Visualizzazione post con etichetta alcamo-trapani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta alcamo-trapani. Mostra tutti i post

sabato 25 gennaio 2014

Firma la petizione per la riapertura delle tratte ferroviarie Caltagirone-Gela e Alcamo-Trapani

E' importante per la salvaguardia e la tutela dei diritti alla mobilità in una Regione che, come la Sicilia, deve le proprie infrastrutture all'Unità d'Italia. Questo è un diritto che dobbiamo far rispettare e reclamare ad alta voce ai nostri politici. Serve tutta la sensibilità dei cittadini, delle associazioni e degli amministratori di tutto il territorio siciliano.
Vota la Petizione...

Comitato Pendolari: Ferrovie siciliane a zero investimenti

In riferimento all'agenzia stampa del sen. Gibiino, prendiamo atto del suo intervento ma dobbiamo constatare che non è solo Rfi a mortificare la nostra regione ma la scarsa attenzione che della nostra classe politica nelle stanze romane a reclamare quanto ci spetta di diritto.

venerdì 24 gennaio 2014

Treni, Sicilia mortificata: di 130 mln chiesti, Rfi ne eroga 24

In riferimento all'agenzia stampa del sen. Gibiino, prendiamo atto del suo intervento ma dobbiamo constatare che non è solo Rfi a mortificare la nostra regione ma la scarsa attenzione che della nostra classe politica nelle stanze romane a reclamare quanto ci spetta di diritto.

mercoledì 4 dicembre 2013

Declino Trasporti nella Provincia di Trapani

Riceviamo e pubblichiamo la nota della Filt Cgil:
Oggetto: Declino Trasporti nella Provincia Trapani
Già nei mesi scorsi, queste Organizzazioni Sindacali hanno rivolto diversi appelli a tutte le forze politiche per richiamarne l’attenzione  all’interesse comune, sociale ed economico, che rappresenta il settore della mobilità e quindi dei trasporti.
Esprimiamo un giudizio di preoccupazione e di allarme della situazione, che consideriamo a un punto di gravità tale da rappresentare una vera e propria emergenza.
Riteniamo che il trasporto regionale e locale, sia esso marittimo, terrestre o aereo, sia fortemente compromesso dai tagli e dalla mancanza di programmazione, e ciò aggiunge la sua negatività a quella crisi che attanaglia, da diversi anni oramai, il nostro Paese.
Siamo invece convinti che il settore trasporti, che rappresenti l’anello fondamentale di quella catena essenziale Agricoltura – Turismo e quindi della principale fonte di economia trapanese, possa svolgere quella funzione anticiclica alla crisi.
Se però questa emergenza non è riconosciuta da tutti, e soprattutto dalle nostre istituzioni locali e regionali, e non viene affrontata e avviata a soluzione, rischia di portare all’implosione non solo gran parte del settore ma l’intera economia della nostra provincia e del resto della regione.
A oggi, facendo un triste resoconto, possiamo tranquillamente affermare che poco, o nulla, si è fatto nel settore.
Anzi, a parte rari comunicati e piccoli interventi di politici locali, continuiamo a registrare quell’inversione di tendenza nelle scelte politiche che invece dovrebbero proporre le giuste soluzioni a problemi riguardanti il settore della mobilità.
Tutto questo ci obbliga a continuare a vivere  in un Paese che viaggia a due Velocità, il Nord e Centro Italia in Alta Velocità e il Sud Italia a bassissima Velocità, e a convivere con un sistema di potere che costringe la nostra Regione, e quindi la Provincia di Trapani, a sottostare all’imposizione economica del Nord e degli altri Paesi Europei.
A questo, si continua a registrare un mancato investimento nelle infrastrutture e nei trasporti che non comporterà altro, per l’anno 2014, un aggravarsi della crisi già esistente e quindi una spesa procapite per famiglia e azienda maggiore rispetto agli anni passati.
Nel territorio Trapanese, trasportare merci e viaggiatori sta diventando davvero una scommessa.
A quest’opera di disfacimento non ci stiamo e non ci stanno i cittadini della Provincia di Trapani, le Associazioni Turistiche e tutte le Aziende che producono ricchezza nel nostro territorio.
Pertanto  ricordiamo, che si tratta di garantire il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini, in particolare delle fasce di reddito più basse.
E’ triste, per un Paese civile com’è il territorio della Provincia di Trapani, il fatto che per percorrere pochi chilometri in treno occorrano ore di viaggio.
Cosi com’è triste viaggiare in autobus vecchio di trenta anni e in strade e autostrade in condizioni minime di sicurezza.
Cosi come siamo contrari a tagliare i finanziamenti per collegamenti marittimi o, peggio ancora, a non mettere a disposizione, da parte del Governo Regionale e Nazionale, i fondi per l’aeroporto di Birgi.
L’appello che rivolgiamo è quello che la Regione, e tutti gli enti locali, facciano la loro parte con gli interventi di programmazione e con le azioni necessarie a promuovere il processo d’industrializzazione del settore trasporti intesa come viabilità e infrastrutture.
Riteniamo quindi, indispensabile e urgente, avviare subito tutte quelle opere e interventi, che possano garantire una ripresa dell’economia Regionale e Trapanese, ossia:
- Sbloccare i finanziamenti promessi, nazionali e regionali, dedicati all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani, riguardante il parziale ristoro per il blocco del traffico aereo a causa della guerra in Libia nell’anno 2011.
Questo darebbe una boccata di ossigeno alla società Airgest, che gestisce l’aeroporto di Trapani, per le future scelte di marketing e quindi per quella garanzia del continuo traffico di viaggiatori che negli ultimi anni hanno portato tanto benessere a cittadini e a tutta l’economia Trapanese.
- Assicurare  i giusti finanziamenti alle aziende marittime che fino ad oggi, nonostante i continui tagli di risorse della Regione, hanno garantito la continuità territoriale con le isole per il trasporto di merci e viaggiatori e in particolare per il trasporto turistico nei mesi estivi.
- L’aggregazione e l’integrazione di tutte le aziende del trasporto pubblico locale con il trasporto ferroviario.
Bisogna che la Regione e gli enti locali mettano a disposizione tutti i loro strumenti, che sono ampiamente sufficienti, per l’aggregazione e integrazione modale gomma ferro, superando duplicazioni e sovrapposizioni di servizi, nonché sperpero di risorse pubbliche, favorendo politiche di mobilità integrata.
L’effetto immediato sarebbe sicuramente quello di rendere il rapporto spesa pubblica – qualità del servizio molto più efficiente di quello attuale, ma anche la possibilità di migliorare le politiche tariffe.
- Ripristino di finanziamenti e scelte coraggiose inerenti al piano d’impresa di alcune grandi aziende del trasporto pubblico locale  a cominciare dall’azienda siciliana trasporti (AST) che svolge servizio pubblico in tutta la Sicilia e che ha una sede a Trapani.
Oggi, questa società rischia il fallimento a causa dei 59 milioni di euro di crediti, e non pagati, nei confronti della Regione.
- Predisporre nuovi collegamenti marittimi per il trasporto merci perchè oggi molte imprese portuali della provincia di Trapani,  causa tagli di linee e quindi riduzione di movimentazione merci, stanno provvedendo a licenziamenti e cassa integrazioni di diversi lavoratori.
Lo stesso stanno facendo gli autotrasportatori costretti, dai maggiori costi, a trovare altre vie per il trasporto merci.
- Ripristinare, in tempi brevissimi, il collegamento ferroviario veloce Trapani – Alcamo Diramazione - Palermo (via milo), anche con riferimento ad una riduzione dei tempi di percorrenza del collegamento Trapani – Palermo grazie al raddoppio ferroviario (in corso di realizzazione) della tratta Palermo – Piraineto.
- La progettazione e realizzazione, degna di un Paese industrializzato, del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Birgi e quindi la possibilità di collegare l’aeroporto di Birgi con l’aeroporto Falcone- Borsellino di Palermo.
- Terminare tutte le opere di viabilità iniziate e predisporne altre per velocizzare alcune tratte e soprattutto renderle molto più sicure.
In conclusione le suddette OO.SS  affermano il valore sociale ed economico del settore trasporti, e invitano, per la ripresa economica come volano di sviluppo del nostro territorio, tutte le forze politiche e le istituzioni a predisporre e finanziare tutti quei progetti che possano garantire la mobilità intesa come trasporto merci e persone.
Bisogna adottare tutti quei provvedimenti che possano favorire e incoraggiare i cittadini a utilizzare il mezzo pubblico, a discapito dell’automobile, come mezzo essenziale per i loro spostamenti.
Solo in questi termini possiamo parlare di sviluppo della mobilità, del turismo e quindi dell’economia di tutto il territorio.
Fiduciosi nell’interesse alla problematica sopra esposta, e quindi all’interesse collettivo, porgiamo i più fraterni saluti.

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Maurizio Lupi
Al Presidente della Regione Sicilia Pres. Rosario Crocetta
All’Assessore Regionale Infrastrutture Dott. Nino Bartolotta
Ai Deputati Regionali Sicilia
Alla Giunta regionale Sicilia
Agli Onorevoli Parlamentari eletti nella Provincia di Trapani
Al Prefetto di Trapani Dott. Leopoldo Falco
Al Commissario Straordinario della Provincia Trapani Dott. Darco Pellos
Ai Sindaci della Provincia di Trapani
P.C.
Associazioni Consumatori tutte
Associazioni Diritti Civili tutte
Comitato Pendolari tutti
Organi di Stampa

Prot. N 10/TP/Filt Cgil Tp   -   Trapani 02 Dicembre 2013
Filt Cgil Trapani   -   Filt Cgil Sicilia   -   Cgil Trapani

lunedì 4 novembre 2013

Le nostre richieste nell’incontro con il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità - Regione Siciliana.

Nell’incontro di domani, con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, porteremo le seguenti richieste:

CONTRATTO DI SERVIZIO:
Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido per porre, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e della mobilità sostenibile.

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE E RAMI SECCHI:
Chiediamo di conoscere quali sono le sorti delle tratte ferroviarie:
- Catania-Palermo, perché la Regione Siciliana non ha portato avanti il progetto per velocizzare il tracciato esistente che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 40 in un anno e mezzo di lavori con i 30 milioni di euro già finanziati dal 2010?
- Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte in territorio di Niscemi la Regione cosa può dirci?
- Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio di quest’anno per i continui smottamenti anche su questa relazione nessuna presa di posizione della Regione.
- Stazione di Comiso lo smantellamento dell’infrastruttura ferroviaria incombe, anche qui il silenzio della Regione.

COINCIDENZE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-MESSINA-PALERMO
Ad oggi non sono state create le coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni regionali in partenza da Messina per Palermo.

INTEGRAZIONE URGENTE SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
In considerazione del fatto che l’ultimo treno da Siracusa parte alle ore 17.16, si rende necessario chiedere l’istituzione di una corsa treno alle ore 18.10 da collegare al treno 12884 che parte da Catania alle 19.40 o in alternativa istituire l’aggiunta di una vettura come servizio regionale ai due ICN 1956 e 1960.

PROPOSTA URGENTE SULLA RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
L’opportunità di trasformare tutte le soste “tecniche” in “fermate” nella stazione di Alcantara, importante crocevia ferroviario. Tale richiesta scaturisce in considerazione del fatto che quasi la totalità dei treni sostano (dai 5 ai 10 minuti) per fare incroci e/o precedenze in questa stazione, dove non è possibile far salire o scendere la clientela. Con la trasformazione richiesta si darà l’opportunità a tutta l’utenza del comprensorio: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione Sic. e Francavilla Sic. di poter utilizzare il servizio ferroviario nella stazione di Alcantara vista la distanza dalla stazione di Taormina-Giardini e la scarsa opportunità di poter lasciare il proprio mezzo, specie in estate.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI
Abbiamo assistito sino ad oggi alla modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia ma i tempi di percorrenza si continuano ad allungare, addirittura in alcune tratte sono gli stessi tempi di percorrenza di ventanni fa.

PROPOSTE/VARIAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA

PROPOSTE/VARIAZIONI RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA

RIPRISTINARE I TRENI DEL MARE CATANIA-LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS - Servizio sospeso per l’anno 2013.

Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.

Alla luce di quanto esposto, chiederemo al Dirigente Generale Dott. Giovanni Arnone,  di conoscere quali sono le iniziative e cosa vuole fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario nell’immediato.

Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

giovedì 10 ottobre 2013

Sicilia: Trasporto Ferroviario lasciato al suo declino


Mentre Rete ferroviaria italiana continua a smantellare buona parte di quel che resta della rete ferroviaria siciliana, vedi la tratta Siracusa-Ragusa-Gela, vedi la Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte ferroviario, vedi la Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio per i continui smottamenti, vedi il mancato collegamento ferroviario con l’aeroporto di Catania di cui tutti parlano, vedi il mancato raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri seppur finanziato dal 2005, e così via….
La Regione Sicilia, proprio oggi con il convegno tenutosi a Vittoria, realizza  in collaborazione con il Governo di Malta il “Progetto Streets” strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta.
Progetto da realizzare in partenariato con il Collegio universitario Arces, il Comune di Vittoria, l'Autorità Portuale di Catania ed è capofila la Regione Sicilia con il Dipartimento regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti. Gli altri partner sono l'Autorità governativa Transport Malta e l'Università di Malta. L’importo a disposizione per la realizzazione del progetto “Streets” è di circa 2,5 milioni di euro.
Ritengo che tutto ciò sia assurdo, oltre all’enfasi della conquista del 28 febbraio 2013 per la firma del CIS (contratto istituzionale di sviluppo), la Regione Sicilia non ha ad oggi ancora fatto presente cosa vuole fare del trasporto pubblico ferroviario isolano. La Regione non ha ancora chiuso il
Contratto di servizio con Trenitalia ed in quattro anni abbiamo perso quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord, non ha preso posizione per le tratte ferroviarie chiuse da parecchio tempo però, pensa al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti e piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità, pensa ad un maggiore livello di servizio per il traffico di merci/persone, pensa ad una maggiore sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze deboli tra l’Italia e Malta, ma non pensa alla sua Sicilia oramai sempre più isolata dal continente Italia su tutti i fronti (aereo, marittimo, ferroviario e stradale) lasciandola al suo lento declino.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

giovedì 8 agosto 2013

FONDI PER LA TRATTA FERROVIARIA TRAPANI / ALCAMO IL SENATORE SANTANGELO DEL M5S, IMPEGNA IL GOVERNO

FONDI PER LA TRATTA FERROVIARIA TRAPANI/ALCAMO IL SENATORE SANTANGELO DEL M5S, IMPEGNA IL GOVERNO (Comunicato Stampa del 07/08/2013)
Nella seduta pubblica del Senato della Repubblica n. 90 del 06 agosto c.a., in sede di esame del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia, è stato accolto dal Governo l'ordine del giorno G18.104.
Il disegno di legge "detto del fare", all'articolo 18 al comma 1, prevede nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di un Fondo con una dotazione complessiva pari a 2.069 milioni di euro ripartita per cinque anni volto a consentire nell'anno 2013 la continuità dei cantieri in corso ovvero il perfezionamento degli atti contrattuali finalizzati all'avvio dei lavori.
Il comma 2 del medesimo articolo, oltre ad indicare direttamente alcuni interventi, prevede che gli interventi finanziabili saranno individuati con uno o più decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze ed individua esplicitamente alcuni interventi da realizzare.
Il Portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato Vincenzo Santangelo firmatario dell'O.d.G., nella sua premessa ha fatto riferimento allo stato di chiusura, della tratta ferroviaria che collega Trapani a Palermo, via Milo, e vista la previsione della dotazione economica prevista dall'art. 18 comma 1 del decreto legge n. 69/2013, ha impegnato il Governo a valutare la possibilità di destinare, con il primo provvedimento utile, le risorse necessarie al ripristino della tratta ferroviaria che collega Trapani ad Alcamo.
Già lo scorso 29 luglio, il portavoce Santangelo, aveva depositato un atto di sindacato ispettivo n. 3-00282 il 29 luglio 2013, nella seduta n. 81 con il quale interrogava il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, su quali misure di competenza intendeva promuovere per ripristinare e potenziare la tratta ferroviaria da Palermo a Trapani.
Questo intervento, certamente avrà una ricaduta positiva sul territorio, con l'aumento dell'offerta della mobilità al turista, ma anche ai pendolari che usano il treno per raggiungere il posto di lavoro.
Vincenzo Santangelo
Movimento 5 Stelle

Senato della Repubblica

Chiusura tratta ferroviaria Alcamo-Trapani. Interrogazione Sen. Santangelo

Interrogazione a risposta orale
SANTANGELO - Al Presidente del Consiglio dei ministri, Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico.
premesso che:
si è appreso che a partire dall'11 Agosto c.a., la RFI che gestiste per conto delle "Ferrovie dello Stato Italiane", avrebbe intenzione di sopprimere definitivamente la tratta ferroviaria che porta da Alcamo a Trapani; la tratta ferroviaria che collega Trapani a Palermo, via Milo, e in particolare il tratto che collega Trapani ad Alcamo a seguito di un cedimento strutturale, è rimasta chiusa al traffico già dal 25 febbraio del c. a.; la durata del tragitto tra Trapani e Palermo, attraverso la tratta in questione é di circa due ore e mezzo, mentre con la chiusura del tratto tra Alcamo e Trapani per andare in treno da Trapani a Palermo, due città che distano in linea d'aria 70 chilometri, attraverso l'unica possibile alternativa ferroviaria ci si impiegherebbe almeno 5 ore; in molte parti d'Italia in 5 ore di treno, ma anche in 2 ore e mezza, si riescono a percorrere distanze considerevolmente maggiori di 70 chilometri, e che nelle due provincie regionali di Trapani e Palermo risiedono complessivamente 1,7 milioni di abitanti; nel 2005, in occasione di un evento sportivo internazionale, le regate veliche della Louis Vuitton Cup acts, furono messi temporaneamente in opera dei treni che percorrevano il tragitto da Palermo a Trapani in 1 ora;
considerato che:
la chiusura avrebbe forti ripercussioni sulla mobilità di un migliaio di persone tra lavoratori e passeggeri, che utilizzano la tratta per recarsi a lavoro; la tratta ferroviaria in questione è strategica, in quanto al momento è l'unica che collega l’aeroporto di Birgi e mette in collegamento quest'ultimo con l'aeroporto di Palermo "Falcone-Borsellino"; il Programma delle infrastrutture strategiche emanato nello scorso aprile, sembra non tenere conto del potenziamento della linea strutturale necessaria per lo sviluppo del territorio, tra cui quello di potenziare l’offerta del trasporto ferroviario aumentando la frequenza dei treni, linea per Trapani;
la interruzione del servizio della tratta in questione impedirebbe sostanzialmente, di utilizzare il trasporto ferroviario, sia a turisti che atterrino nell'aeroporto di Trapani Birgi e vogliano spostarsi verso Palermo o la Sicilia Orientale, sia viceversa che atterrino nell'aeroporto di Palermo Punta Raisi e vogliano spostarsi verso Trapani o le località della costa occidentale;
penalizzerebbe la mobilità dei pendolari che si spostano per lavoro;
si chiede di sapere:
se il Governo e i ministri siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa, e se la detta chiusura della tratta ferroviaria sia stata approvata dal governo, e quali misure si intendano promuovere per ripristinare e potenziare la tratta ferroviaria da Palermo a Trapani, con l'obiettivo di potenziare effettivamente l'offerta di trasporto ferroviario in Sicilia occidentale, e migliorare i collegamenti dei due aeroporti di Trapani e Palermo, con l'aumento considerevole della frequenza dei treni e la riduzione dei tempi di percorrenza medi a meno di 60 minuti primi.
La chiusura della tratta ferroviaria Trapani-Palermo, ed in particolare la via Milo che collega Trapani ad Alcamo, nel prossimo 11 agosto, come annunciato da RFI, che gestisce per conto di Ferrovie dello Stato s.p.a. l'intera rete ferroviaria italiana, si rivela una beffa per il territorio trapanese.
Rischia di mettere in ginocchio lo sviluppo del territorio che necessita di essere attenzionato e non dimenticato, come successo nel Programma Infrastrutture Strategiche emanato dal Ministero dei Trasporti già nello scorso aprile. L'importanza della tratta è legata anche al collegamento con i due maggiori aeroporti del versante occidentale della Sicilia, cioè quello di Palermo e quello di Birgi-Trapani, oltre al fatto che diventa penalizzante per il flusso dei pendolari giornalieri che fruiscono del treno per recarsi a lavoro.
Oggi, considerata l'importanza del mantenimento e il potenziamento strutturale della tratta ferroviaria, oggi ho depositato una interrogazione, al Governo, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministro dello Sviluppo Economico, per sapere quali misure si intendano promuovere per ripristinare e potenziare la tratta ferroviaria da Palermo a Trapani, con l'obiettivo di potenziare effettivamente l'offerta di trasporto ferroviario in Sicilia occidentale, e migliorare i collegamenti dei due aeroporti di Trapani e Palermo, con l'aumento considerevole della frequenza dei treni e la riduzione dei tempi di percorrenza medi a meno di 60 minuti primi.

venerdì 2 agosto 2013

Utilizzare i fondi del decreto del fare per ripristinare la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani.

Nel decreto del fare sono previsti 2 mld di euro per le infrastrutture, perché non utilizzare questi fondi per ripristinare la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani, chiusa da febbraio di quest'anno.