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martedì 30 giugno 2015

Trasporto ferroviario. I pendolari dobbiamo fare rete per far migliorare il servizio.

Catania. E' importante e necessario che tutti gli utenti che hanno subito ritardi e/o soppressione dei treni nella giornata di oggi (30 giugno 2015), di voler segnalare al seguente indirizzo email: comitatopendolari@gmail.com, i disagi e i disservizi subiti. 
E' il momento opportuno per iniziare a fare presente alla Regione Sicilia e a Trenitalia dei disagi e dei disservizi che l'utenza del treno subisce, ciò in occasione del perfezionamento degli allegati al Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che la Regione Sicilia ha affidato a Trenitalia per il 2015 e 2016 per poi affidarlo definitivamente sino al 2027. 
Serve la collaborazione di tutti gli utenti che dovranno segnalare all'indirizzo comitatopendolari@gmail.com quanto avviene durante il loro viaggio in treno e/o in stazione (climatizzazione, comfort, annunci, informazioni, etc). 
Noi ci faremo carico di veicolare le email di segnalazione alla Regione presso l'assessorato regionale e il dirigente generale alle infrastrutture e trasporti, in considerazione del fatto che sarà la Regione Sicilia a pagare e quindi a gestire il servizio di trasporto ferroviario. E'necessario l'apporto, la collaborazione e l'aiuto di tutti se vogliamo che il servizio, a differenza di quanto avveniva prima, venga realizzato a misura dell'utente e non ad uso e consumo dell'impresa di trasporto. 
Siamo sicuri che ognuno di voi farà la propria parte a tutela dei propri diritti e per la realizzazione di un servizio di trasporto ferroviario efficiente ed efficace e più a misura dell'utente. 
Grazie per la vostra collaborazione.






mercoledì 6 maggio 2015

Comitato Pendolari Siciliani: monitorati i 14 treni veloci che da lunedì 4 maggio collegano Catania e Palermo

Nel complessivo due treni regionali veloci sono arrivati in anticipo (6 minuti); sette regionali veloci sono arrivati entro i 5 minuti di ritardo che stranamente non viene considerato tale (19 minuti); i rimanenti cinque regionali veloci sono arrivati oltre i 10 minuti di ritardo (124 minuti).
Si rende necessario riformulare l’orario di partenza da Catania del regionale veloce 3801 almeno alle 4.45/4.50 e prevederne l’arrivo a Palermo almeno per le ore 7.30/7.45 per dare la possibilità ai molti pendolari di poter arrivare in tempo nei propri luoghi di lavoro.
Con l’offerta dei treni regionali veloci è stato cancellato il treno regionale 8694 delle ore 4.42 da Caltanissetta C.le che con la coincidenza a Roccapalumba-Alia con il treno regionale 3882 proveniente da Agrigento arrivava a Palermo alle 7.00.
Tra l’altro con la rimodulazione del regionale 8696 da Caltanissetta C.le delle ore 5.07sono state  abolite le fermate di Villalba e Valledolmo creando un duplice disagio ai pendolari della provincia nissena:- il primo quello di non avere più un treno che arrivi a Palermo entro le sette del mattino; - il secondo, oltre alla soppressione delle fermate di Villalba e Valledolmo il treno arriva a Palermo alle 7.25.  
Siamo sicuri che è stata una svista nell’elaborazione della nuova offerta dei regionali veloci e che prima possibile Regione e Trenitalia interverranno a ripristinare tale grave disservizio.

La Sicilia è ancora l'isola dello sviluppo negato

Ferrovie ferme alla monorotaia, crolli stradali, malversazione pubblica.
Per spiegare meglio lo squilibrio con cui la Sicilia organizza i trasporti e pianifica la mobilità, basti ricordare che in dieci anni la Regione ha speso in infrastrutture ferroviarie solo 1 euro e 50 centesimi per ciascun abitante, 100 milioni in sei anni per le strade provinciali, ma ha devoluto 150 milioni di euro, solo nel 2014, per foraggiare il trasporto su gomma. Due soltanto sono i treni diretti…continua a leggere 

martedì 5 maggio 2015

Treni veloci le sette coppie in circolazione sulla Catania-Palermo

Sono partiti ieri 4 maggio i quattordici treni regionali veloci che collegano le due città capoluogo Catania-Palermo.
La programmazione di Trenitalia prevedeva l’entrata in esercizio di questi treni a fine 2015 con il cambio orario e come offerta commerciale facente del nuovo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano, di cui ancora non si conoscono i contenuti, ritenuti da noi più importanti dell’offerta treni che si metterà in circolazione sulle tratte ferroviarie.
Grazie all’intervento prodigioso di “Madre Natura” che ci ha dato una mano nel far vedere, a chi di dovere, le arretratezze e i fabbisogni infrastrutturali e di far sentire, sempre a chi di dovere, quanto veniva richiesto, da anni a gran voce, da tutti i siciliani sul fabbisogno di una mobilità eco-sostenibile.
Abbiamo voluto monitorare questo primo giro di boa dei treni regionali veloci e, questi sono i risultati:
-        Treno regionale veloce 3800 minuti di ritardo 4
-        Treno regionale veloce 3801 minuti di ritardo 3
-        Treno regionale veloce 3802 minuti di ritardo 13
-        Treno regionale veloce 3803 minuti di ritardo 3
-        Treno regionale veloce 3804 minuti di ritardo 1
-        Treno regionale veloce 3805 minuti di ritardo 2
-        Treno regionale veloce 3806 minuti di ritardo 17
-        Treno regionale veloce 3807 minuti di ritardo 1
-        Treno regionale veloce 3808 minuti di ritardo 5
-        Treno regionale veloce 3809 minuti di ritardo 41
-        Treno regionale veloce 3810 minuti di ritardo 39
-        Treno regionale veloce 3811 minuti di ritardo 14
-        Treno regionale veloce 3812 minuti di anticipo 4
-        Treno regionale veloce 3813 minuti di anticipo 2
Nel complessivo due treni regionali veloci sono arrivati in anticipo (6 minuti); sette regionali veloci sono arrivati entro i 5 minuti di ritardo che stranamente non viene considerato tale (19 minuti); i rimanenti cinque regionali veloci sono arrivati oltre i 10 minuti di ritardo (124 minuti).
Si rende necessario riformulare l’orario di partenza da Catania del regionale veloce 3801 almeno alle 4.45/4.50 e prevederne l’arrivo a Palermo almeno per le ore 7.30/7.45 per dare la possibilità ai molti pendolari di poter arrivare in tempo nei propri luoghi di lavoro.
Con l’offerta dei treni regionali veloci è stato cancellato il treno regionale 8694 delle ore 4.42 da Caltanissetta C.le che con la coincidenza a Roccapalumba-Alia con il treno regionale 3882 proveniente da Agrigento arrivava a Palermo alle 7.00.
Tra l’altro con la rimodulazione del regionale 8696 da Caltanissetta C.le delle ore 5.07 sono state  abolite le fermate di Villalba e Valledolmo creando un duplice disagio ai pendolari della provincia nissena:- il primo quello di non avere più un treno che arrivi a Palermo entro le sette del mattino; - il secondo, oltre alla soppressione delle fermate di Villalba e Valledolmo il treno arriva a Palermo alle 7.25.  
Siamo sicuri che è stata una svista nell’elaborazione della nuova offerta dei regionali veloci e che prima possibile Regione e Trenitalia interverranno a ripristinare tale grave disservizio.

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 4 maggio 2015

I tempi biblici della Catania-Palermo, altro che sfida

Desideriamo ribadire all’assessore Pizzo che i treni veloci dovevano essere messi in circolazione già dal cambio orario di giugno 2013, cosa che è stata fatta ma con una sola coppia di treno che impiegava 3 ore e 19 minuti. Perchè non sono stati rispettati i tempi di percorrenza previsti sulla Catania-Palermo di 2 ore e 45 minuti dichiarati e sottoscritti nel CIS “Contratto Istituzionale di Sviluppo”, firmato il 28/02/2013 tra il governatore Crocetta, il Ministero dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie Italiane? Ringraziamo "Madre Natura" per averci dato una mano a far vedere ai ciechi i fabbisogni infrastrutturali e di far sentire ai sordi quanto veniva veniva richiesto a gran voce da tutti i siciliani. 
Grazie...Madre Natura!










domenica 3 maggio 2015

Treni "Minuetto" in Sicilia in servizio da oltre dieci anni

Noto. Dieci anni come ieri a Noto, nell’occasione della presentazione del progetto di ammodernamento ed elettrificazione della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, veniva presentato e consegnato alla stazione ferroviaria di Noto il primo treno “Minuetto Diesel” alla presenza del Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali, on. Nicola Bono, dell'A.D. di Rete Ferroviaria Italiana, Mauro Moretti, dell'assessore regionale al Turismo e ai Trasporti, on. Fabio Granata, del presidente della Provincia di Ragusa, Giovanni Francesco Antoci, del presidente della Provincia di
Siracusa, Bruno Marziano e dei sindaci dei comuni del comprensorio.

Il progetto MINUETTO è partito nel 2001, con l'avvio da parte di Trenitalia del programma di rinnovo della flotta regionale, in funzione di una crescente domanda di collegamento tra i capoluoghi e le città minori all'interno delle regioni, anche in funzione della decentralizzazione di grandi impianti industriali e commerciali.
SCHEDA TECNICA
MINUETTO è realizzato da ALSTOM Ferroviaria appositamente per Trenitalia e nasce come versione italiana della famiglia ALSTOM CORADIA, una gamma di treni che risponde alle esigenze della crescente urbanizzazione e dello sviluppo delle regioni al di fuori delle grandi città. Ciascun convoglio è formato da tre elementi, con la struttura delle casse motori alle estremità ed una rimorchiata intermedia.
Nell'insieme il treno è lungo 51,9 metri ed è largo 2.950 mm.
L'altezza del piano di salita a bordo è di soli 60 cm.
MINUETTO trasporta fino a 345 passeggeri, con 122 posti a sedere, di cui 24 in prima classe, a cui vanno aggiunti 23 strapuntini.
La velocità massima raggiungibile dal treno nella versione con motori elettrici è di 160 km/h, mentre per i treni diesel è di 130 km/h.
L'accelerazione va da 0 a 120 km/h in 52 secondi con una successiva percorrenza di un Km ogni 30 sec.
Tre le porte di accesso, una per elemento, di cui una attrezzata con pedana mobile per agevolare i disabili nell'accesso.
In ogni treno è prevista un'area multifunzionale per il trasporto di biciclette e bagagli. Molte le novità a bordo:
- impianto di video-sorveglianza per prevenire le aggressioni
- display luminosi interni visibili da ogni punto del treno
- impianto di sonorizzazione
- scritte in braille
- toilette autopulenti
- prese di corrente a 220 V per l'alimentazione di cellulari e PC portatili
- tavolinetto estraibile con portarifiuti.
CURIOSITA’
Per costruire il MINUETTO occorrono 54 tonnellate d'acciaio e quasi due tonnellate (1.820 kg) di vernice.
In più, dopo la verniciatura, MINUETTO viene ricoperto con una speciale pellicola antigraffiti (220 mq per treno), ovvero un film vinilico, già utilizzato da Trenitalia per la sua flotta, sul quale è applicato materiale poliestere che consente la facile rimozione dei graffiti.
Nella versione elettrica il treno "consuma" una potenza di 1500 KW, che non viene sprecata perché "recuperata" come energia per lo frenatura del treno.
MINUETTO dispone di un avanzato sistema informatico (logica di veicolo TCMS): circa 40 computer gestiti da un cervello unico del treno controllano anche le corrette manovre dei macchinisti, garantendo massima sicurezza nell'esercizio.
Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

sabato 2 maggio 2015

Trenitalia-Regione, ecco il contratto di servizio

In esclusiva la bozza del documento ultimato il 2 aprile scorso. Il piano prevede collegamenti più veloci e treni turistici, ma “solo” 23 mila km in più rispetto ad oggi.
Un accordo di programma da 112 milioni, offerte su due livelli di servizio per collegamenti più veloci tra i capoluoghi, treni turistici in sinergia con la Fondazione Fs, integrazione tariffaria nelle aree urbane di Palermo, Catania e Messina. Ma anche un’ipotesi di investimento da 150 milioni per acquistare 15 complessi elettrici e 15 diesel per rinnovare il parco rotabile. Questi i contenuti chiave della bozza del nuovo contratto di servizio tra Trenitalia e Regione per l’offerta in Sicilia, documento “chiuso” il 2 aprile scorso e che adesso è al vaglio delle parti. Quasi invariati i chilometri: dai 9 milioni 276 mila e 40 di oggi si passa a 9 milioni 299 mila. Ma è sui servizi veloci che si gioca gran parte della “scommessa”. In esclusiva scopriamo come, nel dettaglio, tratta per tratta.  
Palermo-Messina
Confermate le 6 coppie di regionali veloci, ma con 5 fermate (oggi sono 6-7), cioè Termini Imerese, Cefalù, Sant’Agata di Militello, Patti e Milazzo, e un tempo di percorrenza di 2 ore e 40. Due coppie, però, rimangono in subordine al progetto sulla lunga percorrenza, ancora al centro di “trattative” con Roma. Le altre corse hanno nella stazione di Sant’Agata Militello il punto di rottura: 9 coppie regionali copriranno la linea Palermo- Sant’Agata in 1 ora e 55 minuti (fermate a Bagheria, Termini e in tutte le stazioni) e altrettante la Sant’Agata-Messina in 1 ora e 35 minuti (fino a Milazzo fermate in tutte le stazioni). Oggi, invece, l’offerta è più frammentata con 6 regionali Palermo- Messina, 8 Messina-Palermo, 2 coppie Palermo-Sant’Agata, 2 Palermo-Cefalù, 5 Messina- Sant’Agata e 4 Messina-Milazzo. Inoltre raddoppiano le coppie regionali Messina-Milazzo- Patti: da quattro a otto, con una percorrenza di un’ora. Da 19 a 21 le coppie regionali Palermo- Termini (40 minuti, due coppie prolungate su Cefalù).
Messina-Catania-Siracusa
Anche qui prevale la scelta di “spezzare” le corse, in questo caso a Taormina. Quindi, rispetto agli attuali 14 regionali Messina- Catania e agli altrettanti Catania- Messina, ecco cosa prevede il piano: 7 coppie di regionali veloci Messina-Catania (1 ore e 20 minuti, 5 fermate), 7 coppie Messina-Taormina (1 ora, 9 fermate), 13 coppie Catania-Taormina da 50 minuti (che sostituiscono anche le tratte Catania- Giarre e Catania-Fiumefreddo). Stessa logica per la tratta Messina-Siracusa: previste due coppie di regionali veloci più una periodica estiva, 2 ore e 30 minuti, 9 fermate (con due coppie subordinate al progetto sulla lunga percorrenza); a queste si aggiungono 2 coppie regionali Taormina-Siracusa (2 ore, 12 fermate). Immutate le tre coppie regionali Catania-Siracusa.

venerdì 3 aprile 2015

Pendolari Siciliani: Pesce di aprile di Trenitalia in Sicilia su 150 treni monitorati 108 in ritardo

Visti i disagi subiti dei pendolari nella prima mattinata di ieri, abbiamo voluto fare un monitoraggio dei treni dell’intera giornata su alcune delle più importanti tratte ferroviarie siciliane. 
Monitoraggio che abbiamo voluto attuare non poteva essere un pesce d’aprile ma per renderci conto di tanto in tanto cosa succede alla circolazione ferroviaria nell’Isola.
Nell’attesa di capire se l’assessore ai trasporti Giovanni Pizzo si sia convinto a voler presentare ai pendolari i contenuti del “Contratto di Servizio” per il trasporto ferroviario, prima di essere sottoscritto dalla Regione Siciliana e da Trenitalia.
Ritornando al monitoraggio questi sono i risultati sulle tratte ferroviarie monitorate:
Trapani – Palermo
Treni monitorati 17 in orario 5 in ritardo 12 minuti accumulati di ritardo 75  
Agrigento – Palermo 
Treni monitorati 24 in orario 1 in ritardo 23 minuti accumulati di ritardo 447
Palermo – Messina
Treni monitorati 40 in orario 12 in ritardo 28 minuti accumulati di ritardo 249
Messina-Siracusa
Treni monitorati 69 in orario 24 in ritardo 45 minuti accumulati di ritardo 523
Il bilancio dei ritardi in questo primo giorno del mese di aprile riteniamo sia molto pesante visti i risultati: su 150 treni monitorati 42 di questi sono in orario e i rimanenti 108 hanno accumulato un ritardo complessivo di 1294 minuti pari a 21 ore e 34 minuti.
Una domanda ci sorge spontanea, quale penalità è prevista nel redigendo Contratto di servizio in una situazione del genere? Quali e che tipo di sanzioni sono previste all’impresa ferroviaria? Come verranno valutati i cinque minuti di ritardo dall’orario di arrivo che Trenitalia non considera come ritardo?
Ad oggi non ci è dato ancora conoscere i contenuti di questo contratto, in barba alla trasparenza e alla partecipazione di chi in tutti questi anni si è adoperato per migliorare le condizioni di viaggio e che doveva essere la base per la redazione di questo importante documento che detterà le regole per un trasporto ferroviario più efficiente ed efficace per l’utenza pendolare siciliana, ma all’assessore Pizzo tutto questo non interessa. 
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 30 marzo 2015

Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia poco trasparente e partecipativo.

In merito alle ultime dichiarazioni dell’assessore ai trasporti Pizzo, rilasciate sul Contratto di Servizio, nell’assemblea dei sindacati al Palacultura di Messina il 25 marzo, cito testualmente: - Il contratto di servizio sta andando molto avanti, nel senso che noi non eravamo abituati perché non avevamo esperienza, ci stanno lavorando fortemente, l’azienda ci sta dando una mano. Il rapporto con i sindacati e le parti sociali è stato continuo su questa cosa….un contratto che durerà sino al 2020-.
Riferendoci a queste dichiarazioni che riteniamo irrazionali e strane, desideriamo fare alcune riflessioni:
1 – Abbiamo ripetuto più volte ed in tutte le sedi di stare attenti a Trenitalia nella redazione del contratto di servizio che farà valere, di sicuro, tutto il suo peso di monopolista, mentre l’assessore candidamente dichiara che l’azienda gli sta dando una mano. Cosa alquanto strana e assurda.
2 – Si è sempre parlato di sottoscrivere un “Contratto di Servizio Ponte” sino al 2018, per i tempi ristretti nel poter predisporre e bandire una gara pubblica per l’affidamento del trasporto ferroviario isolano, mentre l’assessore dichiara che la scadenza è il 2020, ed anche questa affermazione è illogica.
3 – Il rapporto con le parti sociali tra le quali pensiamo e presumiamo ci siano anche i comitati dei pendolari,  risale ad un incontro del 29/12/2014 andato deserto e ad una successiva email di invito a far pervenire delle proposte sul contratto di servizio dell’8/1/2015 senza conoscerne i contenuti e/o le linee guida del redigendo contratto. 4 - Contestiamo le recenti dichiarazioni dell’assessore Pizzo nel voler fare un tavolo tecnico con Trenitalia e i Sindacati escludendo a priori da questo tavolo i Comitati dei Pendolari Siciliani, almeno i più rappresentativi. Ribadiamo all’assessore Pizzo che nell’incontro del 19/12/2013, tra l’assessore pro-tempore Bartolotta, i Sindacati e i Comitati dei Pendolari, era stato chiesto e costituito un Comitato di verifica e controllo sul redigendo Contratto di Servizio, composto dai Sindacati e dai Comitati. Desideriamo capire perché l’assessore Pizzo, a differenza degli altri assessori che lo hanno preceduto (Bartolotta e Torrisi) non voglia tenere in considerazione l’impegno preso dalla Regione Siciliana cogliendo le opportunità e i suggerimenti che i maggiori utenti-pendolari possano dare al redigendo contratto.
5 – Sulla sfida treno-bus sulla Messina-Palermo, per l’assessore Pizzo è importante che sia il treno a vincere la sfida anche se di qualche minuto nei confronti del bus. Cosa intende fare l’assessore Pizzo a differenza di quanto volevano mettere in atto i precedenti assessori Bartolotta e Torrisi in merito alle concessioni del gommato? I precedenti assessori avevano paventato la possibilità di rivedere le concessioni dei bus  legandoli al servizio della mobilità ferroviaria eliminando così molte corse bus parallele agli orari delle corse dei treni, prevedendo invece un raccordo tra bus-treno-bus.
In Sicilia, per il dato che abbiamo trovato sul Tpl-extraurbano risalente al gennaio 2012, vengono effettuati e quindi rimunerati dalla Regione Siciliana 77.622.511 di km-bus e di questi circa il 25% pari a 19.316.309 km-bus vengono effettuati dall’Azienda Siciliana Trasporti.
Ci sembra doveroso fare un breve excursus sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia. La spesa prevista ammonta a 111,5 milioni di euro e 9,5 milioni sono i km/treno da mettere in esercizio in tutta la regione.
Abbiamo iniziato la nostra battaglia sul Contratto di Servizio da quel 7 settembre 2009 in cui a Roma venivano convocate tutte le regioni per sottoscrivere il Contratto. La Regione Siciliana, in quell’occasione rappresentata dall’assessore ai trasporti Nino Strano, vi partecipò ma non aderì prendendo qualche giorno di tempo. Di giorni ne sono trascorsi 1925 pari a 5 anni 6 mesi e 20 giorni circa ed ancora siamo lì ad aspettare questo fantomatico, poco trasparente e partecipato Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia. Da tenere presente che in tutti questi anni i Comitati dei Pendolari hanno dialogato con l’impresa ferroviaria Trenitalia ottenendo sempre risposte chiare, fattive e riscontrabili sulle proposte apportate al miglioramento dei servizi ferroviari. Tenuto conto, inoltre che l’impresa ferroviaria non era tenuta a confrontarsi con l’utenza dato che il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario era ed è a tutt’oggi intrattenuto con il Ministero dei Trasporti. E allora la domanda ci sorge spontanea se l’impresa ferroviaria Trenitalia ha fatto tesoro dalle informazioni suggerite dall’utenza-pendolare, perché l’istituzione Regione non vuole prendere e tenere in considerazione nè il Comitato di verifica e controllo né quanto hanno da dire i comitati dei pendolari sul redigendo contratto di servizio???

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 20 ottobre 2014

Trasporto ferroviario: le richieste del Comitato Pendolari Siciliani

Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana si sta apprestando a realizzare deve diventare ed essere uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrebbe tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il mezzo per i propri spostamenti.
In merito alla realizzazione del Contratto di Servizio desidero, ancora una volta, fare presente che occorre prestare molta attenzione, in quanto Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare.
Nel nuovo tipo di Contratto che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema di contabilità regolatoria (riferita all’acquisto del treno/km) è stato sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per tipologia del treno). Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre più allungati, e, per di più, un treno sarebbe considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!.




































Contratto di Servizio: alcuni suggerimenti

Palermo. Quale coordinatore dei pendolari siciliani ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo.
Premesso che, il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal mio punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia “l’UTENTE e non il treno della POLITICA”.
Prendendo spunto dallo scaricabarile tra la Regione e Trenitalia, di fatto la Sicilia non ha ancora un Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario, che di sicuro verrà realizzato a giorni e del quale siamo in attesa di essere convocati dall’assessore ai trasporti Nico Torrisi.
Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana si sta apprestando a realizzare deve diventare ed essere uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrebbe tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il mezzo per i propri spostamenti.
In merito alla realizzazione del Contratto di Servizio desidero, ancora una volta, fare presente che occorre prestare molta attenzione, in quanto Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare.
Nel nuovo tipo di Contratto che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema di contabilità regolatoria (riferita all’acquisto del treno/km) è stato sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per tipologia del treno). Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre più allungati, e, per di più, un treno sarebbe considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!.
Trenitalia, con la sua Divisione Passeggeri Regionale, fornisce il servizio di trasporto ferroviario regionale su tutto il territorio italiano. Le Regioni decidono quali e quanti servizi intendono acquistare, stipulando con Trenitalia un vero e proprio contratto, della durata di 6 anni ulteriormente rinnovabili per altri 6. Con il contratto si definisce la Carta dei Servizi, un sistema di valutazione e monitoraggio della qualità dei servizi.
In ogni caso sono le Regioni a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, e a fissare nei contratti di servizio i livelli minimi di qualità (puntualità, pulizia, informazioni, ecc.) che il gestore deve erogare. Se tali obiettivi non vengono raggiunti, la Regione applica delle penali, detraendo tale importo dal corrispettivo che deve pagare a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte regioni come strumento a favore dei pendolari abbonati, trasformando le risorse decurtate in sconti sugli abbonamenti futuri.
Alla luce di queste informazioni, ritengo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.
In conclusione faccio presente che il siciliano-cittadino-utente, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, dato che la Sicilia ed i siciliani hanno veramente urgenza e bisogno di un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili per la loro mobilità nell’Isola.

Giosuè Malaponti - Presidente - comitato pendolari siciliani - c.i.u.fe.r.

venerdì 3 ottobre 2014

Firmato l'accordo quadro di programma, lo Stato ogni anno verserà 111 mln alla Sicilia


Trasporti in Sicilia Fs, ora è la Regione l'interlocutore

Palermo. Colmato il gap amministrativo con la firma dell'accordo di programma quadro con le Ferrovie dello Stato, la Regione adesso dovrà «correre» per garantire ai siciliani, ai pendolari in particolare modo, collegamenti più agevoli e con frequenze che tengano conto degli orari di chi si reca al lavoro o a scuola. Nell'attesa che partano i cantieri per la velocizzazione della Palermo-Catania, cosa che secondo lo «Sblocca Italia» dovrebbe avvenire entro la fine del prossimo anno.
La Sicilia era rimasta l'unica Regione a non avere sottoscritto l'accordo di programma con le Fs, il ministero delle Infrastrutture e quello dell'Economia. Firma (digitale) arrivata ieri, grazie all'impegno dell'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Nico Torrisi, che fin dal suo insediamento si era prefisso di raggiungere l'obiettivo entro la fine dell'estate.
Pertanto, da adesso non sarà più lo Stato, ma la Regione a gestire i rapporti con le Ferrovie dello Stato. L'accordo di programma che porta la firma di Torrisi, del presidente della Regione Crocetta e dei ministri Lupi e Padoan, prevede che all'amministrazione regionale saranno assegnati 111 milioni di euro con i quali dovranno essere garantiti circa 9 milioni e mezzo di treni/km, compresi eventuali autobus che potranno essere impiegati nel caso di servizi sostitutivi.
«Soprattutto alla Regione spetterà la regia di tutto il sistema di trasporti nell'Isola - ha sottolineato l'assessore Torrisi -. Da oggi, sarà il governo regionale a scegliere in merito a qualità e quantità dei servizi da erogare per offrire finalmente ai siciliani il diritto al trasporto pubblico più efficiente ed efficace. In quest'ottica, abbiamo già previsto nell'ultima finanziaria le somme necessarie per la riformulazione del Piano regionale dei trasporti. Rivisitazione che partirà, nel rispetto delle parti, da una interlocuzione costante con tutti i soggetti interessati al sistema trasporti siciliano, dai rappresentanti del trasporto pubblico locale, ai sindacati di parte datoriale e dei lavoratori, oltre all'associazione consumatori e al comitato pendolari siciliani. Soggetti che convocheremo nei prossimi giorni».
La firma dell'accordo quadro è stata accolta con soddisfazione dal Comitato pendolari siciliani, che attendeva da cinque anni il trasferimento delle risorse dallo Stato alla Regione. «Ora possiamo iniziare a parlare di contratto di servizio - ha dichiarato il presidente Giosuè Malaponti, che rivolto a Torrisi un pubblico plauso - per il trasporto ferroviario nell'Isola». Contratto di servizio che dovrà essere studiato nei minimi dettagli. L'obiettivo è quello di potere avere già fin dai primi giorni del 2015 una nuova organizzazione del trasporto ferroviario siciliano, qualitativamente e quantitativamente all'altezza della richiesta degli utenti. Nei prossimi giorni, Torrisi incontrerà i dirigenti di Trenitalia.
«Ora inizia - ha aggiunto l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità - un lavoro capillare da parte del nostro assessorato che dovrà valutare quali tratte ferroviarie mantenere e quali sopprimere in un'ottica di scelte integrate tra gommato e rotaie, al fine di rendere le tratte economicamente vantaggiose per tutti i comparti. Sono contento di avere rispettato il termine che mi ero prefissato per la chiusura dell'accordo e anche dell'interlocuzione con il governo centrale». Secondo Torrisi, il nuovo Piano regionale trasporti non potrà! prescindere dal nuovo atto di programmazione in arrivo, come il contratto istituzionale di sviluppo con l'Anas: «Uno strumento di programmazione da due miliardi di euro che chiuderemo in tempi brevi, penso entro l'anno. Il governo regionale opererà delle scelte strategiche che cambieranno il volto dei trasporti in Sicilia, in primis la sicurezza, ma anche percorsi più veloci per ottimizzare i collegamenti con i nostri centri economici nevralgici».
Lillo Miceli - La Sicilia - Giovedì 02 Ottobre 2014 I FATTI Pagina 6

giovedì 4 settembre 2014

Trasporto ferroviario, Nico Torrisi: "Sigleremo l'accordo di Programma"

L'esponente del governo dell'isola assicura che per la firma dell'intesa manca il si del ministero dell'Economia e delle Finanze.
Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore Torrisi nel voler mettere mano, una volta per tutte, alla razionalizzazione del trasporto pubblico siciliano  ma, per fare questo occorre realizzare un nuovo Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità e per quanto riguarda il settore del trasporto ferroviario, deve prima di tutto chiudere sottoscrivendo l’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario regionale con il Mit ed il Mef e subito dopo realizzare il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario. Accordo di Programma e Contratto di servizio che la Regione Sicilia non ha ancora sottoscritto e realizzato, tenuto conto che dal settembre 2009, siamo rimasti l’unica regione a non aver ancora questi strumenti e le indispensabili risorse finanziarie.                                                   


martedì 2 settembre 2014

Le ferrovie in Sicilia: dopo la denuncia dei Pendolari

Catania. È il quarto assessore regionale ai Trasporti che lo dice: «Sta per essere firmato il Contratto di programma con Trenitalia». Ma stavolta Nico Torrisi ha le carte in regola. E soprattutto la coscienza a posto: «I nostri uffici hanno predisposto tutto al meglio, già è arrivato il via libera dal ministero delle Infrastrutture e aspettiamo soltanto la risposta di quello dell'Economia, che domani mattina (oggi per chi legge, ndr) il dirigente generale del Dipartimento solleciterà con una nota urgente a Roma».
La Regione risponde così all'ennesimo grido d'allarme lanciato ieri sul nostro giornale dal coordinatore del Comitato regionale pendolari, Giosuè Malaponti, in un impietoso report sulle condizioni del trasporto ferroviario all'indomani dello "Sblocca Italia" che promette di aprire presto i cantieri per il potenziamento della linea Palermo-Catania-Messina.

sabato 30 agosto 2014

Trasporto pubblico in Sicilia…tutto da rifare

Finalmente c’è qualcuno non di casa nostra pronto ad evidenziare le condizioni drammatiche in cui versa il trasporto pubblico in Sicilia.
L’assessore regionale ai trasporti, Nico Torrisi, ha preso atto dell’evento  imbarazzante per le condizioni in cui hanno viaggiato diverse decine di viaggiatori (turisti, pendolari) ammassati dentro a un bus da Portopalo sino a Catania. Se da un lato l’assessore Torrisi prende atto ed interviene immediatamente sulla questione chiedendo scusa a nome della Regione Sicilia per le condizioni disumane di viaggio. Dall’altro punto di vista dobbiamo rilevare che è proprio l’assessorato regionale alle infrastrutture e alla mobilità che rilascia le concessioni alle aziende di trasporto e, spetta alla Regione pianificare e controllare l’operato delle aziende in concessione. E, quindi prontamente spiegata la tempestiva presa di posizione e le relative scuse dell’assessore Torrisi. Scuse invece che i 60000 pendolari che si spostano giornalmente in treno per motivi di lavoro, studio e altro non hanno mai ricevuto da nessun assessore regionale ai trasporti per le condizioni in cui molto spesso si sono trovati a viaggiare nei treni regionali, stipati come sardine e senza climatizzazione… mancava solo l’omino che versasse l’olio. Molto spesso abbiamo segnalato alla Regione che in alcuni orari vuoi per la soppressione di un treno o per la mancanza di materiale capiente,  diverse centinaia di viaggiatori sono stati costretti a vivere le stesse condizioni di viaggio degli amici in bus. Di certo il Dipartimento trasporti “4 Servizio Trasporto ferroviario”  viene informato dei disagi, così come la direzione regionale di Trenitalia, ma il Dipartimento trasporti non può fare altro che prenderne atto, in considerazione del fatto che la Regione Sicilia non ha ancora un Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario nell’isola. Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore Torrisi nel voler mettere mano, una volta per tutte, alla razionalizzazione del trasporto pubblico siciliano  ma, per fare questo occorre realizzare un nuovo Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità e per quanto riguarda il settore del trasporto ferroviario, deve prima di tutto chiudere sottoscrivendo l’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario regionale con il Mit ed il Mef e subito dopo realizzare il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario. Accordo di Programma e Contratto di servizio che la Regione Sicilia non ha ancora sottoscritto e realizzato, tenuto conto che dal settembre 2009, siamo rimasti l’unica regione a non aver ancora questi strumenti e le indispensabili risorse finanziarie.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani


venerdì 22 agosto 2014

Il trasporto ferroviario siciliano attende potenziamento e contratto di servizio

La denuncia di Malaponti (Comitato Pendolari Siciliani): “Aspettiamo una firma da 5 anni, accordo finito in un binario morto”. 
L'ultima denuncia è giunta dal coordinatore del Comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti, che lo scorso martedì ha pubblicato un post pubblicato sul blog della sua associazione, riprendendo la storia del “binario morto” su cui sono stati diretti l'Accordo di programma e il contratto di servizio. La lunga storia dell'Accordo di programma risale al 2009, data che ha dato l'inizio alla prima deliberazione della giunta sul tema, poi seguita dalla successiva n.221 del 13 settembre 2011 fino all'ultima n.114 del 20 maggio 2014 che “a tutt’oggi non ha prodotto nessun effetto”, scrive Malaponti. Non sono cambiati i contenuti dell'accordo, nonostante i tre assessori coinvolti distribuiti su due governi, Russo per Lombardo e Bartolotta e Torrisi per Crocetta.continua a leggere


martedì 19 agosto 2014

Ferrovie dello Stato: Accordo di Programma e Contratto di Servizio su binario morto

Ferrovie dello Stato: Accordo di Programma e Contratto di Servizio su binario morto.
Pubblicato 18 agosto 2014 | Da giosue malaponti
Vi proponiamo un’interessante analisi del sistema ferroviario siciliano e un focus sul tema del Contratto di Servizio che solo negli ultimi tempi sembra, il condizionale è d’obbligo, aver registrato qualche piccolo passo avanti
Mentre l’Italia da Torino a Salerno sfreccia sui binari dell’alta velocità, mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città (Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Salerno) una sorta di metropolitana veloce lunga oltre mille chilometri, la Sicilia, anno dopo anno e treno dopo treno, è stata definitivamente tagliata fuori dal trasporto universale delle Ferrovie dello Stato, creando non pochi disagi ed ulteriori aggravi dei costi all’utenza ferroviaria... continua a leggere

mercoledì 6 agosto 2014

Regione Sicilia: "Accordo di Programma e Contratto di Servizio a binario morto"

Una lunga storia quella dell’Accordo di Programma tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Regione Sicilia per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale. Ebbe inizio nel 2009 con la prima deliberazione della giunta regionale n.551 del 18 dicembre 2009; con la successiva deliberazione n.221 del 13 settembre 2011 per giungere alla delibera n.114 del 20 maggio 2014 che a tutt’oggi non ha prodotto nessun effetto. I contenuti dell’accordo sono stati sempre gli stessi salvi alcuni aggiornamenti nelle firme di tale Accordo dei tre assessori che si sono avvicendati (Pier Carmelo Russo, Nino Bartolotta e Nico Torrisi). L’urgenza e l’importanza di tale Accordo di Programma è necessaria per la sottoscrizione del “fatidico” Contratto di Servizio che in Sicilia si aspetta ormai da oltre cinque anni.  In questi anni la Regione ha perso quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord. Regione che non ha preso nessuna posizione su Rete Ferroviaria Italiana per le tratte ferroviarie chiuse da diversi anni (Caltagirone-Gela e Alcamo via Milo-Trapani) ma pensa al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti e piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità.  Regione che pensa ad una maggiore sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze deboli tra l’Italia e Malta con il progetto europeo "Streets: strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta".