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domenica 7 giugno 2015

Sicilia. Bus o treno questo il dilemma del trasporto pubblico

Dagli ultimi interventi sui quotidiani, sembra che in Sicilia vengano scoperti definitivamente “bus e treno come mezzi di trasporto”.
Un solo dato per chiarezza di informazione, nel 2012 i km/bus effettuati in Sicilia e pagati dalla Regione sono stati pari a 77.621.511 contro i 10.476.000 km/treno per’altro pagati dal ministero dei trasporti sino a dicembre 2014.
Si accenna ad una sorta di gara tra treno e bus. E’ più veloce il bus o il treno? E’ più costoso il treno o il bus? E’ più inquinante il bus o il treno? La necessità per i siciliani non sta in questa sorta di gara tra treno e bus ma nell’avere un efficientamento dei servizi di trasporto e quindi una intermodalità che coniughi due o più mezzi di trasporto cercando di creare un servizio efficiente ed efficace.
L’enfasi che dal 13 aprile scorso è stata data al treno solo sull’asse ferroviario Palermo-Catania è servita ben poco a rilanciare quanti più mezzi di trasporto per i siciliani.
Operazione che è servita alla sola impresa ferroviaria “Trenitalia” a rilanciare il proprio brand e la propria attività in Sicilia e nella fattispecie su una tratta ferroviaria sulla quale non si erano mai scommessi, nonostante i vari solleciti della politica ed i vari finanziamenti a Rete Ferroviaria Italiana per ammodernare e velocizzare l’attuale tracciato della Palermo-Catania. Non sono stati rispettati i tempi di percorrenza dichiarati e imposti dal Cis (2 ore e 45 minuti nel 2013) e dal Pac (2 ore e 30 nel 2014) quando ancora invece si impiegano 3 ore circa e la si promuove come velocizzazione tra le due Città pur non avendo apportato alcuna modifica all’attuale tracciato se non quelle di migliorare incroci e coincidenze. Immaginiamo un pò se avessero ammodernato, in questi ultimi cinque anni pur avendo i finanziamenti, l’attuale tracciato i tempi di percorrenza sarebbero scesi  al di sotto delle 2 ore e 30. Ma nonostante tutto, ad oggi, non ci è dato sapere perché non è stato dato corso all’ammodernamento e alla velocizzazione della Catania-Palermo. Di chi la responsabilità oltre a quella della politica? A chi spettava controllare? Perché non sono stati spesi i 30 milioni previsti per la funzionalità di questa direttrice ferroviaria  dal 2010 ad oggi?
Se da un lato l’impresa ferroviaria “Trenitalia” si rilancia dall’altro lato l’istituzione Regione con l’assessorato regionale alle infrastrutture, mobilità e trasporti è in totale fase di stallo.
A giugno 2014 veniva bandita la gara per l’acquisto di n. 5 nuovi treni per un importo di circa 50 milioni, gara a tutt’oggi bloccata dai vari ricorsi.
A novembre 2014 veniva finalmente firmato, ed era la terza firma quella dell’assessore Pizzo dopo quella degli assessori regionali ai trasporti Bartolotta e Torrisi sull’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario in Sicilia tra Mit e Mef, ma a distanza di sette circa mesi da quella firma, del famigerato “Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario” che la Regione doveva sottoscrivere con Trenitalia, ancora non si conoscono nè i contenuti, nè i tempi dell’eventuale sottoscrizione, né la durata, né la tipologia di servizi che la Regione vuole acquistare.
A dicembre 2014 è scaduto il Contratto di Servizio tra il ministero dei trasporti e Trenitalia per il trasporto universale dei treni da e per il nord. Questo è un altro problema per la Sicilia, perché al momento Trenitalia sta operando in deroga e, se non verrà bandita dal ministero dei trasporti la gara per l’affidamento del servizio universale (treni da e per il nord), la Sicilia non avrà alcun treno da gennaio 2016 che la collegherà con il resto dell’Italia e dell’Europa.
A dicembre 2014 sono scadute, in Sicilia, tutte le concessioni relative ai servizi su gomma e anche su questo il totale silenzio dell’assessorato ai trasporti.
Per poter andare avanti alla Regione Sicilia serve il nuovo PRTM (piano regionale dei trasporti e della mobilità) cosa che ad oggi ancora non ha. Ci risulta, invece, che i precedenti assessori ai trasporti avevano con gli uffici stilato le linee guida per il nuovo Piano regionale dei trasporti e della mobilità, visto che il vecchio Piano Direttore dei Trasporti, approvato nel 2002, non aveva collegato a se i quattro Piani Attuativi (aereo, marittimo, stradale e ferroviario) approvati nel 2004.
Infatti, chiediamo di conoscere dal 2004 ad oggi quanti studi sono stati commissionati dall’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti sull’integrazione vettoriale e sull’intermodalità? Presumiamo diversi e perché non sono stati attuati in questi dieci anni? Qual’è stata la necessità di bandire una gara per l’affidamento dei servizi per l’aggiornamento del “Piano regionale dei Trasporti e della Mobilità e delle relative procedure Vas (costo euro 186 mila + iva) a due anni di distanza del  Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013? Gli uffici regionali non sono in grado di definire tale piano magari con l’apporto a costo zero delle Università agli Studi di Palermo, Messina, Enna e Catania?
E’ nostra convinzione che un’accurata programmazione e un’attenta integrazione dei due mezzi di trasporto possano finalmente dare alla Sicilia un servizio di trasporto pubblico efficiente ed efficace, sempre che, ci sia quella volontà politica di far funzionare le cose come nelle altre regioni.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 25 maggio 2015

Blocco stazione Giarre-Riposto. Disservizi e disagi all’utenza sulla Me-Ct-Sr

Catania. Condividiamo la protesta per la chiusura di tutti i reparti e per ultimo la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Giarre, quello che non condividiamo affatto è la scarsa attenzione dimostrata da Trenitalia nell’assicurare i servizi sostitutivi a tutta l’utenza che si muove da Messina a Catania per il blocco dei binari alla stazione di Giarre-Riposto. Se il blocco è avvenuto tra le 11 e le 11.30 perchè non attivare da subito i bus sostitutivi per alleviare ritardi e disagi all’utenza viste tutte le soppressioni? A Catania è successo di tutto!!! Un locomotore Aln668 che viene fatto partire alle 14 circa da Catania per arrivare ad Acireale dove ci sarà, così dicono un bus sostitutivo per far proseguire il viaggio in direzione Messina. Ma nulla di tutto questo, arrivati ad Acireale non vi era alcun bus ad aspettare i viaggiatori che vengono rifatti salire sul trenino diesel per fare ritorno a Catania.
A Catania nel frattempo nessun annuncio sul da farsi, se non il continuo ripetere di annunci sonori “causa blocco stazione di Giarre-Riposto i treni potranno subire ritardi superiori ai 50 minuti”. Finalmente alle 14.45 circa compare il primo bus sostituivo e a distanza di qualche minuto ne arrivano altri 4. La gente si accalca per salire ma non c’è nessuno dell’assistenza, finalmente arriva qualcuno che da direttive. Viene fatta salire gente su un primo bus in direzione Acireale, Guardia Mangano-S.Venerina, Carruba, sino a Giarre-Riposto e li finisce la corsa, insomma il bus finalmente parte alle 15.00 circa. Mentre su un secondo bus sostitutivo veniva fatta salire altra gente, occupando tutti i posti disponibili, per partire alle 15.10 circa in direzione Acireale, Giarre-Riposto, Fiumefreddo di Sicilia e Taormina. La mia corsa-gita finisce a Fiumefreddo di Sicilia alle 17.02, considerato che ero giunto in stazione alle 13.50 e che ritardi permettendo giornalmente arrivo a Fiumefreddo di Sicilia alle 14.30 circa. Il bus sostitutivo proseguirà sino alla stazione di Taormina-Giardini dove fara scendere l’utenza che potrà proseguire in treno per raggiungere Messina.
Ci rendiamo conto che tutto può accadere essendo dei mezzi di trasporto, l’imprevisto ci può stare, quello che invece ci preme chiedere è: se il blocco è avvenuto tra le 11 e 11.30 Trenitalia avrebbe avuto tutto il tempo di recuperare i bus sostitutivi evitando così un disagio inutile alla clientela, oltre alla totale ed inesistente assistenza da parte del personale ferroviario che tra l’altro non è nemmeno salito a bordo del bus per accompagnare i passeggeri sino a destinazione. Se un evento del genere produce questi risultati, ci viene da pensare ad una eventuale emergenza più grave cosa potrebbe accadere???…Ci scusiamo…per il disturbo

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer