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sabato 31 ottobre 2009

Lettera alle Istituzioni regionali

Fiumefreddo 27 ottobre 2009

Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Nino Strano

Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Avv. Giovanni Lo Bue

Al Sig. Responsabile 4° Servizio Trasporto Ferroviario Dott. Ignazio Coniglio

Agli Organi di stampa

Oggetto: Soppressioni e ritardi relazione Messina-Catania-Siracusa.-

Tante sono state le problematiche che il popolo dei pendolari della fascia ionica ha subito, sin dai primi giorni del mese di ottobre, a causa della tragedia di Giampilieri, ritardi e soppressioni di treni sopportati con la massima comprensione e rispetto; ma lo stesso popolo dei pendolari della fascia ionica non riesce a capire, invece, le soppressioni attuate dal 19 ottobre 2009 dei treni: diretto 3889 delle ore 5.25, primo treno utile da Messina sino a Siracusa e del treno 12801 da Taormina alle ore 5.20 sino a Catania, sostituiti con la nuova corsa del treno 3841 che parte da Messina alle 4.45 per arrivare a Catania alle 6.10 e proseguire sino a Siracusa.

Soppressioni che hanno creato enormi disagi e scompiglio nell’attività lavorativa di molti utenti, i quali si sono dovuti adattare a queste soppressioni anticipando di almeno 60 minuti la partenza e di conseguenza arrivando con largo anticipo a Catania e/o Siracusa.

Riteniamo necessario e doveroso fare presente che occorre annullare, urgentemente, queste soppressioni che secondo noi non hanno senso ,così come non hanno senso le motivazioni fornite da Trenitalia nel comunicato del 16 ottobre, cito testualmente: “Le violente ondate di maltempo dei giorni scorsi hanno determinato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai treni che rendono necessaria, a partire dal prossimo lunedì 19 ottobre, una temporanea modifica dell’offerta ferroviaria regionale”.

Ci chiediamo: perchè è stato soppresso il treno 3889, primo treno utile che da Messina giunge sino a Siracusa, e perchè il treno 12801 che parte da Taormina quando invece potevano essere soppressi altri treni nell’arco della giornata, che certamente avrebbero arrecato meno danni a tutta l’utenza.

Oltre queste soppressioni, facciamo rilevare che quasi tutti i treni nella relazione Messina- Catania-Siracusa si attestano su un ritardo che va dai 10 ai 50 minuti, minuti preziosi che il popolo dei pendolari-lavoratori-studenti, devono quasi certamente recuperare nei propri posti di lavoro e/o studio.

Considerato che Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente, di fatto, al Pubblico, con una forma giuridica ,dunque, che impone, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia e che la sua mission è quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, aspetto che va sempre tenuto nella massima considerazione, chiediamo ai Dirigenti del Dipartimento ai trasporti della Regione Siciliana di intervenire sulle seguenti problematiche:

soppressione sconsiderata dei due treni 3889 e 12801, quando invece potevano essere soppressi altri treni nell’arco della giornata, che certamente avrebbero arrecato meno danni a tutta l’utenza;

immediato ripristino delle corse dei due treni soppressi 3889 e 12801;

conoscere sino a quando ci saranno questi rallentamenti sulla relazione Giampilieri-Messina e viceversa, dato che nel comunicato del 16 ottobre non si evince;

rivedere la partenza del treno regionale 12809 da Messina anticipandola alle 6.30 con arrivo a Catania alle 8.30.

Desideriamo far rilevare alcuni punti critici: i cambiamenti di orario non verificati con gli utenti; il continuo allungamento delle percorrenze; i tagli su alcune tratte ritenute da Trenitalia rami secchi, ma dove la stessa non ha mai fatto una buona offerta di mobilità; la qualità del materiale rotabile; la pulizia ed il comfort a bordo.

Riteniamo che il perdurare di tale disagi dovrà essere comunicato in modo tempestivo e chiaro a tutta l’utenza pendolare della fascia ionica, almeno per dare l’opportunità di poter scegliere e decidere se continuare a viaggiare in treno, con tutti i disagi previsti, oppure scegliere un mezzo alternativo per raggiungere i luoghi di lavoro e/o studio. A tal proposito occorre dire che, proprio perchè ci ritroviamo sempre più spesso nelle condizioni di dover recuperare ore di lavoro perse, non certo per colpa nostra, ci stiamo organizzando, una volta per tutte, a richiedere il rimborso del costo del biglietto e/o dell'abbonamento.

Dobbiamo far rilevare, nostro malgrado, che l’assessore regionale ai trasporti non ha voluto minimamente ascoltare chi, come noi, continua a dedicare gran parte del proprio tempo in nome di una partecipazione civica attiva e necessaria per dare senso al nostro essere cittadini e, nello specifico, volta a migliorare in primis i servizi di trasporto pubblico per tutte quelle persone, circa cinquantamila, che ogni giorno adoperano il mezzo di trasporto ”Treno”.

Certi di un Vs. autorevole intervento per la risoluzione in tempi brevi di queste problematiche e di un Vs. sollecito e cortese riscontro, disponibili per eventuali chiarimenti e/o approfondimenti, porgiamo cordiali saluti.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

giovedì 20 settembre 2007

Richiesta di ripristino orario treno 12809

Egr. Direttore Trasporto Regionale Trenitalia Con la presente si sollecita il ripristino immediato dell'orario del treno 12809, con arrivo a Giarre alle ore 8,04 e a Catania alle 8,30, nel contempo ricordando come più volte segnalato nel corso dell'anno 2005 attraverso numerosi reclami, ed altrettante risposte del tipo copia/incolla, che il minuetto è inadeguato al servizio del 12809. Solo nell'ultima settimana per due volte abbiamo viaggiato come una sardina in piedi. L'unico vantaggio che doveva fornire l'arrivo in Sicilia del Minuetto, ovvero l'istituzione di ulteriori Km/treno previsti in accordo con la Regione Sicilia, non è stato portato avanti dalla Vostra direzione regionale. Il treno 12809 arriva in stazione a Catania sempre al 7° binario/settore "D" oppure "E". Questo significa che ai 15 minuti sommati alla normale percorrenza che già prevedeva 5 minuti di fermo ad Acireale, vanno aggiunti altri 5/8 minuti per percorrere il marciapiede ed il sottopassaggio. Ovviamente non chiederei questo se da bravo osservatore non avessi notato tutti gli altri binari liberi. La informo che sul treno 12809, da voci di corridoio, alcuni studenti che arrivano alla stazione di Alcantara e Giarre, per frequentare l'istituto commerciale e professionale, a breve si serviranno di un servizio Bus/Navetta, il che significa che i vostri studi sulla clientela e l'elasticità degli orari che continate a dare ai treni, stanno creando un enorme danno.... non aggiungo altro.... Per quanto concerne le stazioni di Carruba e Guardia, fermo restando che possono essere effettuate mantenendo il precedente tempo di percorrenza (che di fatto prevedeva 5 minuti di inutile fermo ad Acireale), Vi chiedo di monitorare se veramente conviene effettuare tali fermate visto che i 2 viaggiatori che si servono del 12809 potrebbero servirsi del treno prima, o di quello successivo, dei quali i 450 Messinesi non possono usufruire. RESTO IN ATTESA DI UNA URGENTE RISPOSTA E SOPRATTUTTO DI UNA SOLUZIONE.
Cordiali Saluti
Fabrizio Gemelli

sabato 7 ottobre 2006

Ancora treni regionali massacrati da Espressi in ritardo

Articolo per la rubrica "Lo dico a la Sicilia"
Per dovere, desideriamo portare a conoscenza l'opinione pubblica dei notevoli ritardi e disagi che caratterizzano il trasporto pubblico ferroviario regionale, segnalati tempestivamente e giornalmente dai colleghi e amici pendolari.Il treno 12803 almeno da metà settembre e fino ai primi giorni di ottobre, è arrivato a destinazione con un ritardo dai 5 ai 30 minuti, accompagnato da continue precedenze consentite arbitrariamente a treni espressi in ritardo, con ripercussioni su tutti gli altri treni regionali che transitano in quella fascia oraria sull'intera tratta Messina - Catania. Più volte abbiamo evidenziato, e continuiamo a farlo, l'incapacità del personale responsabile che gestisce giornalmente queste precedenze: gli incroci sono effettuati senza alcuna logica temporale, e ad esempio eventuali precedenze autorizzate non vengono mai gestite sul terzo binario di Santa Teresa di Riva oppure di Letojanni, rimessi a nuovo, funzionanti e mai utilizzati. Anche la sola logica e l'utilizzo di elementari strumenti di calcolo, anche mentale, consentirebbero in circostanze obbligate e giustificate, di evitare tali situazioni, semplicemente facendo incrociare il 12803 regolarmente con il 12800, e facendolo arrivare a Letojanni per incrociare il 12802.A tale punto qualsiasi espresso potrebbe attendere a Roccalumera il 12800, e successivamente a S. Alessio Siculo l'incrocio con il 12802.L'enorme elasticità degli orari e dei tempi di percorrenza dovrebbe poi permettere il recupero dei pochi minuti persi. Tra l'altro se i treni a lunga percorrenza accumulano ritardo ancor prima di arrivare in Sicilia, non capiamo perchè debbano recuperare 5 minuti del tempo perso proprio a danno dei regionali, in qualsiasi fascia oraria.Inutile far notare che tali ritardi si ripercuotono su tutti gli altri treni regionali che transitano sull'intera tratta Messina - Catania: 12803, 12800, 12802, 12805, 12809, 3876, ecc... Infine cogliamo l'occasione per chiedere alla Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia, di monitorare l'impiego del Minuetto in occasione di treni ad alto flusso di viaggiatori, e di verificarne sempre il funzionamento dell'aria condizionata (non è possibile abbassare i finestrini) e la pulizia dei bagni. Infatti diversi pendolari ci hanno comunicato, nei giorni di impiego di questa tipologia di treno, di non essere riusciti a salire sul 12809, mentre altri ci hanno chiesto fortemente di segnalare il cattivo odore dei bagni che si estende nelle vetture, ed altri ancora l'assenza di aria condizionata in particolare sul 3890.
Giosuè Malaponti - COORDINATORE - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

lunedì 21 novembre 2005

Pendolari ME-CT-SR: Minuetto che non si vedono e treni più lenti di 15 anni fa.

Prendiamo atto, in qualità di pendolari attenti sulla tratta Messina Catania Siracusa dell’evolversi in ogni direzione del traffico ferroviario, dei servizi offerti da Trenitalia, e prendiamo atto della novità presentata ormai da tempo con i City Express e con i treni Minuetto. Come al solito tutto è studiato e pianificato nel migliore dei modi, ma come sempre a tavolino, senza avere la benché minima idea di come sfruttare al massimo un servizio sempre più povero di risorse pubbliche, e pensato per trasportare persone da un posto a un altro, sia essa località di studio o di lavoro. Ma il fine deve esserci e deve essere diverso dallo spreco ingiustificato di milioni di euro.
In 15 anni ci ritroviamo con materiale rotabile sempre più vecchio e meno affidabile dal punto di vista della sicurezza, ci ritroviamo con tempi di percorrenza più lunghi, a fronte di una maggiore tratta a doppio binario, con l’unica giustificazione di garantire una percentuale più elevata di treni che arrivano a destinazione con meno di 5 minuti di ritardo, per centrare gli obiettivi prefissati dalla carta dei servizi. Sappiamo cosa significa vedere inutili doppioni di treni a distanza di minuti; cosa significa lamentare ogni giorno disservizi, come porte guaste, ritardi ingiustificati, fermi in linea per problemi al materiale oppure agli scambi, insufficienza di posti a sedere, sistemi di climatizzazione guasti… E come se non bastasse, oggi ci ritroviamo con treni diretti che impiegano lo stesso tempo di un locale di 15 anni fa.
Al fine di non ripetere quello che già da tempo gli organi in indirizzo conoscono bene tramite l’informazione sui quotidiani e sulle televisioni grazie all’Associazione dei Pendolari, con la presente chiediamo all’Assessore Regionale ai Trasporti, On. Fabio Granata, al quale da oltre un anno chiediamo un incontro per rappresentare al meglio tutte le problematiche che giornalmente viviamo sulla nostra pelle come maggiori fruitori e conoscitori dell’attuale servizio di trasporto pubblico ferroviario, di capire l’utilità dei Minuetto come City Express, considerato che gli stessi sulle relazioni impiegate viaggiano totalmente vuoti. E ancora qual è il ritorno, visto il piano di ammortamento per l’acquisto degli stessi in chilometri treno? Quanti Minuetto allo stato attuale sono stati consegnati?
Non capiamo il perché dell’introduzione di questi treni con l’esclusione della tratta Taormina – Messina, e il perché della loro introduzione proprio in quelle fasce orarie festive, quando sono presenti sulla tratta Messina-Catania-Siracusa buchi di orario che ormai la direzione di Trenitalia conosce da anni.
Ma soprattutto non capiamo il perché dell’assenza totale di fermate del City Express: come dire che esiste un flusso di “turisti” da Catania a Taormina e viceversa che giustifichi questi investimenti, perché di investimenti si tratta, e un ritorno economico le Ferrovie dello Stato devono averlo o comunque deve averlo preventivato sulla base dei continui e attenti studi statistici di società affermate nel settore.
È evidente che una situazione di questo tipo crea scompenso tra i pendolari (tutti a conoscenza dei nuovi treni) che si interrogano su una situazione veramente assurda e inconcepibile anche per i residenti della stessa Giardini Naxos…. E dico Giardini Naxos, perché forse i dirigenti regionali non sanno che la vera Taormina del turista è distante dalla stazione ed è difficilmente raggiungibile a piedi. Forse non sanno che il centro abitato di Giardini Naxos verrebbe meglio servito attraverso una vera valorizzazione della stazione di Alcantara…
Forse a Santa Teresa di Riva non si sono mai contati i pendolari che si servono del treno tra le ore 7,15 e le 7,27, perché nonostante gli 80-120 studenti che affollano in salita il 12809 ogni mattina, ancora si aspettano le risposte sulla nostra richiesta di aggiungere una vettura al treno. Ancora rimaniamo in attesa di risposte in merito ai ritardi continui e degli orari super allungati, ad esempio del 3834 e del 3851, che da Taormina a S. Teresa di Riva, senza fermate intermedie e da orario ufficiale impiegano quanto un autobus di linea (vedi PA601 e PA602).
Riteniamo opportuna a breve e urgentemente una revisione totale di tutte le tracce orarie dei nuovi treni al fine di ottenere un vantaggio per il pendolare che rappresenta il vero e unico ritorno economico, cominciando da una migliore ripartizione dei nuovi treni tra la Messina-Taormina, la Taormina-Catania e la Catania-Siracusa, e dall’introduzione delle fermate intermedie di Santa Teresa di Riva e Giarre Riposto.
E ancora potremmo parlare dei bagni chiusi nelle stazioni dal mese di giugno, tra il silenzio e l’assenso dell’Assessorato Regionale ai Trasporti, che non è minimamente intervenuto nella questione, per la quale non capiamo il “metro” adoperato per attuare tali disposizioni, soprattutto in quella di S. Teresa di Riva. E ancora non sappiamo nulla dei lavori inerenti il doppio binario sulla Fiumefreddo - Giampilieri… ma qui passiamo la parola alla competente struttura Politica e Ferroviaria, per avere quelle rispose chiare che attendiamo ormai da tempo.
Fabrizio Gemelli - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr.

sabato 22 ottobre 2005

Precedenza treni espresso in ritardo

Egr. Direttore, Con la presente desidero chiedere per quale motivo un espresso in ritardo è autorizzato a far ritardare almeno 2 treni regionali. Mi riferisco alla precedenza che, fortunatamente in maniera saltuaria, viene data al treno 1939 a danno del 12809 e del 12804, ma anche del 3842 costretto (?) ad incrociare il 12809 nella stazione di Giarre.Siamo alle solite: l'espresso viene fatto passare a S. Teresa di Riva dopo un'attesa del 12809 di 5-7 minuti e altri 2-3 per la precedenza. Quello che non è chiaro è come mai non viene tenuta in considerazione non solo la normale prescrizione di priorità dei treni, ma anche la normale tabella di marcia dei tempi di percorrenza.L'espresso 1939 ha un tempo di percorrenza S.Teresa-Taormina di 12 minuti (mi avete spiegato che non è possibile impiegare di meno) e Taormina-Catania di 48 minuti, per un totale di 60 minuti.Il regionale 12809 impiega invece da manuale 65 minuti che, detraendo i 10 minuti di tempo perso per l'attesa dell'espresso e la precedenza, diventano 55. Colgo l'occasione per sollecitare l'inserimento di una vettura aggiuntiva sul 12809, dotato di sole 3 carrozze. A S.Teresa di Riva è già difficile prendere posto e tale dfficoltà diventa impossibilità nelle stazioni di S.Alessio Siculo e Letojanni. E proprio nella giornata odierna anche le persone salite a Fiumefreddo sono rimaste in piedi. Tra l'altro sarebbe assurdo monitorare il movimento viaggiatori, come al solito, nel periodo estivo e durante le vacanze natalizie o carnevalesche. Ringraziando anticipatamente per l'attenzione, porgo cordiali saluti.
Fabrizio Gemelli

giovedì 6 ottobre 2005

Precedenza treni espresso in ritardo

Egr. Direttore, Con la presente desidero chiedere per quale motivo un espresso in ritardo è autorizzato a far ritardare almeno 2 treni regionali. Mi riferisco alla precedenza che, fortunatamente in maniera saltuaria, viene data al treno 1939 a danno del 12809 e del 12804, ma anche del 3842 costretto (?) ad incrociare il 12809 nella stazione di Giarre.Siamo alle solite: l'espresso viene fatto passare a S. Teresa di Riva dopo un'attesa del 12809 di 5-7 minuti e altri 2-3 per la precedenza. Quello che non è chiaro è come mai non viene tenuta in considerazione non solo la normale prescrizione di priorità dei treni, ma anche la normale tabella di marcia dei tempi di percorrenza.L'espresso 1939 ha un tempo di percorrenza S.Teresa-Taormina di 12 minuti (mi avete spiegato che non è possibile impiegare di meno) e Taormina-Catania di 48 minuti, per un totale di 60 minuti.Il regionale 12809 impiega invece da manuale 65 minuti che, detraendo i 10 minuti di tempo perso per l'attesa dell'espresso e la precedenza, diventano 55. Colgo l'occasione per sollecitare l'inserimento di una vettura aggiuntiva sul 12809, dotato di sole 3 carrozze. A S.Teresa di Riva è già difficile prendere posto e tale dfficoltà diventa impossibilità nelle stazioni di S.Alessio Siculo e Letojanni. E proprio nella giornata odierna anche le persone salite a Fiumefreddo sono rimaste in piedi. Tra l'altro sarebbe assurdo monitorare il movimento viaggiatori, come al solito, nel periodo estivo e durante le vacanze natalizie o carnevalesche. Ringraziando anticipatamente per l'attenzione, porgo cordiali saluti.
Fabrizio Gemelli

martedì 20 settembre 2005

Insufficienza di posti a sedere sul treno 12809

Egr. Ing. Giuseppe Trapani, Le inoltro una foto scattata con un telefonino cellulare, stamattina sul 12809, appena salito sul treno alla stazione di S. Teresa di Riva. Praticamente il numero delle persone in salita alla stazione di S.Teresa di Riva, nel giro di 15 giorni si è moltiplicato di 9-10 volte, ed ho avuto modo di contare circa 180 (cento-ottanta) persone presenti sul marciapiede del binario 1, tutte salite sul 12809 (il 3876 era fortunatamente passato puntuale). La situazione che può vedere, è quella presentatasi all'ingresso di una delle carrozze, e a differenza di quanto può sembrare, le persone sono praticamente ferme (basta osservare gli studenti nella parte centrale). Sia il capotreno (quel signore sulla sinistra rimasto in piedi) che Rosario di Francesco, alle prese con la controlleria (che ci legge per conoscenza), possono confermare anche le enormi difficoltà di movimento delle persone che non hanno trovato posto, difficoltà venute meno con la fermate di Alcantara, e rientrate con quella di Giarre. Poichè una situazione di questo tipo, che ritengo sia stata già segnalata parecchie volte dal capotreno, si presume che duri per tutto il periodo scolastico, è necessaria nel più breve tempo possibile l'aggiunta di qualche vettura, da mantenere ogni anno almeno fino al mese di maggio. Certo di un suo accoglimento favorevole, porgo cordiali saluti.
Fabrizio Gemelli COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR