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giovedì 19 gennaio 2017

I Problemi tecnici all’infrastruttura ferroviaria penalizzano i pendolari

Sempre più spesso si verificano degli imprevisti tecnici all’infrastruttura ferroviaria gestita da RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Questi imprevisti tecnici procurano gravi disagi ed enormi disservizi oltre che all’impresa ferroviaria Trenitalia, che gestisce il trasporto, a tutta l’utenza pendolare che viaggia in treno in tutto il territorio regionale.
Non è più sopportabile da parte di tutta l’utenza pendolare che subisce disagi e disservizi una volta per il furto dei cavi di rame, un’altra per problemi meteo, altre ancora per problemi al materiale rotabile. Teniamo a precisare che all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista nel MAS (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione. Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. Di solito in questo tipo di disservizi il gestore dell’infrastruttura non da tempi certi costringendo l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire.
E’ un aspetto che la Regione Sicilia deve prendere in considerazione prima del rinnovo del Contratto di Servizio. Riteniamo importante che la Regione sottoscriva un Accordo di Programma Quadro (APQ) con il gestore dell’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana.  
L’importanza di questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Sicilia e RFI, è fondamentale e risolutivo rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore della rete ferroviaria a garantire i vari programmi di adeguamento e di investimento su tutta l’infrastruttura regionale. Quali:
·       Programmare la capacità di traffico ferroviario sulle linee ferroviarie siciliane per tutta la durata del Contratto di Servizio.
·       Potenziare i collegamenti delle relazioni metropolitane, realizzare una progressiva specializzazione e omogeneizzazione dei servizi, sia velocità commerciale sia fermate, garantendo un sistema di integrazione e coincidenze nei principali nodi ferroviari della rete siciliana (Palermo, Catania, Messina, Caltanissetta).
·       Integrare le diverse modalità di trasporto della Sicilia elaborando un sistema integrato di servizi: cadenzamento orario e coincidenze.
·       Investimenti sulla rete in itinere, previsti e da prevedere.
·       Integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con le politiche per lo sviluppo della ciclabilità.
Questo deve essere l’obiettivo principale della Regione se vuole pianificare in modo serio e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario, prima della definitiva sottoscrizione del Contratto di Servizio “decennale” o il 10 + 5 anni con Trenitalia.
Per la sottoscrizione di questo Accordo di impegno istituzionale non è prevista alcuna spesa e tra l’altro garantirebbe ammodernamenti e investimenti su tutta la rete regionale rendendo sempre più efficiente, efficace e competitivo il trasporto ferroviario nell’Isola.

Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

venerdì 30 settembre 2016

Autostrade, ferrovie, territorio centinaia di progetti congelati

Contestualmente alla grande opera sullo Stretto sbloccare appalti, lavori e risorse.
Il Ponte. Prima? Durante? Dopo? 
E' la domanda che segue a quella dell'opportunità, l'utilità, la necessità di mettere mano alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. 
Prima o poi si sbilanciano tutti i governi e tutti i premier in carica o in pectore. 
Ha oscillato tra il si e no Prodi, diede la data dell'inaugurazione Rutelli, ne fece una battaglia personale Berlusconi, per ricordare alcuni passaggi. 
E oggi Renzi. Il Ponte si può fare. Bene. E il resto? Ma il resto, anzi?


giovedì 29 settembre 2016

Incompiute d'oro nell'Isola del Ponte

E' un libro di promesse non mantenute, di scadenze non rispettate: al momento sottolinea il Comitato Pendolari, è ancora chiusa la linea ferroviaria Palermo-Punta Raisi che doveva essere aperta nel giugno scorso. Lo stato dell'arte, ovvero la fotografia di una condizione di arretratezza che in Europa ha pochi paragoni, è contenuto in un dossier che, per quanto riguarda le ferrovie, ha realizzato il Comitato dei Pendolari Siciliani. Ci sono dieci miliardi di euro per opere mai realizzate che proprio dal 2001 ballano nei piani di investimento siglati a Roma e a Palermo.


mercoledì 28 settembre 2016

Ponte sullo Stretto e le altre infrastrutture?

Catania. Mentre si accende il dibattito sul #PontesulloStretto, visto il rilancio del premier Renzi, e dei benefici che la sua eventuale realizzazione comporterà in termine di occupazione e sviluppo economico-turistico, desideriamo intervenire per fare presente, ancora una volta, che la Sicilia aspetta ancora tutte quelle infrastrutture che in questi ultimi 15 anni sono state acclarate nell’Accordo di programma Quadro del 2001 tra Lunardi e Cuffaro, nel Piano per il Sud del 2009(vedi foto allegata), nel Decreto del Fare (2013), nello Sblocca Italia(2014) e infine nel recente Patto per il Sud contenente il Patto per la Sicilia. In tutti questi anni si è sempre parlato di investimenti per oltre 10 miliardi per le sole infrastrutture ferroviarie che ad oggi non sono state ancora realizzate e vengono sempre riproposte. Quali: - Il completamento dei raddoppi ferroviari Messina-Palermo, Messina-Catania-Siracusa, Catania-Palermo e Agrigento-Palermo; - gli ammodernamenti e velocizzazioni della Palermo Trapani e Siracusa-Ragusa-Modica-Gela; -  il collegamento con l’aeroporto Fontanarossa di Catania e dei collegamenti con gli aeroporti di Comiso e Birgi.Due aspetti desideriamo evidenziare: - il primo su 1378 km di ferrovia solo appena il 14% è a doppio binario e circa 600 km ancora non elettrificate. - Il secondo occorre verificare se il gestore dell’infrastruttura ferroviaria RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) rispetta i tempi di realizzazione e di consegna sulle opere cantierate. Al momento è ancora chiusa la Palermo-Punta Raisi che doveva aprire a giugno 2016; - è ancora chiusa da oltre un anno la Gela-Canicattì; - è ancora chiusa da oltre tre anni la Alcamo-Trapani Via Milo; - è ancora chiusa da oltre cinque anni la Caltagirone-Gela; - è ancora chiuso da oltre quattro anni il raddoppio della Catania Ognina-Catania Centrale (ultima data prevista il 17/04/2016). Tutti questi ritardi e chiusure pregiudicano una programmazione certa dei servizi di trasporto ferroviario tra la Regione Sicilia e l’impresa ferroviaria Trenitalia Spa anche sui canali di vendita. Fatte queste premesse chiediamo all’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti on. Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti dott. Fulvio Bellomo di intervenire presso le competenti sedi per fare chiarezza sui tempi dell’effettiva realizzazione, su tutti questi ritardi e sulla eventuale o definitiva apertura alla circolazione ferroviaria, evitando così quei servizi con bus sostitutivi divenuti ormai insostenibili per tutta l’utenza.

Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 30 agosto 2016

Infrastrutture: la storia infinita della Palermo-Catania e della Messina-Catania

Catania. Alle ulteriori promesse e dichiarazioni del ministro Delrio: "Subito le linee ferroviarie Pa-Me e Me-Ct" non sarebbe opportuno dare gli importi finanziati per il la realizzazione definitiva di queste opere? La storia infinita di due infrastrutture importanti per l'Isola. Da almeno 40 anni si parla del raddoppio della Messina-Catania nel tratto che va da Giampilieri sino a Fiumefreddo di Sicilia, 42 km di ferrovia ad un solo binario anche se elettrificato. Nel 2005 il Cipe aveva con la delibera 62 dato il via al finanziamento di questo importante raddoppio ferroviario ma oltre agli studi di fattibilità ed alle varie progettazioni nulla di fatto. Un'opera che rientrava nel PIS (Piano Interventi Strategici) mai realizzata e che aveva un finanziamento di 1.970 milioni di euro scomparsi del tutto a fine 2011. Nella riprogrammazione attuale la stessa opera necessita di 2.200 milioni di euro e finanziati solo 46 milioni per la progettazione.
Per quanto riguarda la Palermo-Catania, per quello che ci risulta, il solo importo finanziato è di circa 823 milioni di euro e prevede il tratto Catania Bicocca-Catenanuova. In quasi tutte le occasioni si impiegano fiumi di parole e di inchiostro su queste due infrastrutture importanti ma di concreto non si vede nulla. Alle ulteriori promesse e dichiarazioni del ministro Delrio: "Subito le linee ferroviarie Pa-Me e Me-Ct" non sarebbe opportuno dare gli importi finanziati per la realizzazione definitiva di queste opere? Non è possibile ogni qualvolta cavalcare queste opere che non possono essere realizzate di certo sui giornali e nei Tg ma con finanziamenti certi e definiti che la gente deve conoscere. La invitiamo signor Ministro a comunicare ai Siciliani, su queste due opere importanti, gli importi già finanziati a completamento delle stesse. Grazie per l'opportunità.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 3 luglio 2016

Signori, si scende! L'ultima vergogna delle Fs. I pendolari:"Come interverrà la politica?"

Messina. La Capitaneria di Porto “Autorità dello Stretto di Messina” con la nota n. 14760 del 30 giugno 2016, impone alle navi traghetto di RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) per motivi di sicurezza al fine di garantire l’incolumità dei passeggeri, a bordo dei treni della lunga percorrenza, che devono abbandonare i treni prima della partenza del traghetto e recarsi sul ponte passeggeri durante la traversata nello Stretto di Messina. Il responsabile siciliano della navigazione di RFI, invita il Comando di bordo dei traghetti ad accertarsi che, prima dell’inizio del traghettamento, tutti i passeggeri siano scesi dal treno e che stazionino per tutto il tempo della traversata sul ponte passeggeri.












venerdì 1 luglio 2016

Sicilia: Continuità territoriale...è la fine???

Messina. La Capitaneria di Porto “Autorità dello Stretto di Messina” con la nota n. 14760 del 30 giugno 2016, impone alle navi traghetto di RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) per motivi di sicurezza al fine di garantire l’incolumità dei passeggeri, a bordo dei treni della lunga percorrenza, che devono abbandonare i treni prima della partenza del traghetto e recarsi sul ponte passeggeri durante la traversata nello Stretto di Messina.  Il responsabile siciliano della navigazione di RFI, invita il Comando di bordo dei traghetti ad accertarsi che, prima dell’inizio del traghettamento, tutti i passeggeri siano scesi dal treno e che stazionino per tutto il tempo della traversata sul ponte passeggeri.
Prendiamo atto di questa disposizione, visti i motivi esposti relativi alla sicurezza, ma vorremmo capire in merito a queste operazioni di salita e discesa dai treni dei passeggeri come verranno gestiti da RFI??
Come verrà realizzato il servizio sugli ICN (Intercity Notte) che attraverseranno lo Stretto nelle ore notturne?
Quali servizi RFI metterà a disposizione di tutti i passeggeri: normodotati, con ridotta mobilità e per i diversamente abili, per limitare al minimo i disagi?
Quali controlli relativamente alla vigilanza degli effetti personali lasciati a bordo del treno verranno effettuati?
Per quanto tempo dovrà durare questa disposizione?
Quello che è certo che vigileremo su questa assurda, per certi versi, situazione di mobilità sullo Stretto di Messina che di anno in anno vede sempre più ridurre quella Continuità Territoriale che non ci è stata mai accordata e che vede la Sicilia allontanarsi sempre più dal continente Italia e dalle paventate Reti TEN-T e dai tanto decantati Corridoi Europei.
Il Presidente Crocetta, il Prefetto, il Sindaco di Messina e tutti i nostri rappresentanti politici come pensano di intervenire su questa questione che oramai per forza di cose sta diventando sempre più paradossale e grottesca?

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 4 maggio 2016

Treni, confronto con i pendolari. Oggi incontro con RFI su chiusura Catania-Siracusa

 L’importanza di questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Siciliana e RFI, è necessario e propedeutico rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore della rete ferroviaria, a mettere nero su bianco i programmi di investimento e di adeguamento all’offerta della rete ferroviaria regionale attraverso:
1.il potenziamento infrastrutturale e tecnologico;
2.la risoluzione delle criticità, quali la rimozione dei passaggi a livello;
3.la qualità delle performance;
4.il mantenimento delle ferrovie minori, con l'obiettivo di aumento dell'utenza ricorrendo anche a politiche d’incentivazione ad uso turistico;
5. l'integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con le politiche per lo sviluppo della ciclabilità;
6.  gli investimenti sulla rete in itinere, previsti e da prevedere.  

Questo doveva e deve essere l’obiettivo principale della Regione se si vuole pianificare in modo serio e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario; tenuto conto che la sottoscrizione di questo APQ è a costo zero essendo un accordo di impegno istituzionale tra le parti.

lunedì 2 maggio 2016

Sicilia: Trasporto ferroviario, serve Accordo di Programma Quadro tra Regione Sicilia e Rete Ferroviaria Italiana Spa

Palermo. La paventata chiusura della linea ferroviaria Catania-Siracusa ha messo in evidenza una situazione assurda e strana, non tanto per la decisione di chiudere la linea ferroviaria nel periodo estivo ma dal fatto che né i territori interessati, nè la Regione Siciliana erano stati preventivamente informati dei lavori da realizzare e della relativa chiusura dal 12 giugno al 4 settembre 2016.
Riteniamo doveroso fare una distinzione dei ruoli tra i due gestori del Gruppo Ferrovie dello Stato: Rete Ferroviaria Italiana Spa e Trenitalia Spa.
Trenitalia ha il compito di gestire il trasporto ferroviario di persone in tutta la Regione,
Rete Ferroviaria Italiana (RFI Spa) ha il compito di gestire tutta l’infrastruttura ferroviaria (linee, stazioni, etc.).
Fatta questa premessa, è importante ricordare che la Regione Siciliana, il 25 giugno 2015, sottoscriveva con Trenitalia l’intesa per il trasporto ferroviario prima della firma definitiva del Contratto di Servizio Ponte 2015-2016 in data 30 dicembre 2015.                 
In quest’occasione abbiamo fatto rilevare che nelle altre Regioni, prim’ancora dell’intesa con l’impresa ferroviaria di trasporto, hanno pensato bene di sottoscrivere un APQ (accordo di programma quadro) con il gestore dell’infrastruttura RFI Spa.
L’importanza di questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Siciliana e RFI, è necessario e propedeutico rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore della rete ferroviaria, a mettere nero su bianco i programmi di investimento e di adeguamento all’offerta della rete ferroviaria regionale attraverso:
1.  il potenziamento infrastrutturale e tecnologico;
2.  la risoluzione delle criticità, quali la rimozione dei passaggi a livello;
3.  la qualità delle performance;
4.  il mantenimento delle ferrovie minori, con l'obiettivo di aumento dell'utenza ricorrendo anche a politiche d’incentivazione ad uso turistico;
5.  l'integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con le politiche per lo sviluppo della ciclabilità;
6.  gli investimenti sulla rete in itinere, previsti e da prevedere.  
Questo doveva e deve essere l’obiettivo principale della Regione se si vuole pianificare in modo serio e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario; tenuto conto che la sottoscrizione di questo APQ è a costo zero essendo un accordo di impegno istituzionale tra le parti.
Invitiamo ancora una volta l’assessore regionale ai trasporti Giovanni Pistorio e il dirigente generale del dipartimento trasporti Fulvio Bellomo a conseguire, nel più breve tempo possibile, questo APQ (accordo di programma quadro) con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) prima della definitiva firma del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario 2017-2026, garantendo con questo accordo gli ammodernamenti e gli investimenti su tutta la rete regionale per rendere il trasporto ferroviario isolano sempre più efficiente ed efficace.
Domani 3 maggio alle ore 11.30, presso i locali dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture e Mobilità (Via Leonardo da Vinci, 161 - Palermo) così come previsto dall'art.13 comma  4 del Contratto di Servizio sono stati convocati per un incontro tra i Dirigenti del Dipartimento Trasporti, i Dirigenti di Trenitalia e i Comitati Pendolari Siciliani, sul seguente Odg: Offerta Commerciale 2016 - Modifiche orarie giugno 2016 – e proposte Comitati sull’offerta commerciale 2017.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 16 dicembre 2015

Otto ore e mezza per 30 km

ll contratto tra la Regione Siciliana e Trenitalia, dal costo di 1 miliardo e 400 milioni di euro, deve ancora essere firmato (accadrà entro la prossima settima n.d.r.), ma i nuovi orari e le nuove tratte di Trenitalia sono già in funzione sul territorio regionale..

martedì 4 agosto 2015

Contratto di Servizio: Disagi e disservizi cosa è previsto in questi casi?

Palermo. Cosa è stato previsto nei giorni in cui per varie problematiche l'utenza ferroviaria subisce disagi e disservizi? Ad oggi a distanza di 40 giorni dalla sottoscrizione dell'intesa non ci è dato conoscere il contenuto degli allegati e delle appendici all'intesa sottoscritta il 25 giugno scorso. 
Ecco un report dei disservizi relativi ai mesi di agosto, luglio, giugno e maggio:
Fonte: Fsnews.it
































giovedì 30 luglio 2015

Continuità territoriale: Dal 1° gennaio 2016 valige in spalla per traghettare anche se viaggi col treno.

L’assessore Pizzo: «Dipende dallo Stato» ma Delrio si rifiuta di rispondere
La visita del ministro Delrio a Catania è stata l’occasione per parlare di infrastrutture e di trasporti non solo con il più alto esponente nazionale nel settore ma anche con l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Giovanni Pizzo. L’occasione è stata ghiotta per mettere il dito su una ferita che ancora non si vede ma che per la quale la Sicilia e i Siciliani potrebbero sentire dolore già dal 1° gennaio 2016. Stiamo parlando della continuità territoriale fortemente a rischio con la mancanza dei collegamenti ferroviari Nord-Sud. Dalle risposte dell’assessore Pizzo e dall’assoluta non risposta del ministro Delrio, che per due volte si è rifiutato di rispondere (la prima per indirizzarci all’assessore regionale, la seconda volta perché “nessuna domanda mi era stata fatta” ha dichiarato, a dispetto delle registrazioni) non è difficile immaginare che i timori, da tempo denunciati dal Comitato Pendolari Siciliani tramite il suo presidente, Giosuè Malaponti, non sono poi così peregrini. Giusto per precisare ciò che si paventa è il dover percorrere a piedi, con valige al seguito, i tratti compresi tra la stazione e il traghetto (in discesa e in salita) e ovviamente lo traghetto stesso. Una vera innovazione nel campo dei trasporti e dei servizi che riporta più all’epoca dei Gattopardi che all’asse del Corridoio Berlino-Palermo-Malta.
Assessore Pizzo i collegamenti nord-sud potrebbero essere messi a rischio dal nuovo contratto di servizio che la Regione dovrebbe firmare con Trenitalia.
«Il contratto di servizio che firmerà la Regione riguarderà solamente i collegamenti interni. Non riguarderanno i collegamenti a lunga percorrenza per quelli il contratto lo fa lo Stato. Il contratto di servizio che verrà stipulato dalla Regione è solo per le tratte interne».
Ma come si affronterà il problema? La gente dovrà scendere a Messina o a Villa con le valigie, traghettare a piedi e raggiungere la stazione. Sempre a piedi…
«Questa vicenda è stata vista sul piano tecnico. Non si è ancora arrivati agli investimenti necessari anche per un’ipotesi di questo genere che è impraticabile. Teoricamente bisognerebbe investire su tutta una serie di sistemi modali dentro le stazioni. Sia in quelle in discesa, sia in quelle in salita e aumentare i servizi organizzati. Ma ancora questa scelta non è stata fatta né da parte del gruppo FFSS né da parte dello Stato che fa il contratto di servizio».
Quindi i passeggeri da gennaio 2016 dovranno traghettare a piedi pur avendo pagato un biglietto treno che li dovrebbe portare a destinazione?
Non c’è questa ipotesi visto che ancora il contratto non è stato firmato. Né questo né altri contratti di lunga percorrenza. Il problema non è residuale. Su quei contratti verranno decise le modalità. L’ipotesi di spezzare il collegamento è tecnica. L’altra è capire – investimenti permettendo – se è il caso di utilizzare una nave che possa contenere un treno senza spezzarlo. Perché la rottura di carico dura due ore. È questo il problema dello Stretto quando c’è mare buono, se poi il mare è grosso i tempi si allungano ancora di più. Trovare altri sistemi vuol dire approntare tapis roulant, scale mobili, elevatori. Insomma occorre l’approntamento di un servizio che ancora non è partito. E se non parte non si può modificare. È un buon servizio andare a Roma in 11 ore? Secondo me sono troppe».
Assessore in questo momento noi impieghiamo tre ore per andare da Catania a Palermo e gli orari non vengono rispettati…
«Il problema è un altro. Il treno che può entrare in Sicilia è un treno di un certo tipo. Infatti i messinesi non salgono in treno a Messina ma traghettano e prendono il Freccia Argento a Villa. Un treno che non può essere spezzato e che quindi non può traghettare in Sicilia. Così facendo i messinesi arrivano a Roma in poche ore. Da un lato quindi noi vogliamo mantenere ciò che abbiamo, però andiamo a prendere il Freccia Argento a Villa. Lo scarto è di sette ore contro quattro».
È normale che la Sicilia deve tenersi collegamenti da terzo mondo? Perché non si fa il raddoppio ferroviario?
«Non è normale, ma per mettere un Freccia Argento – non oso neanche pensare a un Freccia Rossa ha commentato Pizzo – bisogna portarlo in Sicilia. Il raddoppio si farà nella parte di investimenti di 4 miliardi e tre di cui ha parlato il ministro, con la programmazione in parte fornita dallo Stato e in parte dalla programmazione comunitaria. Penso che verrà firmato l’accordo di programma tra il 10 e il 12 agosto. E quindi partiranno i progetti che avranno capacità esecutiva in quel momento, tra cui quelli ferroviari». 

Monica Adorno Continua a leggere...
Fonte: http://www.leggimionline.it/2015/07/30/17024/

giovedì 23 luglio 2015

Binari roventi nell'Ennese e le dichiarazioni assurde dell'assessore regionale ai trasporti Pizzo

Palermo. L’assessore Pizzo fa l’orecchio da mercante e si improvvisa quale tecnico di Rete Ferroviaria Italiana. Il problema è solo ed esclusivamente del gestore dell’infrastruttura Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e non della Regione o dell’assessore Pizzo che pagano Trenitalia per un servizio di trasporto e, a sua volta Trenitalia paga Rete Ferroviaria italiana, gestore dell’infrastruttura, per fare transitare i propri treni sui binari di Rfi. E’ un problema esclusivamente del gestore Rfi che deve assicurare la percorribilità dei binari da tutti i punti di vista: percorrenza, manutenzione, ammodernamento,sicurezza, etc.
Quindi cosa c’entra la dichiarazione dell’assessore Pizzo che "Regione-Rfi devono affrontare una situazione specifica di questa zona".

Come se un’automobilista che paga il pedaggio per transitare in autostrada e deve raccordarsi con il gestore della strada per ovviare a degli inconvenienti lungo il percorso autostradale. E’ assurda la presa di posizione dell’assessore Pizzo, quando invece doveva chiedere conto e ragione a Trenitalia, a tutela degli utenti penalizzati dai disservizi, e Trenitalia, a sua volta a Rete Ferroviaria Italiana per i problemi all'infrastruttura ferroviaria che hanno procurato enormi disagi e disservizi all’utenza di Trenitalia tra Palermo e Catania.
L’assessore Pizzo continua a non rispondere, alle domande del Comitato Pendolari Siciliani, sul Contratto di Servizio e sui relativi allegati. E’ mai possibile che la Regione Sicilia, il suo Dirigente Generale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Dott. Fulvio Bellomo, e l’assessore ai trasporti Pizzo non rispondano alle richieste dei maggiori fruitori del servizio di trasporto pubblico, i Pendolari? 

Una richiesta lecita quella di chiedere di conoscere che tipo di Contratto e cosa prevedono gli allegati ma nessuno dei tre ad oggi ci hanno dato risposta e/o spiegato in modo chiaro la tipologia dei servizi, la qualità, la quantità, le penalità e le premialità, visto che da gennaio di quest’anno è proprio la Regione, il Dipartimento trasporti e l’assessore Pizzo a gestire il servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sicilia. Mentre sino al 31 dicembre 2014 tale servizio di trasporto veniva gestito direttamente dal ministero dei trasporti e la Regione non aveva alcuna competenza diretta sulla tipologia dei servizi espletati se non quella di una sommaria verifica a mo di certificazione che il servizio è stato espletato. 
Oggi non è più così. 
E’ la Regione Sicilia a gestire direttamente il servizio di trasporto ferroviario con il contributo del Ministero dei trasporti che ha finanziato, 111,5 + 11 milioni (Iva), per un totale di 122,5 milioni di euro l'anno, in virtù dell’Accordo di programma tra Mit e Mef sottoscritto a novembre 2014. 
E allora ci sembra, alquanto, doveroso che il Dott. Bellomo, dirigente generale del dipartimento infrastrutture, mobilità e trasporti, prima della definitiva firma, se non ha nulla incontrario e lo ritenga opportuno, esporre all’utenza pendolare e ai siciliani in maniera chiara e limpida cosa la regione sta gestendo e cosa effettivamente sta acquistando da Trenitalia?
Dovrebbe essere un atto dovuto, secondo noi, per dovere e diritto alla trasparenza (Dlgs 33/2013) e che ciò avvenga prima della firma definitiva del Contratto di Servizio previsto, come dichiarava l’assessore Pizzo, per il 31 luglio 2015, considerato che gli allegati (importantissimi) sono stati consegnati da Trenitalia all’assessorato il 21 luglio 2015 e non in Commissione Trasporti all'Ars nella convocazione di mercoledì 22 luglio.
In conclusione, ci sembra importante fare presente che una cosa è l’offerta commerciale da spalmare su tutte le relazioni ferroviarie siciliane che, tra l’altro, può essere modificata in corso d’opera durante l’anno. Mentre cosa diversa, invece, sono le norme contrattuali che non potranno essere più ritoccate, integrate, modificate o riviste sino alla scadenza del Contratto prevista nel 2027.
Chiediamo al Presidente Crocetta di intervenire personalmente in questo importante Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario prima della firma definitiva affinché questo Contratto di Servizio, il primo, nella storia del trasporto ferroviario siciliano possa cambiare il volto della Sicilia anziché penalizzarla ulteriormente per un altro decennio. Staremo a vedere…
Giosuè Malaponti - Comitato pendolari Siciliani - Ciufer 

martedì 21 luglio 2015

Il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia, ha cambiato la rotta.

Palermo. A fine 2014 in molte regioni scadeva il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario e, in quasi tutte è stato definito un “Contratto Ponte” sino al 2019/2020 e allo scadere di tale “Contratto” le Regioni dovranno bandire le gare per l’affidamento definitivo del servizio di trasporto ferroviario per 10 anni. 
In Sicilia invece c’è stata un’inversione di rotta sul “Contratto Ponte” la cui scadenza era prevista a fine 2020. Gli uffici regionali del Dipartimento Trasporti 4° Servizio Trasporto Ferroviario, avevano predisposto il Contratto Ponte sino al 2019/2020 con la tipologia del servizio a “catalogo” ma nell’incontro del 18 maggio presso l’assessorato regionale ai trasporti tra i vertici romani di Trenitalia, il gabinetto dell’assessore e i funzionari del Dipartimento trasporti, forse, veniva stralciata la bozza del Contratto di Servizio preparata dagli uffici, per dare corso ad una nuova tipologia di contratto di servizio per il trasporto ferroviario.
Ci preme ricordare che, in molte occasioni, l’assessore regionale ai trasporti Pizzo ha sempre parlato di un “Contratto Ponte” sino al 2019/2020 e precisamente nell’incontro con i sindacati al Pala Cultura di Messina il 25/03/2015.
Un’inversione di marcia su un contratto di servizio di vitale importanza per la Sicilia, sia sotto il profilo dell’investimento pari a 111,5 milioni di euro l’anno, sia sotto il profilo del miglioramento della rete ferroviaria, sia sull’incentivazione di più mezzi di trasporto pubblico con integrazioni vettoriali e tariffarie.
Mentre le altre Regioni propongono e chiudono un “Contratto Ponte” al 2020 con tanto di accordi tra il gestore dell’infrastruttura (RFI) ed un piano di investimenti ben chiaro e leggibile nei cinque anni con Trenitalia, la Regione Sicilia a differenza delle altre concorda la scadenza di tale “Contratto Ponte” al 2016 per poi rinnovarlo definitivamente sino al 2027. 

Ci chiediamo e chiediamo con quali garanzie, con quali investimenti, con quali tipologie, nessuno sino ad oggi ne conosce i contenuti e nessuno ha ancora visto gli allegati compresi i 90 deputati regionali che hanno appreso dalla stampa della firma dell’intesa tra Regione-Trenitalia.
Alcuni deputati del M5Stelle apprendono dalla stampa la notizia dell’intesa e chiedono un’immediata audizione all’Ars dell’assessore regionale ai trasporti Pizzo.
L’assessore Pizzo nel suo intervento in aula all’Ars dell’1 luglio dichiara, secondo il nostro parere, cose assurde:
- che non è mai esistito in Regione un Dipartimento Trasporti, quando invece c’è sempre stato il “Dipartimento Trasporti 4° Servizio Trasporto Ferroviario”;
- che non c’è motivo di fare un’intesa con il gestore dell’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per il miglioramento dei tempi di percorrenza, per ulteriori investimenti sugli impianti tecnologici, per l’eventuale eliminazione di alcuni passaggi a livelli, riferisce che basta il CIS siglato nel febbraio 2013;
- che i macchinisti si devono abituare alla guida del treno “Minuetto” sulla Catania-Palermo per migliorare i tempi di percorrenza, sconoscendo che i “Minuetti” in Sicilia marciano sui binari già da almeno dieci anni, e che non vi è nessuna differenza di guida a prescindere della relazione ferroviaria;
- che sulla vertenza dei dipendenti ex Ferrotel, ha ricevuto una lettera da parte di Trenitalia che si farà carico nel nuovo contratto di servizio e nell’ampliamento dei servizi dei lavoratori ex Ferrotel, precisando che vi è una comunicazione scritta e concordata con la holding per l’assorbimento di questi lavoratori, ma nessuno conosce i contenuti e l’esistenza.

In conclusione l’assessore Pizzo fa presente all’Aula che negli allegati vi sono esplicate le norme che regolamenteranno il Contratto di Servizio, quindi non solo l’aspetto dell’offerta del servizio ma anche le norme di pianificazione relativamente a: penalità, premialità, aspetti di vigilanza, sicurezza a bordo e in stazione, aspetti riguardanti l’integrazione dei servizi connessi ad altri trasporti e, molte appendici riguardanti il comfort in stazione e a bordo, la tipologia di controlli che la regione dovrà e potrà effettuare se mensili e/o semestrali, quali sistemi di controllo e verifica verranno concessi agli uffici regionali per monitorare il servizio di trasporto ferroviario, etc…
Allegati ed appendici al contratto milionario di vitale importanza che, ad oggi, nessuno conosce né hanno avuto modo di verificare e/o integrare vista la durata contrattuale decennale.
Perché questa inversione di rotta? Forse perché la Regione Siciliana è più furba o in gamba delle altre? Perché la Regione Toscana ha dato seguito al Contratto Ponte sino al 2020, impegnando tra l’altro Rete Ferroviaria Italiana a migliorare la rete ferroviaria sul piano degli interventi tecnologici ed infrastrutturali e chiedendo, tra l’altro, a Trenitalia di fare investimenti sul materiale rotabile con un piano dettagliato che prevede la consegna di 23 nuovi mezzi nei cinque anni di “Contratto Ponte”? Perché la Toscana non si è avvalsa del Regolamento della Comunità Europea n.1370/2007, a differenza della Sicilia, realizzando un “Contratto Ponte” di cinque anni, mentre la Regione Sicilia avvalendosi del Regolamento C.E. n.1370/2007 sta servendo all’impresa ferroviaria, su un piatto d’argento, dieci anni di contratto senza ottenere impegni ben precisi e circostanziati relativi agli investimenti in materiale rotabile e al miglioramento delle infrastrutture visto che non ha un accordo ben preciso con Rete Ferroviaria Italiana?
In conclusione desideriamo fare presente all’opinione pubblica che sta passando sotto silenzio il taglio dei treni da e per il nord, prova ne è che nel progetto dell’offerta 2016, che Trenitalia sta veicolando a mò di sondaggio, sulle tratte regionali sono stati già previsti treni regionali veloci sulle tracce degli intercity Palermo-Roma e Palermo-Milano e Siracusa-Roma e Siracusa-Milano che si fermeranno a Messina, tutto ciò sa di ulteriore beffa a danno dei Siciliani perché la Regione dovrà caricare questi treni/km non previsti, considerato che sono km/treni del trasporto universale, sul Contratto di Servizio del trasporto ferroviario regionale, quando invece il ministero dei trasporti visto il taglio ai treni del trasporto universale doveva almeno integrare alla Regione Sicilia il corrispettivo delle risorse relativo alla soppressione dei treni da e per il nord.
Quindi, grazie al disinteresse dell’assessore Pizzo, viene meno quella “Continuità Territoriale” un diritto scippato alla Sicilia e ai Siciliani che resteranno isolati da un’Italia e da un’Europa sempre più lontane e da progetti europei della rete Ten che non avranno più alcun senso, secondo in nostro punto di vista, per il venir meno dei servizi di traghettamento dei treni sull’area dello Stretto di Messina, nonostante l’aver suggerito un progetto a costo zero per eliminare la rottura di carico tra Messina e Villa San Giovanni.
Tutto questo alla Regione Sicilia e all’assessore Pizzo non interessa.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 6 luglio 2015

NUOVO CONTRATTO-PONTE REGIONE-TRENITALIA PER IL TRASPORTO FERROVIARIO: LE PRINCIPALI NOVITÀ

Sicilia. Questo in sintesi è quello che è stato fatto in Regione Toscana, tale e quale a quanto è stato fatto dalla Regione Sicilia e dall'assessore regionale ai trasporti Pizzo. Non conosciamo nessun contenuto dell'intesa, nè ci è stato mai presentato alcun documento relativo al Contratto di Servizio. 
In Toscana Contratto Ponte 2015-2020 e poi gara, in Sicilia Contratto Ponte 2015-2016 e poi affidamento sino al 2027 senza alcuna intesa-accordo con Rete Ferroviaria Italiana ma solo con Trenitalia.
Regione Toscana. Il 25 marzo 2015, nell'incontro tra i comitati dei pendolari della Toscana e l'assessore Ceccarelli, sono stati illustrati i risultati del percorso di confronto avviato con RFI e Trenitalia in vista della firma del nuovo contratto-ponte 2015-2020.
In sintesi:
La percentuale di treni di nuova generazione in circolazione salirà al 73%, quasi il doppio rispetto a 5 anni fa, grazie anche all'introduzione di 14 nuovi treni Swing. Con il nuovo contratto saranno investiti altri 100 milioni per nuovi treni.
I parametri di miglioramento della qualità del servizio, che dovrà essere garantita da Trenitalia, saranno progressivi nel tempo e saranno definiti linea per linea, sulla base delle caratteristiche e delle criticità di ciascuna.
Le penali per i disservizi saranno molto più severe e saranno crescenti al crescere del disservizio: l'indice obiettivo di puntualità - percentuale di treni in arrivo entro i 5' dall'orario programmato - sarà del 93% e quello di regolarità – treni regolarmente circolanti e non soppressi – sarà del 99,3%.
Il bonus abbonati sarà esteso anche ai pendolari sulle linee interregionali e calcolato con parametri più severi.
Per conoscere tutte le novità del nuovo contratto-ponte Regione Toscana-Trenitalia 2015-2020, di cui è prevista a breve la firma, è possibile scaricare qui il documento completo.
Per lasciare un commento, fare osservazioni o richiedere chiarimenti sul documento, si può accedere alla Stanza della partecipazione dedicata al contratto-ponte cliccando qui: ciascun cittadino può esprimere il suo parere o formulare domande, semplicemente registrandosi con un indirizzo e-mail.
CECCARELLI RISPONDE: IL VIDEO DELLA DIRETTA STREAMING DEL 30 MARZO 2015
L'assessore Ceccarelli in diretta Streaming ha risposto alle domande che i cittadini, tramite mail o Twitter (#ceccarellirisponde), gli hanno sottoposto sul servizio ferroviario regionale.
BONUS PENDOLARI: DISPONIBILI I DATI DI FEBBRAIO 2015
questo link, è possibile leggere e scaricare i dati relativi all'indice di regolarità del servizio ferroviario regionale aggiornato a febbraio 2015, utile per conoscere quali abbonati abbiano diritto al bonus pendolari.
DIVENTA RICERCABILE IL DATABASE DELLE SEGNALAZIONI TRENI NEWS
Treni News, il Notiziario sull'andamento del Servizio ferroviario regionale, diventa un database ricercabile: è possibile effettuare una ricerca tra le segnalazioni di Treni News, per data, località, numero del treno, problema segnalato e linea e recuperare in questo modo le informazioni di proprio interesse.
Per accedere alla ricerca, cliccare qui.
CECCARELLI RISPONDE: IL VIDEO DELLA DIRETTA STREAMING DEL 9 MARZO 2015
L'assessore Ceccarelli in diretta Streaming ha risposto alle domande che i cittadini, tramite mail o Twitter (#ceccarellirisponde), gli hanno sottoposto sul servizio ferroviario regionale.

mercoledì 1 luglio 2015

Linea Messina-Catania-Siracusa traffico ferroviario paralizzato per problemi tecnici alla linea ferrata.

Catania. Alla luce della firma dell’intesa tra la Regione Sicilia e Trenitalia per la gestione del trasporto ferroviario nell’Isola, ci preme fare presente che sempre più spesso capitano degli imprevisti tecnici sulla linea ferrata gestita da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che procurano gravi disagi ed enormi disservizi all’utenza che si sposta da Messina, passando per Catania sino ad arrivare a Siracusa. Teniamo a precisare che all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista nel MAS (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione. Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. I disservizi sono sorti intorno alle 13 circa e come avviene sempre i responsabili di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) non danno tempi certi sulla riparazione dell’inconveniente all’infrastruttura, costringendo l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire.
E’ un aspetto che la Regione Sicilia deve prendere in considerazione visto che a presto dovrà concordare con Trenitalia tuti gli aspetti più importanti per la definizione della tipologia dei servizi ferroviari previsti nel Contratto “Ponte” sino al 2016 per poi affidarlo in maniera definitiva per dieci anni sino al 2027.
I ritardi e le soppressioni di oggi 30 giugno 2015:
Relazione Messina-Catania-Siracusa
Treno 3867 delle ore 12.18 è arrivato a Siracusa con 88 minuti di ritardo
Treno 12873 delle ore 13.17 soppresso da Taormina a Catania
Treno 12831 delle ore 13.35 soppresso da Messina a Catania
Treno 12875 delle ore 14.10 è arrivato a Catania con 91 minuti di ritardo
Treno 12877 delle ore 14.32 è arrivato ad Alcantara con 33 minuti di ritardo e soppresso da Alcantara a Catania
Treno 12849 delle ore 16.05 è arrivato a Siracusa con 12 minuti di ritardo
Treno 3869 delle ore 16.20 è arrivato a Siracusa con 26 minuti di ritardo
Treno 12879 delle ore 16.35 soppresso da Messina a Catania
Treno 3871 delle ore 18.40 è arrivato a Catania con 10 minuti di ritardo
Treno 8595 delle ore 19.10 è arrivato a Siracusa con 19 minuti di ritardo
Treno 8573 delle ore 20.37 è arrivato a Fiumefreddo con 16 minuti di ritardo
Treno 12885 delle ore 21.45 è arrivato a Catania con 16 minuti di ritardo
Relazione Siracusa-Catania-Messina
Treno 12872 delle ore 11.12 è arrivato a Messina con 14 minuti di ritardo
Treno 12874 delle ore 12.23 è arrivato a Messina con 64 minuti di ritardo
Treno 12876 delle ore 13.02 è arrivato a Messina con 36 minuti di ritardo
Treno 12878 delle ore 13.59 soppresso da Catania a Messina
Treno 12880 delle ore 14.23 è arrivato a Messina con 26 minuti di ritardo
Treno 12830 delle ore 14.25 è arrivato a Messina con 23 minuti di ritardo
Treno 12882 delle ore 16.20 soppresso da Catania ad Alcantara, parte da Alcantara ed arriva a Messina con 83 minuti di ritardo
Treno 3872 delle ore 17.16 è arrivato a Messina con 25 minuti di ritardo
Treno 8586 delle ore 17.33 è arrivato a Messina con 43 minuti di ritardo
Treno 12886 delle ore 20.46 è arrivato a Messina con 59 minuti di ritardo
I treni in questione hanno accumulato ritardi per 684 minuti pari a 11 ore e 24 minuti, mentre 323 sono i km/treno soppressi.
E' il momento opportuno per iniziare a fare presente alla Regione Sicilia e a Trenitalia dei disagi e dei disservizi che l'utenza del treno subisce, ciò in occasione del perfezionamento degli allegati al Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che la Regione Sicilia ha affidato a Trenitalia per il 2015 e 2016 per poi affidarlo definitivamente sino al 2027.
Serve la collaborazione di tutti gli utenti che dovranno segnalare 
all'indirizzo comitatopendolari@gmail.com quanto avviene durante il loro viaggio in treno e/o in stazione (climatizzazione, comfort, annunci, informazioni, etc). 
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 30 giugno 2015

Trasporto ferroviario. I pendolari dobbiamo fare rete per far migliorare il servizio.

Catania. E' importante e necessario che tutti gli utenti che hanno subito ritardi e/o soppressione dei treni nella giornata di oggi (30 giugno 2015), di voler segnalare al seguente indirizzo email: comitatopendolari@gmail.com, i disagi e i disservizi subiti. 
E' il momento opportuno per iniziare a fare presente alla Regione Sicilia e a Trenitalia dei disagi e dei disservizi che l'utenza del treno subisce, ciò in occasione del perfezionamento degli allegati al Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che la Regione Sicilia ha affidato a Trenitalia per il 2015 e 2016 per poi affidarlo definitivamente sino al 2027. 
Serve la collaborazione di tutti gli utenti che dovranno segnalare all'indirizzo comitatopendolari@gmail.com quanto avviene durante il loro viaggio in treno e/o in stazione (climatizzazione, comfort, annunci, informazioni, etc). 
Noi ci faremo carico di veicolare le email di segnalazione alla Regione presso l'assessorato regionale e il dirigente generale alle infrastrutture e trasporti, in considerazione del fatto che sarà la Regione Sicilia a pagare e quindi a gestire il servizio di trasporto ferroviario. E'necessario l'apporto, la collaborazione e l'aiuto di tutti se vogliamo che il servizio, a differenza di quanto avveniva prima, venga realizzato a misura dell'utente e non ad uso e consumo dell'impresa di trasporto. 
Siamo sicuri che ognuno di voi farà la propria parte a tutela dei propri diritti e per la realizzazione di un servizio di trasporto ferroviario efficiente ed efficace e più a misura dell'utente. 
Grazie per la vostra collaborazione.