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lunedì 10 marzo 2014

I ritardi e i disservizi di venerdì 28 febbraio 2014 alla stazione di Alcantara

Mi permetto di inoltrare questa lamentela attraverso gli organi di stampa, in considerazione del fatto che la Direzione regionale di Trenitalia non risponde ai miei reclami, oppure afferma di aver risposto, ma non è in grado di inoltrare copia della risposta fornita. Di seguito i fatti:
Venerdì 28 febbraio il treno 12865 viene fermato alla stazione di Alcantara per il solito incrocio giornaliero con il treno 3866, diretto da Siracusa a Messina.
Tale incrocio si risolveva fino allo scorso anno (cioè fino a prima della variazione dell’orario), in circa 2/3 minuti, mentre adesso il tempo medio di attesa è di circa 10/15 minuti: ad esempio oggi il treno 3866 arriva alla stazione di Alcantara intorno alle 7,15 già con un ritardo di 20 minuti.
Nonostante il transito del 3866 il nostro treno 12865 continua a rimanere fermo, i pendolari non ne conoscono le ragioni e le porte sono serrate.  Si fanno le 7,25 e sopraggiunge il treno 8579 partito da Taormina e diretto a Catania. Non sappiamo cosa fare, non abbiamo notizie, non riusciamo ad aprire le porte, qualcuno è tentato di sbloccarle, qualcuno si affaccia dal finestrino chiamando il capotreno. Finalmente si sbloccano le porte, si attraversano i binari e si sale tutti di fretta sul treno 8579.
Sulla mia richiesta di informazioni, non appena salito sul treno 8579, il capotreno chiama la sala operativa, spiega la situazione dei pendolari trasbordati dal 12865 ma durante il colloquio telefonico si sente chiudere il telefono in faccia. Si riparte dopo un’attesa (ingiustificata) di oltre 20 minuti.
Come al solito non si riescono a gestire problemi ed emergenze. Cosa è successo al 12865? Sappiamo solo che è arrivato a destinazione con un ritardo di 90 minuti.
 Ho chiesto più volte a Trenitalia senza avere risposte:
Perché si modificano unilateralmente gli orari dei treni creando inutili attese e disagi ai viaggiatori, senza prima consultare il comitato pendolari?
Perché l’orario ufficiale di arrivo a Catania del treno 12865 è stato posticipato dalle 7,37 alle 7,42 e adesso alle 7,45?
Perché l’orario di partenza del treno 12830 è stato posticipato a Catania dalle 15,30 alle 15,37 e adesso alle 15,45 allungando lo stacco temporale dal precedente treno 12880 (delle 14,22) e sempre più a ridosso del successivo treno 12882? 
Questi i treni in ritardo nella prima mattinata di venerdì 28 febbraio:
Treno 3868 ritardo 10 minuti - Treno 3866 ritardo 11 minuti
Treno 8580 ritardo 12 minuti - Treno 8577 ritardo 21 minuti
Treno 8579 ritardo 21 minuti - Treno 12870 ritardo 44 minuti
Treno 12865 ritardo 90 minuti.
In totale i sette treni hanno accumulato un ritardo complessivo di 226 minuti pari a 3 ore e 26.
Chi risponde per questi ritardi? - Quali provvedimenti verranno presi? - Chi ripaga il pendolare di queste ore perse?
Al Dirigente Generale del Dipartimento infrastrutture e Mobilità
Al Dirigente Dott. Diego Greco del 4° Servizio Trasporto ferroviario 
Fiumefreddo, 04 marzo 2014
Gemelli Fabrizio - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr







domenica 17 febbraio 2013

Tratta ferroviaria Alcantara-Randazzo presto sarà attivato un tavolo tecnico

Gaggi. Si è tenuta la conferenza sull'ipotesi di riattivazione della tratta ferroviaria Alcantara-Randazzo, alla presenza dell'assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Antonino Bartolotta, del presidente della Rete ferroviaria italiana Dario Lo Bosco, del Presidente del Parco fluviale dell'Alcantara, Bruno De Vita, dei sindaci della municipalità! ospitante Francesco Tadduni, di Graniti, Marcello D'Amore, di Motta Camastra, Andrea Scarpignato, di Malvagna, Rita Mungiovino, di Roccella Valdemone, Antonino Pillera, di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, degli assessori dei comuni di Taormina e Calatabiano.
«Su proposta congiunta - ammette Tadduni - del Presidente della Rfi e dell'Assessore Bartolotta, nei prossimi giorni, verrà attivato, all'assessorato regionale delle Infrastrutture, un tavolo tecnico che vedrà la presenza degli enti interessati, attraverso il quale verranno vagliate tutte le ipotesi dibattute per giungere, entro tempi rapidi, alla redazione di un piano finanziario che consentirà di prendere una decisione definitiva sul percorso da intraprendere. Un ringraziamento particolare a Bartolotta, già sindaco del comune di Savoca, questo per tutti noi rappresenta la certezza di poter contare su una persona che conosce le peculiarità del nostro territorio».
Alessandra Iraci Tobbi

La Sicilia - Sabato 16 Febbraio 2013 Messina Pagina 35

martedì 27 novembre 2012

Bilancio delle soppressioni e dei ritardi del 26 novembre 2012

Dopo la giornata campale di ieri per tutti i disagi e disservizi subiti da tutta l’utenza che giornalmente si sposta da Siracusa a Messina e viceversa, ho ritenuto opportuno e doveroso completare il report di tutti i ritardi e delle soppressioni dell’intera giornata di ieri, lunedì 26 novembre 2012. Questi i risultati: - I treni monitorati sono stati 48, di questi ne sono stati soppressi 11  per un totale complessivo di 610 km/treno non effettuati. Dei restanti 37 treni, il ritardo complessivo accumulato è di circa 1200 minuti pari a 20 ore. Di certo, ore di lavoro e/o di studio perse, appuntamenti saltati, coincidenze con altri mezzi di trasporto perse e chissà quante altre disavventure. Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario si basino molto sull’orario di trasporto per effettuare scelte, non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi di lavoro in base all’attuale offerta di trasporto ferroviario. Ritengo doveroso sottolineare, ancora una volta, facendo riferimento alla Carta dei Servizi, di Rete Ferroviaria Italiana, che manca del tutto la tempestiva informazione all’utenza in tutte le stazioni, molte delle quali impresenziate (senza Capi Stazione) e senza alcun servizio. Considerato che dal 18 dicembre prossimo le ultime stazioni ancora presenziate quali quella di Alcantara, Giarre-Riposto e Acireale verranno definitivamente chiuse, occorre certamente nell’immediato sapere quale tipo di servizio verrà offerto alla clientela. All’utente non importa sapere di chi sia la competenza, se di Rete Ferroviaria o di altre società ferroviarie, ma interessa solo avere utili e tempestive informazioni per la propria mobilità.

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari 

lunedì 15 ottobre 2012

La Stazione di Giarre-Riposto a dicembre chiude definitivamente

"Di smantellamento delle ferrovie siciliane si è iniziato a parlare dopo i vari assetti societari nel 2000 di Trenitalia e nel 2001 di Rete Ferroviaria Italiana. Nel corso di questo decennio sono state chiuse tutte le piccole stazioni ed in seguito smantellati quasi tutti i servizi nelle stazioni di Messina, Catania e Siracusa per centralizzare tutto su Palermo. Alle denunce che in questi anni abbiamo fatto, non è intervenuto mai nessuno a darci man forte. Abbiamo voluto considerare che se questa fosse una scelta aziendale da parte di Rete ferroviaria Italiana, dal nostro punto di vista non avevamo nulla da obiettare; ma che qualcuno abbia deciso che le ferrovie ed il trasporto ferroviario in Sicilia debba scomparire, questo è davvero inaccettabile. Sulla chiusura delle stazioni il problema non è a Giarre-Riposto ma è molto più grave alla stazione di Alcantara. Tutti i treni in transito della regionale e della passeggeri proprio alla stazione di Alcantara effettuano le cosiddette soste tecniche dove non è data la possibilità ai passeggeri di poter salire e/o scendere. Abbiamo da almeno tre anni chiesto alla Direzione regionale di Trenitalia di trasformare le soste tecniche in fermata, per dare l’opportunità agli utenti del vasto comprensorio catanese-messinese (Calatabiano-Castiglione di Sic.-Trappitello-Gaggi-Graniti-Francavilla e Giardini Naxos) che sono costretti a raggiungere la stazione di Taormina parecchio distante e senza l’opportunità di un comodo parcheggio. A queste nostre richieste Trenitalia non ha mai dato risposte.

Negli anni ci saremmo aspettai un’azione forte e mirata della politica, non solo presso i vertici delle Ferrovie dello Stato ma soprattutto nei confronti del proprietario unico del gruppo Fs che è il ministero del Tesoro.

Ciò in tutti questi anni non è avvenuto ma non è mai troppo tardi.

Oggi più che mai è il momento in cui tutta la politica siciliana debba riconoscere il proprio “mea culpa” e cercare di recuperare le posizioni perdute in tutti questi anni per garantire quella "continuità territoriale" e quel "servizio pubblico" ferroviario che ci spetta di diritto' e che è sancito dagli artt. 3, 16 e 117 della Costituzione".

Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

sabato 25 luglio 2009

Sempre più difficile poter viaggiare in treno, enormi i disservizi e tanti i disagi

Sta diventando sempre più difficile mantenere lo standard della puntualità dei treni in Sicilia, in modo particolare sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, per non parlare della Messina-Palermo. A parte i ritardi giornalieri, desidero sottoporre all’attenzione dei dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, di Trenitalia e dei Dirigenti dell’Assessorato regionale ai trasporti,le problematiche vissute dai pendolari alla stazione centrale di Catania e sull’intera relazione in questi ultimi mesi ed in particolare martedì 14 e venerdì 24 luglio 2009.Il venerdì 24 è stata un’altra giornata di passione alla stazione centrale di Catania per quanto riguarda i disservizi e disagi subiti dai viaggiatori.A dieci giorni esatti da martedì 14 luglio altra giornata da ricordare per i pesanti ritardi e per gli stessi disservizi, i pendolari della fascia jonica e tra l'altro anche molti turisti, sono stati costretti a patire, anche per il gran caldo, le pene dell'inferno. Alla stazione centrale di Catania, i ritardi non si contano più, interruzioni, guasti agli scambi che bloccano la circolazione (vedi le stazioni di Cannizzaro, Bicocca, Acquicella, Giampilieri, Fiumefreddo, Alcantara) e questo è solo l'inizio. In considerazione del fatto che tra due anni al massimo, completato l’SCC (sistema di controllo e comando), tutte le stazioni ivi comprese quella di Messina, Catania e Siracusa, già la maggior parte delle piccole stazioni sono divenute negli anni fermate impresenziate, verranno definitivamente chiuse e a dirigere tutto il traffico ferroviario siciliano sarà la sala operativa di Palermo. Desideriamo capire quale sarà il futuro del trasporto ferroviario in Sicilia. Se allo stato attuale, nelle grandi e medie stazioni, vi sono i dirigenti del movimento ancora in servizio e stiamo riscontrando questi gravi disservizi per quanto riguarda la mancata e tempestiva informazione all’utenza, monitor che di colpo si spengono e non danno più nessuna informazione, se non dei codici di reset, così come è successo il 14 e il 24 luglio alla stazione centrale di Catania, e molte delle volte sono completamente spenti.L’altro aspetto che vogliamo evidenziare, sono gli eccezionali recuperi dei ritardi su tutte le relazioni ferroviarie. Quello che abbiamo verificato è riferito al treno 12814 del 17 luglio che è arrivato alla stazione di Furci Siculo alle 19.18 (arrivo programmato 19.02) ed aveva accumulato 16 minuti di ritardo ed è arrivato a Messina alle 19.48 in anticipo di 10 minuti (arrivo programmato 19.58); è evidente che il treno ha recuperato 26 minuti (ritardo 16 + 10 anticipo). Ci chiediamo e chiediamo ai dirigenti ferroviari come può recuperare il treno in questione 26 minuti in 30 km, questa è la distanza km/treno tra Furci Siculo e Messina Centrale, quando da orario ufficiale sono previsti 55 minuti per la stessa percorrenza? La risposta è evidente, Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 6/10 minuti per ogni ora di percorrenza.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

giovedì 20 settembre 2007

Richiesta di ripristino orario treno 12809

Egr. Direttore Trasporto Regionale Trenitalia Con la presente si sollecita il ripristino immediato dell'orario del treno 12809, con arrivo a Giarre alle ore 8,04 e a Catania alle 8,30, nel contempo ricordando come più volte segnalato nel corso dell'anno 2005 attraverso numerosi reclami, ed altrettante risposte del tipo copia/incolla, che il minuetto è inadeguato al servizio del 12809. Solo nell'ultima settimana per due volte abbiamo viaggiato come una sardina in piedi. L'unico vantaggio che doveva fornire l'arrivo in Sicilia del Minuetto, ovvero l'istituzione di ulteriori Km/treno previsti in accordo con la Regione Sicilia, non è stato portato avanti dalla Vostra direzione regionale. Il treno 12809 arriva in stazione a Catania sempre al 7° binario/settore "D" oppure "E". Questo significa che ai 15 minuti sommati alla normale percorrenza che già prevedeva 5 minuti di fermo ad Acireale, vanno aggiunti altri 5/8 minuti per percorrere il marciapiede ed il sottopassaggio. Ovviamente non chiederei questo se da bravo osservatore non avessi notato tutti gli altri binari liberi. La informo che sul treno 12809, da voci di corridoio, alcuni studenti che arrivano alla stazione di Alcantara e Giarre, per frequentare l'istituto commerciale e professionale, a breve si serviranno di un servizio Bus/Navetta, il che significa che i vostri studi sulla clientela e l'elasticità degli orari che continate a dare ai treni, stanno creando un enorme danno.... non aggiungo altro.... Per quanto concerne le stazioni di Carruba e Guardia, fermo restando che possono essere effettuate mantenendo il precedente tempo di percorrenza (che di fatto prevedeva 5 minuti di inutile fermo ad Acireale), Vi chiedo di monitorare se veramente conviene effettuare tali fermate visto che i 2 viaggiatori che si servono del 12809 potrebbero servirsi del treno prima, o di quello successivo, dei quali i 450 Messinesi non possono usufruire. RESTO IN ATTESA DI UNA URGENTE RISPOSTA E SOPRATTUTTO DI UNA SOLUZIONE.
Cordiali Saluti
Fabrizio Gemelli

lunedì 21 novembre 2005

Pendolari ME-CT-SR: Minuetto che non si vedono e treni più lenti di 15 anni fa.

Prendiamo atto, in qualità di pendolari attenti sulla tratta Messina Catania Siracusa dell’evolversi in ogni direzione del traffico ferroviario, dei servizi offerti da Trenitalia, e prendiamo atto della novità presentata ormai da tempo con i City Express e con i treni Minuetto. Come al solito tutto è studiato e pianificato nel migliore dei modi, ma come sempre a tavolino, senza avere la benché minima idea di come sfruttare al massimo un servizio sempre più povero di risorse pubbliche, e pensato per trasportare persone da un posto a un altro, sia essa località di studio o di lavoro. Ma il fine deve esserci e deve essere diverso dallo spreco ingiustificato di milioni di euro.
In 15 anni ci ritroviamo con materiale rotabile sempre più vecchio e meno affidabile dal punto di vista della sicurezza, ci ritroviamo con tempi di percorrenza più lunghi, a fronte di una maggiore tratta a doppio binario, con l’unica giustificazione di garantire una percentuale più elevata di treni che arrivano a destinazione con meno di 5 minuti di ritardo, per centrare gli obiettivi prefissati dalla carta dei servizi. Sappiamo cosa significa vedere inutili doppioni di treni a distanza di minuti; cosa significa lamentare ogni giorno disservizi, come porte guaste, ritardi ingiustificati, fermi in linea per problemi al materiale oppure agli scambi, insufficienza di posti a sedere, sistemi di climatizzazione guasti… E come se non bastasse, oggi ci ritroviamo con treni diretti che impiegano lo stesso tempo di un locale di 15 anni fa.
Al fine di non ripetere quello che già da tempo gli organi in indirizzo conoscono bene tramite l’informazione sui quotidiani e sulle televisioni grazie all’Associazione dei Pendolari, con la presente chiediamo all’Assessore Regionale ai Trasporti, On. Fabio Granata, al quale da oltre un anno chiediamo un incontro per rappresentare al meglio tutte le problematiche che giornalmente viviamo sulla nostra pelle come maggiori fruitori e conoscitori dell’attuale servizio di trasporto pubblico ferroviario, di capire l’utilità dei Minuetto come City Express, considerato che gli stessi sulle relazioni impiegate viaggiano totalmente vuoti. E ancora qual è il ritorno, visto il piano di ammortamento per l’acquisto degli stessi in chilometri treno? Quanti Minuetto allo stato attuale sono stati consegnati?
Non capiamo il perché dell’introduzione di questi treni con l’esclusione della tratta Taormina – Messina, e il perché della loro introduzione proprio in quelle fasce orarie festive, quando sono presenti sulla tratta Messina-Catania-Siracusa buchi di orario che ormai la direzione di Trenitalia conosce da anni.
Ma soprattutto non capiamo il perché dell’assenza totale di fermate del City Express: come dire che esiste un flusso di “turisti” da Catania a Taormina e viceversa che giustifichi questi investimenti, perché di investimenti si tratta, e un ritorno economico le Ferrovie dello Stato devono averlo o comunque deve averlo preventivato sulla base dei continui e attenti studi statistici di società affermate nel settore.
È evidente che una situazione di questo tipo crea scompenso tra i pendolari (tutti a conoscenza dei nuovi treni) che si interrogano su una situazione veramente assurda e inconcepibile anche per i residenti della stessa Giardini Naxos…. E dico Giardini Naxos, perché forse i dirigenti regionali non sanno che la vera Taormina del turista è distante dalla stazione ed è difficilmente raggiungibile a piedi. Forse non sanno che il centro abitato di Giardini Naxos verrebbe meglio servito attraverso una vera valorizzazione della stazione di Alcantara…
Forse a Santa Teresa di Riva non si sono mai contati i pendolari che si servono del treno tra le ore 7,15 e le 7,27, perché nonostante gli 80-120 studenti che affollano in salita il 12809 ogni mattina, ancora si aspettano le risposte sulla nostra richiesta di aggiungere una vettura al treno. Ancora rimaniamo in attesa di risposte in merito ai ritardi continui e degli orari super allungati, ad esempio del 3834 e del 3851, che da Taormina a S. Teresa di Riva, senza fermate intermedie e da orario ufficiale impiegano quanto un autobus di linea (vedi PA601 e PA602).
Riteniamo opportuna a breve e urgentemente una revisione totale di tutte le tracce orarie dei nuovi treni al fine di ottenere un vantaggio per il pendolare che rappresenta il vero e unico ritorno economico, cominciando da una migliore ripartizione dei nuovi treni tra la Messina-Taormina, la Taormina-Catania e la Catania-Siracusa, e dall’introduzione delle fermate intermedie di Santa Teresa di Riva e Giarre Riposto.
E ancora potremmo parlare dei bagni chiusi nelle stazioni dal mese di giugno, tra il silenzio e l’assenso dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, che non è minimamente intervenuto nella questione, per la quale non capiamo il “metro” adoperato per attuare tali disposizioni, soprattutto in quella di S. Teresa di Riva. E ancora non sappiamo nulla dei lavori inerenti il doppio binario sulla Fiumefreddo - Giampilieri… ma qui passiamo la parola alla competente struttura Politica e Ferroviaria, per avere quelle rispose chiare che attendiamo ormai da tempo.
Fabrizio Gemelli - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr.

martedì 20 settembre 2005

Insufficienza di posti a sedere sul treno 12809

Egr. Ing. Giuseppe Trapani, Le inoltro una foto scattata con un telefonino cellulare, stamattina sul 12809, appena salito sul treno alla stazione di S. Teresa di Riva. Praticamente il numero delle persone in salita alla stazione di S.Teresa di Riva, nel giro di 15 giorni si è moltiplicato di 9-10 volte, ed ho avuto modo di contare circa 180 (cento-ottanta) persone presenti sul marciapiede del binario 1, tutte salite sul 12809 (il 3876 era fortunatamente passato puntuale). La situazione che può vedere, è quella presentatasi all'ingresso di una delle carrozze, e a differenza di quanto può sembrare, le persone sono praticamente ferme (basta osservare gli studenti nella parte centrale). Sia il capotreno (quel signore sulla sinistra rimasto in piedi) che Rosario di Francesco, alle prese con la controlleria (che ci legge per conoscenza), possono confermare anche le enormi difficoltà di movimento delle persone che non hanno trovato posto, difficoltà venute meno con la fermate di Alcantara, e rientrate con quella di Giarre. Poichè una situazione di questo tipo, che ritengo sia stata già segnalata parecchie volte dal capotreno, si presume che duri per tutto il periodo scolastico, è necessaria nel più breve tempo possibile l'aggiunta di qualche vettura, da mantenere ogni anno almeno fino al mese di maggio. Certo di un suo accoglimento favorevole, porgo cordiali saluti.
Fabrizio Gemelli COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

lunedì 29 novembre 2004

Ritardi del treno 12803 del mese di novembre

Con la presente, desidero segnalare che il treno regionale 12803 Messina Catania dal 1° novembre 2004 ad oggi è arrivato a Catania con un ritardo superiore ai 5 minuti nei seguenti giorni:
03/11 arrivo a Catania 7,45 - 04/11 arrivo a Catania 7,46 - 08/11 arrivo a Catania 7,47
09/11 arrivo a Catania 7,43 - 11/11 arrivo a Catania 7,54 (partenza da Alcantara 7,08)
15/11 arrivo a Catania 7,54 - 24/11 arrivo a Catania 7,51 (partenza da Alcantara 7,02) Preciso che l'orario rilevato è sempre arrotondato per difetto e sono esclusi sia il giorno dello sciopero che i giorni di sabato (per me non lavorativo).
Risulta inoltre evidente che il vostro precedente dato virtuale fornitomi di 7 volte di ritardo superiore ai 5 minuti su 70 rilevazioni è alquanto distante dai dati effettivi... oppure siamo tutti noi pendolari ad avere "sempre" l'orologio avanti?Inutile dirvi ancora una volta che è frequente vedere transitare il treno espresso 823 dalla stazione di Santa Teresa di Riva alla 6,30, con enormi disagi anche per i pendolari del regionale 12800.
Colgo inoltre l'occasione per segnalare che il 3890 nella giornata del 25/11 è arrivato al binario 2, con trasbordo dei viaggiatori e conseguente partenza dal binario 3 (comunicato alle 18,37), e che nella giornata del 26/11 è stato inspiegabilmente soppresso il 12822.
Cordiali Saluti Fabrizio Gemelli