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domenica 26 febbraio 2012

«Le continue soppressioni dei treni e il cofinanziamento del Minuetto»

La Sicilia - Sabato 25 Febbraio 2012 Catania (Cronaca) Pagina 42 
Alla luce delle soppressioni dei treni avvenute in questi ultimi anni e che continuano a tutt'oggi a verificarsi in maniera generalizzata in tutte le relazioni ferroviarie, mi sembra doveroso, dato che tali soppressioni hanno penalizzato e continuano a penalizzare gravemente i pendolari e l'utenza in generale, porre alcuni quesiti all'Assessore regionale ai trasp! orti ed al Dipartimento trasporti in merito a quanto previsto nel piano di ammortamento relativo all'acquisto dei treni "Minuetto":
  • Quali e quanti dei treni soppressi e quindi di km/treno non effettuati rientrano in questo piano di ammortamento sin dalla stipula dell'accordo e dell'entrata in vigore?
  • E se vi rientrano, dovranno essere rimessi in esercizio i km/treno non effettuati da parte di Trenitalia o Trenitalia dovrà restituire la parte corrispondente in denaro alla Regione Siciliana?
  • I 209.000 km/treno previsti nel piano di ammortamento in quale relazione sono stati impiegati dal 2005 ad oggi? E se è il Dipartimento dei Trasporti ad indicare dove e come distribuirli sulle relazioni oppure è a discrezione di Trenitalia la suddivisione?
Questi sono gli interrogativi ai quali la Regione dovrà rispondere viste le premesse, considerato che tale operazione doveva consentire, con l'utilizzo dei suddetti convogli in tutto il territorio siciliano, il miglioramento! della qualità del servizio e la velocizzazione del trasporto ! ferroviario, cosa che a tutt'oggi non è ancora avvenuta, anzi è peggiorata di molto.
Nell'anno 2002 e precisamente il 17 luglio 2002 la Regione Siciliana ha ritenuto sottoscrivere un Protocollo d'intesa con Trenitalia per il co-finanziamento di 40 treni tipo "Minuetto". L'operazione si concretizza con la sottoscrizione tra le parti, Regione Siciliana e Trenitalia, dell'Accordo Procedurale Attuativo il 15 aprile 2004 per il co-finanziamento dell'acquisto da parte di Trenitalia S.p.A. di quaranta treni tipo "Minuetto", di media capacità, - di cui n. 30 nella versione a trazione elettrica e n. 10 nella versione a trazione diesel - per un importo complessivo di 153 milioni di Euro, in conto investimenti, di cui 46 milioni di euro quale co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di Euro da parte di Trenitalia S.p.A.
Nel protocollo d'intesa, così come nell'accordo attuativo, era previsto l'impegno di Trenitalia S.p.A. a restituire la parte co-finanziata dalla Regione Siciliana in rate annuali, pari alle rate di ammortamento (2.300.000,00 euro), sotto forma di incremento dei treni/Km effettuati in Sicilia secondo il piano di ulteriori servizi stimati in circa 209.000 treni/km/annui, rispetto agli attuali i km/treni/ annui, così come derivanti dall'Accordo quadro tra lo Stato e le Regioni, approvato dalla Conferenza permanente Stato-Regioni nella seduta del 18/06/1999.
Giosuè Malaponti – Comitato pendolari siciliani

venerdì 24 febbraio 2012

Co-finanziamento acquisto treni tipo “Minuetto”, relativo piano di ammortamento e le continue soppressioni dei treni regionali in tutta la Sicilia

Lettera aperta: Al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità, al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità - Servizio 4° Trasporto regionale Ferroviario, ai Signori Deputati all’ARS e agli Organi di Stampa

Oggetto: Co-finanziamento acquisto treni tipo “Minuetto”, relativo piano di ammortamento e le continue soppressioni dei treni regionali in tutta la Sicilia.

Alla luce delle soppressioni dei treni avvenute in questi ultimi anni e che continuano a tutt’oggi a verificarsi in maniera generalizzata in tutte le relazioni ferroviarie, mi sembra doveroso, dato che tali soppressioni hanno penalizzato e continuano a penalizzare gravemente i pendolari e l’utenza in generale, porre alcuni quesiti all’Assessore regionale ai trasporti ed al Dipartimento trasporti in merito a quanto previsto nel piano di ammortamento relativo all’acquisto dei treni “Minuetto”:
  • Quali e quanti dei treni soppressi e quindi di km/treno non effettuati rientrano in questo piano di ammortamento sin dalla stipula dell’accordo e dell’entrata in vigore?
  • E se vi rientrano, dovranno essere rimessi in esercizio i km/treno non effettuati da parte di Trenitalia o Trenitalia dovrà restituire la parte corrispondente in denaro alla Regione Siciliana?
  • I 209.000 km/treno previsti nel piano di ammortamento in quale relazione sono stati impiegati dal 2005 ad oggi?  E se è il Dipartimento dei Trasporti ad indicare dove e come distribuirli sulle relazioni oppure è a discrezione di Trenitalia la suddivisione?
Questi sono gli interrogativi ai quali la Regione dovrà rispondere viste le premesse, considerato che tale operazione doveva consentire, con l’utilizzo dei suddetti convogli in tutto il territorio siciliano, il miglioramento della qualità del servizio e la velocizzazione del trasporto ferroviario, cosa che a tutt’oggi non è ancora avvenuta, anzi è peggiorata di molto.
Nell’anno 2002 e precisamente il 17 luglio 2002 la Regione Siciliana ha ritenuto sottoscrivere un Protocollo d’intesa con Trenitalia per il co-finanziamento di 40 treni tipo “Minuetto”. L’operazione si concretizza con la sottoscrizione tra le parti, Regione Siciliana e Trenitalia, dell’Accordo Procedurale Attuativo il 15 aprile 2004 per il co-finanziamento dell’acquisto da parte di Trenitalia S.p.A. di quaranta treni tipo “Minuetto”, di media capacità, - di cui n. 30 nella versione a trazione elettrica e n. 10 nella versione a trazione diesel - per un importo complessivo di 153 milioni di Euro, in conto investimenti, di cui 46 milioni di euro quale co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di Euro da parte di Trenitalia S.p.A.
Nel protocollo d’intesa, così come nell’accordo attuativo, era previsto l’impegno di Trenitalia S.p.A. a restituire la parte co-finanziata dalla Regione Siciliana in rate annuali, pari alle rate di ammortamento (2.300.000,00 euro), sotto forma di incremento dei treni/Km effettuati in Sicilia secondo il piano nell’allegato ‘A’ (si allega in copia) di ulteriori servizi stimati in circa 209.000 treni/km/annui, rispetto agli attuali i km/treni/ annui, così come derivanti dall’Accordo quadro tra lo Stato e le Regioni approvato dalla Conferenza permanente Stato-Regioni nella seduta del 18/06/1999.

Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI                                                                                                                                        

venerdì 10 dicembre 2010

Le nostre richieste. Incontro Pendolari Siciliani e Dipartimento Trasporti sui nuovi orari ferroviari 2010/2011

In vista dei nuovi orari ferroviari, che entreranno in vigore il 12 dicembre p.v., ed a seguito dell’invito all'incontro, da parte del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si terrà domani a Palermo alle ore 11.30 presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, desideriamo, alla luce della nuova proposta dell’offerta ferroviaria presentata da Trenitalia, poterla integrare con nostre proposte per migliorarne la funzionalità:

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA – CATANIA

Treno 12865 ripristinare la percorrenza prevedendo l’arrivo a Catania alle ore 07.37;

Treno 8577 con partenza alle ore 06,48 da Fiumefreddo. - aggiungere la fermata di Mascali, considerato che il treno impiega lo stesso tempo di percorrenza (8 min.) pur non effettuandola. Tra l’altro si ravvisa la necessità essendo il terzo treno che transita sulla relazione Me-Ct-Sr di far giungere a Catania entro le ore 7.23 un nutrito numero di pendolari;

Treno 8573 con partenza da Messina alle ore 20,37 - posticipare la partenza di 10/15 minuti;

Treno 12885 con partenza da Messina alle ore 21.45 – fare effettuare la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia;

NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una nuova corsa treno da Messina o da Taormina che arrivi sino a Catania, effettuando tutte le fermate per colmare l’enorme buco orario di circa 3 ore tra le due Città. Prevedere l’arrivo a Catania dell’eventuale corsa alle ore 12.30;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE CATANIA - MESSINA

Treno 12878 con partenza da Catania alle ore 13.55 – evitare la soppressione dalla fine di luglio sino alla fine di settembre;

Treno 8586 con partenza da Catania alle ore 17.41 – posticiparne la partenza alle ore 17.51, per dare la possibilità a molti pendolari che finisce di lavorare alle 17.30 di poterne usufruire;

Treno 12886 con partenza da Catania alle ore 20.40 - posticipare la partenza di 10/15 minuti;

Treno 8574 con partenza da Catania alle ore 15.27 - posticipare la partenza di 10/15 minuti;

Treno 8588 con partenza da Taormina alle ore 15.55 – posticipare la partenza e creare coincidenza al treno 8574 che termina la sua corsa a Taormina alle ore 16.15. Da tenere in considerazione che il treno successivo per Messina è alle ore 17.22;

Treno 8584 con partenza da Catania alle ore 17.00 – prevedere l’arrivo alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia anziché alla stazione di Giarre-Riposto;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA - PALERMO

Si ravvisa la necessita di creare delle coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni in partenza da Messina per Palermo:

Treno 12759 con partenza da Messina alle ore 06.55 – creare la coincidenza con il treno n. 12866 in arrivo a Messina alle ore 07.10 essendo il treno n. 12759 un treno locale;

Treno 3835 con partenza da Messina alle ore 07.29 – creare la coincidenza con il treno n. 12868 in arrivo a Messina alle ore 07.40;

Treno 12761 con partenza da Messina alle ore 11.25 – creare la coincidenza con il treno n. 3870 in arrivo a Messina alle ore 11.35 essendo il treno n. 12761 un treno locale;

Treno 12765 con partenza da Messina alle ore 14.25 – creare la coincidenza con il treno n. 12874 in arrivo a Messina alle ore 14.32 essendo il treno n. 12765 un treno locale;

Treno 729 con partenza da Messina alle ore 19.43 – creare la coincidenza con il treno n. 8586 in arrivo a Messina alle ore 19.45 e/o con il treno n. 3872 in arrivo a Messina alle ore 20.10;

Treno 3842 con arrivo a Messina alle ore 18.59 – creare la coincidenza con il treno n. 12883 in partenza da Messina alle ore 18.55;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE CATANIA - LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS

Prevedere la fermata dei treni: n. 25172 – 25178 – 25182 – 25186 – 25181 – 25183 – 25185 - 25187 denominati Mare Nostrum e Taormina Express nelle stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e/o di Alcantara.

La strana situazione dei treni per il mare e la poca lungimiranza di Trenitalia nell’effettuare un servizio discriminante per alcuni territori della Riviera Jonica nei festivi da luglio a fine agosto.

Tenendo conto che queste quattro coppie di treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express effettuano le seguenti fermate: Acireale – Giarre-Riposto – Taormina – Letojanni, saltando le stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara, sia in andata che in ritorno.

Più volte, abbiamo chiesto chiarimenti alla Direzione di Trenitalia del perché questi treni non effettuino la fermata alla stazione di Fiumefreddo ed Alcantara, per’altro attingendo ad un grosso bacino di utenza sia alla stazione di Fiumefreddo (Mascali-Calatabiano-Piedimonte Etneo-Linguaglossa) che alla stazione di Alcantara (Calatabiano-Trappitello-Giardini-Gaggi-Graniti). Ci è stato risposto che essendo treni del mare e che a Fiumefreddo cosi come ad Alcantara il mare è distante e non essendoci un collegamento dalla stazione al mare hanno deciso di non dare la fermata a questi treni. La domanda sorge spontanea visto che il mare è ancora molto più distante sia dalla stazione di Giarre-Riposto, così come dalla stazione di Acireale e mi risulta che non vi è nessun collegamento tra le stazioni e la zona balneare dei due centri. In considerazione del fatto che nella giornata di domenica il servizio di trasporto ferroviario è dimezzato del 60% di corse sulla direttrice Catania-Messina e viceversa. E' necessario ovviare a tali disagi nell’attuare le fermate alle stazioni di Fiumefreddo e di Alcantara per dare un’opportunità in più all’utenza in generale ed ai turisti che in questo periodo affollano tali comprensori.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI

La modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un 20%, ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi ad ogni cambio di orari, si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza. Facendo riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l'arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 50 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete di questi ultimi anni, non è stata migliorata la percorrenza di molti treni, addirittura è stata allungata.

Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi.Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni ora di percorrenza.

Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” se solo avesse un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!

L’IMPORTANZA DEL CONTRATTO DI SERVIZIO

Quale coordinatore dei pendolari siciliani, ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il proprio mezzo per gli spostamenti. E’ giusto, a mio avviso, che si pongano le basi per la realizzazione di uno strumento efficiente ed efficace nella prospettiva di essere tenuti in considerazione come utenza pendolare, e perché no, poter collaborare per concorrere ed individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e di sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione di più modi di trasporto.

Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario, si basino sull’orario di trasporto per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario, quindi è necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali e annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.

Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza in generale ed in modo particolare all’utenza pendolare, e a tutelare il cittadino che giornalmente è costretto a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio posto di lavoro, studio e altro.

Certi della Vs. disponibilità e sensibilità a tale problematica, nell’attesa di un vs. sollecito riscontro, porgo a nome del Comitato, cordiali saluti

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr

venerdì 8 ottobre 2010

Le soppressioni dei treni in Sicilia...continuano (agg. al 08/10/2010)

Continuano, senza alcun motivo apparente, le soppressioni dei treni in quasi tutta la Sicilia, da parte di Trenitalia, anche se una motivazione ci sarebbe: la ancata sottoscrizione del contratto di servizio. Abbiamo voluto monitorare da lunedì 4 ottobre ad oggi il trasporto ferroviario in alcune relazioni siciliane, e con nostra amara sorpresa abbiamo riscontrato che giornalmente Trenitalia sopprime dai 10 ai 25 treni al giorno, con una perdita di circa 1000 km/treno giornalieri.
Nel dettaglio:
lunedì 4 ottobre Trenitalia ha soppresso:
sulla relazione Siracusa-Giarre-Taormina e Gela-Caltagirone-Catania 12 corse treno per un totale di circa 1330 km/treno non effettuati;
mercoledì 6 ottobre Trenitalia ha soppresso:
sulla relazione Palermo-Termini Imerese 15 corse treno e sulla Relazione Siracusa-Catania e Giarre-Catania-Caltagirone-Gela 8 corse treno per un totale di circa 1450 km/treno;
giovedì 7 ottobre Trenitalia ha soppresso:
sulla relazione Catania-Palermo 1 corsa treno;
sulla relazione Siracusa-Taormina 1 corsa treno;
sulla relazione Agrigento-Palermo 1 corsa treno;
sulla relazione Palermo-Termini Imprese 5 corse treno;
sulla relazione Catania-Caltagirone-Gela 2 corse treno;
per un totale complessivo di circa 980 km/treno non effettuati.
venerdì 8 ottobre Trenitalia ha soppresso:
sulla relazione Catania-Palermo 2 corse treno;
sulla relazione Agrigento-Palermo 4 corse treno;
sulla relazione Palermo-Termini Imprese 6 corse treno;
sulla relazione Catania-Caltagirone-Gela 3 corse treno;
sulla relazione Giarre-Catania 2 corse treno;
per un totale complessivo di circa 1920 km/treno non effettuati.
Se tiriamo le somme, non avendo potuto effettuare il monitoraggio di martedì 5 ottobre e delle altre relazioni quali Ragusa e Trapani, in quattro giorni Trenitalia ha soppresso 63 treni e non ha effettuato percorrenza per circa 5680 km/treno.
Desidero sollevare il problema dei disagi arrecati a tutta l’utenza siciliana, ma ciò che più interessa all’utenza pendolare, è che il Dipartimento dei Trasporti della Regione Siciliana intervenga urgentemente in questa assurda e strana situazione. Tra l’altro desidero chiedere del perchè non è stato ancora sottoscritto il contratto di servizio per il trasporto ferroviario.
Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario si basino molto sull’orario di trasporto per effettuare scelte, non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario. È necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore e che, inoltre, tutte le variazioni vengano concordate con largo anticipo, in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
È inammissibile quanto sta accadendo al trasporto ferroviario in Sicilia, con il tacito silenzio da parte del Dipartimento dei Trasporti della regione.
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari

lunedì 4 ottobre 2010

Le soppressioni di lunedì 4 ottobre 2010

Ci pregiamo segnalare le soppressioni che Trenitalia ha operato nella giornata di oggi 4 ottobre 2010:

Treno 8575 delle ore 05.20 in partenza da Taormina sino a Siracusa;
Treno 8574 delle ore 15.27 in partenza da Catania sino a Taormina;
Treno 8583 delle ore 16.50 in partenza da Taormina sino a Catania;
Treno 8597 delle ore 15.40 in partenza da Giarre sino a Catania;
Treno 8572 delle ore 13.00 in partenza da Siracusa sino a Taormina;

Treno 12807 delle ore 12.23 in partenza da Catania sino a Gela;
Treno 12809 delle ore 13.15 in partenza da Catania sino a Gela;
Treno 12813 delle ore 17.50 in partenza da Catania sino a Gela;
da tenere presente che su cinque corse giornaliere tre sono state soppresse.

Treno 12804 delle ore 05.47 in partenza da Gela sino a Catania;
Treno 12806 delle ore 07.04 in partenza da Gela sino a Catania;
Treno 12808 delle ore 12.40 in partenza da Gela sino a Catania;
Treno 12814 delle ore 17.30 in partenza da Gela sino a Catania;
da tenere presente che su cinque corse giornaliere quattro sono state soppresse.

Certamente sono stati provocati enormi disagi ai pendolari che oggi si sono recati nelle varie stazioni per raggiungere i vari luoghi di lavoro e/o studio ed hanno avuto l’amara sorpresa di trovare il proprio treno soppresso. Non staremo qui a chiedere ed a lamentare come sempre la mancata attenzione verso la propria clientela, ma penso che sia arrivato il momento di porre alcune domande, ed ottenere delle risposte da parte di chi gestisce il servizio di trasporto, in questo caso Trenitalia e dell’organo che eventualmente dovrebbe controllare l’operato di Trenitalia.

Le soppressioni che di volta in volta Trenitalia opera, vengono concordate con qualcuno? E se concordate e pianificate, perché non viene tempestivamente informata la clientela? Quali sono le motivazioni ufficiali per queste continue soppressioni? I chilometri treno non adoperati in queste soppressioni verranno riutilizzati in ulteriori corse treno? Sono previste delle penali nei confronti di Trenitalia? E se sono previste chi li deve ottemperare? Concludo facendo una riflessione se un pendolare impedisce la partenza di un treno, lo stesso viene denunciato per interruzione di pubblico servizio. Mi chiedo, viste tutte queste soppressioni, se non si ravvisa invece l’interruzione di pubblico servizio da parte di chi effettivamente deve garantire un trasporto efficiente ed efficace.

Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr

mercoledì 30 dicembre 2009

IL SILENZIO DELLA REGIONE SUL CONTRATTO DI SERVIZIO

Il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che in tutte le regioni italiane è stato sottoscritto, in Sicilia è ancora in via di definizione al Dipartimento Trasporti della regione. Il Contratto di Servizio prima della sua sottoscrizione, nelle altre regioni d’Italia, è stato discusso, pianificato e concordato con i Comitati dei Pendolari e le Associazioni dei Consumatori. Non possiamo dire la stessa cosa della Regione Siciliana. Il Contratto di Servizio in Sicilia, nonostante le molte richieste di audizione dei Comitati Pendolari Siciliani, non è stato ancora presentato, discusso, concordato e pianificato con gli stessi che sono i maggiori fruitori del servizio di trasporto ferroviario. Il Contratto di Servizio in Sicilia è Top Secret. Nelle altre regioni d’Italia vedi la Liguria, la Lombardia, gli assessori regionali ai trasporti sono scesi in piazza a protestare assieme ai pendolari per i disservizi di Trenitalia, ed hanno chiamato i pendolari ad intervenire sul Contratto di Servizio proposto da Trenitalia, prima della sua sottoscrizione. Gli assessori regionali hanno fatto tesoro dell’esperienza di chi da diversi anni ha scelto il mezzo pubblico “treno” per i propri spostamenti, ma tutto questo alla politica siciliana non interessa. In merito alla sottoscrizione del Contratto di Servizio, desideriamo fare presente che, occorre fare molta attenzione, in quanto sappiamo che Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare.

Nel nuovo tipo di Contratto di servizio che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema di contabilità regolatoria (riferita al treno/km) è stato sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per tipologia di treno), questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che, più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!.

La durata prevista è di sei anni + sei al costo di 120 milioni di euro l’anno.

Il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal nostro punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia “l’UTENTE”

Ecco alcune delle nostre proposte da inserire nel Contratto di Servizio:

1.Venga ripristinata la possibilità di acquistare il titolo di viaggio a bordo treno e senza pagare alcuna sanzione in caso di chiusura della biglietteria o dei guasti dei self service, e di chiusura dei punti vendita presenti in zona (es. orario notturno e festivo);

2.Le tariffe di biglietti ed abbonamenti restino fisse per la durata del contratto di servizio, e non si possano apportare modifiche, anche orarie, che abbiamo come effetto oneri maggiori per gli utenti;

3.Si preveda la possibilità per abbonati e utenti di poter prendere qualunque tipo di treno in caso di ritardo di oltre 15 minuti o di soppressione del proprio treno, senza nessun aggravio di spesa;

4.Si attui la pratica della corresponsione del “bonus” agli abbonati del trasporto regionale. Le risorse verranno ottenute dalle sanzioni elevate a Trenitalia dalla Regione in caso di disservizi (ritardi, soppressioni, climatizzazione, carenze igieniche e di manutenzione, ecc.);

5.Nel nuovo contratto di servizio vengano introdotti criteri e parametri che tengano finalmente conto del concetto di qualità del servizio in termine di efficienza ed efficacia, visto dal punto di vista dell’utente, che è quello che a noi e pensiamo anche alla all’Istituzione regione, interessa maggiormente.

Concludiamo facendo presente che, il cittadino-utente-siciliano, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, dato che la Sicilia ed i siciliani hanno veramente bisogno di un trasporto efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili per la loro mobilità.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

martedì 3 novembre 2009

Incontro sul Contratto di Servizio con l'Assessorato regionale ai Trasporti

Dal Dipartimento Trasporti, viste le innumerevoli richieste di audizione sul Contratto di Servizio, ci comunicano che, presumibilmente nella seconda settimana di novembre, con data e orari da confermare successivamente, i Rappresentanti dei Comitati dei Pendolari saranno convocati in Assessorato per discutere sulla nuova proposta di orario invernale decorrente dal 13 dicembre p.v.

La Risposta di Trenitalia al Dipartimento Trasporti della Regione, sulla nostra richiesta relativa alle soppressioni

Il 27 ottobre 2009 inoltravamo una nostra segnalazione all'Assessorato regionale ai trasporti e al Dipartimento Trasporti relativamente alle soppressioni dei treni attuata da Trenitalia a partire dal 19 ottobre.

Segnalazione che il Dipartimento trasporti l'indomani girava al Direttore del trasporto regionale di Trenitalia.

Ieri 2 novembre, abbiamo ricevuto dal Dipartimento Trasporti la risposta che la Direzione regionale di Trenitalia ha dato in merito alla nostra segnalazione e che riporto fedelmente:

"Egreg. Sig. Malaponti,

facendo seguito alla email inviataLe in data 28 ottobre (dove mi informava che aveva girato la nostra segnalazione), le comunico che, con riferimento alle segnalazioni da Lei fatte sulla relazione in oggetto, la Direzione reg.le Sicilia di Trenitalia mi ha fornito le seguenti informazioni:

- gli interventi d’orario della relazione Messina – Catania, i treni 12801 (Taormina – Siracusa) e 3889 (Messina – Siracusa) non sono stati soppressi ma sostituiti dal nuovo treno 3841 che ha assorbito la traccia del 12801 da Taormina, come peraltro confermato dallo stesso Malaponti.

- che il treno 8585, che ha registrato un incremento della frequentazione in seguito all'accorpamento di cui sopra e già al massimo della capienza prevista è stato sostituito, come da Lei richiesto, con materiale rotabile MDVE.

Inoltre, sempre secondo quanto riferito dalle Ferrovie, si fa presente che la scelta dei treni in questione è stata determinata da tre fattori:

1)  La mancata sottoscrizione del CdS;

2)  La necessità di recuperare il materiale da sottoporre a manutenzione, coerentemente con quanto indicato nel comunicato di Trenitalia, recupero che non sarebbe stato possibile intervenendo su altri treni della giornata;

3)  La possibilità di limitare gli effetti della riduzione dell’offerta accorpando e non sopprimendo i treni, cosa non possibile con gli altri treni della giornata.

Il riferimento agli allungamenti di orario indiscriminati, a cui fa riferimento l’associazione dei pendolari rappresenta, in maniera parziale, una realtà molto più complessa ed articolata in cui, all’effettiva riduzione di velocità di alcuni treni, corrisponde un equivalente, quando non maggiore, aumento della velocità di almeno altrettanti treni.

Per comprendere il fenomeno bisogna fare riferimento:

1)  alla condizione dell’infrastruttura della linea, per lunghi tratti a semplice binario;

2)  alla quantità di stazioni abilitate all’incrocio, diminuite con l’orario 2009;

3)  alla quantità di fermate assegnate ai treni, sovente aggiunte su richiesta della stessa associazione;

4)  agli orari di partenza ed arrivo degli stessi treni, sovente ottimizzati alle richieste dei pendolari ma non ottimali dal punto vista della circolazione sulla linea a semplice binario;

Cosa che ha determinato, per un gruppo di treni, l'aumento dei tempi di percorrenza, cui ha fatto riscontro, però, una diminuzione degli stessi tempi di percorrenza per altri treni.

Per quanto riguarda le limitazioni di velocità sulla relazione, tenuto conto del perdurare delle eccezionali precipitazioni, ad oggi RFI non è in grado di prevedere i tempi di completo ripristino della piena funzionalità dell’infrastruttura; infrastruttura che, pur con le riduzioni anzidette, sta comunque assicurando la mobilità degli clienti delle Ferrovie e supplendo alle carenze di mobilità stradale, per esempio in località di Scaletta Zanclea, dove risulta ancora interrotta la SS 114.

Infatti, Trenitalia, su richiesta del Coordinamento Soccorsi, ha integrato l’offerta della stazione di Scaletta Zanclea, prescrivendo la fermata ad ulteriori sei treni rispetto a quelli programmati d’orario"

Nella risposta che il Dipartimento ci ha girato, conclude facendoci presente che, presumibilmente nella seconda settimana di novembre, con data e orari da confermare successivamente, i Rappresentanti dei Comitati dei Pendolari saranno convocati in Assessorato per discutere sulla nuova proposta di orario invernale decorrente dal 13 dicembre p.v.

mercoledì 7 ottobre 2009

Che fine ha fatto il Contratto di Servizio ferroviario in Sicilia?

Premesso che il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal nostro punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia l’UTENTE e non il treno della POLITICA”.

Prendendo spunto dal batti e ribatti della politica regionale e nazionale sul trasporto ferroviario in Sicilia, ci sorprendono le dichiarazioni dell’assessore regionale ai trasporti, Nino Strano, che da sei mesi si preoccupa di raccordarsi con il ministero dei trasporti, per il passaggio alla Regione dei servizi di trasporto regionale (Dlgs 422/97) e che da due mesi, ha pronto un piano per il miglioramento dei servizi, che consentirebbe una riduzione dei tempi di percorrenza, e un'ottimizzazione delle tratte, con partenze cadenzate ogni mezz'ora o ogni ora e che il piano in questione è stato già concordato con Trenitalia, e andrebbe a regime da gennaio 2010.

Abbiamo più volte chiesto un incontro al dirigente generale del dipartimento trasporti, avv. Giovanni Lo Bue, all’assessore Nino Strano, per conoscere nel dettaglio questo contratto, ma sino ad oggi conosciamo quanto appreso dai giornali, nessuno ci ha chiamati, nessuno ci ha presentato nulla e nessuno dal mese di gennaio ad oggi ci ha dato una risposta. Silenzio assoluto dalla Regione Siciliana.

Non è concepibile che il piano, che la regione dice di avere già pronto sui trasporti, non venga presentato prima della firma definitiva, secondo quanto prevede l'art.2, comma 461 della Legge 244/07, ai maggiori fruitori del servizio, in questo caso i comitati dei pendolari, le associazioni dei consumatori, così come è avvenuto in Liguria, Lombardia, Lazio, Campania, etc., che già hanno sottoscritto, da alcuni mesi, i relativi contratti di servizio.

Che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che l’assessore ai trasporti ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre? Perché in quella data non ha sottoscritto il Contratto di servizio, prendendo un’altra settimana di tempo?

Desidero fare presente all’assessore Strano, che è trascorso un mese esatto dall’incontro di Roma, e il contratto di servizio, giace nei cassetti dell’assessorato, ancora in via di definizione.

Siamo seriamente preoccupati che questo ritardo nella firma del contratto, non pregiudichi la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile, in virtù del detto che: “chi tardi arriva male alloggia”.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

martedì 10 gennaio 2006

Il Dipartimento Regionale dei Trasporti risponde sui disservizi

Regione Siciliana Assessorato del Turismo e delle Comunicazioni e dei Trasporti
Dipartimento Trasporti e Comunicazioni - Servizio n. 4 “Trasporto Ferroviario”
Via Notarbartolo, 11 – 90141 PALERMO

Prot. n. 07 del 10.01.2006

OGGETTO: DISSERVIZI DEL TRASPORTO FERROVIARIO REGIONALE.

Egregio Sig. Malaponti,
faccio seguito al contenuto di una nostra recente telefonata e a quanto prospettato con un suo Rapporto-denuncia del 15 novembre 2005, sottolineando quanto segue:
Relativamente alla prima questione sollevata, quella dell’ammissione gratuita sui treni del servizio regionale di FS Spa degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, non posso che ribadirLe quanto ho già avuto modo di rappresentare, e cioè, che la concessione di tale beneficio, diversamente da quanto avviene in altre realtà istituzionali regionali del Paese, al momento non è possibile attuarla in Sicilia, non essendo la nostra Regione titolare di alcun rapporto contrattuale (Contratto di servizio pubblico) con la Società di trasporto Trenitalia del Gruppo F.S. inteso a disciplinare gli aspetti commerciali e finanziari dell’erogazione del servizio ferroviario in ambito regionale e locale.
In atto, infatti, i soggetti di tale rapporto continuano ad essere, per quanto concerne la produzione dell’offerta ferroviaria in Sicilia, la Società Trenitalia – da un lato – e il competente Ministero – dall’altro.
Per cui, è a quest’ultimo che dovrebbe essere prospettata la questione della gratuità che implica – in ogni caso – come è intuitivo, il riconoscimento alla Società Trenitalia di una compensazione finanziaria per mancati introiti tariffari che la Regione, per quanto sopra detto, non può assicurare.
Quanto all’altro problema sollevato con la già menzionata nota del 15 novembre u.s., e cioè quello relativo alla situazione davvero paradossale che si è venuta a determinare sulla linea Catania-Caltagiorne-Gela dove le percorrenze dei treni attuali, rispetto a quelle in vigore nel 1996, hanno registrato un’incomprensibile dilatazione, Le comunico che stando ad informazioni in merito direttamente assunte dallo scrivente presso le competenti strutture tecniche della Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia è stato assicurato che, con l’attivazione del nuovo orario dei servizi viaggiatori – a far data dal 11 dicembre u.s. – sarebbero state impiegate, nella composizione dei treni serventi la relazione suddetta automotrici più moderne del gruppo 668 – serie 3000. Queste ultime, come Lei certamente saprà, hanno una motorizzazione più potente rispetto alle unità fino a quella data impiegate della serie 1600, che dovrebbero pertanto assicurare prestazioni più brillanti in grado quindi di riportare quanto meno le percorrenze a quelle del 1996; tutto ciò in attesa dell’arrivo di altri “Minuetto” a trazione diesel da potere impiegare sulla linea in discorso.
Infine, vorrei rassicurarLa che comunque tutta la problematica del trasporto locale di Trenitalia in Sicilia - che va assumendo in quest’ultimo periodo sfaccettature diverse in quanto le anomalie che ogni giorno si riscontrano vanno dalla soppressione di convogli, ai ritardi nella marcia degli stessi, alle carenze igieniche del materiale rotabile, alle composizioni decurtate, all’allungamento dei tempi di percorrenza – sarà oggetto di specifici Tavoli tecnici che il nuovo Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Trasporti con i Responsabili della Direzione Regionale di Trenitalia in forza dei poteri derivanti alle Regioni dall’art. 9 comma 3 e 4 del nuovo Contratto di Servizio pubblico con lo Stato nonché di quelli più diretti di controllo e verifica scaturenti dall’Accordo procedurale attuativo del 15 aprile 2004 relativo all’Acquisto dei Minuetti con fondi dell’Amministrazione regionale.
Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO 4/TR. - (Dott. Ignazio Coniglio)