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venerdì 6 dicembre 2013

La Regione Siciliana convoca i Comitati Pendolari e i Sindacati sull'Accordo di Programma con il Governo per il trasporto ferroviario

Ci pregiamo comunicare che mercoledì 11 dicembre 2013 alle ore 10.30 presso i locali dell'assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti, l’Assessore Antonino Bartolotta, incontrerà i Comitati Pendolari Siciliani e le organizzazioni sindacali del trasporto Cgil, Cisl e Uil, per discutere sull’Accordo di Programma tra Regione Siciliana e i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui all’art. 9 del d.lgs. 422/97 e all’art. 1 del d.lgs. 296/2000.
Finalmente si inizierà a parlare di Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani


venerdì 25 ottobre 2013

SI SMANTELLA LA STAZIONE DI COMISO, IL MURO DI GOMMA VINCE ANCORA. STASERA SIT-IN ALLA STAZIONE

Questa sera, alle ore 20,30, sit-in davanti ai cancelli della stazione di Comiso per dire no all’ennesimo, gravissimo, scippo di un’infrastruttura che solo 5 anni fa era in piena attività e rappresentava un vanto per l’economia del comprensorio.
Speriamo che chi abbia a cuore le sorti della ferrovia e della mobilità sostenibile in terra iblea, sia con noi a dimostrare sdegno, indignazione, rabbia e volontà di riscatto.
Oggi più che mai, viste le tante battaglie per l'apertura dell'aeroporto, la rete ferroviaria comisana dovrebbe essere rinnovata ed ammodernata come collegamento veloce per raggiungere l'aeroporto di Comiso, invece viene smantellata da Rete Ferroviaria Italiana con il tacito silenzio ed approvazione delle istituzioni locali e regionali. 
Questo il documento di denuncia del Cub Trasporti Ragusa:
RFI sostiene che i lavori di smantellamento dei deviatoi della stazione di Comiso non comporteranno alcun disagio per la circolazione dei treni; che ad essere eliminati sono dei binari in disuso, e che dietro agli allarmi lanciati contro il provvedimento, ci sarebbero degli ex ferrovieri (ma non dice per quali reconditi fini lo farebbero).
L’assessorato regionale alle infrastrutture, nella persona del direttore generale dott. Arnone, ha sposato la tesi di RFI, e aggiunge che chiedere il blocco dei lavori comporterebbe un risarcimento danni per la Regione.
Così, mentre si può difendere un ospedale, un tribunale, un pronto soccorso, una scuola, minacciati di chiusura, non si può difendere un impianto ferroviario, come se le infrastrutture ferroviarie fossero di esclusiva pertinenza di burocrati e managers palermitani e romani, senza che il territorio potesse dire nulla sulla loro esistenza e funzionalità in riferimento alle esigenze della zona.
L’assessorato alle infrastrutture ha invece le sue responsabilità in quel che sta accadendo: è dal 7 marzo che l’assessore Bartolotta ha promesso un tavolo tecnico per affrontare i problemi della linea Siracusa-Ragusa-Gela, fra cui anche quello della soppressione dei binari di Genisi, Comiso e Acate; ebbene, dopo 7 mesi stiamo ancora aspettando, e nel frattempo RFI e Trenitalia fanno quello che vogliono sul nostro territorio e sulle nostre ferrovie.
Sopprimere i deviatori a Comiso significa privare l’impianto delle funzioni tipiche di una stazione (incroci, precedenze, sosta treni, manovre), il che, dopo l’eliminazione dello scalo merci, ridurrà Comiso a una semplice fermata.
Altro che potenziamento in sinergia con l’aeroporto! In più, la linea, a furia di sopprimere le stazioni, vede allontanare le distanze tra gli impianti dove è possibile fare incrociare i treni, e questo vuol dire (e lo ribadiamo per l’ennesima volta per chi non lo abbia ancora capito, fra cui anche qualche deputato regionale): sempre meno treni possono circolare sulla tratta; possibili grandi ritardi nella loro circolazione. Tutto l’opposto del miglioramento del servizio e dell’immissione di nuovi treni da tempo richiesti, dopo la raffica di soppressioni degli anni scorsi, che hanno ridotto la linea a veder circolare solo 4 coppie di treni al giorno!
La questione ferroviaria è la grande vergogna della nostra classe dirigente politica e sindacale; è ilbuco nero dell’azione parlamentare di oltre trentanni; è lo specchio del fallimento delle politiche di tante amministrazioni comunali e provinciali.

Ragusa, 25-10-2013 CUB TRASPORTI

martedì 31 gennaio 2012

Russo: «La Regione ha ripreso il dialogo con Trenitalia» «Qualcosa si muove».

L'assessore regionale ai Trasporti, Piercarmelo Russo, annuncia la ripresa del dialogo con Trenitalia. «Abbiamo riavviato un confronto - ha detto l'assessore che è stato presente ieri a Siracusa - che è un segnale importante dopo un momento di chiusura assoluta. Trenitalia ha assicurato che ripristinerà un treno a lunga percorrenza da e! per la Sicilia, e questo non potrà che essere di giovamento anche per la questione aretusea». Russo non ha preso parte all'incontro convocato dai consiglieri comunali perchè impegnato al tavolo permanente del Lavoro, ma ha commentato il grido di allarme lanciato da Siracusa annunciando l'intenzione del governo regionale a riprendere le fila di un discorso interrotto.

Una situazione denunciata più volte dai sindacati, presenti ieri al Consiglio comunale svoltosi alla stazione di via Crispi. Tra loro il segretario della Cisl, Paolo Sanzaro. «L'impressione è che si sia costretti a celebrare il "de profundis" - dice il segretario provinciale della Cisl -. L'iniziativa del Consiglio comunale è certamente positiva seppur tardiva visto che si assiste ormai da tempo a uno smantellamento dei treni. Ciò che occorre è un Piano strategico di sviluppo delle ferrovie».

Sanzaro auspica la ripresa concreta delle trattative. «La Regione deve dirci in maniera definitiva - ! aggiunge - cosa intende fare. Occorre mettere sul tavolo un pi! ano delle infrastrutture».

Di futuro ha parlato anche il deputato regionale del Pd, Bruno Marziano. «Fra le ragioni dei tagli ai treni - dice il parlamentare del Partito democratico - vi è la mancanza di utenza additata come giustificazione. Ebbene, per potenziare questo occorre a mio avviso la realizzazione dell'hub di Fontanarossa che garantirebbe la facilità di trasporto con il coinvolgimento delle varie città della Sicilia orientale e centrale». Marziano parla dunque del progetto della stazione di Fontanarossa che potrebbe divenire un polo di scambio del traffico.

Il deputato del Pd ha anche discusso del contratto di servizio evidenziando come occorra migliorare la rete ferroviaria in termini di gestione. Contro la marginalizzazione del nostro territorio è intervenuta Franca Mandanici, in rappresentanza della Consulta comunale femminile. Francesco Di Stefano, della Fit Cisl, ha evidenziato le conseguenze che i tagli delle Ferrovie stanno comportando sui posti d! i lavoro. Roberto Alosi, della Cgil, Siracusa e la Sicilia stanno piano piano perdendo il ruolo di piattaforma economica strategica nel Mediterraneo.

Isabella di bartolo
Fonte: La Sicila

giovedì 12 gennaio 2012

Trasporti: la Regione incontra le associazioni

Le componenti presenti nel movimento "Forza d'urto" prendono atto del fatto che il Governo regionale insiste nell'invitare associazioni di categoria in cui esse non si rispecchiano per finalità e interessi.

Gli assessori regionali ai Trasporti, Pier Carmelo Russo, e all'Agricoltura, Elio D'Antrassi, hanno infatti convocato per domani, venerdì 13 gennaio, che vedrà la partecipazione di associazioni e soggetti che nulla hanno a che fare con il Movimento alla quale hanno aderito gli autotrasportatori siciliani, il Movimento dei Forconi, gli imprenditori del mondo agricoli ed i pescatori.
Questi ultimi, attraverso le parole del loro rappresentante regionale, Carmelo Micalizzi, comunicano che nella prima giornata di sciopero, il 16 gennaio, si muoveranno in corteo dal porto di Catania fino alla Prefettura dove chiederanno di essere ricevuti dal prefetto Francesca Cannizzo.

Inoltre, le componenti di Forza d'urto ribadiscono, in riferimento all'informazione errata e dissonante apparsa sulla stampa, che lo sciopero nazionale degli autotrasportatori, componente importante del Movimento, previsto per il 23 gennaio non si terrà in Sicilia perché difforme a quanto comunicato alla Commissione di Garanzia e Sciopero.
Rimane quindi fissata la durata del blocco dal 16 al 20 gennaio compreso, ritenendo ogni manifestazione che si protrarrà oltre quella data contraria a quanto stabilito dalla Commissione stessa.

Infine si ribadisce il fatto che lo sciopero che si svolgerà nei giorni 16, 17, 18, 19 e 20 gennaio, sarà assolutamente pacifico e rigorosamente nelle regole della più civile protesta. L'obiettivo è quello di sensibilizzare i siciliani e di ottenere l'attenzione del Governo nazionale in maniera da risolvere insieme i problemi delle categorie produttive dell'isola. Ogni elemento di disturbo o che non sia in sintonia con le ferree regole di buon comportamento e di civile azione saranno isolati e respinti dal servizio d'ordine del Movimento costituito tutto da «padri di famiglia» che rifuggono qualsiasi tipo di intemperanza e, ancor più, di violenza.

mercoledì 7 ottobre 2009

Che fine ha fatto il Contratto di Servizio ferroviario in Sicilia?

Premesso che il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal nostro punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia l’UTENTE e non il treno della POLITICA”.

Prendendo spunto dal batti e ribatti della politica regionale e nazionale sul trasporto ferroviario in Sicilia, ci sorprendono le dichiarazioni dell’assessore regionale ai trasporti, Nino Strano, che da sei mesi si preoccupa di raccordarsi con il ministero dei trasporti, per il passaggio alla Regione dei servizi di trasporto regionale (Dlgs 422/97) e che da due mesi, ha pronto un piano per il miglioramento dei servizi, che consentirebbe una riduzione dei tempi di percorrenza, e un'ottimizzazione delle tratte, con partenze cadenzate ogni mezz'ora o ogni ora e che il piano in questione è stato già concordato con Trenitalia, e andrebbe a regime da gennaio 2010.

Abbiamo più volte chiesto un incontro al dirigente generale del dipartimento trasporti, avv. Giovanni Lo Bue, all’assessore Nino Strano, per conoscere nel dettaglio questo contratto, ma sino ad oggi conosciamo quanto appreso dai giornali, nessuno ci ha chiamati, nessuno ci ha presentato nulla e nessuno dal mese di gennaio ad oggi ci ha dato una risposta. Silenzio assoluto dalla Regione Siciliana.

Non è concepibile che il piano, che la regione dice di avere già pronto sui trasporti, non venga presentato prima della firma definitiva, secondo quanto prevede l'art.2, comma 461 della Legge 244/07, ai maggiori fruitori del servizio, in questo caso i comitati dei pendolari, le associazioni dei consumatori, così come è avvenuto in Liguria, Lombardia, Lazio, Campania, etc., che già hanno sottoscritto, da alcuni mesi, i relativi contratti di servizio.

Che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che l’assessore ai trasporti ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre? Perché in quella data non ha sottoscritto il Contratto di servizio, prendendo un’altra settimana di tempo?

Desidero fare presente all’assessore Strano, che è trascorso un mese esatto dall’incontro di Roma, e il contratto di servizio, giace nei cassetti dell’assessorato, ancora in via di definizione.

Siamo seriamente preoccupati che questo ritardo nella firma del contratto, non pregiudichi la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile, in virtù del detto che: “chi tardi arriva male alloggia”.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

martedì 8 settembre 2009

Cosa cambierà in Sicilia dopo l'incontro di ieri a Roma??

Il cittadino-utente-siciliano, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze.


Questo è quanto affermato dall'assessore regionale ai trasporti sen. Nino Strano nell'incontro romano di ieri: “Senza polemica ricordo ai vertici delle Ferrovie dello Stato e al ministro Matteoli, le condizioni in cui versano le ferrovie siciliane e di quanto queste siano strategicamente fondamentali per il turismo e l'intera economia dell’Isola”. Con molto piacere apprendo della rappresentazione che l'assessore regionale ai trasporti ha fatto sulla situazione in cui versa la Sicilia. Ma occorre chiedere sia all'assessore Strano che a tutta la classe politica regionale di questi ultimi 40 anni del perchè la Sicilia versa in queste condizioni. Un perchè ci sarà? Sarà stata forse una svista? Una dimenticanza? Occorre fare presente che nel 2004 la giunta regionale approvò il primo Piano Direttore dei Trasporti (Delibera n. 322 dell’1.10.2002 e Delibera n.375 del 20.11.2002)e i 4 Piani Attuativi (Stradale, Ferroviario, Aereo, Marittimo), adottati dall'Assessore Granata il 17.11.2004 con suo Decreto n. 163/Gab. e approvato dalla Giunta di Governo regionale l’11.11.2004 con Delibera n. 367) sono passati 5 anni, ma non si sono visti miglioramenti. E' necessario che tutta la classe politica siciliana metta in campo tutte quelle azioni necessarie per cercare di diminuire l'enorme gap che ci separa dal resto dell'Italia. Di certo, non sarà il primo contratto di servizio a salvarci da questo enorme divario, è necessario adoperarsi per il completamento delle due relazioni siciliane più importanti “Tirrenica-Jonica” che da oltre quarant'anni non sono state ancora completate.
Desidero fare presente all'assessore, il quale in una trasmissione televisiva ha affermato che “non vi sono solo i pendolari, ma occorre pensare anche ai turisti”, che in Sicilia, i viaggiatori trasportati ogni giorno da Trenitalia sono circa 50.000 e di questi il 40% sono pendolari. Siciliani che hanno scelto una mobilità sostenibile, puntando molto sul mezzo “treno” ecologico per eccellenza. Per i turisti è giusto garantire loro un servizio, ma prima di tutto devono essere garantiti e migliorati le condizioni dei treni per chi deve spostarsi quotidianamente per motivi di lavoro e/o studio, poi viene tutto il resto.
Una cosa è certa che nelle altre regioni il contratto di servizio è stato portato ai tavoli di discussione con i maggiori fruitori quali i pendolari e le associazioni dei consumatori, mentre tutto ciò in Sicilia non è avvenuto, nonostante le nostre ripetute richieste e solleciti di incontri.
Spero tanto che questa svolta epocale, questa rivoluzione copernicana che l'assessore regionale Nino Strano sta rappresentando, abbia una volta per tutte, il senso della concretezza e non come è sempre successo, negli anni passati, solamente proclami.

La Sicilia ed i siciliani hanno veramente bisogno di un trasporto efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili, soprattutto quando si devono adoperare più modi di trasporto.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

giovedì 25 settembre 2008

Disservizi e disagi per le continue soppressioni dei treni in Sicilia

Assessorato Regionale Trasporti e Comunicazioni
C.a. Direttore Generale Avv. Vincenzo Falgares
Al Direttore di Trenitalia Stefano Carollo
Provincia Regionale di Catania
C.a. Sig. Assessore ai trasporti Ottavio Vaccaro
C.a. Mobility Manager della Provincia Ing. Vanni Calì
Alla Redazione dei quotidiani
La Sicilia
Il Giornale di Sicilia
La Gazzetta del Sud
La Repubblica
Alla Redazione Rai 3 Catania

Oggetto: Disservizi e disagi per le continue soppressioni dei treni in Sicilia.-

In riferimento all’incontro di lunedì 22 settembre con i vertici di Trenitalia alla stazione centrale di Catania desidero comunicare, quale coordinatore del Comitato pendolari Me-Ct-Sr, che in quell’occasione abbiamo illustrato gli enormi disagi che tutta l’utenza pendolare sta affrontando quotidianamente da almeno un mese e che ancora si protrarranno sino alla fine di ottobre, così come confermato da Trenitalia.
La direzione regionale di Trenitalia, sta cercando di fare il possibile per limitare i danni di questi disagi programmati accelerando i lavori di sistemazione dei rotabili.
La questione che più ci preme in questo momento e che abbiamo sottolineato all’assessore provinciale Ottavio Vaccaro, al Mobility Manager della provincia Ing. Vanni Calì ed ai vertici di Trenitalia è quella del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia. Ci risulta che, con la venuta in Sicilia dell’A.D. Mauro Moretti per l’inaugurazione del sistema centralizzato di controllo su alcune relazioni di Palermo, sia stato presentato finalmente questo tanto sospirato contratto di servizio, essendo la Sicilia, l’unica regione a non averlo ancora fatto; attualmente dovrebbe essere in discussione con i vertici dell’assessorato regionale ai trasporti da ciò che ci conferma il Direttore regionale di Trenitalia, Stefano Carollo.
Noi del Comitato pendolari ci teniamo a ribadire come gli utenti del treno si basino sull’orario per effettuare scelte non solo di viaggio ma anche di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario. E’, quindi, necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali ed annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
La nostra richiesta, in qualità di maggiori fruitori del servizio ferroviario, è di non diminuire l’offerta di trasporto ferroviario nella nuova programmazione 2008/2009; siamo in attesa di essere ricevuti dal Governo regionale per conoscere le strategie e la destinazione di risorse a favore del trasporto ferroviario regionale e di formalizzare un tavolo tecnico che veda oltre a Regione e Trenitalia anche una rappresentanza dei pendolari.
Auspico che vengano scongiurati tagli al servizio, per questo occorre che il Governo regionale si attivi con risorse sufficienti per realizzare un servizio più in linea con le esigenze del territorio.
Da tempo speriamo che sia l’anno della svolta (positiva) per le ferrovie.
Possiamo dire che accanto a segnali incoraggianti vi sono ancora molti, troppi, elementi di criticità, frutto, a nostro avviso, in parte dell’arretratezza culturale con cui il trasporto pubblico viene ancora da molte parti considerato, in parte da una certa diffidenza, per non dire una riluttanza, a superare un modello di trasporto attualmente fondato sull’uso del mezzo privato, se è vero che più del 70% degli spostamenti a medio-corto raggio viene effettuato usando l'automobile.
Resta una domanda inquietante: cosa si è fatto e cosa si sta facendo per soddisfare questa crescente domanda di mobilità pubblica in Sicilia? Risposta: nessun contratto di servizio e si tagliano risorse al trasporto pubblico!
Ci auguriamo che presto ci si renda conto dell’urgenza di impostare una seria politica di rilancio del trasporto pubblico, che resta una priorità regionale.
Ci auguriamo, inoltre, l’adozione immediata di un complesso di iniziative che puntino ad un rapido superamento di questo stato di disagi, con un rigoroso impegno del Governo regionale e di Trenitalia per il rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia.
E’ auspicabile che Comuni, Province e Regioni pianifichino insieme nella prospettiva di essere attori effettivi di questa governance e concorrano a individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e in sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione e di collaborazione.
Infine, desidero, comunicare che stiamo programmando un’assemblea dei pendolari siciliani alla stazione di Palermo, Messina e Catania per il 2 ottobre c.a.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

venerdì 23 novembre 2007

Un Sistema di trasporto più vicino alle esigenze dei Pendolari

Fiumefreddo di Sicilia 23 novembre 2007

Mi corre l’obbligo fare presente quanto segue:
Abbiamo chiesto più volte all’Assessorato Regionale ai Trasporti un incontro per discutere sulla pianificazione di alcune relazioni ferroviarie e per dare diversi suggerimenti per quanto concerne noi pendolari, ma a tutt’oggi nessuno ci ha mai sentito o, perlomeno, incontrato per ascoltare cosa avevamo da dire ad eccezione della Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia che ringraziamo per la disponibilità accordataci e con la quale abbiamo collaborato per cercare di realizzare un trasporto regionale più a misura del pendolare.
Ho chiesto, personalmente, un incontro al Direttore Generale dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, Avv. Vincenzo Falgares, per cercare di offrire la nostra collaborazione visto che la terza componente essenziale in materia di trasporto pubblico, oltre all’Assessorato Regionale ai Trasporti ed a Trenitalia, è quella dell’utenza in generale e nel particolare quella dei pendolari. Molti potranno essere i correttivi da apportare per migliorare il funzionamento delle ferrovie siciliane, almeno nelle fasce orarie, 6/9 e 17/19 di maggiore flusso di viaggiatori. Occorre inoltre, sempre secondo noi, impiegare al meglio le risorse del piano di ammortamento in Km/treno relative all’acquisto dei treni Minuetto.
Per un servizio pubblico quale è il trasporto ferroviario occorre che venga rispettato il diritto alla trasparenza, cosa che ci è stato tolto con l’oscurazione del sito di R.F.I. , Rete Ferroviaria Italiana, http://pic.rfi.it/indexflash.htm-Mercurio-Posizione Treno, dove chiunque e da qualsiasi parte d’Italia era possibile inserire in una pagina di ricerca il numero del treno di interesse ed ottenere in tempo reale l'informazione sull'andamento di detto treno. Non solo l’informazione reale sulla marcia del treno, ma si poteva verificare la veridicità degli orari di percorrenza in termini di puntualità o di ritardi, preparando all’occorrenza degli appositi grafici. In ogni caso, in barba a quanto dichiarato nella Carta dei Servizi ed alle norme sulla trasparenza che dovrebbero emergere da un servizio “pubblico” nei confronti dell’utenza, dal 21 ottobre 2004 ci è stata tolta questa unica e sola possibilità di trasparenza e di riscontro. Inutile ricordare che in altri paesi (Svezia e Svizzera, ad esempio, dove peraltro i ritardi sono eventi eccezionali, e non la norma come in Italia) esistono siti web che forniscono molte più informazioni di quelle di cui noi ci accontentiamo. Ci chiediamo qual è la trasparenza e la libera consultazione da parte del cittadino-utente dei dati sulla circolazione ferroviaria? Riteniamo che la riattivazione di Mercurio debba garantire quel rispetto delle norme sulla trasparenza di un servizio di trasporto ferroviario ancora “PUBBLICO” dato che nel Gruppo Ferrovie dello Stato, R.F.I. Spa, Rete Ferroviaria Italiana, altro non è che il Gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, mentre TRENITALIA è l’impresa di trasporto deputata ad erogare servizi per la mobilità di persone.
Noi del Comitato Pendolari Me-Ct-Sr abbiamo realizzato due questionari relativi alla puntualità, ai comfort ed all’efficienza del servizio ferroviario, sia a bordo che nelle stazioni, nella relazione Catania-Messina, il primo a marzo/aprile 2001 con circa 600 contatti ed il secondo a marzo/aprile 2005 con circa 1200 contatti. Ma quasi certamente nessuno li avrà presi in considerazione.
Quali sono i riscontri ai piani annuali della customer satisfaction presentati da Trenitalia, dato che in Sicilia Trenitalia, senza il contratto di servizio con la Regione Siciliana è controllore di se stessa? E quali i controlli attuati dalla Regione Siciliana sul servizio di trasporto ferroviario? Premesso tutto quanto, speriamo in una presa di posizione affinché vengano ripristinate le condizioni di trasparenza e tutelato quel diritto all’informazione che certamente ci spetta e di cui siamo stati impropriamente privati.
E’ necessario, infine, a questo punto effettuare in fretta il Contratto di Servizio e la Carta del Passeggero tra la Regione Siciliana e Trenitalia, visto che l’Assessorato Regionale ai Trasporti ha già approvato, sotto i dettami del decreto legislativo 422/97, il Piano Direttore dei Trasporti ed i Quattro Piani Attuativi (ferroviario, aereo, marittimo e stradale).
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

martedì 2 ottobre 2007

Disservizi e mancanza di comunicazione presso le stazioni

Rimaniamo esterefatti quando leggiamo la carta dei servizi di RFI (Rete Feroviaria Italiana), ormai arrivata all'edizione 2007.Il copia/incola dei punti cardini, riportati in questa tipologia di documento, di eguaglianza ed imparzialità, di continuità, di partecipazione, di efficienza ed efficacia, soprattutto quando si parla di rapporti con il cittadino, che "costituisce un punto irrinunciabile dell'orientamento al mercato del Gruppo Ferrovie dello Stato", rimangono soltanto delle parole scritte senza alcuna applicazione pratica.Parlare continuamente di tecnologia ed innovazione, quando i tempi di percorrenza di tutti i treni regionali, hanno subito nell'ultimo ventennio forti variazioni verso l'alto, quando il materiale rotabile è vecchio e non manutenzionato, quando sono sempre gli stessi tratti di linea e gli stessi scambi a subire guasti ed interruzioni, quando tutti gli incroci e soste tecniche sono studiati per arrecare il maggiore disagio possibile alla clientela, quando si continua solo a parlare di raddoppio ferroviario sulla Giampilieri-Fiumefreddo, sinceramente è una presa in giro.Su questi punti è necessario che il dipartimento trasporto ferroviario della Regione Siciliana, ed in particolare il Dirigente Generale Vincenzo Falgares e l'assessore ai Trasporti On. Salvatore Misuraca, intevengano per verificare ed individuare eventuali responsabilità.Il solo confronto degli orari ufficiali del quinquenio 1987/1992 con quello del 2007, nonostante il raddoppio Giarre-Fiumefreddo e la sostituzione delle traversine e dei ponti lungo la tratta Messina Catania Siracusa, farà capire immediatamente il senso di quanto detto. Voremmo capire quali sono gli impegni "puntuali e misurabili", e la corretta e tempestiva informazione alle quali fa rifermento Rete Ferroviaria Italiana. Più volte abbiamo segnalato disservizi e mancanza di comunicazione presso le stazioni, soprattutto in quella di Santa Teresa di Riva, che la mattina del 26 ottobre, alle ore 7,20 / 7,30 era abbandonata a se stessa, e con essa i pendolari. Nessun servizio di RFI era attivo. La cabina di movimento era vuota. Non è stata data alcuna comunicazione circa la totale assenza di circolazione dei treni che si vociferava tra i pendolari (in particolare 70 studenti). I monitor ed il tabellone come al solito mostravano una circolazione regolare. Ed in tale ed anzi peggiore situazione erano anche le stazioni comandate da Santa Teresa di Riva (ad esempio S. Alessio, Furci, ecc...).
Ricordiamo che il Comitato Pendolari ha raccolto attaverso l'ultimo questionario presentato ai pendolari della tratta Messina - Catania, oltre 1000 ..... regolarmente compilati e firmati
E' necessario ed urgente che vengano effettuate le indagini del caso, e vengano accertate le relative responsabilità.
Giosuè Malaponti e Fabrizio Gemelli
COORDINAMENTO COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

sabato 10 febbraio 2007

Rete Ferroviaria Italiana non rispetta la "Graduatoria d'importanza dei treni" penalizzando i Pendolari

Fiumefreddo di Sicilia 10 febbraio 2007 - COMUNICATO STAMPA

Succede spesso di arrivare in ritardo sui luoghi di lavoro o studio, cosi come e accaduto giovedì 08 febbraio 2007, grazie alle disattenzioni dei DCM (dirigenti centrali del movimento) di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), che non osservano l'art. 7 "Graduatoria importanza Treni" concedendo la precedenza al treno espresso n. 823 già in ritardo di 25 minuti (stazione di Catania centrale e di Caltanisetta). Tale inosservanza, ha procurato giovedì 8 febbraio c.a. enormi ritardi ai seguenti treni dei pendolari:

Treno regionale n. 12800 arrivo previsto a Messina ore 7.10 arrivo effettivo ore 7.37
Treno regionale n. 12802 arrivo previsto a Messina ore 7.38 arrivo effettivo ore 7.48
Treno diretto n. 3876 arrivo previsto a Messina ore 7.45 arrivo effettivo ore 7.58
Treno diretto n. 3889 arrivo previsto a Catania ore 6.50 arrivo effettivo ore 6.56
Treno regionale n. 8571 arrivo previsto a Catania ore 7.30 arrivo effettivo ore 7.46
Treno regionale n. 12803 arrivo previsto a Catania ore 7.40 arrivo effettivo ore 8.05
Treno regionale n. 8575 arrivo previsto a Catania ore 9.25 arrivo effettivo ore 9.51

Non è più possibile subire queste inosservanze da parte di Rete Ferroviaria Italiana, desideriamo che si intervenga in maniera risolutiva nel far rispettare l'art. 7 “Graduatoria d’importanza dei treni”.
Ci stiamo organizzando, una volta per tutte, a chiedere il rimborso del costo del biglietto e/o dell'abbonamento, dato che, come oggi, ci troviamo sempre più spesso nelle condizioni di dover recuperare ore di lavoro perse non certo per colpa nostra ma bensì dalle sempre più crescenti disattenzioni e del non rispetto della graduatoria d’importanza dei treni, da parte di alcuni dirigenti del movimento.
Premesso che un sistema dei trasporti efficiente, efficace e di qualità rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia.
Il sistema dei trasporti in Sicilia, il trasporto pubblico locale, deve assolvere ad un ruolo fondamentale nell’ambito delle politiche indirizzate al sostegno dell’attività economiche e sociali dei cittadini, al riequilibrio territoriale ed alla riduzione della congestione del traffico e dell’inquinamento.
Nell’attesa di ricevere risposte certe, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Giosue Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr