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giovedì 13 agosto 2009

Ferrovie, il gap destinato a crescere - QdS - Regionale di Economia Istituzioni Ambiente No Profit e Consumo

“Il nostro sistema ferroviario è antiquato, obsoleto e soprattutto non compatibile con lo sviluppo della Sicilia”, sosteneva l’ex assessore regionale ai Trasporti, Titti Bufardeci. Dichiarazione che lasciò perplesso il coordinatore del comitato spontaneo pendolari Messina-Catania-Siracusa. “Desidero sottoporre all’attenzione della politica regionale ed in modo particolare all’assessore regionale ai Trasporti – dichiara Giosuè Malaponti, coordinatore del comitato - che, se il nostro sistema ferroviario è antiquato, lo è proprio per la scarsa attenzione che la politica regionale ha dedicato al trasporto ed alle infrastrutture ferroviarie siciliane. Vedi i vari progetti del raddoppio Messina-Catania-Siracusa andati persi. Nel 1998 sono stati persi per la progettazione mille e 100 miliardi delle vecchie lire. Nell’ottobre 2001, con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro tra Regione Siciliana e Ministero dei Trasporti, venivano finanziati quasi 2 mila milioni di euro per il raddoppio della dorsale ionica Messina-Catania-Siracusa per il tratto Fiumefreddo-Giampilieri. Anche questi andati persi o perlomeno scomparsi dai contratti di programma, ma fino al 2007 c’erano!”.

mercoledì 12 agosto 2009

Infrastrutture: La Sicilia penalizzata dalla Politica

Desideriamo portare a conoscenza dell’opinione pubblica che oltre ai proclami e ai fiumi di inchiostro la politica regionale non è veramente interessata allo sviluppo infrastrutturale e al reale miglioramento del trasporto ferroviario siciliano. Prova ne è che nonostante i proclami dei due assessori regionali ai trasporti l’uscente on. Bufardeci e l’entrante on. Strano, svolta epocale per il trasporto ferroviario in Sicilia di un mese fa, ed in considerazione del fatto che dei 130 milioni che lo Stato deve girare alla Regione per il miglioramento delle condizioni di trasporto ferroviario, non c’è neanche l’ombra. E ancora, che devono essere trasferite dal Governo alla Regione le competenze in materia di trasporto pubblico previste dal Decreto Legislativo 422 del 1997. Per non parlare dei 1970 milioni di euro previsti per il completamento del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri, che dal 2008 sono scomparsi dai vari contratti di programma(CPQ) e dagli accordi di programma quadro(APQ). Mentre alla Sicilia il ministro ai trasporti Matteoli, concedeva finalmente una tranche dei tanti agognati fondi FAS nelle altre regioni del nord finanziava nuovi fondi (3,2 miliardi di euro) per la realizzazione e/o il miglioramento di nuove infrastrutture ferroviarie e stradali.
Giosuè MalapontiCoordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

sabato 19 luglio 2008

Lettera aperta al Presidente della Regione Siciliana

Al Signor Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo fax 0917075111
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Giovanbattista Bufardeci fax 0917078089
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Dott. Vincenzo Falgares fax 0917078098
Al Presidente della Provincia Regionale di Catania On. Giuseppe Castiglione fax 095222265
Al Presidente della Provincia Regionale di Messina Dott. Giovanni Ricevuto fax 090715165
Agli Organi di stampa

Illustrissimo Signor Presidente
E’ tempo di bilanci e di previsioni per il futuro, così come si legge negli articoli apparsi in questi giorni sul quotidiano La Sicilia.
Di anno in anno ci chiediamo se sarebbe l’anno della svolta (positiva) per le ferrovie. Possiamo dire che accanto a segnali incoraggianti vi sono ancora molti, troppi, elementi di criticità, frutto, a nostro avviso, in parte dell’arretratezza culturale con cui il trasporto pubblico viene ancora da molte parti considerato, e in parte da una certa diffidenza, per non dire una riluttanza, a superare un modello di trasporto attualmente fondato sull’uso del mezzo privato, se è vero che più del 70% degli spostamenti a medio-corto raggio viene effettuato usando l'automobile.
Oggi la vita è caratterizzata dalla mobilità: quotidianamente ci si sposta per andare al lavoro, a scuola, all’università, per svago e cultura e per mille diverse necessità.
Si può dire a buon diritto che la mobilità è una condizione di vita dell’uomo moderno, tanto da assumere una rilevanza sociale ed economica.
Ultimamente il trasporto ferroviario è stato al centro di numerose polemiche che ne hanno messo in discussione la valenza sociale, quale servizio reso al cittadino per garantirgli il diritto ad una mobilità economica, ecologica ed efficiente.
Il trasporto pubblico dovrebbe essere considerato come un asse di spesa su cui la Regione Siciliana dovrebbe centrare il suo impegno alla luce delle difficoltà economiche che, anche a causa del caro-trasporti, interessano fasce sempre più consistenti di cittadini.
Occorre mettere in rilievo come gli utenti del treno si basino sull’orario ferroviario per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario.
E’, quindi, necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore e che, inoltre, tutte le variazioni stagionali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
Le richieste che facciamo al Presidente della Regione Siciliana sono: la prima di non diminuire l’offerta di trasporto ferroviario almeno fino alla fine del 2008; la seconda di richiedere al Governo, sulla nuova Finanziaria, la destinazione di risorse a favore del trasporto regionale e di formalizzare un tavolo a tre, Regione, Governo e Trenitalia per ottenere adeguamenti finanziari per il 2009.
In qualità di coordinatore dei pendolari colgo l’occasione per sottolineare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo.
Anche la situazione economica sfavorevole, l’aumento dei costi di trasporto privato, rendono il sostegno del trasporto pubblico una vera e propria priorità.
Desideriamo conoscere le strategie del Governo siciliano circa il mantenimento del servizio nel 2008 e auspichiamo che vengano scongiurati in futuro i tagli al servizio che più volte sono stati paventati.
Per questo occorre che il Governo, regionale e nazionale, si attivi con risorse sufficienti dato che Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente di fatto al Pubblico, e se è vero che la forma giuridica scelta ne impone, giustamente, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia, la sua mission precipua è tuttavia quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, e questo aspetto va sempre tenuto nella massima considerazione.
E' necessario l'aiuto di tutti gli Enti, nella consapevolezza che lo sviluppo ed il benessere dei territori governati passa anche (e passerà sempre più in futuro) attraverso una politica della mobilità capace di sostenere in modo incisivo le dinamiche socio-economiche.
Quindi è giusto, a nostro avviso, che Comuni, Province e Regioni pianifichino insieme nella prospettiva di essere attori effettivi di questa governance e concorrano a individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e in sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione e di collaborazione.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR