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giovedì 7 febbraio 2013

Treni in ritardo e Soppressi. Il bilancio del Comitato Pendolari Siciliani.


Il servizio ferroviario in Sicilia ed in particolare sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, fa registrare quotidianamente numerosi disagi e disservizi relativamente al comfort di viaggio specialmente nel tratto Giarre-Riposto e S.Teresa di Riva-Messina, in particolare per il sovraffollamento e per la precaria ed inadeguata termoregolazione interna delle vetture. La questione più grave riguarda, però, i ritardi e le soppressioni dei treni dovuti al materiale rotabile, alla preparazione dei convogli, alle condizioni di traffico o atmosferiche, ai guasti, ai lavori sulla rete, ai furti di rame e chi più ne ha più ne metta. Dalla dichiarazione del “caso isolato” dell’ufficio stampa di Trenitalia in Sicilia, relativo ai disagi e disservizi del 17 gennaio u.s., abbiamo appositamente monitorato il servizio ferroviario sulla relazione Messina-Catania-Siracusa. Dal monitoraggio effettuato prima dei casi gravi del 9 e del 17 gennaio abbiamo riscontrato che, i maggiori disagi registrati nelle fasce orarie prese a campione (ore 5.00/10.00 e ore 5.00/22.00), sono stati causati da guasti ai sistemi tecnologici/infrastrutture e problemi al materiale rotabile. I dati dei ritardi sono stati ricavati direttamente dal server pubblico “ViaggiaTreno” di Trenitalia e quindi garantiti dallo stesso controllato.

RESOCONTO RILEVAZIONI GENNAIO 2013
Totale giorni monitorati:11 (9-10-11-17-18-23-24-28-29-30-31)
Monitorati complessivamente 327 treni;
Ritardo complessivo: 3638 minuti, 62 ore, 2 giorni e mezzo;
Km/treno soppressi: 1488;
Treni in ritardo 230 - Treni soppressi 17 - Treni in anticipo 59 - Treni in orario 21

I ritardi dei treni persistono quotidianamente, senza che alcuno dia una spiegazione o un preavviso, ed inoltre alcune volte sono così significativi da compromettere seriamente gli impegni di centinaia di pendolari. Il problema maggiore da evidenziare è che da parte della Regione Sicilia non c'è nessun interessamento concreto nei confronti dei problemi dei pendolari, e così RFI e Trenitalia continuano ad essere controllori di se stessi. Non è giustificabile che il Presidente Crocetta e l’assessore Bartolotta parlino di alta velocità o di velocità light quando invece la prima cosa da fare sarebbe stata quella di sottoscrivere il “Contratto di Servizio” per il trasporto pubblico ferroviario siciliano che ormai è diventata una telenovela dal 7 settembre 2009, data in cui a Roma tutte le regioni sottoscrissero il Contratto di Servizio. Cogliamo l’occasione per invitare il Presidente Crocetta e l’assessore ai trasporti Bartolotta a fare un giro di rappresentanza sui nostri treni, per rendersi conto della situazione in cui versa il trasporto ferroviario e le condizioni in cui sono costretti a viaggiare oltre cinquantamila siciliani giornalmente. Poi pensiamo all’alta velocità e ai grandi progetti infrastrutturali.

Giosue Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani                                                                                                                                                                                                                              Comitato Pendolari Me-Ct-Sr - Comitato Pendolari S.Agata Militello-Messina
Comitato Pendolari Ragusa - Comitato Pendolari Catania-Caltagirone-Gela                                                                                                                                   

martedì 27 novembre 2012

Bilancio delle soppressioni e dei ritardi del 26 novembre 2012

Dopo la giornata campale di ieri per tutti i disagi e disservizi subiti da tutta l’utenza che giornalmente si sposta da Siracusa a Messina e viceversa, ho ritenuto opportuno e doveroso completare il report di tutti i ritardi e delle soppressioni dell’intera giornata di ieri, lunedì 26 novembre 2012. Questi i risultati: - I treni monitorati sono stati 48, di questi ne sono stati soppressi 11  per un totale complessivo di 610 km/treno non effettuati. Dei restanti 37 treni, il ritardo complessivo accumulato è di circa 1200 minuti pari a 20 ore. Di certo, ore di lavoro e/o di studio perse, appuntamenti saltati, coincidenze con altri mezzi di trasporto perse e chissà quante altre disavventure. Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario si basino molto sull’orario di trasporto per effettuare scelte, non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi di lavoro in base all’attuale offerta di trasporto ferroviario. Ritengo doveroso sottolineare, ancora una volta, facendo riferimento alla Carta dei Servizi, di Rete Ferroviaria Italiana, che manca del tutto la tempestiva informazione all’utenza in tutte le stazioni, molte delle quali impresenziate (senza Capi Stazione) e senza alcun servizio. Considerato che dal 18 dicembre prossimo le ultime stazioni ancora presenziate quali quella di Alcantara, Giarre-Riposto e Acireale verranno definitivamente chiuse, occorre certamente nell’immediato sapere quale tipo di servizio verrà offerto alla clientela. All’utente non importa sapere di chi sia la competenza, se di Rete Ferroviaria o di altre società ferroviarie, ma interessa solo avere utili e tempestive informazioni per la propria mobilità.

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari 

mercoledì 28 luglio 2010

Trasporti:- Il bilancio dei pendolari sul servizio ferroviario in Sicilia.

Al Signor Presidente della Regione Siciliana
On. Raffaele Lombardo

Al Signor Assessore On. Luigi Gentile
Assessorato Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti

Al Signor Dirigente Generale Avv. Vincenzo Falgares
Dipartimento Regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti

A tutti i Deputati all’Ars

Agli Organi di stampa

Oggetto: Trasporti:- Il bilancio dei pendolari sul servizio ferroviario in Sicilia.

Un anno fa, nel mese di luglio, veniva presentato da Trenitalia alla Regione Siciliana un piano di riorganizzazione delle tratte ferroviarie siciliane.
In quel piano riorganizzativo del trasporto ferroviario siciliano, erano previsti nuovi collegamenti, la riduzione dei tempi di percorrenza tra le principali stazioni ferroviarie dell’Isola, treni lenti intervallati da treni veloci e la riorganizzazione di tutti i servizi in una nuova ottica di sistema integrato, chiamato “Memorario”.
Nello specifico tale riorganizzazione prevedeva:
- nella dorsale tirrenica “Messina-Palermo”, di ridurre il tempo di percorrenza tra le due città passando dalle attuali 3 ore e mezza alle due 2 ore e 40 con un risparmio di percorrenza di un ora e dieci muniti;
- tra Palermo e Termini Imerese un treno ogni trenta minuti, con fermate in tutte le stazioni;
- un servizio di collegamento tra Messina e Milazzo ogni ora, con fermate in tutte le stazioni;
- collegamenti tra Palermo e Agrigento, con un treno in partenza ogni ora e un tempo di percorrenza di 2 ore e 10 minuti;
- novità anche sulla linea Palermo-Catania, accorciando i tempi di percorrenza di una trentina di minuti;
- sulla dorsale ionica Messina-Catania-Siracusa, era prevista l’applicazione dello stesso progetto orario applicato sulla Messina-Palermo.
Il costo complessivo del progetto ammontava a circa 130 milioni. Altri 10 milioni di euro erano a carico del bilancio regionale per una supplementare ottimizzazione del servizio.
Dal punto di vista finanziario, questo nuovo piano presentato da Trenitalia era coperto da fondi nazionali quindi i soldi ci sono.
In merito a questo piano riorganizzativo l’assessore regionale Titti Bufardeci, prima di passare le consegne del Dipartimento dei Trasporti al neo assessore Nino Strano, dichiarava la sua soddisfazione per l’accordo firmato con le ferrovie dello Stato: - “Lo considero utile per facilitare la mobilità dei siciliani, sono piccole modifiche, ma che oggettivamente consentono un’accelerazione”, e di seguito il neo assessore Nino Strano dichiarava: – “Si avvia un miglioramento graduale del sistema, con la certezza che gli utenti potranno fin da subito percepire risultati concreti”.
Considerato che è trascorso un anno e nè i pendolari, né i siciliani si sono accorti di tutti questi benefici e/o vantaggi che il piano riorganizzativo doveva portare al miglioramento del trasporto ferroviario dell’Isola, ma abbiamo riscontrato, a onor del vero, un effettivo peggioramento della situazione ferroviaria in special modo sulla dorsale tirrenica Messina-Palermo, oltre al taglio operato a diversi treni a lunga percorrenza da e per il nord.
Considerato che nel giugno 2007 l’assessore regionale ai trasporti, Dore Misuraca, aveva accordato a Trenitalia l’aumento medio delle tariffe pari al 7% a partire dal 1° luglio 2007. Con i maggiori introiti Trenitalia doveva farsi carico di:
- aumentare i servizi ferroviari in Sicilia;
- acquistare nuovi mezzi rotabili;
- ammodernare e/o ristrutturare il materiale viaggiante esistente.
Di mezzi nuovi non se ne vedono circolare, di miglioramenti del servizio nemmeno l’ombra e di ammodernamento non se ne parla.
Un esempio: un abbonamento mensile di 40 chilometri, nel giugno 2007 costava circa 44,00 euro oggi lo stesso abbonamento costa 56,00 euro.
I siciliani e a maggior ragione i pendolari siciliani stanno ancora aspettando il tanto annunciato “Contratto di Servizio” per il trasporto ferroviario in Sicilia. Contratto di Servizio che in Sicilia doveva essere una ”svolta epocale” a detta di qualche assessore regionale ai trasporti, ma è rimasto a binario morto nei meandri del Dipartimento dei Trasporti della Regione.
Premesso ciò, desidero richiamare l’attenzione della politica regionale su due articoli dello Statuto Speciale della Regione Siciliana che voglio riportare fedelmente:
Articolo 17
1. Entro i limiti dei principi ed interessi generali cui si informa la legislazione dello Stato, l'Assemblea regionale può, al fine di soddisfare alle condizioni particolari ed agli interessi propri della Regione, emanare leggi, anche relative all'organizzazione dei servizi, sopra le seguenti materie concernenti la Regione:
a) comunicazioni e trasporti regionali di qualsiasi genere;
…. omissis ..
h) assunzione di pubblici servizi;
i) tutte le altre materie che implicano servizi di prevalente interesse regionale.
Articolo 22
1. La Regione ha diritto di partecipare con un suo rappresentante, nominato dal Governo regionale, alla formazione delle tariffe ferroviarie dello Stato ed alla istituzione e regolamentazione dei servizi nazionali di comunicazione e trasporti terrestri, marittimi ed aerei, che possano comunque interessare la Regione.
In conclusione, e alla luce di quanto è previsto nei due articoli dello Statuto chiediamo al Governo regionale:
- di realizzare la continuità territoriale;
- di voler chiudere il capitolo del Contratto di Servizio sottoscrivendolo;
- di far rispettare a Trenitalia l’accordo sottoscritto nel giugno 2007;
- di intervenire incisivamente sul miglioramento infrastrutturale della rete ferroviaria siciliana.
Di fatto i siciliani, ad oggi, non hanno visto nulla del nuovo piano del trasporto ferroviario, del nuovo scenario infrastrutturale se non i cosiddetti “effetti annunci” della politica regionale e nazionale in questi ultimi quarantanni.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI

lunedì 19 gennaio 2009

Ho preso parte il 19 gennaio all'Operazione "Freccia Rotta"

LA FRECCIA ROTTA DEL 19 GENNAIO 2009
Il presidente della Provincia di Catania, ha voluto mettere in campo, a distanza di circa un mese dal’inaugurazione della “Freccia Rossa”, un’iniziativa provocatoria nei confronti della stessa politica, chiamandola operazione “Freccia Rotta”. Mi sono presentato nella mattinata di lunedì 19 gennaio alla stazione di Catania, per prendere parte a questa iniziativa, non tanto per la peculiarità della stessa, ma quanto per rendermi conto di chi né prendesse parte e cercare di capire quanto di questa gente fosse al corrente della situazione disastrosa del trasporto ferroviario siciliano. La partenza è prevista alle 10.40, arriva il treno n. 3891 al primo binario, sono due motrici diesel Aln 668, tirate a lucido per l’occasione. Tanti i politici che iniziano a salire fra consiglieri comunali, sindaci, assessori, deputati regionali, nazionali, in tutto circa duecento fra uomini e donne. Si parte in direzione Caltanissetta Xirbi transitando per le stazioni di Catenanuova, Dittaino, Leonforte, Enna, Villarosa sino ad arrivare a Caltanissetta Xirbi alle ore 12.28 impiegando 1.48 per fare 116 km. Qui dobbiamo scendere per attendere una coincidenza (circa 50 minuti) sino alle ore 13.17. E qui il primo inghippo, una volta scesi dal treno molte signore chiedevano dei bagni, ma ahimè, li attendeva una brutta sorpresa, niente bagni e niente sala d’attesa, considerato che ci trovavamo in piena campagna nissena. L’unico conforto era poter leggere un cartello blu di Rete Ferroviaria Italia che così recitava: “Gentile cliente, Rete Ferroviaria Italiana Spa, società del Gruppo Ferrovie dello Stato incaricata della gestione dell’infrastruttura ferroviaria, intende assicurare i migliori livelli di sicurezza e decoro in tutte le stazioni della rete nazionale. Nei servizi igienici tale impegno presuppone un presidio costante il cui rilevante onere può giustificarsi solo in caso di frequentazioni assai più elevate di quelle che si registrano quotidianamente in questa stazione. Per tali ragioni questo servizio igienico viene definitivamente chiuso. Ci scusiamo per il possibile disagio assicurando al tempo stesso una attenzione sempre più vigile sul complessivo decoro dell’impianto”. E giù qualche politico che voleva conto e ragione, qualche signora che c’è rimasta male, qualcuno né ha approfittato per fare pipì dietro una montagna di traversine. Ho cercato di spiegare ad alcuni sindaci, che la chiusura dei bagni era avvenuta nel lontano giugno del 2005 e, che nonostante, le nostre rimostranze sui quotidiani siciliani e all’Assessore regionale ai trasporti del momento on.Fabio Granata, nessuno politico intervenne. Siamo nuovamente a bordo del treno n. 12772/12773 delle ore 13.17, questa volta un fiammante treno “Minuetto” (40 sono i treni Minuetto acquistati da Trenitalia con il cofinanziamento di 50milioni di euro della Regione Siciliana) ci porta in direzione Roccapalumba dove arriviamo alle ore 14.15 impiegando 58 minuti per fare 57 km.. Qui a Roccapalumba dobbiamo scendere ed aspettare una ventina di minuti per un treno che arriverà da Agrigento e che ci porterà finalmente a Palermo. Anche qui a Roccapalumba siamo in aperta campagna, e un tabellone piazzato in bella mostra ci informa che siamo nel “Paese delle Stelle” per via di un attrezzato osservatorio astronomico. E ci credo oltre a vederle di notte molti viaggiatori hanno avuto il piacere di vederle anche di giorno, anche qui niente bagni, niente, sala d’aspetto, niente bar, niente biglietteria, solo la cortesia del capostazione che ha aperto il proprio bagno di servizio al gentil sesso che non ne poteva proprio più. Arriva finalmente il treno proveniente da Agrigento che ci porterà sino a Palermo. Sono le ore 14.36 ed iniziamo a salire sul treno n.3938/3939 anch’esso un Minuetto, con un buon numero di viaggiatori a differenza della tratta Caltanissetta Xirbi-Roccapalumba. Qui attraversiamo l’area industriale di Termini Imerese, per giungere a Palermo alle 15.30. Tempo impiegato 54 minuti per fare 69 km.
Bilancio dell’operazione “Freccia Rotta”:
Partenza 10.40 Catania–Caltanissetta Xirbi km.116 ore viaggio 1.48 + sosta 0.50 minuti per coincidenza; Caltanissetta Xirbi-Roccapalumba km. 57 ore viaggio 0.58 minuti + sosta 0.21 per coincidenza; Roccapalumba-Palermo Centrale km. 69 ore viaggio 0,54 minuti
Abbiamo percorso 242 km. in 3.40 di viaggio + 1.01 di attesa per le due coincidenze per un totale di 4 e 41 minuti. Debbo dire che è stata una grande soddisfazione prenderne parte, ho avuto modo di rendermi conto che non tutti i politici conoscono la realtà del trasporto ferroviario in Sicilia e che, forse, è stata un’occasione per rendersene finalmente conto. Desidero ringraziare il presidente della provincia regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione, che per primo, anche se in maniera provocatoria ha voluto portare alla luce dei riflettori della politica nazionale e di tutta Italia, l’arretratezza infrastrutturale siciliana. L’unica speranza per noi siciliani è, che dopo la ribalta tutto torni ad essere come prima, cadendo nel dimenticatoio del politichese.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR
http://www.comitatopendolari.it/