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mercoledì 21 ottobre 2009

«Treni soppressi, disagi dei pendolari, Trenitalia incomprensibile»

Tratto dalla rubrica "lo dico a La Sicilia" del 21 ottobre 2009

Abbiamo appreso da un comunicato stampa di Trenitalia che da lunedì 19 ottobre sono soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a seguito dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie, causati dalla recente alluvione che ha colpito le località di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Ai disagi intervenuti per tali motivi nei giorni scorsi, sento il dovere come pendolare ed esponente del Comitato, di fare alcune considerazioni, che riporto di seguito. Viene soppresso il treno 3889, treno diretto da Messina a Siracusa, che rappresentava il primo treno utile per giungere, da Messina, a Catania alle 6,50. Viene effettuata in sua sostituzione una corsa alternativa che consente, partendo da Messina alle 4.40, di giungere a Catania niente di meno che alle ore 6,00. Qui, attendendo quasi un'ora è possibile trovare la prima coincidenza per Siracusa. Non desiderando arrivare a Catania a questo assurdo orario, l'unica e successiva alternativa è rappresentata dal treno regionale 12803 che consente di raggiungere la stazione di Catania alle 7.42. Sì perché con le continue modifiche all'Orario Ufficiale, il treno in parola si è visto posticipare l'orario di arrivo dalle 7.37 alle 7.42. Senza motivo. A seguito dei rallentamenti in prossimità delle località colpite dall'alluvione, il 12803 arriva a destinazione perennemente in ritardo, e con lui tutti i pendolari che desiderano spostarsi dalla provincia di Messina per giungere a Catania. Non si comprendono le scelte, o chiamiamole pure strategie, messe in atto dalla Direzione Regionale di Trenitalia. Forse basterebbe salire a Messina sull'autobus di una nota ditta di trasporto su gomma, prendere comodamente posto (sempre pulito), e ritrovarsi poco dopo più di un'ora al centro di Catania, alle 7,25, in perfetto orario per iniziare l'attività lavorativa. Non capiamo.

FABRIZIO GEMELLI
Comitato Pendolari Messina-Catania-Siracusa

lunedì 5 ottobre 2009

Nessuna informazione preventiva e programmazione ferroviaria per ovviare ai disagi tra Catania e Messina


Occorre vista la gravità del disastro che ha colpito il territorio di Messina, che Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana diramino un comunicato ufficiale su come verrà effettuato il traffico ferroviario pendolare tra Messina e Catania, nella zona compresa tra Santa Teresa di Riva e/o Taormina. E’ necessario che ciò avvenga al più presto, per evitare gli enormi disagi a tutta l’utenza pendolare della fascia ionica. Non è possibile immaginare che a distanza di 5 giorni dall’alluvione, sia Trenitalia che Rete Ferroviaria Italiana non abbiano stabilito quali e quanti treni ed in quali orari dovranno essere garantite le corse tra Catania e Messina avendo a disposizione le stazioni di Taormina e di Santa Teresa di Riva. Non passa la scusante che la maggior parte dei convogli regionali siano rimasti bloccati a Messina, si poteva benissimo spostare il materiale rimasto bloccato a Messina su Palermo e quello di Palermo dirottarlo su Catania, almeno per cercare di ovviare ai molti disagi e nell’intento di poter espletare un servizio efficiente ed efficace nell’emergenza. Basterebbe qualche piccolo accorgimento sulla circolazione di questi giorni, giostrando sui treni 3889, 12803, 12807,8585 per evitare questi enormi ritardi.

Siamo vicini ai parenti delle vittime e a tutta la popolazione coinvolta nella tragedia che ha colpito gli abitanti di Giampilieri Superiore, di Briga e di Scaletta nella zona Sud di Messina.

Giosuè Malaponti
Coordinatore Comitato Pendolari ME-CT-SR

Abbiamo allegato delle immagini relative ai ritardi dei treni nella giornata odierna - lunedì 5 ottobre 2009.
I ritardi, sono stati rilevati dal sito Viaggiatreno di Trenitalia.



lunedì 9 febbraio 2009

Raccolta firme per ripristino orario treno 12800

In allegato si trasmette raccolta firme volte essenzialmente al ripristino dell'orario del treno 12800 il cui arrivo a Messina è stato senza alcuna motivazione posticipato.La situazione, oltre le lamentele riportate, trova ampia descrizione nelle numerose email scritte dal sottoscritto alla Direzione Regionale Trenitalia.Infatti non si comprende come le recenti modifiche all'Orario Ufficiale (ultimi 2 / 3 anni) abbiano comportato in generale un posticipo nell'orario di arrivo dei treni la mattina (=andata), ed un anticipo delle partenze la sera (=ritorno).Il treno 12800, come il 12803, ha visto il suo orario di arrivo posticipato di 5 minuti, da sommare ai continui ritardi, in particolare ai 5 minuti "fisiologici" di tutti i giorni.Pertanto si chiede il ripristino dell'orario del treno 12803 con arrivo a Catania almeno alle 7,35, e del 12800 con arrivo a Messina anticipato in un orario compreso tra le 7,05 e le 7,10. Vi chiedo inoltre di prendere in considerazione sulle stesse basi il ripristino dell'orario del treno 3890 alle 18,30 da Catania. Infatti tale partenza anticipata prima alle 18,27 e poi alle ore 18,21 oltre a causare problemi "seri" a diversi pendolari che già riuscivano a prenderlo sul filo del rasoio, non ha comportato alcun miglioramento delle performance del treno lungo la tratta (ci sono mediamente ben 7-10 minuti di attesa per incrocio a Letojanni), e ad esempio è addirittura stato posticipato l'arrivo a S. Teresa di Riva dopo le 19,30 (la percorrenza precedente era 18,24 - 19,22). Infine vi chiedo di attenzionare le seguenti situazioni di incroci del 12800 / 12802 / 12803 che se opportunamente rivisti consentirebbero un risparmio medio sulla percorrenza di almeno 7/10 minuti. Ringrazio anticipatamente
Fabrizio Gemelli - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

martedì 22 luglio 2008

Tempi di percorrenza e la puntualità di Trenitalia

Cogliendo l'opportunità offerta dalla rubrica Lo Dico A La Sicilia, desidero evidenziare come già fatto in diverse occasioni che nell'ambito del trasporto ferroviario regionale, ad ogni rinnovo degli orari ufficiali, i tempi di percorrenza dei treni subiscono continue revisioni verso l'alto. Con riferimento alla tratta Messina-Catania-Siracusa, nonostante l'allungamento della tratta a doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno, la sostituzione di tutti i ponti ferrovari, l'arrivo del gioiello di locomotiva 464, dei minuetto (che dovevano portare ad un ritorno di km/treno.... ma questo è un altro discorso) e comunque con l'evidente innovazione tecnologica che si è susseguita, è possibile verificare attraverso confronti con i vecchi orari ufficiali, che negli ultimi 20 anni non esiste alcun treno che abbia migliorato le sue performance.Anzi mediamente sono peggiorate. Per i pendolari viaggiare è sempre più un'odissea. Sui treni si bivacca attraverso tempi morti, incroci calcolati nella peggiore delle maniere, e guarda caso la puntualità dei treni come dichiarato anche dallo stesso Amministratore Delegato Moretti, è in netto miglioramento. Cioè le cose vanno meglio, anzi peggio. Quanto detto è giornalmente verificabile non solo viaggiando, ma anche attraverso il sito www.viaggiatreno.it, dove inserendo il numero di un treno, è possibile esaminarne la percorrenza stazione per stazione, addirittura in tempo reale. Un esempio? Interrogando il sistema giorno 18 luglio, ma tutti i giorni si trovano simili casi, ho constatato che il treno CT-ME 3834 con ben 16 minuti di ritardo a Sant'Alessio Siculo, è riuscito ad arrivare a destinazione riducendo il suo ritardo a soli 5 minuti, praticamente in 30 km di tratta quasi interamente a binario unico.Anche il treno CT-ME 3888 arrivato ad Alì Terme con 14 minuti di ritardo riesce a recuperare lo stesso tempo in una tratta ancora più piccola, arrivando a Messina con soli 3 minuti di ritardo. Poi, lo stesso giorno, il treno 12803 da Taormina a Catania recupera ben 10 minuti.Il treno SR-ME 3890 fa ancora meglio. Arriva 1 minuto prima ad Augusta, con 1 minuto di ritardo a Lentini, poi con 6 minuti di anticipo a Catania, e ancora 3 minuti di ancipo a Giarre, poi 3 minuti di ritardo a Fiumefreddo, con 1 minuto di anticipo a Taormina, con 6 minuti di ritardo a S. Teresa di Riva, con 4 di ritardo ad Alì Terme, ed infine a Messina con 1 minuto di anticipo. Con un po' di algebra, sommando recuperi ed anticipi, ricaviamo che questo treno, tra l'altro uno dei pochi diretti rimasti, poteva arrivare a Messina 22 minuti prima.Eccezionali anche i recuperi del CT-ME 12804 che mantenendo fino a Nizza di Sicilia 10 minuti di ritardo, arriva a Messina con 1 minuto di anticipo, recuperando di fatto 11 minuti in 25 km, ed infine del 12828 che riesce invece a ridurre il ritardo da 12 minuti a 2 minuti nella tratta S. Teresa di Riva - Giampilieri, arrivando poi a Messina con ben 4 minuti di anticipo.Da una veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato una possibile e fattibile riduzione dei tempi di circa un 10-12%, ovvero di 6-7 minuti per ogni ora di percorrenza. Le Ferrovie dello Stato riescono solo ad augurarci buon Viaggio.
FABRIZIO GEMELLI - Comitato Pendolari ME-CT-SR
www.comitatopendolari.it

venerdì 10 novembre 2006

Continui ritardi e disservizi sulla tratta Messina-Catania

Non bastano i reclami, le telefonate e le lamentele a colmare la prassi ormai consolidata di disservi di ogni genere e ritardi consolidati.Non basta la disponibilità di qualche raro e attento responsabile, disposto a cedere anche il proprio numero di telefono privato, a fermare l'inefficienza e l'incompetenza dei dirigenti del movimento, che di fatto dalle sedi operative coordinano incroci e precedenze senza cognizione di causa, in beffa alle regole, al rispetto, e senza avere la benchè minima idea delle conseguenze. E manca ancora la comunicazione. Si parte dalla propria stazione, senza sapere che il treno si fermerà dopo qualche chilometro, per improvvisi guasti o problemi di linea. Si parte pensando di arrivare a destinazione puntuali, pressochè o quasi sempre puntuali, così come previsto dai valori che abbiamo modo di leggere dalla carta dei servizi, senza sapere che invece la società che gestisce l'infrastruttura fornisce dati falsi sulla percorrenza dei treni. E pensare che l'azienda ha la certificazione di qualità. Manca il materiale, sopprimono in continuazione treni senza preavviso, i ritardi si fanno sempre più fequenti, ma noi pendolari siciliani siamo impotenti di fronte a questi comportamenti ingiustificati. Nel resto dell'Italia le cose sono diverse e grazie ai contratti di servizio sono previsti rimborsi e sconti sugli abbonamenti se gli obiettivi fissati dalla carta dei servizi non vengono centrati. Abbiamo il nuovissimo Minuetto, ma appena lo vediamo arrivare, ci arrabbiamo. Sappiamo già che alcuni di noi rimarranno in piedi. Eppure si vede che il traffico viaggiatori è aumentato rispetto l'anno precedente, e ancor più rispetto a due anni fa. Ma la Direzione Regionale fa finta di niente, ormai le statistiche non le fa più nessuno.Tanti viaggiatori occasionali sono senza biglietto, tanto non c'è nessuno che li controlla, perchè il capotreno è nella cabina di guida. C'erano i "cappelli gialli", poi hanno inventato le "giubbe rosse". E' costata più la pubblicità con il simpatico bambino nella foto, anzichè (non) vederli sui treni.Poi, con un treno regionale, ci vogliono tre ore da Messina per arrivare a Catania. Rirtardi, e sempre ritardi, soprattutto la mattina quando, le continue precedenze consentite arbitrariamente a treni espressi ampiamente in ritardo, nonchè i continui disservizi di linea, rendono ormai eccezionale la possibilità del pendolare di arrivare in orario sul posto di lavoro, oppure allo studente di arrivare in tempo per seguire le lezioni programmate. Il classico caso è del 12803, con conseguenze che si riperquotono a tutti i treni regionali che transitano in quella fascia oraria sull'intera tratta Messina - Catania. Ogni giorno contro ogni regola, vediamo transitare, superandolo, un treno espresso che aspetta di arrivare in Sicilia per recuperare 5 o 10 minuti al massimo. Non si capisce tra l'altro per quale motivo il personale pseudo responsabile che gestisce giornalmente queste precedenze, che evidentemente o non conosce le regole oppure lo fa apposta, non effettua eventuali precedenze giustificate e consentite servendosi anche del terzo binario di S. Teresa di Riva, funzionante ma mai utilizzato, ma gestisce gli incroci a Roccalumera e Alì Terme, con conseguente aggravio di ritardi sui treni regionali. Tra l'altro anche a Letojanni è presente un terzo binario funzionante e rifatto nuovo. Confidiamo pertanto negli organi competenti e ancora in una risoluzione definitiva del problema, che persiste, e nell'identificazione delle relative responsabilità.
Fabrizio Gemelli
Coordinamento Comitato Pendolari ME-CT-SR

sabato 7 ottobre 2006

Ancora treni regionali massacrati da Espressi in ritardo

Articolo per la rubrica "Lo dico a la Sicilia"
Per dovere, desideriamo portare a conoscenza l'opinione pubblica dei notevoli ritardi e disagi che caratterizzano il trasporto pubblico ferroviario regionale, segnalati tempestivamente e giornalmente dai colleghi e amici pendolari.Il treno 12803 almeno da metà settembre e fino ai primi giorni di ottobre, è arrivato a destinazione con un ritardo dai 5 ai 30 minuti, accompagnato da continue precedenze consentite arbitrariamente a treni espressi in ritardo, con ripercussioni su tutti gli altri treni regionali che transitano in quella fascia oraria sull'intera tratta Messina - Catania. Più volte abbiamo evidenziato, e continuiamo a farlo, l'incapacità del personale responsabile che gestisce giornalmente queste precedenze: gli incroci sono effettuati senza alcuna logica temporale, e ad esempio eventuali precedenze autorizzate non vengono mai gestite sul terzo binario di Santa Teresa di Riva oppure di Letojanni, rimessi a nuovo, funzionanti e mai utilizzati. Anche la sola logica e l'utilizzo di elementari strumenti di calcolo, anche mentale, consentirebbero in circostanze obbligate e giustificate, di evitare tali situazioni, semplicemente facendo incrociare il 12803 regolarmente con il 12800, e facendolo arrivare a Letojanni per incrociare il 12802.A tale punto qualsiasi espresso potrebbe attendere a Roccalumera il 12800, e successivamente a S. Alessio Siculo l'incrocio con il 12802.L'enorme elasticità degli orari e dei tempi di percorrenza dovrebbe poi permettere il recupero dei pochi minuti persi. Tra l'altro se i treni a lunga percorrenza accumulano ritardo ancor prima di arrivare in Sicilia, non capiamo perchè debbano recuperare 5 minuti del tempo perso proprio a danno dei regionali, in qualsiasi fascia oraria.Inutile far notare che tali ritardi si ripercuotono su tutti gli altri treni regionali che transitano sull'intera tratta Messina - Catania: 12803, 12800, 12802, 12805, 12809, 3876, ecc... Infine cogliamo l'occasione per chiedere alla Direzione del Trasporto Regionale di Trenitalia, di monitorare l'impiego del Minuetto in occasione di treni ad alto flusso di viaggiatori, e di verificarne sempre il funzionamento dell'aria condizionata (non è possibile abbassare i finestrini) e la pulizia dei bagni. Infatti diversi pendolari ci hanno comunicato, nei giorni di impiego di questa tipologia di treno, di non essere riusciti a salire sul 12809, mentre altri ci hanno chiesto fortemente di segnalare il cattivo odore dei bagni che si estende nelle vetture, ed altri ancora l'assenza di aria condizionata in particolare sul 3890.
Giosuè Malaponti - COORDINATORE - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

lunedì 31 gennaio 2005

Rete Ferroviaria disattende l'art.7 "Graduatoria Importanza treni"

Fiumefreddo di Sicilia 31 gennaio 2005


REGIONE SICILIA
Assessorato Regionale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Assessore On.le dott. Fabio Granata - Fax 091347501
REGIONE SICILIA
Dipartimento Generale Trasporti e Comunicazioni
c.a. Dirigente Generale Avv. Giovanni Lo Bue - Fax 0917078098
R.F.I. SpA - DIREZIONE COMPARTIMENTALE MOVIMENTO
c.a. Ing. Giuseppe Gaeta - Fax 0916034740
p.c. TRENITALIA - Divisione Trasporto Regionale
c.a. Ing. Giuseppe Trapani - Fax 091-6176691


On.le Assessore
desideriamo sottoporLe i molti i disagi, dei pendolari del trasporto regionale di Trenitalia sulla relazione Messina - Catania e viceversa a partire dalle ore 05.50.
Succede ormai spesso che per colpa del treno espresso 823, in molte occasioni in ritardo oltre i 20/30 minuti, venga causato un enorme disagio ai pendolari di tutto il comprensorio ionico in direzione Catania e Messina visto l’orario di punta, ritardo che si ripercuote sulla perdita delle varie coincidenze con altri mezzi di trasporto e sugli enormi ritardi da recuperare nei posti di lavoro.
Vogliamo segnalare, una volta per tutte,le disattenzioni da parte dei Dirigenti Centrali del Movimento di competenza che fanno capo a R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), affinché vengano finalmente tutelati gli interessi dei maggiori fruitori, quali i pendolari, del trasporto pubblico ferroviario regionale di Trenitalia, che di solito vengono danneggiati da inopportuni provvedimenti da parte degli stessi, con la non applicazione dell’Art. 7 della Prefazione Generale all’Orario di Servizio di R.F.I. in merito alla Graduatoria d’importanza dei treni.
Vogliamo fare presente quanto enunciato nell’Art. 7 al comma 3 della Prefazione Generale all’Orario di Servizio di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) che alleghiamo in copia:
Agli effetti della risoluzione dei conflitti in caso di precedenze o incroci di treni in ritardo, dovrà applicarsi di norma la seguente graduatoria di importanza dei treni, determinata dal tipo di traccia oraria utilizzata(Tabella 3), tenendo comunque conto, nella gestione della circolazione, dei treni più prossimi al termine di corsa o al primo dei seguenti grandi impianti di interscambio fra i principali sistemi nazionali ed internazionali.
Nelle fasce orario di punta del traffico pendolare (di norma dalle ore 06 alle ore 09 e dalle ore 17 alle ore 19) i treni che utilizzano tracce IR, DIR, REG e MET sono da considerare in graduatoria d’importanza 1.
Avevamo avuto garanzie che almeno i treni delle fasce orarie pendolari sarebbero stati garantiti, invece non è stato così, infatti volendo citare ad esempio l’ultima settimana del mese tre sono stati i giorni ed esattamente il 24, 28 ed il 31 gennaio che hanno procurato enormi
disagi all’utenza pendolare del treno 12803 e del treno 3876 sempre grazie alla non osservata graduatoria di importanza dei treni.
Il nostro rammarico per tali disservizi è grande, perché se da un lato la Carta dei Servizi di Trenitalia ci riserva dei diritti, dall’altro Rete Ferroviaria Italiana con i vari Dirigenti Centrali del Movimento, li disattende.
Egregio Assessore abbiamo, già in passato, segnalato tali disservizi da parte di R.F.I., ma ad oggi nessuno è intervenuto per migliorare il servizio nelle sue peculiarità e nulla è cambiato in favore di chi, per scelta ahimè è costretto giornalmente ad adoperare il mezzo treno, per eccellenza il mezzo di trasporto più ecologico.
I ripetuti ritardi che si sono verificati sulla tratta Messina-Catania e viceversa, costituiscono inadempienza da parte dell’Impresa Ferroviaria rispetto all’obbligo che è stato assunto all’atto della stipula del contratto di trasporto cui si riferisce l’abbonamento o il titolo di viaggio.
Chiediamo, inoltre, una maggiore correttezza nei confronti dell’utenza in generale, con particolare riguardo ai pendolari del trasporto regionale di Trenitalia, assicurando loro il rimborso nei casi in cui il treno ritardi, rimborso, ad oggi, destinato solo ai fruitori della Divisione Passeggeri, e forse non è un caso che la priorità durante i viaggi venga data da R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana), solo ed ai treni della Divisione Passeggeri.
Sembra, infatti, che l’utenza pendolare del Trasporto regionale non abbia gli stessi diritti, che sono stati riservati solo all’utenza della Divisione Passeggeri.
Non è più possibile continuare a subire passivamente disservizi e relativi danni, da un servizio che viene invece pagato anticipatamente.
Questi disservizi ci penalizzano, queste disattenzioni mettono in discussione l’attuale sistema dei trasporti, che se da un lato assicura la convenienza, l’economicità, la sicurezza di viaggiare dall’altro non assicura sempre la pulizia, il comfort e la puntualità del servizio stesso ma, penalizza fortemente quell’utenza che della mobilità efficiente ed efficace, ne debba effettivamente avvalersi per i propri spostamenti, siano essi per motivi di lavoro, studio, svago o altro.
Non vorremmo iniziare anche in Sicilia, così come sta succedendo da qualche mese al nord Italia, a paralizzare bloccando, una volta per tutte quel servizio ferroviario pubblico che disattende quel minimo di garanzia nei confronti di un’utenza sempre più crescente, sia nella qualità che nella puntualità.
Ci sembra veramente strano che per essere ascoltati dalle Istituzioni occorre prima paventare un blocco dell’attività ferroviaria, allo scopo di, subito dopo, potersi sedere attorno ad un tavolo, magari a pianificare e/o a risolvere i vari disservizi.
Confidiamo nella Sua Autorevolezza, On.le Assessore Granata, affinché intervenga presso R.F.I. Rete Ferroviaria Italiana, Gestore delle Infrastruttura Ferroviaria, per fare rispettare i diritti di quell’utenza che giornalmente adopera i mezzi di trasporto pubblici e che paga, in anticipo, per un servizio che molte delle volte lascia a desiderare sia nella qualità, puntualità, che nell’efficienza.
Riteniamo, ormai, non prorogabile l’avvio di tutte quelle attività tese a garantire agli utenti che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico ferroviario, nell’ambito della Regione Siciliana, trasparenza ed informazione, chiediamo, inoltre, un incontro dove poter fare presente le nostre richieste, i nostri suggerimenti e, se Ella lo riterrà opportuno, un’eventuale collaborazione alla redazione di eventuali direttive affinché l’obiettivo di tutti, sia quello di fornire servizi che soddisfino le attese del cliente.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

lunedì 29 novembre 2004

Ritardi del treno 12803 del mese di novembre

Con la presente, desidero segnalare che il treno regionale 12803 Messina Catania dal 1° novembre 2004 ad oggi è arrivato a Catania con un ritardo superiore ai 5 minuti nei seguenti giorni:
03/11 arrivo a Catania 7,45 - 04/11 arrivo a Catania 7,46 - 08/11 arrivo a Catania 7,47
09/11 arrivo a Catania 7,43 - 11/11 arrivo a Catania 7,54 (partenza da Alcantara 7,08)
15/11 arrivo a Catania 7,54 - 24/11 arrivo a Catania 7,51 (partenza da Alcantara 7,02) Preciso che l'orario rilevato è sempre arrotondato per difetto e sono esclusi sia il giorno dello sciopero che i giorni di sabato (per me non lavorativo).
Risulta inoltre evidente che il vostro precedente dato virtuale fornitomi di 7 volte di ritardo superiore ai 5 minuti su 70 rilevazioni è alquanto distante dai dati effettivi... oppure siamo tutti noi pendolari ad avere "sempre" l'orologio avanti?Inutile dirvi ancora una volta che è frequente vedere transitare il treno espresso 823 dalla stazione di Santa Teresa di Riva alla 6,30, con enormi disagi anche per i pendolari del regionale 12800.
Colgo inoltre l'occasione per segnalare che il 3890 nella giornata del 25/11 è arrivato al binario 2, con trasbordo dei viaggiatori e conseguente partenza dal binario 3 (comunicato alle 18,37), e che nella giornata del 26/11 è stato inspiegabilmente soppresso il 12822.
Cordiali Saluti Fabrizio Gemelli

giovedì 15 luglio 2004

Ritardi ingiustificati e cattiva informazione

/Ciao Giosuè, Volevo portarti a conoscenza che per tutta la scorsa settimana, ma soprattutto (ed anche) in questa, ho dovuto convivere con ritardi ferroviari ingiustificati, cattiva informazione alla stazione di Catania, treni sporchissimi....Nella scorsa settimana il treno 12803 si è presentato con quel solito materiale "dei puffi", con porte guaste, tendine strappate, sportelli di quadri elettrici scassati e/o aperti, tappezzerie sporchissime, tanto che ho voluto fare delle fotografie che ti farò avere a breve (insieme a quelle effettuate sul 3888, partito negli stessi giorni in condizioni luride).Il treno 3890, ha "ripreso" a ritardare nuovamente, partendo da Catania, anzichè da Siracusa, con un altro materiale o con il trasbordo di persone. Ad esempio giorno 08 luglio è partito da Catania con 20 minuti di ritardo, a seguito della mancanza di materiale, mentre da Siracusa è stato effettuato un autobus sostitutivo (???).Giorno 13 luglio invece, il ritardo del 3890 è stato di ben 40 minuti. Al solito l'espresso 1922 ha avuto la precedenza sebbene in buon ritardo, tanto che il 3890 partendo da Catania alle 19,20, è arrivato ad Acireale alle 19,35... ma qui inutile aprire la solita polemica considerando che il 3890 e l'espresso 1922 fanno pressappoco le stesse fermate... e non solo... ti invito ad osservare che il tempo di percorrenza nella tratta Siracusa-Messina, del diretto 3890 e dell'espresso 1922, differisce solo di 5 minuti !!!!!Riguardo all'informazione, il 3890 era stato annunciato inizialmente con 5 minuti di ritardo, poi con 10, poi con 20, poi con 30, poi viene annunciato che partiva dal binario 3.... ma ci prendono in giro???Per quanto riguarda il 12803, come hai avuto modo di vedere anche tu, ultimamente è sempre in ritardo (tranne qualche rara volta), ma il 14 luglio l'organizzazione ferroviaria ha superato se stessa: il 12803 parte da Messina già con un ritardo di 10 minuti e arriva a Santa Teresa di Riva alle 6,35, dopo aver dato la solita comoda precedenza all'espresso 823, ma anche dopo aver fatto attendere a Santa Teresa il povero treno 12800 entrato in stazione alle 6.20.Il treno 12803 arriva a Sant'Alessio e da qui riparte alle 6.48, ancora per una precedenza a "non so quale" treno espresso che supera il nostro treno regionale. A questo punto mi viene spontaneo aprire una parentesi... il 12800 era ancora a Santa Teresa di Riva????Comunque... il 12803 riparte e lascia la stazione di Letojanni alle 6.56 e quella di Taormina alle 7,10, dopo aver incrociato un altro treno... SalutiFabrizio Gemelli