Contestualmente alla grande opera sullo Stretto sbloccare appalti, lavori e risorse.
Il Ponte. Prima? Durante? Dopo?
E' la domanda che segue a quella dell'opportunità, l'utilità, la necessità di mettere mano alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Prima o poi si sbilanciano tutti i governi e tutti i premier in carica o in pectore.
Ha oscillato tra il si e no Prodi, diede la data dell'inaugurazione Rutelli, ne fece una battaglia personale Berlusconi, per ricordare alcuni passaggi.
E oggi Renzi. Il Ponte si può fare. Bene. E il resto? Ma il resto, anzi?
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
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venerdì 30 settembre 2016
giovedì 29 settembre 2016
Incompiute d'oro nell'Isola del Ponte
E' un libro di promesse non mantenute, di scadenze non rispettate: al momento sottolinea il Comitato Pendolari, è ancora chiusa la linea ferroviaria Palermo-Punta Raisi che doveva essere aperta nel giugno scorso. Lo stato dell'arte, ovvero la fotografia di una condizione di arretratezza che in Europa ha pochi paragoni, è contenuto in un dossier che, per quanto riguarda le ferrovie, ha realizzato il Comitato dei Pendolari Siciliani. Ci sono dieci miliardi di euro per opere mai realizzate che proprio dal 2001 ballano nei piani di investimento siglati a Roma e a Palermo.
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mercoledì 28 settembre 2016
Ponte sullo Stretto e le altre infrastrutture?
Catania. Mentre si accende il dibattito sul #PontesulloStretto, visto il rilancio del premier Renzi, e dei benefici che la sua eventuale realizzazione comporterà in termine di occupazione e sviluppo economico-turistico, desideriamo intervenire per fare presente, ancora una volta, che la Sicilia aspetta ancora tutte quelle infrastrutture che in questi ultimi 15 anni sono state acclarate nell’Accordo di programma Quadro del 2001 tra Lunardi e Cuffaro, nel Piano per il Sud del 2009(vedi foto allegata), nel Decreto del Fare (2013), nello Sblocca Italia(2014) e infine nel recente Patto per il Sud contenente il Patto per la Sicilia. In tutti questi anni si è sempre parlato di investimenti per oltre 10 miliardi per le sole infrastrutture ferroviarie che ad oggi non sono state ancora realizzate e vengono sempre riproposte. Quali: - Il completamento dei raddoppi ferroviari Messina-Palermo, Messina-Catania-Siracusa, Catania-Palermo e Agrigento-Palermo; - gli ammodernamenti e velocizzazioni della Palermo Trapani e Siracusa-Ragusa-Modica-Gela; - il collegamento con l’aeroporto Fontanarossa di Catania e dei collegamenti con gli aeroporti di Comiso e Birgi.Due aspetti desideriamo evidenziare: - il primo su 1378 km di ferrovia solo appena il 14% è a doppio binario e circa 600 km ancora non elettrificate. - Il secondo occorre verificare se il gestore dell’infrastruttura ferroviaria RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) rispetta i tempi di realizzazione e di consegna sulle opere cantierate. Al momento è ancora chiusa la Palermo-Punta Raisi che doveva aprire a giugno 2016; - è ancora chiusa da oltre un anno la Gela-Canicattì; - è ancora chiusa da oltre tre anni la Alcamo-Trapani Via Milo; - è ancora chiusa da oltre cinque anni la Caltagirone-Gela; - è ancora chiuso da oltre quattro anni il raddoppio della Catania Ognina-Catania Centrale (ultima data prevista il 17/04/2016). Tutti questi ritardi e chiusure pregiudicano una programmazione certa dei servizi di trasporto ferroviario tra la Regione Sicilia e l’impresa ferroviaria Trenitalia Spa anche sui canali di vendita. Fatte queste premesse chiediamo all’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti on. Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti dott. Fulvio Bellomo di intervenire presso le competenti sedi per fare chiarezza sui tempi dell’effettiva realizzazione, su tutti questi ritardi e sulla eventuale o definitiva apertura alla circolazione ferroviaria, evitando così quei servizi con bus sostitutivi divenuti ormai insostenibili per tutta l’utenza.
Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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giovedì 6 agosto 2015
Sicilia: Infrastrutture solo il triangolo Palermo-Catania-Messina
Ancora
lanci di stampa su opere siciliane che da decenni non hanno ancora visto la
loro realizzazione. Si stanno trascurando tutti gli investimenti in infrastrutture
ferroviarie e si sta pensando alla sola opera della Palermo-Catania-Messina con
una spesa di 8/10 miliardi.
Siamo
convinti che se questi miliardi venissero spalmati su tutta la rete ferroviaria
siciliana cambierebbero certamente il volto infrastrutturale della Sicilia.
Abbiamo
detto più volte che alla Sicilia non serve l’alta velocità ma la giusta
velocità con un sistema ferroviario moderno e veloce.
Con la
stessa cifra stanziata per la sola Palermo-Catania-Messina, si potrebbero
ammodernare e velocizzare le seguenti tratte:
la Trapani-Palermo
(Alcamo-Trapani via Milo chiusa da oltre 2 anni);
il completamento
del raddoppio tra Castelbuono-Patti sulla dorsale tirrenica;
il completamento
del raddoppio sulla dorsale ionica Giampilieri-Fiumefreddo;
il
completamento del raddoppio Catania Ognina-Catania Centrale (da circa 8 anni);
l’interramento
della stazione di Catania;
la
velocizzazione della Catania-Siracusa;
la
velocizzazione della Siracusa-Modica-Ragusa-Gela-Caltanissetta;
il
collegamento con gli aeroporti di Fontanarossa e Comiso.
Questi
sono le opere che con i finanziamenti previsti dallo “Sblocca Italia” potevano definitivamente
cambiare il volto infrastrutturale della Sicilia.
Invece si
vuole a tutti i costi investire sui collegamenti delle tre Città, lasciando
mezza Sicilia senza alcuna possibilità di avere una mobilità ferroviaria efficiente
ed efficace.
La nota
del commissario Elia si commenta da sola:
Il costo complessivo
della linea Napoli-Bari è stimato in circa 6 miliardi di euro, di cui 3 già
stanziati, quello della Palermo-Catania-Messina
è di circa 8,9 miliardi di euro, di cui 830 milioni di euro già stanziati.
Perché sulla
Napoli-Bari è già stato finanziato il 50% dell’opera mentre sulla
Palermo-Catania-Messina appena il 10 per cento?
Ma la cosa
più interessante sono i tempi dell’eventuale percorrenza:
“A regime,
Catania sarà raggiungibile da Palermo in
1 ora e 44 minuti e da Messina in 43 minuti.
Una
domanda ci sorge spontanea, al momento i fondi previsti sono 120 milioni sul
nodo di Catania, 322 milioni sulla Catenanuova-Raddusa-Agira e 412 sulla
Bicocca-Motta-Catenanuova il restante 90% degli 8,9 miliardi quando verranno
finanziati?
Quali sono
i tempi di realizzazione? E le altre Città con quali mezzi e con quali tempi di
percorrenza raggiungeranno il triangolo Palermo-Catania-Messina?
Giosuè
Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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