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domenica 9 novembre 2014

Alcamo-Trapani Via Milo nel dimenticatoio.

Alcamo. Venti mesi fa veniva chiusa alla circolazione ferroviaria la tratta Alcamo-Trapani Via Milo per uno smottamento della sede ferroviaria e da allora è calato il silenzio. Molti sono i disagi per l’utenza pendolare che sono costretti a raggiungere Trapani o in bus sostitutivo dalla Diramazione di Alcamo o costretti a raggiungere Trapani via Castelvetrano allungando la percorrenza di circa 70 km/treno e di oltre 35 minuti.
Dal 25 febbraio 2013, data della chiusura definitiva di questa importante relazione ferroviaria, a nulla sono valse le proteste del Comitato Pendolari Siciliani, a nulla sono valse le interrogazioni parlamentari sia all’Ars che in Parlamento.
Come al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli assessori regionali che si sono susseguiti dalla chiusura di questa tratta ferroviaria e nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla chiusura almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria.
Da notare che, a differenza della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sulla Via Milo non vi è nessun ponte da abbattere ma l’eventuale ed ulteriore ripristino della sede ferroviaria dovuto allo smottamento.
E’ da anni che si parla della velocizzazione della Trapani-Palermo sui Contratti di Programma e sui quotidiani, e tra l’altro negli ultimi anni sono state prospettate nuove infrastrutture e/o l’ammodernamento delle stesse nel Piano per il Sud, nel Decreto del Fare, dove erano previsti circa 2 miliardi di euro per interventi immediatamente cantierabili per infrastrutture ferroviarie, stradali, etc., e per finire il Decreto Sblocca Italia che per il raddoppio della Trapani-Palermo prevede una spesa di 491 milioni di cui 2 milioni finanziati e il resto da finanziare. Per la stessa opera nel 2003 erano previsti 300 milioni e a distanza di undici anni non solo non è stata realizzata ma il costo è aumentato di oltre il 50%.
Riteniamo doveroso chiedere al nuovo assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Giovanni Battista Pizzo e al Dirigente generale per le infrastrutture dott. Giovanni Arnone se sono a conoscenza della chiusura di questa tratta, se sono a conoscenza degli intenti di Rete Ferroviaria Italiana, se hanno sollecitato a RFI la riapertura di questa tratta ed eventualmente di chiedere a Rete ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, cosa intende fare di questa importante infrastruttura chiusa da oltre venti mesi.
Non è immaginabile che l’arretratezza infrastrutturale o l’eventuale ed ulteriore chiusura di infrastrutture ferroviarie siano dovute allo scarso interesse della Regione nell’attenzionare e nel richiedere interventi e finanziamenti per il ripristino e la riattivazione delle stesse e per evitare il continuo e assurdo smantellamento delle infrastrutture e del trasporto ferroviario siciliano in questi ultimi anni.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 7 agosto 2013

Audizione del rappresentante legale di TRENITALIA in relazione al rischio della soppressione di collegamenti ferroviari nella Regione siciliana.

Assemblea Regione Siciliana - Sommari Lavori Commissione QUARTA - Ambiente e Territorio - Seduta n. 25 del 20.03.13 - Ordine del Giorno: 

Il PRESIDENTE assicura il proprio impegno a sostenere l'istanza oggi rappresentata e passa al quarto punto all'ordine del giorno e dà la parola all'onorevole Fazio.
L'onorevole FAZIO dichiara di aver richiesto l'odierna audizione a  causa delle notizie allarmanti provenienti dai sindacati e dai mezzi di comunicazione di massa in merito           alla paventata soppressione di alcune tratte ferroviarie in Sicilia, in particolare nella provincia di Trapani. Sottolinea che il suddetto paventato ridimensionamento sarebbe in antitesi con la volontà espressa da parte dei rappresentanti delle Ferrovie dello Stato italiane relativamente alla necessità di realizzare maggiori investimenti nella rete ferroviaria siciliana. Chiede, pertanto, di conoscere i programmi di investimento, ovvero di ridimensionamento, da parte delle Ferrovie dello Stato.
L'onorevole CIRONE concorda con le preoccupazioni dell'on. Fazio e lamenta delle gravi criticità nella rete ferroviaria della provincia di Siracusa, analizzando le difficoltà nel promuovere un'efficace politica del turismo in mancanza di trasporti efficienti.
L'onorevole ASSENZA evidenzia gravi criticità nella rete ferroviaria della provincia di Ragusa. Critica la Regione per i mancati rimborsi agli studenti pendolari, sottolinea le difficoltà finanziarie dei comuni ad anticipare le somme per il trasporto pubblico locale. Si rammarica per la soppressione di alcuni treni turistici locali, come il treno del barocco'.
Il dott. MALAPONTI, presidente del Comitato dei pendolari, mostra apprezzamento per il proficuo rapporto intrattenuto con i dirigenti delle Ferrovie dello Stato, lamenta, per contro, un rapporto superficiale con la deputazione regionale. Critica la mancata chiusura del contratto di servizio tra la Regione siciliana e Trenitalia, evidenzia l'ingente trasferimento di risorse effettuato dallo Stato alle Regioni a statuto ordinario per il trasporto ferroviario e chiede pertanto alla Regione siciliana di accelerare la conclusione del contratto di servizio che potrebbe promuovere lo sviluppo dell'intero sistema ferroviario. Critica i finanziamenti, stimati in 1.2 miliardi di euro, per la realizzazione della tratta veloce Palermo-Catania, considera più utile indirizzare gli stessi per lo sviluppo della tratte Palermo-Trapani-Alcamo e Siracusa-Ragusa-Modica-Gela. Ritiene sensibilmente sottostimati i dati forniti dal sito di Trenitalia in merito al traffico passeggeri in Sicilia. Concorda con l'on. Assenza sulle gravi criticità della rete ferroviaria nel Sud-est della Regione.
Il sig. BIANCO, rappresentante del Comitato studenti pendolari, mostra preoccupazione per i paventati tagli alle risorse dei servizi delle Ferrovie dello Stato in Sicilia, a tal riguardo sostiene che la categoria più penalizzata sarebbe quella degli studenti pendolari.   Chiede la stipulazione del contratto di servizio tra Regione ed il Ministero dei trasporti. Concorda con le posizioni espresse in merito alla grave criticità del sistema ferroviario nella provincia di Ragusa. Chiede al governo regionale di finanziare le legittime aspettative degli studenti pendolari, a tal riguardo cita le politiche di altre regioni italiane che, tramite una politica di efficienti contributi, riescono anche a limitare la dispersione scolastica.
L'ing. COSTANTINO, direttore dei trasporti di Trenitalia per la Regione siciliana, ricorda che la società per cui lavora è una società per azioni ed ha pertanto l'obbligo di presentare dei bilanci in attivo o quantomeno in pareggio. Chiarisce che la Regione non ha ancora firmato il contratto di servizio con il Ministero dei trasporti per il trasferimento di risorse necessario al finanziamento delle tratte ferroviarie. Precisa quindi che il finanziamento avviene direttamente tramite il ministero. Informa della nota del Ministero dei trasporti in merito  alla riduzione del 10 per cento dei finanziamenti statali alle regioni ordinarie per il trasporto ferroviario, pur tuttavia, con una successiva nota, lo stesso Ministero  ha comunicato che le risorse destinate alla Sicilia, al momento, non sarebbero state ridotte.
L'onorevole ZITO comunica di essere stato uno dei richiedenti dell'odierna audizione. Mostra preoccupazione per le gravi criticità insistenti sulla rete dei trasporti siciliana, paventa inoltre la marginalizzazione di territori della Sicilia a causa di investimenti principalmente indirizzati verso l'asse Messina-Catania-Palermo.
La dott.ssa MADONIA, dirigente del servizio trasporti dell'assessorato, evidenzia la mancanza di competenze della Regione nel settore ferroviario. Il contratto di servizio, precisa, è quasi  ultimato, l'unico punto su cui non c'è completo accordo tra lo Stato e l'odierno governo regionale sarebbe l'ammontare del trasferimento di risorse. Racconta del precedente contratto di servizio delineato dal governo Lombardo con il Ministro competente, aggiunge tuttavia che lo stesso non è stato reso esecutivo e che ad oggi i termini sono nuovamente in discussione perché l'ammontare del finanziamento, in rapporto all'ampiezza della rete ferroviaria, sembrerebbe sfavorevole alla Sicilia. Prevede, infine, alcune criticità inerenti alle modalità con cui si svolgerà la gara d'appalto per i servizi resi ai passeggeri siciliani a causa di posizioni monopoliste godute da Trenitalia.
L'on. FAZIO chiede ai deputati di votare una risoluzione, ovvero una mozione, volta ad obbligare il governo regionale a sottoscrivere al più presto il contratto di servizio con il Ministero dei trasporti.
L'on. MALAFARINA evidenzia che l'attuale governo regionale è in carica solo da pochi mesi.
L'ing. BARRACO lamenta la mancanza dei politici dal dibattito sulla rete ferroviaria siciliana. Afferma la sicurezza e l'economicità del trasporto su rotaie rispetto a quello su gomma. Chiede la creazione dei cosiddetti incroci intelligenti al fine di velocizzare i tempi di percorrenza.
Il sig. PERRONE, sindacalista della CISL, paventa la riduzione del numero dei binari delle ferrovie siciliane programmata dalla società Rete ferroviaria italiana SPA (RFI), stima tale riduzione in 300 kilometri. Lamenta la mancanza di un'offerta commerciale adeguata da parte della società Ferrovie dello stato. Sostiene la necessità di creare una sinergia tra le varie reti di trasporti esistenti in Sicilia al fine di razionalizzare l'intero comparto. Rileva l'importanza, da parte delle istituzioni siciliane, di assumere un ruolo importante nella politica dei trasporti ferroviari. Infine, chiede di conoscere l'ammontare dei contributi ricevuti da Trenitalia per il trasporto in Sicilia.
Il sig. SPANO', sindacalista della CGIL, afferma la necessità di firmare al più presto il contratto di servizio poiché, in assenza dello stesso, la società Trenitalia mantiene un assoluto potere decisionale in merito ai servizi relativi al trasporto ferroviario. Analizza le voci che compongono l'ammontare del finanziamento al trasporto pubblico delle regioni a  statuto ordinario, evidenzia le differenze rispetto alle regioni a statuto speciale, principalmente in relazione ai contributi erogati a seguito del prelievo sulle accise. Rileva le criticità e le duplicazioni con cui vengono erogati i finanziamenti al trasporto pubblico in Sicilia, cita a tal riguardo i contributi concessi dalla Regione a tre diversi vettori che percorrono la medesima tratta Palermo-Catania.
Il PRESIDENTE chiede informazioni in merito alla predisposizione dei Piani di trasporto e chiede altresì di potere acquisire i relativi documenti.
La dott.ssa  MADONIA risponde che il Piano dei trasporti infrastrutturale è stato adottato nel 2002, tuttavia rileva che non sono stati ancora adottati i Piani di trasporto relativi ai servizi.
L'on. MALAFARINA manifesta il proprio impegno nel trovare soluzioni atte a razionalizzare le risorse del comparto.
L'on. FAZIO dichiara la necessità di avere politiche regionali in materia di mobilità e trasporti.
Il sig. MALAPONTI afferma l'esistenza di competenze regionali nel settore ferroviario legate agli ingenti finanziamenti erogati dalla Regione alle ferrovie dello Stato.  Critica le spese della Regione in materia di studi e piani di trasporto mai realmente attuati. Si dichiara in disaccordo con i finanziamenti concessi alla tratta Palermo-Catania poiché gli stessi toglierebbero risorse al resto della Sicilia.
L'on. MALAFARINA non condivide l'opinione secondo la quale gli investimenti nella tratta Palermo-Catania sarebbero sostitutivi rispetto a quelli destinati ad altre  tratte, si dichiara  invece convinto della necessità di realizzare una rete dei trasporti globalmente efficiente e tecnologicamente avanzata.
L'on. FOTI ritiene necessario indirizzare i finanziamenti pubblici per il trasporto in quelle zone dove insistono gravi carenze infrastrutturali, conseguentemente non ritiene utile investire nell'alta velocità per la tratta Palermo-Catania. Afferma con decisione la necessità di intervenire nella rete ferroviaria del Sud-est della Sicilia.
L'ing. COSTANTINO elenca i dati in possesso delle Ferrovie dello Stato sul numero di passeggeri che usufruiscono del trasporto ferroviario, indica in 28 mila le persone che giornalmente viaggiano in Sicilia. Precisa che tutte le spese effettuate in Sicilia, a seguito di finanziamenti pubblici, vengono rendicontate alla Regione. Sottolinea le caratteristiche dell'offerta commerciale della società Trenitalia, aggiunge che la stessa è la risultante di variabili che non possono essere separate dai costi di gestione.
Il PRESIDENTE, nel ricordare la necessità di approfondire alcune questioni emerse nell'odierna audizione, anche attraverso l'acquisizione di atti e documenti provenienti dall'Assessorato, non avendo altri chiesto di parlare, dichiara chiusa la seduta.
La seduta è tolta alle ore 13.35.

sabato 9 marzo 2013

Leanza, garantire trasporto ferroviario in Sicilia. Tagliate 105 tratte.

Il deputato Udc in merito ha presentato un'interrogazione all'Ars.
Bisogna garantire il trasporto ferroviario in Sicilia. Il taglio di 105 tratte da parte di Trenitalia, compresi collegamenti locali e percorrenze metropolitane che sara' operato dal prossimo 10 marzo, procurera' non pochi disagi all'utenza siciliana e soprattutto ai pendolari che viaggiano ogni giorno per lavoro". Lo afferma il capogruppo Udc all'Ars, Lino Leanza, che ha presentato in merito un'interrogazione. "Vogliamo comprendere come sono cambiati i rapporti tra Trenitalia e Regione in relazione all'esecuzione del contratto - aggiunge -. Trenitalia, infatti, giustifica il proprio operato in ragione della riduzione del 10% di risorse pubbliche nel contratto stipulato con l'amministrazione regionale. I tagli, pero' - conclude Leanza - in termini di servizi sono superiori rispetto alla 'sforbiciata' del 10% e molte zone della Sicilia rimarranno senza collegamenti".
Fonte: ilvelino – 08 marzo 2013 14.02

domenica 13 novembre 2011

Trasporto gratuito delle Forze dell’Ordine, all'ARS passa emendamento.

E’ stato accolto, dall’Assemblea Regionale Siciliana, un emendamento, anche a mia firma, che stanzia la somma di € 6.436.716,67 per il trasporto gratuito ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine nella Regione Sicilia per ragioni di servizio.
Ne da notizia il Vicepresidente della Commissione ‘Affari Istituzionali’ dell’Ars, On. Vincenzo Vinciullo, che, in più occasioni, aveva ribadito che l’assegnazione dei fondi, insufficienti a coprire le spese sostenute, ha costretto alcuni Comandi regionali delle Forze armate a bloccare l’accesso dei militari dipendenti a detto servizio, che è indispensabile per assicurare sicurezza ai Cittadini che viaggiano sulle linee di trasporto.
L’On. Vinciullo aveva, infatti, ravvisato, in Commissione Bilancio, la necessità di rivedere l’intero sistema legislativo che regolamenta la circolazione gratuita sui mezzi pubblici delle Forze dell’Ordine e, in attesa di modificare la legge in vigore, chiedeva al Governo di prendere impegno con le società di trasporto per onorare il costo del servizio reso, prevedendo una integrazione al Bilancio regionale, inserendo le somme necessarie tra pregresso e presente.
"Con l’emendamento presentato ed approvato in Aula, finalmente, le Forze dell’Ordine – ha concluso l’On. Vinciullo – potranno tornare ad utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici per continuare la meritevole azione di contrasto alla criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini."