilia» afferma Amedeo Benigno, segretario generale Fit Cisl Sicilia che ieri, insieme ai colleghi Domenico Pirrone, segretario regionale Fit Cisl Ferrovie, Rosaria Rotolo, segretaria generale Cisl Catania e Mauro Torrisi, segretario generale Fit Cisl Catania, ha trascorso qualche ora dinanzi all'ingresso della Stazione centrale dove ha sostato il camper della campagna promossa dalla Cisl e dalla Fit Cisl siciliane "Alla ricerca del treno perduto", in tour per verificare le condizioni delle ferrovie nell'isola e raccogliere le testimonianze dei pendolari.
Soppressione delle corse, treni vecchi, collegamenti inesistenti, tempi di percorrenza fermi a trent'anni fa,  mancanza di investimenti mirati, cadenzialità degli orari (magari uno ogni ora dalle 6 alle 23) e che i treni viaggino sempre, sia nelle giornate prefestive che festive. Queste alcune delle richieste dei pendolari che in questi quindici giorni (il tour delle stazioni è partito da Palermo lo scorso 29 aprile), i responsabili della Cisl hanno raccolto. «Mettiamo a sistema quello che abbiamo - sottolinea con veemenza Perrone - il treno deve rimanere il mezzo più competitivo, sia per il movimento dei turisti sia per i pendolari sia per i collegamenti».
«Una situazione che andrà ad aggravarsi se non si interviene contro i tagli previsti» affermano Rotolo e Torrisi. «Il trasporto su rotaie rappresenta una delle migliorie infrastrutturali più importanti per rilanciare la nostra economia, ma le risorse per le infrastrutture non vengono spese: dei fondi europei del 2007-2013 solo 18 per cento è stato speso; e di non spese ci sono ancora risorse del 2000-2006. Chiediamo alla Regione di imporre una svolta con la firma del Contratto di servizio: bisogna creare una domanda adeguata al fabbisogno degli utenti siciliani, coprire le zone interne abbandonate, disporre di un maggior numero di treni efficienti e moderni e investire per l'integrazione tra mezzi trasporto per la mobilità di persone e di merci». Per Rotolo e Torrisi, inoltre, «in attesa che si realizzi la metropolitana che collega la stazione di Catania centrale con lo scalo di Fontanarossa si deve dare seguit! o al progetto siglato anni addietro tra Ferrovie dello Stato e il Comune di Catania che non avrebbe costi esorbitanti essendo già nel tracciato della tratta Catania-Bicocca». Infatti, esiste già un binario di 900 metri che dista circa 400 metri dalla nuova aerostazione.                                                                     Lucy Gullotta -
La Sicilia - Giovedì 16 Maggio 2013 Catania (Cronaca) Pagina 27 

venerdì 10 maggio 2013

In città il camper della Cisl - Una grande stazione ferroviaria con appena dodici treni locali

l. m.) Dodici treni partono e arrivano alla stazione ferroviaria di Gela. Sono collegamenti con Caltanissetta, quindi anche Agrigento, e con Ragusa in particolare Modica e Comiso. Tagliati i collegamenti con la provincia di Catania, quindi di Messina dopo il crollo del ponte ferroviario nei pressi di Caltagirone. Ieri mattina nel piazzale della stazione è giunto il camper della Fit Cisl con a bordo Giovanni Vaglica, Giuseppe Benigno e Francesco Vaglica. Una passeggiava "via terra" per i rappresentanti sindacali che ieri sono stati accolti dai ferrovieri.
«E' una grande stazione - ha detto Francesco Vaglica - peccato per i collegamenti». Pochi i pendolari che viaggiano sulle rotaie, ma c'è un nutrito gruppo di studenti che ogni mattina alle 7,30 si reca a Comiso per poi tornare alle 15,30. Sono giovani che frequentano l'istituto d'arte. Eppure la locomotiva in alcune occasioni era piccola per contenere anche comitive di giovanissimi studenti che hanno raggiunto la provincia di Ragusa ed hanno vissuto anche l'emozione del viaggiare in treno.
«Uno dei problemi sono i collegamenti - ha detto Vaglica - in particolare con Catania. Abbiamo raccolto l'esperienza dei colleghi e ci accingiamo a stilare la relazione a livello regionale. Una volta per tutte la politica dovrebbe iniziare a creare quelle con! dizioni per migliorare la viabilità e stilare convenzioni con ! le ferrovie». Ai gelesi, comunque, piace viaggiare in pullman. Lo dimostrano i continui pullman che partono verso Palermo e Catania.
La Sicilia - Venerdì 10 Maggio 2013 monografica Pagina 33 

giovedì 9 maggio 2013

Alla ricerca del treno perduto - Sindacalisti Fit Cisl alla stazione ferroviaria

I sindacalisti Fit Cisl nell' ambito della manifestazione " Alla ricerca del treno perduto" arriveranno oggi alle 8,30 alla stazione per poi proseguire due ore dopo per Licata. Troveranno una stazione ormai ridotta al lumicino con sempre meno treni per passeggeri ed in condizioni precarie. La manifestazione si tiene per tutto il mese! di maggio nelle principali stazioni siciliane ed è una denuncia sul sistema ferroviario agonizzante.
La Sicilia - Giovedì 09 Maggio 2013 monografica Pagina 38 

domenica 5 maggio 2013

Venerdì nero per Trenitalia accumulati ritardi per 10 ore (Gazzetta del Sud domenica 5 maggio 2013 pag.19)

Video TGR Sicilia: http://www.youtube.com/watch?v=2czdxWPIVq0
Tornando ai fatti di venerdì, la ciliegina sulla torta. Del treno 12886 delle 20.46, ultimo treno che collega Catania con Messina, non vi era traccia ne al binario assegnato, ne al tabellone del binario. Alle 20.45 circa arriva al binario tre un treno da Messina, qualcuno ci conferma che è il 12886 e che partirà alle 20.55, subito dopo compaiono sul tabellone del terzo binario i primi 10 minuti di ritardo che da li a poco diventeranno 20 poi 30 poi 40 fino ad arrivare a 85 minuti di ritardo, tenuto conto che nessuno, sino a quel momento, aveva dato spiegazioni e/o informazioni  su come o quando il treno sarebbe partito. Alla 23.00 qualcuno pensa bene di istituire un bus sostitutivo al treno 12886 che doveva partire alle 20.46. Al danno la beffa per tutta quella gente che era partita alle 5 del mattino di venerdì per far rientro a casa propria alle due e tre di sabato 4 maggio 2013.
Riteniamo doveroso che vengano presi seri provvedimenti nei confronti di chi non ha saputo gestire l’emergenza del fatidico venerdì 3 maggio 2013, tenuto conto che sono trascorsi oltre 6 ore dall’interruzione della circolazione, lasciando migliaia di persone allo sbando su tutta la dorsale ionica. 
Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr

mercoledì 1 maggio 2013

In tour alla ricerca dei treni perduti - «Una denuncia contro i tagli alle ferrovie che penalizzano i cittadini»

In Sicilia. Al via da ieri la campagna Fit Cisl per segnalare ritardi, degrado e disservizi. In camper nelle stazioni.
Palermo. Un viaggio fra le principali stazioni ferroviarie siciliane per denunciare i ritardi e i disservizi cui ogni giorno devono far fronte le migliaia di pendolari dell'Isola. Questo l'obiettivo dell'iniziativa «Alla ricerca del treno perduto», promossa dalla Fit Cisl Sicilia. Si tratta di un tour itinerante, in camper, iniziato ieri mattina alla stazione di Palermo Centrale e che oggi proseguirà nel! la tappa di Trapani, toccando anche le stazioni di Marsala, Mazara del Vallo e Castelvetrano.
«Il sindacato andrà per tutto il mese di maggio tra la gente e lo fa in camper - ha spiegato il segretario della Fit Cisl Sicilia, Amedeo Benigno -. Attraverseremo l'Isola raggiungendo le principali stazioni ferroviarie. Una trentina le tappe. È una campagna di lotta, di denunce e di proposte contro la politica dei tagli al trasporto ferroviario in Sicilia, con una caduta verticale della qualità dei servizi essenziali per i cittadini».
Nonostante la recente firma del Cis (il Contratto istituzionale di sviluppo) fra Rfi e il Governo nazionale per «l'Alta velocità light» e la modernizzazione della rete esistente, «occorre tuttavia ancora - ha detto il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava - un Contratto di Servizio con Trenitalia, poiché il numero di treni e la loro frequenza è del tutto insufficiente». In termini assoluti, infatti, i treni regionali sono in tutto 432, ma molti di questi svolgono tratti brevissimi e la metà serve solo l'hinterland palermitano. Così risultano quasi del tutto isolate le zone centrali dell'Isola come Caltanissetta (solo 4 i treni) ed Enna (totalmente scollegata, come Messina e Siracusa). La Caltanissetta-Agrigento conta solo 7 treni, la Palermo-Agrigento 24, la Caltanissetta-Gela 4, la Catania-Caltanissetta 21 in totale, 19 la Palermo-Caltanissetta, 4 la Catania-Gela, 13 la Catania-Siracusa da dove si spostano molti pendolari, 43 la Messina-Catania. Palermo e Catania sono collegate da un solo treno diretto; gli altri collegamenti della zona fanno diverse coincidenze impiegando più 4 ore per collegare i due capoluoghi. Sono 11 i treni che collegano senza cambi Palermo e Trapani, dove sono centinaia e centinaia i pendolari e un treno ogni 2 ore. Fra Ragusa e Modica ci sono solo 3 treni e dopo le 19 non partono più vetture con enorme difficoltà per i pendolari. 
In tutto la Palermo-Messina comprende 57 treni, di cui 38 coprono la relazione Palermo-Termini Imerese, solo 12 giungono a Messina, 2 giungono a Sant'Agata e 5 si fermano a Cefalù. La Palermo-Punta Raisi conta 64 treni ma gli orari sono scollegati con gli orari dei voli e l'ultimo treno dall'aeroporto parte alle 22, lasciando solo la disponibilità dei pullman per i passeggeri in arrivo con voli successivi. Nella zona del trapanese, 27 i treni della linea Palermo-Trapani via Castelvetrano e 14 i treni della linea Palermo-Trapani via Milo; l'elettrificazione della tratta da Cinisi ad Alcamo Diramazione potrebbe far diventare il collegamento un servizio navetta tra i vari comuni della zona.
«La situazione è insostenibile, un vero disastro - è il duro attacco di Bernava -. Bisogna svegliare dal sonno il potente Mauro Moretti. L'ad di Ferrovie dello Stato deve assolutamente trovare nuovi mezzi e risorse per la Sicilia. Adesso non ne possiamo più: una classe politica insipiente ha abbandonato l'Isola».
«Manca una vera e propria offerta commerciale - ha proseguito Mimmo Perrone - segretario regionale Fit Cisl Ferrovie -. Ritardi, soppressione di corse, treni vecchi che si guastano, stazioni quasi del tutto abbandonate, degrado della qualità dei servizi, vetture sovraffollate nelle fasce orarie pendolari sono fenomeni ricorrenti. Il nostro tour - conclude - è per rivendicare un sistema ferroviario moderno, efficiente ed equo che offra servizi di standard europeo».
Davide Guarcello - La Sicilia - Martedì 30 Aprile 2013 I FATTI Pagina 10 

lunedì 18 febbraio 2013

Troppi scippi


“Abbiamo deciso di partecipare alla manifestazione indetta da Italia Nostra perché la vicenda Ferrovie è stata e rimane al centro della nostra azione mirata alla difesa del territorio e del lavoro”.
Lo hanno detto Paolo Sanzaro, segretario provinciale della Ust Cislì, e Roberto Getulio, segretario provinciale del presidio Fit, commentando la loro presenza al sit in che si è tenuto ieri mattina all'interno della stazione ferroviaria del capoluogo.
«La Cisl provinciale, insieme con la Fit - hanno aggiunto Sanzaro e Getulio - si trovano da sempre in prima fila per denunciare i continui scippi che sono stati perpetrati al trasporto ferroviario locale. Nel libro bianco che abbiamo realizzato e diffuso poco più di un anno fa, abbiamo ripercorso la storia dei treni da e per la nostra città; un lungo stillicidio di corse e tratte soppresse che, dal prossimo marzo, si allungherà ancora».
«Noi - hanno concluso i due sindacalisti della Cisl - continuiamo a dire basta a questi continui scippi, in attesa che la politica, sempre troppo impegnata in continue campagne elettorali, si adoperi seriamente per scongiurare questo ulteriore distacco della provincia, e del sud est siciliano, dal resto del Paese».

La Sicilia - Domenica 17 Febbraio 2013 Siracusa Pagina 31

giovedì 14 febbraio 2013

L'allarme dei sindacati – Stop ai tagli nell'Isola, dal 10 marzo 105 treni regionali in meno su 500

Palermo. «Mentre la Regione ha annunciato giorni fa la firma del "Cis" (il contratto istituzionale di sviluppo) sui prossimi investimenti di Rfi in Sicilia, Trenitalia invece si appresta a tagliare 105 treni regionali sui circa 500 in circolazione. Sono i nuovi tagli nel trasporto ferroviario dell'Isola, che scatteranno a partire dal prossimo 10 marzo». A denunciarlo, Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, segretari regionali Fit Cisl ferrovie e Fit Cisl Sicilia, rendendo noto il nuovo piano di Trenitalia in Sicilia, operativo da marzo, riducendo ancora di più i treni regionali in circolazione e penalizzando i pendolari e i viaggiatori.
«Il tutto, per assurdo - spiegano i due segretari - mentre Stato, Regione ed Rfi si preparano a firmare il contratto istituzionale di sviluppo per potenziare le infrastrutture in particolare della tratta Palermo-Catania. Trenitalia continua nella sua politica ormai portata avanti da oltre un decennio in Sicilia, quella dei tagli. La Regione, dopo anni di attesa e disservizi nel trasporto ferroviario patiti dai siciliani, deve provvedere a firmare il contratto di servizio con la società, per giungere in tempi brevi ad un reale potenziamento del servizio ferroviario».
Secondo la nota dei sindacati, le tratte che sarebbero a rischio «saranno la Palermo-Agrigento, Palermo-Trap! ani, Catania-Messina, Agrigento-Catania, anche tratte metropol! itane come Siracusa-Taormina, Siracusa-Modica, Taormina-Catania, stazione Giachery-Palermo Notarbartolo, Palermo-Cefalù, Caltanissetta-Roccapalumba, Messina-Milazzo, Catania-Caltagirone, Siracusa-Rosolini, Siracusa-Pozzallo, Fiumefreddo-Catania e Catania-Caltanissetta». A queste, si aggiungono le tratte Trapani-Castelvetrano e Trapani-Alcamo.
«Abbiamo più volte chiesto - attaccano i sindacalisti - il rilancio delle tratte interne, in particolare della Catania-Siracusa, la Siracusa-Caltanissetta, la Palermo-Trapani, e un rilancio complessivo delle infrastrutture in Sicilia attraverso una programmazione unica che porti ad un sistema integrato di trasporti ferroviario, aeroportuale, di viabilità stradale e trasporto pubblico locale. Invece, da troppo tempo assistiamo a una continua riduzione dei treni come quella che scatterà se nessuno interverrà, dal 10 marzo. Di fatto - concludono Perrone e Benigno - un isolamento progressivo che ha penalizzato fortemente anche il traffico regionale».
I pendolari siciliani sono perciò sul piede di guerra. Giacomo Fazio, presidente del "Comitato Pendolari Sicilia" ha scritto ieri pomeriggio una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e all'assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta: «Chiediamo un imminente incontro onde capire come la Regione ha intenzione di intervenire. Le precedenti richieste sono cadute nel vuoto, ma ora l'incontro è irrimandabile». E aggiunge: «Leggiamo speranzose notizie sul potenziamento ferroviario in Sicilia. Purtroppo a queste fanno da contraltare altrettante nefaste comunicazioni su imminenti tagli al servizio ferroviario. Già dall'11 marzo è annunciato un taglio di circa il 30% dei treni che coinvolgono il bacino Trapani-Castelvetrano-Palermo. Bacino, da potenziare, dove affluiscono centinaia di pendolari. Finiamola con le definizioni di "rami secchi". Se un servizio funziona, le persone saranno sempre più invogliate a usufruirne». Nel frattempo, la firma del "Cis" - inizialmente fissa! ta per oggi - potrebbe slittare. La sottoscrizione dell'accordo Stato-Regione-Rfi, infatti, non è a rischio ma potrebbe essere rinviata di qualche giorno.
Davide Guarcello - La Sicilia - Mercoledì 13 Febbraio 2013 I FATTI Pagina 10 

mercoledì 13 febbraio 2013

Trasporti in provincia: un quadro drammatico tracciato dalla fit Cisl

Trapani. Pochi treni, scarsi collegamenti e bus carenti
“Pochi treni, scarsi collegamenti, infrastrutture risalenti agli anni '70”. E ancora: “Servizio di pullman carente, infrastruttura portuale praticamente non utilizzata e sistema di raccolta dei rifiuti che rischia il collasso”. Un quadro spietatamente puntuale e allarmante quello tracciato sul sistema infrastrutturale! trapanese dal responsabile provinciale del presidio Fit Cisl Giovanni Montana, rieletto nel corso del congresso di ieri a Palazzo Riccio di Morana. Alla presenza del segretario generale della Fit Cisl Sicilia Amedeo Benigno e del segretario provinciale del sindacato Giovanni Marino, Montana ha passato in rassegna i disagi e le disfunzioni che soffocano le potenzialità turistiche e commerciali di una città già penalizzata dalla sua difficile collocazione geografica. «Urge - ha affermato Montana - un tavolo di confronto che stili un piano della mobilità della provincia ma anche di tutta la fascia di Comuni ad ovest di Palermo". A denunciare un depauperamento delle infrastrutture esistenti è stato invece Benigno. «Sia per le linee ferrate via Milo e via Castelvetrano sia per il materiale rotabile della linea - dice - è necessario l'avvio di un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria che garantisca un collegamento diretto con Palermo».
In cima alle preoccupazioni del sindacato c'è il futuro del porto. «I dati portuali - aggiunge Montana - dimostrano un arretramento del traffico per via della mancata manutenzione dei fondali. Prioritarie sono l'accelerazione degli interventi già finanziati, la programmazione di altre banchine e la manutenzione dei fondali la cui profondità impedisce l'ingresso di gran parte delle navi container». Bollato come "arretrato" anche il trasporto ferroviario. «Gli obiettivi - prosegue il sindacalista - restano la velocizzazione della Palermo-Trapani da percorrere in un'ora e venti e il collegamento all'aeroporto di Birgi che dista meno di 2 chilometri dalla stazione ferroviaria di Mozia».
La Fit ha anche presentato un ventaglio di proposte per il trasporto su gomma (rilancio di una società unica provinciale) e per la viabilità (realizzazione della già finanziata Trapani- Mazara, stralcio da Marsala a Mazara). In ultimo l'aeroporto di Birgi per il quale, constata Montana «si attende un piano industriale serio. Lo sviluppo dello scalo non può prescindere - conclude - da una consapevolezza del territorio, della sua utilità e quindi del sostegno economico e programmatico degli Enti e dell'imprenditoria provinciale».
An.Ve.

La Sicilia - Mercoledì 13 Febbraio 2013 Prima Trapani Pagina 31

giovedì 15 dicembre 2011

Sciopero nazionale dei trasporti pubblici 15 e 16 dicembre 2011

I pendolari e in genere chi deve spostarsi con i mezzi pubblici farebbe meglio a segnarsi le seguenti date: il 15 e 16 dicembre 2011 è stato indetto uno sciopero nazionale dei trasporti pubblici che andrà avanti per 24 ore consecutive.

Gli orari dello sciopero: dalle ore 21.00 del 15 dicembre 2011 alle ore 21.00 del 16 dicembre 2011.

Per i treni regionali, si ricorda invece che saranno garantiti i servizi essenziali assicurati per legge nelle fasce orarie più frequentate dai viaggiatori pendolari nei giorni feriali (6.00-9.00 e 18.00-21.00).

L’astensione dal servizio è stata proclamata praticamente da tutte le sigle sindacali, da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl-trasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast.

La motivazione ufficiale è il “sostegno nella vertenza per la sottoscrizione del nuovo contratto della Mobilità”.

Gli orari dello sciopero: dalle ore 21.00 del 15 dicembre 2011 alle ore 21.00 del 16 dicembre 2011.

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

martedì 3 maggio 2011

Notizie Sindacali: Informativa su incontro del 2 maggio con Trenitalia

Nella mattinata odierna si è svolto il previsto incontro con Trenitalia sul problema delle trasferte/traslochi temporanei forzose ordinate per sopperire alle esigenze della DTR.

Trenitalia ha evidenziato una sofferenza per il periodo estivo stimata in circa 75 risorse nel personale di bordo.

Tale esigenza si verrebbe fronteggiare con provvedimenti di mobilità professionale dalla manovra di DTR al Bordo sempre di DTR.

Contestualmente, la Divisione Cargo disporrebbe trasferte forzate (circa 50 risorse) verso DTR per le esigenze della manovra della Regionale, chiudendo di fatto diversi impianti, in special modo al centro-sud.

Nelle lettere di trasferimento prodotte a firma Luciano Stocchi P.O. Trenitalia, si presuppone la condizione di esubero strutturale per tutti i manovratori Cargo coinvolti e ciò, anche in relazione agli ultimi accordi procedurali riguardanti il collocamento al fondo di sostegno non risulta essere veritiero.

Come OO.SS. abbiamo contestato tale procedura.

Nel metodo perché senza preavviso e senza alcun confronto si operano manifestazioni d’interesse e provvedimenti di mobilità forzata.

Nel merito le contestazioni hanno riguardato:

1. la mancanza di programmazione nel Trasporto Regionale scaturisce in provvedimenti unilaterali che dovevano essere evitati fronteggiando le carenze organiche con le assunzioni nel settore Bordo previste nell’accordo nazionale del 17 novembre scorso.

2. la dichiarazione di esubero della Divisione Cargo all’indomani della chiusura delle procedure sul Fondo con accordi che hanno definito le situazioni produttive della Divisione non è veritiera, a tal proposito e su tale presupposto sono state contestate le trasferte forzate.

3. infine, è stato evidenziato come RFI stia impostando progetti di riorganizzazione (ancora tutti da verificare) della Manovra che produrranno effetti occupazionali sul settore.

La riunione è terminata con l’impegno di aggiornarsi ad una fase successiva alle necessarie verifiche su quanto emerso nel corso dell’incontro odierno.

Roma, 3 maggio 2011

Segreterie Nazionali

Filt-CGIL, Fit-CISL, UILtrasporti, UGL Trasporti, FAST Ferrovie, ORSA Ferrovie