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sabato 4 maggio 2013

Enormi disagi e disservizi per un incendio tra le stazioni di Scaletta Zanclea e Giampilieri

Video TGR Sicilia: http://www.youtube.com/watch?v=2czdxWPIVq0
Mi corre l’obbligo ritornare sul fatidico venerdì di Trenitalia di ieri 3 maggio 2013, non tanto sui dati raccolti relativi agli enormi ritardi ma su come è stato gestito il problema della circolazione e degli enormi e gravi disagi procurati a migliaia di pendolari.
L’inghippo, il problema, il guasto ci può stare sono mezzi, ma non è stato un guasto al treno bensì un incendio divampato lungo la linea ferrata tra la stazione di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Pare che l’incendio sia scoppiato verso le 14.30 circa ed immediatamente è stata disattivata, opportunamente, la circolazione ferroviaria tra le due stazioni.
Quello che, a parer nostro,  invece non è stato preso in doverosa considerazione da parte della dirigenza del movimento di Trenitalia è la tempestiva informazione all’utenza. E’ proprio in questi casi che la dirigenza del movimento deve mettere in atto tutti gli adempimenti per non creare enormi disagi e disservizi all’utenza ma non è stato proprio così. Occorreva, così come viene acclarato nella Carta dei Servizi di Trenitalia, dare la tempestiva informazione all’utenza con molta chiarezza comunicando loro: “C’è un impedimento alla circolazione dei treni, non sappiamo quando ci sarà possibile ripristinarlo…” , e con questo annuncio Trenitalia avrebbe ottemperato alla tempestiva informazione, lasciando libera tutta l’utenza di decidere, se continuare ad aspettare un treno che non arriva o poter invece, decidere di adoperarsi, per far rientro a casa, a trovare altri mezzi pubblici alternativi.
Tornando ai fatti di ieri, la ciliegina sulla torta. Del treno 12886 delle 20.46, ultimo treno che collega Catania con Messina, non vi era traccia ne al binario assegnato, ne al tabellone del binario. Alle 20.45 circa arriva al binario tre un treno da Messina, qualcuno ci conferma che è il 12886 e che partirà alle 20.55, subito dopo compaiono sul tabellone del terzo binario i primi 10 minuti di ritardo che da li a poco diventeranno 20 poi 30 poi 40 fino ad arrivare a 85 minuti di ritardo, tenuto conto che nessuno, sino a quel momento, aveva dato spiegazioni e/o informazioni  su come o quando il treno sarebbe partito. Alla 23.00 qualcuno pensa bene di istituire un bus sostitutivo al treno 12886 che doveva partire alle 20.46. Al danno la beffa per tutta quella gente che era partita alle 5 del mattino di venerdì per far rientro a casa propria alle due e tre di sabato 4 maggio 2013.
Riteniamo doveroso che vengano presi seri provvedimenti nei confronti di chi non ha saputo gestire l’emergenza del fatidico venerdì 3 maggio 2013, tenuto conto che sono trascorsi oltre 6 ore dall’interruzione della circolazione, lasciando migliaia di persone allo sbando su tutta la dorsale ionica. Restiamo disponibili per i pendolari che lo desiderano far tutelare i propri interessi presso le sedi opportune scrivendo una mail a comitato pendolari@gmail.com

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Me-Ct-Sr



domenica 26 luglio 2009

Disservizi Trenitalia

Tratto da: "lo dico a la Sicilia" di domenica 26 luglio 2009

Vorrei esprimere la mia (non solo la mia) delusione, per i servizi che Trenitalia offre ai pendolari come me; è da circa tre anni che viaggio da Lentini per Catania e viceversa, sono un impiegato statale, e come tantissimi altri pendolari utilizziamo le ferrovie per recarci sul posto di lavoro. Spesso i treni portano ritardo, con problemi poi per noi pendolari che arriviamo a nostra volta in ritardo sul posto di lavoro. I servizi pubblici a Catania non funzionano, non si sa mai se l’autobus arriva o se poi parte, ma il problema più grosso Trenitalia lo ha creato da giugno modificando l’orario di partenza del treno per Siracusa: prima era alle 14,20 adesso alle 14,10; così facendo ha praticamente fatto sì che tutti i pendolari non possono più arrivare in tempo, visto che la maggior parte di noi lavora dalle 8.00 alle 14.00. e prendere il treno delle 14.10 è solo fantasia. Peraltro dopo aver magari anticipato l’uscita, recuperando poi l’orario di lavoro, il treno non parte in orario, ma con 10-20-30 minuti di ritardo quasi tutti i giorni. Allora mi domando:
che senso ha avuto modificare l’orario, creando seri problemi a tutti noi pendolari, quando
poi non è mai puntuale alla partenza? Senza parlare poi della sporcizia che regna sovrana sui
treni, e l’aria condizionata è solo una fantasia...
PAOLO A.

martedì 21 luglio 2009

Quello che abbiamo da dire sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia

Si è svolta 1l 18 giugno nella sede del Dipartimento Trasporti una riunione, presieduta dal Dirigente Generale Avv. Giovanni Lo Bue, con i vertici di RFI e Trenitalia per mettere a punto e condividere la nuova offerta di servizi ferroviari regionali previsti a breve e medio periodo.
Alla riunione hanno preso parte, assieme ai responsabili di settore del Dipartimento, Dott. Ignazio Coniglio e Dott. Antonio Grasso, l'Ing. Pasquale Ventrella e l'Ing. Alessandro Andrei (RFI - Direzione Centrale Movimento), l'Ing. Maurizio Mancarella (RFI - Direzione Commerciale Centrale), il Dott. Stefano Carollo (Responsabile Trenitalia Sicilia) ed il Dott. Fabio Lo Sciuto (Trenitalia - Direzione Sicilia). Dopo una articolata discussione i partecipanti hanno approvato un primo progetto che riguarda le linee fondamentali che caratterizzeranno la prossima offerta di RFI e Trenitalia. L'offerta, basata su una nuova concezione capace di essere facilmente individuata dagli utenti in modo da raccoglierne il consenso, si può dividere in tre periodi per quanto riguarda la realizzazione. L'offerta approvata è stata presentata alla stampa martedì 14 luglio 2009.
Questo è quanto emerso sulla stampa dell'approvazione di tale offerta, tutto il resto è top secret.
Dal resoconto appreso dai giornali, dobbiamo trarre alcuni importanti elementi di riflessione:
- E’ necessario che la Regione inviti a partecipare tutti i soggetti interessati ed a coordinare il dialogo tra tutti i diversi soggetti, ivi compresi i Pendolari, che sono i veri destinatari del servizio, ascoltando le loro istanze e proposte;
- Il Contratto di servizio non può prescindere dalla richiesta di precise garanzie circa l’adeguatezza del servizio fornito. Le penali in caso di inadempienza devono essere tali da scoraggiare qualunque furbesco eccessivo ribasso in fase di offerta, attuato al solo scopo di chiudere il contratto;
- La chiusura del Contratto di servizio non può avvenire a qualunque prezzo: servono garanzie precise e noi chiediamo che una parte del corrispettivo (tra il 10 e il 20%) sia legato ai risultati raggiunti in termini di diminuzione di tempi di percorrenza, puntualità, pulizia, numero effettivo di passeggeri trasportati, soddisfazione utenza, comfort, informazioni tempestive all'utenza, area particolarmente critica di Rete Ferroviaria Italiana, e di prevedere un miglioramento generale, con un'attenzione particolare per i pendolari, che sono utenti sistematici dei treni, in base a precisi parametri quantificabili e misurabili.
Questo è un passaggio, che riteniamo di fondamentale importanza, poiché se Trenitalia afferma di essere un'impresa competitiva, lo dimostri dunque nei fatti, impegnandosi davvero a migliorare il servizio da subito;
- La Carta dei Servizi può essere lo strumento per quantificare i parametri premianti, per questo è importante poter collaborare attivamente con il dipartimento trasporti della regione secondo quanto già prevede l'art.2, comma 461 della Legge 244/07.
La recente conversione in legge del Decreto Legge n. 5 del 10 febbraio 2009, pubblicato nella G.U. n. 34 dell'11 febbraio 2009, contiene un passaggio molto preoccupante, ossia:
“Al fine di garantire l'efficace pianificazione del servizio, degli investimenti e del personale, i contratti di servizio relativi all'esercizio dei servizi di trasporto pubblico ferroviario comunque affidati hanno durata minima non inferiore a sei anni rinnovabili per altri sei, nei limiti degli stanziamenti di bilancio allo scopo finalizzati”. Con questo, qualsiasi ipotesi di liberalizzazione del trasporto regionale è rinviata al 2021.
La domanda però è sempre la stessa: Trenitalia fa servizio pubblico o fa business?
La nostra preferenza la conoscete… noi siamo dell’idea che a questa domanda più che l'A.D. Di Trenitalia Moretti, deve rispondere la politica… in fondo non è Moretti che fa i Decreti Legge e le Leggi.
Ecco perché chiediamo garanzie prestazionali e assicurazioni circa il concreto miglioramento del servizio. Solo se verranno imposti parametri numerici e misurabili e la Regione avrà modo di esercitare un potere di controllo, subordinando al raggiungimento dei risultati i pagamenti del corrispettivo, si potrà sperare in un concreto miglioramento del servizio.
Viceversa, al danno anche la beffa per i pendolari e i Siciliani.
Concludiamo, sperando che la partita si gioca sul Contratto di Servizio e sulle condizioni che la Regione riuscirà a ottenere in termini di quantificazione dei risultati raggiunti.
Noi saremo vigili sull’andamento della vicenda, e non mancheremo di dare il nostro contributo, come sempre abbiamo fatto con la direzione regionale di Trenitalia, e confidiamo sull’aiuto di tutti in questa delicatissima partita, dove si gioca buona parte del futuro del trasporto pubblico ferroviario della nostra Regione, che non è e non sarà “una svolta epocale”, ma quanto la Sicilia ed i Siciliani si aspettano e meritano da anni.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - OMITATO PENDOLARI SICILIANI
http://www.comitatopendolari.it/

giovedì 31 luglio 2008

Disagi e sempre Disagi

Alla Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia
Alla Redattore del quotidiano La Sicilia
con preghiera di pubblicazione

Ancora una volta per i viaggiatori della Catania-Messina viaggiare in treno rappresenta un’odissea.
Ecco quanto accaduto oggi 30 luglio c.a.: Il treno 12818 delle ore 12.18 era fermo al binario 2 della stazione di Catania. Alle 12.42 veniva annunciato ai passeggeri circa 35 minuti di ritardo e subito dopo il treno veniva soppresso. Dalle notizie apprese parlando con diversi ferrovieri ho saputo che il materiale che doveva formare il treno da Catania per Messina doveva essere composto dal nuovo treno Minuetto e che all’ultimo momento era stato sostituito con le classiche vetture spinte da un locomotore E464. Queste carrozze infatti che non erano destinate a questa corsa treno erano completamente sporche da rifiuti di ogni genere ed inoltre avevano l’impianto di climatizzazione guasto e per questi motivi è stato soppresso. Mi chiedo e chiedo di sapere come mai è stato sostituito il treno Minuetto che era titolare della corsa con un treno che non era stato pulito e dopo circa 40 minuti sostituto con lo stesso Minuetto? E’ sempre possibile che a pagare questi disservizi sia sempre il cittadino-utente?. A chi addossare queste responsabilità? Comunque in qualità di coordinatore del Comitato dei Pendolari ho avvisato tempestivamente il responsabile della Direzione regionale di Trenitalia per i provvedimenti del caso. Non volendo più lamentare la mancanza della climatizzazione in quasi tutti i treni compresi alcuni Minuetto quello che invece desideriamo evidenziare le continue soppressioni di corse in quasi tutta la Sicilia, i continui e ricchi ritardi e per ultimo la pulizia che sempre più scarseggia a bordo treno.
Certi di avere una risposta, siamo convinti che la nostra segnalazione sia doverosa vista l’opportunità che ci è stata offerta proprio dalla Carta dei Servizi, in quanto essa si basa sul presupposto che tutta l'organizzazione sia rivolta al risultato finale, e cioè all'obiettivo di offrire servizi che soddisfino le attese del cliente. L‘adozione della Carta dei Servizi comporta che le prestazioni del servizio siano vincolate a indicatori esattamente misurabili e che il ruolo di giudice, a differenza di quanto avveniva in passato, sia affidato non a chi produce il servizio ma a chi lo utilizza.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

venerdì 23 novembre 2007

Un Sistema di trasporto più vicino alle esigenze dei Pendolari

Fiumefreddo di Sicilia 23 novembre 2007

Mi corre l’obbligo fare presente quanto segue:
Abbiamo chiesto più volte all’Assessorato Regionale ai Trasporti un incontro per discutere sulla pianificazione di alcune relazioni ferroviarie e per dare diversi suggerimenti per quanto concerne noi pendolari, ma a tutt’oggi nessuno ci ha mai sentito o, perlomeno, incontrato per ascoltare cosa avevamo da dire ad eccezione della Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia che ringraziamo per la disponibilità accordataci e con la quale abbiamo collaborato per cercare di realizzare un trasporto regionale più a misura del pendolare.
Ho chiesto, personalmente, un incontro al Direttore Generale dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, Avv. Vincenzo Falgares, per cercare di offrire la nostra collaborazione visto che la terza componente essenziale in materia di trasporto pubblico, oltre all’Assessorato Regionale ai Trasporti ed a Trenitalia, è quella dell’utenza in generale e nel particolare quella dei pendolari. Molti potranno essere i correttivi da apportare per migliorare il funzionamento delle ferrovie siciliane, almeno nelle fasce orarie, 6/9 e 17/19 di maggiore flusso di viaggiatori. Occorre inoltre, sempre secondo noi, impiegare al meglio le risorse del piano di ammortamento in Km/treno relative all’acquisto dei treni Minuetto.
Per un servizio pubblico quale è il trasporto ferroviario occorre che venga rispettato il diritto alla trasparenza, cosa che ci è stato tolto con l’oscurazione del sito di R.F.I. , Rete Ferroviaria Italiana, http://pic.rfi.it/indexflash.htm-Mercurio-Posizione Treno, dove chiunque e da qualsiasi parte d’Italia era possibile inserire in una pagina di ricerca il numero del treno di interesse ed ottenere in tempo reale l'informazione sull'andamento di detto treno. Non solo l’informazione reale sulla marcia del treno, ma si poteva verificare la veridicità degli orari di percorrenza in termini di puntualità o di ritardi, preparando all’occorrenza degli appositi grafici. In ogni caso, in barba a quanto dichiarato nella Carta dei Servizi ed alle norme sulla trasparenza che dovrebbero emergere da un servizio “pubblico” nei confronti dell’utenza, dal 21 ottobre 2004 ci è stata tolta questa unica e sola possibilità di trasparenza e di riscontro. Inutile ricordare che in altri paesi (Svezia e Svizzera, ad esempio, dove peraltro i ritardi sono eventi eccezionali, e non la norma come in Italia) esistono siti web che forniscono molte più informazioni di quelle di cui noi ci accontentiamo. Ci chiediamo qual è la trasparenza e la libera consultazione da parte del cittadino-utente dei dati sulla circolazione ferroviaria? Riteniamo che la riattivazione di Mercurio debba garantire quel rispetto delle norme sulla trasparenza di un servizio di trasporto ferroviario ancora “PUBBLICO” dato che nel Gruppo Ferrovie dello Stato, R.F.I. Spa, Rete Ferroviaria Italiana, altro non è che il Gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, mentre TRENITALIA è l’impresa di trasporto deputata ad erogare servizi per la mobilità di persone.
Noi del Comitato Pendolari Me-Ct-Sr abbiamo realizzato due questionari relativi alla puntualità, ai comfort ed all’efficienza del servizio ferroviario, sia a bordo che nelle stazioni, nella relazione Catania-Messina, il primo a marzo/aprile 2001 con circa 600 contatti ed il secondo a marzo/aprile 2005 con circa 1200 contatti. Ma quasi certamente nessuno li avrà presi in considerazione.
Quali sono i riscontri ai piani annuali della customer satisfaction presentati da Trenitalia, dato che in Sicilia Trenitalia, senza il contratto di servizio con la Regione Siciliana è controllore di se stessa? E quali i controlli attuati dalla Regione Siciliana sul servizio di trasporto ferroviario? Premesso tutto quanto, speriamo in una presa di posizione affinché vengano ripristinate le condizioni di trasparenza e tutelato quel diritto all’informazione che certamente ci spetta e di cui siamo stati impropriamente privati.
E’ necessario, infine, a questo punto effettuare in fretta il Contratto di Servizio e la Carta del Passeggero tra la Regione Siciliana e Trenitalia, visto che l’Assessorato Regionale ai Trasporti ha già approvato, sotto i dettami del decreto legislativo 422/97, il Piano Direttore dei Trasporti ed i Quattro Piani Attuativi (ferroviario, aereo, marittimo e stradale).
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

martedì 2 ottobre 2007

Disservizi e mancanza di comunicazione presso le stazioni

Rimaniamo esterefatti quando leggiamo la carta dei servizi di RFI (Rete Feroviaria Italiana), ormai arrivata all'edizione 2007.Il copia/incola dei punti cardini, riportati in questa tipologia di documento, di eguaglianza ed imparzialità, di continuità, di partecipazione, di efficienza ed efficacia, soprattutto quando si parla di rapporti con il cittadino, che "costituisce un punto irrinunciabile dell'orientamento al mercato del Gruppo Ferrovie dello Stato", rimangono soltanto delle parole scritte senza alcuna applicazione pratica.Parlare continuamente di tecnologia ed innovazione, quando i tempi di percorrenza di tutti i treni regionali, hanno subito nell'ultimo ventennio forti variazioni verso l'alto, quando il materiale rotabile è vecchio e non manutenzionato, quando sono sempre gli stessi tratti di linea e gli stessi scambi a subire guasti ed interruzioni, quando tutti gli incroci e soste tecniche sono studiati per arrecare il maggiore disagio possibile alla clientela, quando si continua solo a parlare di raddoppio ferroviario sulla Giampilieri-Fiumefreddo, sinceramente è una presa in giro.Su questi punti è necessario che il dipartimento trasporto ferroviario della Regione Siciliana, ed in particolare il Dirigente Generale Vincenzo Falgares e l'assessore ai Trasporti On. Salvatore Misuraca, intevengano per verificare ed individuare eventuali responsabilità.Il solo confronto degli orari ufficiali del quinquenio 1987/1992 con quello del 2007, nonostante il raddoppio Giarre-Fiumefreddo e la sostituzione delle traversine e dei ponti lungo la tratta Messina Catania Siracusa, farà capire immediatamente il senso di quanto detto. Voremmo capire quali sono gli impegni "puntuali e misurabili", e la corretta e tempestiva informazione alle quali fa rifermento Rete Ferroviaria Italiana. Più volte abbiamo segnalato disservizi e mancanza di comunicazione presso le stazioni, soprattutto in quella di Santa Teresa di Riva, che la mattina del 26 ottobre, alle ore 7,20 / 7,30 era abbandonata a se stessa, e con essa i pendolari. Nessun servizio di RFI era attivo. La cabina di movimento era vuota. Non è stata data alcuna comunicazione circa la totale assenza di circolazione dei treni che si vociferava tra i pendolari (in particolare 70 studenti). I monitor ed il tabellone come al solito mostravano una circolazione regolare. Ed in tale ed anzi peggiore situazione erano anche le stazioni comandate da Santa Teresa di Riva (ad esempio S. Alessio, Furci, ecc...).
Ricordiamo che il Comitato Pendolari ha raccolto attaverso l'ultimo questionario presentato ai pendolari della tratta Messina - Catania, oltre 1000 ..... regolarmente compilati e firmati
E' necessario ed urgente che vengano effettuate le indagini del caso, e vengano accertate le relative responsabilità.
Giosuè Malaponti e Fabrizio Gemelli
COORDINAMENTO COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

venerdì 10 giugno 2005

1 giugno 2005 "Chiusura bagni in 25 stazioni siciliane"

Fiumefreddo di Sicilia 10 giugno 2005


REGIONE SICILIANA
Assessorato Regionale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Assessore On.le dott. Fabio Granata - Fax 091347501
Dipartimento Generale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Dirigente Generale Avv. Giovanni Lo Bue - Fax 0917078098
R.F.I. SpA – Direzione Compartimentale Movimento
c.a. Ing. Giuseppe Gaeta - Fax 0916034740
p.c. TRENITALIA - Divisione Trasporto Regionale
c.a. Ing. Giuseppe Trapani - Fax 091-6176691
Comune di Fiumefreddo di Sicilia
c.a. del Sindaco Sebastiano Nucifora - Fax 0957769022


On.le Assessore
desideriamo sottoporLe il disagio, non solo dei pendolari del trasporto regionale di Trenitalia sulla relazione Messina – Catania, ma di tutti i pendolari siciliani e non, per quanto sta accadendo dal 1 giugno 2005 in quasi tutte le stazioni ferroviarie.
La Direzione Compartimentale Movimento “ Terminali e Merci “ di Rete Ferroviaria Italiana ha già operato in 25 stazioni siciliane che non superano la movimentazione di almeno 200 viaggiatori giornalieri in salita e discesa, la chiusura delle vecchie ritirate e dei nuovi bagni a danno quasi certamente dell’igiene nei luoghi aperti al pubblico.
Vogliamo evidenziare, una volta per tutte, le continue disattenzioni da parte di Rete Ferroviaria Italiana affinché vengano tutelati gli interessi non solo dei maggiori fruitori del trasporto pubblico ferroviario di Trenitalia, quali i pendolari, ma anche di tutti quei turisti che in questo periodo verranno a visitare i nostri territori utilizzando il treno e che vengono danneggiati da inopportuni provvedimenti quali la chiusura dei bagni nelle stazioni, la chiusura delle sale d’attesa, la mancanza di panchine ai binari, l’indecenza delle aree attigue al sedime ferroviario le stazioni piene di erbacce e di vari materiali di risulta, etc..
Il nostro rammarico per tali disservizi è grande perché, mentre la Carta dei Servizi di Trenitalia ci riserva dei diritti, Rete Ferroviaria Italiana con i vari provvedimenti ed indirizzi nazionali li disattende.
Questi disservizi ci penalizzano, queste disattenzioni mettono in discussione l’attuale sistema dei trasporti, che se da un lato assicura la convenienza, l’economicità, la sicurezza di viaggiare dall’altro non assicura sempre la pulizia, il comfort e la puntualità del servizio stesso, penalizzando fortemente quell’utenza che dovrebbe avvalersi di una mobilità efficiente ed efficace per i propri spostamenti, siano essi per motivi di lavoro, studio, svago o altro.
Confidiamo nella Sua Autorevolezza, On.le Assessore Granata, affinché intervenga presso Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’Infrastruttura Ferroviaria, per fare rispettare i diritti di quell’utenza che giornalmente adopera i mezzi di trasporto pubblici e che paga, in anticipo, per un servizio che molte delle volte lascia a desiderare sia nella qualità e puntualità che nell’efficienza.
Occorre, infine, capire e stabilire allo stato attuale, quali servizi spettano agli utenti siano essi lavoratori, studenti, turisti o altro nelle stazioni grandi, piccole e impresenziate.
Riteniamo, ormai, non prorogabile l’avvio di tutte quelle attività tese a garantire agli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico ferroviario, nell’ambito della Regione Siciliana, trasparenza ed informazione; chiediamo, inoltre, un incontro per fare presente le nostre richieste e dare i nostri suggerimenti in merito alla programmazione degli orari per il 2006, al fine di riuscire a stabilire una fattiva collaborazione per migliorare i servizi e soddisfare le attese della clientela.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

sabato 31 marzo 2001

Migliorare i servizi al capolinea dell'Amt di Piazza Giovanni XXIII° (stazione centrale)

Catania, lì 31 Marzo 2001

UN MIGLIORE SERVIZIO AL CAPOLINEA DI PIAZZA GIOVANNI XXIII°(Stazione)

Abbiamo finalmente ricevuto risposta dal Direttore dell'A.M.T., in merito alla possibilità di realizzare una convenzione tra la Trenitalia e l'Azienda Municipale Trasporti, per l'incentivazione del trasporto pubblico tramite l'abbinamento " Treno - Bus ", avanzata dal Comitato dei Pendolari il 21 febbraio a Giarre.
Il Direttore F.F., dell’A.M.T., Torrisi ci informa, che stanno valutando la riapertura delle trattative con l'Amministrazione delle FF.SS. per la possibilità di una integrazione che potrebbe consentire, con un unico biglietto, di usufruire del treno-bus di città.
Richiediamo un incontro con l'A.M.T., in merito alla nostra richiesta di rivedere gli orari di partenza dei bus di città al capolinea di Piazza Giovanni XXIII (stazione), in modo da creare le coincidenze con l'arrivo dei treni, nelle fasce lavorative: 7-13, 7.30-13.30, 8-14. A tutt'oggi, non è possibile aspettare se tutto va bene, dai 5 ai 15 minuti, per raggiungere il proprio posto di lavoro ed accumulare almeno oltre 30 minuti di ritardo.
Avevamo chiesto di sapere quali sono i bus che transitando per il Corso Martiri della Libertà, abbiano l'obbligo di percorrere via VI Aprile per raggiungere Piazza Giovanni XXIII (stazione) e quali invece no; ci è stato risposto che alcune linee devono obbligatoriamente percorrere via VI Aprile altre no. Non è concepibile una risposta del genere, e non è possibile chiedere giornalmente al conducente se fa il giro da via VI Aprile o no.
Avevamo chiesto la partenza dell' 1 - 4 alle 7.08, e ci è stato risposto che non era possibile per mancanza di vetture, ma oggi a distanza di due mesi circa le vetture ci sono ed il bus 1 - 4 delle 7.08 non è mai presente in corsia, anzi chiediamo di sapere come mai in corsia ci siano quelli delle 7.17, delle 7.25 e delle 7.34?
Certi di dare un nostro contributo alla rimodulazione del nuovo orario delle corse A.M.T., da Piazza Giovanni XXIII° (Stazione), nella previsione dell'entrata in vigore l'11 giugno del nuovo orario ferroviario.
Restiamo disponibili, ad intervenire, a qualsiasi forma di dialogo per il raggiungimento di tali richieste.
Rendiamo noto che il Comitato ha online il sito internet: www.pendolari.go2.it ed una casella di posta elettronica pendolari@infinito.it dove poter segnalare migliorie o disservizi, inoltre informiamo l'utenza che il Comitato sta distribuendo sui treni e i bus di città, un questionario sulla qualità dei servizi.
Grati, per la cortese attenzione e fiduciosi nella Vs. collaborazione, cogliamo l'occasione per porgere cordiali saluti

COMITATO DEI PENDOLARI ME-CT-SR
Il Coordinatore Giosuè Malaponti