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martedì 14 novembre 2023

Comitati dei Pendolari e Associazioni dei Consumatori reiterano all'A.R.T. il tavolo tecnico di confronto con l'assessore ai trasporti Aricò

Con la presente, i sottoscritti desiderano fare presente di avere più volte chiesto la convocazione del tavolo tecnico previsto dall’art.18 comma 2 “Tavolo di confronto con le rappresentanze dei consumatori e delle associazioni dei passeggeri e delle persone a mobilità ridotta” previsto dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti e conseguito con il D.A. n.3423 del 22/11/2018, senza aver ottenuto risposta a tutt’oggi.
Desideriamo pertanto conoscere le ragioni ostative, nonostante siano intervenute le nuove offerte commerciali 2022/2023 quella di giugno 2023 a tra qualche mese quella 2023/2024, per le quali il Dipartimento e/o l’Assessore non abbiano ritenuto di convocare il “Tavolo di
Confronto” dall’ultimo incontro tenutosi il 19/10/2022 con i Dirigenti della Regione, di Trenitalia, di Rete Ferroviaria Italiana e dell’assessore uscente Marco Falcone.
Non ci sorprendono le dichiarazioni del neo assessore alla Mobilità e infrastrutture della Regione Siciliana, Alessandro Aricò, ma teniamo a precisare che le nostre richieste non sono critiche al contratto di servizio regionale ma giuste osservazioni per fare rispettare gli impegni istituzionali e finanziari presi nella legge di stabilità regionale n. 2/2023 all’art. 6, comma 5.
Fatta questa precisazione, siamo ancora in attesa di capire che fine hanno fatto i 3,6 milioni di euro a valere sulle disponibilità della Missione 10, Programma 2, capitolo 273710 finanziati all’art. 6, comma 5, della legge regionale n. 2/2023 che prevede, citiamo testualmente: “Al fine di sterilizzare l’aumento tariffario per il 2023 previsto dal contratto decennale tra la Regione Siciliana e Trenitalia Spa, è autorizzata, per l’esercizio finanziario 2023, la spesa di 3.600 migliaia di euro”.
Siamo giunti a metà novembre e non abbiamo visto a tutt’oggi alcun beneficio di questa sterilizzazione tariffaria prevista nella legge di stabilità regionale 2/2023 e tra l’altro per il secondo anno non ci è stato ancora presentato il nuovo programma di esercizio 2023/2024.
In conclusione ci consta fare presente che dal 2018 non si riesce a trovare neanche un euro, nel bilancio regionale siciliano, per incrementare le somme destinate al trasporto ferroviario e, con esse, i km-treno che sarebbero necessari per incrementare ulteriori servizi ferroviari in quei territori che da anni chiedono più servizi ferroviari almeno nelle giornate festive/domenicali e il numero di convogli in 

servizio lungo il Passante Ferroviario di Palermo e di Catania.

All’Autorità di Regolazione dei Trasporti
All’Assessore Alessandro Aricò
Al Presidenza ARS
Alla Commissione IV Ambiente, territorio e Mobilità
Al Dirigente Generale Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti
Al Dirigente del Servizio 2° - Piano regionale dei Trasporti – Trasporto Ferroviario

F.to Raffaele Tango - Presidente ADOC Sicilia
F.to Roberto Di Maria - Responsabile Trasporti ADOC Sicilia
F.to Luigi Ciotta - Presidente Sicilia Consumatori
F.to Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani
F.to Tania Di Marco - Presidente Comitato Pendolari Palermo-Agrigento
F.to Giuseppe Gurrieri - CUB Trasporti
F.to Giovanni Russo - Presidente Associazione Ferrovie Siciliane

domenica 2 luglio 2023

Criticità e richieste disattese - Reitera richiesta convocazione Tavolo Tecnico di confronto - Offerta ferroviaria regionale.

Sul Passante ferroviario di Palermo sono stati spesi negli ultimi 15 anni 1,2 miliardi di euro per l’ammodernamento e il raddoppio ferroviario, realizzando le 16 stazioni in esercizio (a cui dovranno aggiungersene altre tre, attualmente in costruzione) sui 35,6 km del suo tracciato.

Infrastrutture realizzate per l’attuazione di un servizio di tipo metropolitano, come avviene nelle grandi città dove, tra un treno e l’altro, si attendono al massimo 3 o 5 minuti.

A Palermo occorre aspettarne 30 o 60 (a seconda delle stazioni), con i risultati che conoscono bene pendolari e studenti che, ogni mattina, riescono a salire a fatica sui treni stracolmi, se non rimangono a terra. Una situazione drammatica che si ripete in tutte le ore di punta dalla riapertura del Passante, nel lontano 2018, suscitando le proteste dei cittadini che, chiedono, da anni, l’incremento delle frequenze attraverso associazioni di consumatori come ADOC e comitati pendolari come il CIUFER. Avendo una sola risposta: non ci sono soldi.

Dal 2018, non si riesce a trovare neanche un euro, nel bilancio regionale siciliano, per incrementare le somme destinate al trasporto ferroviario e, con esse, i km-treno che sarebbero necessari per incrementare il numero di convogli in servizio lungo il Passante Ferroviario di Palermo.

Stranamente, questi km-treno sono spuntati fuori per il nuovo collegamento veloce “GENIO EXPRESS” tra le stazione ferroviarie di Palermo Centrale e Punta Raisi (Aeroporto Falcone-Borsellino), presentato al pubblico come la grande novità dell’offerta ferroviaria regionale, in funzione dal 22/06/2023. I treni dedicati al nuovo servizio effettuano 6 corse giornaliere, ma soltanto 1 di esse ferma a tutte le fermate. Le altre 5 (3 in direzione aeroporto, 2 in direzione Palermo Centrale) fermano soltanto nella stazione di Palermo Notarbartolo. Per percorrere i 35 km del Passante ci vorranno pur sempre 36 minuti.

Un’offerta aggiuntiva che appare demenziale, dato che i treni “veloci” per Punta Raisi ci sono già. Vengono effettuati al ritmo di uno ogni ora, alternandosi a quelli che, sempre ogni ora, fermano in tutte le stazioni arrivando sempre in aeroporto. Ed impiegano soltanto 13 minuti in più dei nuovi treni “Genio” che finiranno per sprecare preziosissimi km/treno per servire una stazione soltanto lungo il tragitto anziché 16. Rischiando seriamente di viaggiare vuoti, dal momento che potranno raccogliere pochissima utenza in città limitatamente ad una destinazione, l’aeroporto che, dati alla mano, interessa al massimo il 15-20% degli utenti presenti sui treni.

Una genialata degna di Aladino, visto che le 3 coppie di treni non hanno alcun senso, se non quello di farli viaggiare vuoti spendendo oltre un milione di euro e sperperando oltre 78.000 km*treno senza alcuna logica, con tempi di percorrenza 36 minuti con una sola fermata a fronte dei 49 minuti con 10 fermate delle corse attuali. Tenuto conto che per ogni fermata e ripartenza Trenitalia calcola 3 minuti i conti sulla percorrenza del "GENIO" non tornano perché dovrebbe effettuare la corsa in 22 minuti.

Ma le incongruenze del trasporto ferroviario siciliano non si fermano qui. Per quanto riguarda il nodo di Catania, avevamo suggerito ai Dirigenti del Dipartimento e di Trenitalia di incrementare l’offerta con delle corse treno ogni 10 minuti sugli 8 km*treno che collegano le stazioni ferroviarie di Catania Centrale a Catania Aeroporto Fontanarossa e Catania Bicocca; ma non c'è peggior sordo che non vuole sentire. Dove sono i 50 treni giorno che dovevano attestarsi a Catania Fontanarossa oltre quelli provenienti da Siracusa, Caltagirone, Catenanuova, Caltanissetta e Palermo?

Vista la chiusura della linea ferroviaria Catania-Palermo, nel tratto Bicocca-Dittaino, secondo i nostri calcoli in continuo aggiornamento, saranno soppressi oltre un milione di chilometri treno. Al costo di 14 euro per chilometro treno, dichiarato dall’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò in audizione in Commissione Trasporti il 22/02/2023, si arriva a una cifra risparmiata di oltre 14 milioni oltre alle somme derivanti dalle penalizzazioni previste contrattualmente.

Anche volendo considerare il costo del trasporto alternativo con bus sostitutivi al treno, alla Regione dovrebbero restare oltre 10 milioni. Risorse importanti, che potrebbero essere sfruttate per intervenire sull’annosa questione degli aumenti dei biglietti ferroviari e/o sull’implementazione di ulteriori servizi ferroviari in quei territori che da anni chiedono più servizi ferroviari almeno nelle giornate festive/domenicali.

Non ci sorprendono le dichiarazioni dell’assessore alla Mobilità e infrastrutture della Regione Siciliana, Alessandro Aricò, ma teniamo a precisare che le nostre richieste non sono critiche al contratto di servizio regionale ma giuste osservazioni per fare rispettare gli impegni istituzionali e finanziari presi nella legge di stabilità regionale n. 2/2023 all’art. 6, comma 5.

La Regione Siciliana nel Contratto di Servizio con l’impresa ferroviaria Trenitalia Spa nella “Sezione Seconda: Tariffe, orari e investimenti e precisamente all’art. 14 (Obblighi Tariffari e gratuità) sottoscrive gli unici aumenti previsti contrattualmente del 10 per cento a gennaio 2020, a gennaio 2022 e l’ultimo a gennaio 2024.

Fatta questa precisazione, siamo ancora in attesa di capire che fine hanno fatto i 3,6 milioni di euro a valere sulle disponibilità della Missione 10, Programma 2, capitolo 273710 finanziati all’art. 6, comma 5, della legge regionale n. 2/2023 che prevede, citiamo testualmente: “Al fine di sterilizzare l’aumento tariffario per il 2023 previsto dal contratto decennale tra la Regione Siciliana e Trenitalia Spa, è autorizzata, per l’esercizio finanziario 2023, la spesa di 3.600 migliaia di euro”; siamo giunti alla fine giugno e non abbiamo visto a tutt’oggi alcun beneficio.

In conclusione desideriamo fare presente che abbiamo più volte chiesto la convocazione del tavolo tecnico previsto dall’art.18 comma 2Tavolo di confronto con le rappresentanze dei consumatori e delle associazioni dei passeggeri e delle persone a mobilità ridottaprevisto dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti e conseguito con il D.A. n.3423 del 22/11/2018, senza aver ottenuto risposta a tutt’oggi, nonostante siano già avvenuti il cambio orario invernale di dicembre 2022 e quello estivo di giugno 2023 che dal 2016 al 2021 ci veniva presentato, almeno, per una mera presa d’atto.

Presidente Sicilia Consumatori - F.to Luigi Ciotta
Presidente ADOC Sicilia - F.to Raffaele Tango
Responsabile Trasporti ADOC Sicilia - F.to Roberto Di Maria
Presidente Associazione Ferrovie Siciliane - F.to Giovanni Russo
CUB Trasporti - F.to Giuseppe Gurrieri
Presidente Comitato Pendolari Siciliani - CIUFER - F.to Giosuè Malaponti


giovedì 5 gennaio 2023

Quale “cura del ferro” considerata la dilagante “anemia di mobilità” del trasporto pubblico ferroviario in Sicilia?

La Regione con Delibera di Giunta Regionale n. 563 del 18 dicembre 2021 deliberava di autorizzare la sospensione dell'incremento tariffario a far data dall'1 gennaio 2022, compensando i minori ricavi con l'adeguata rimodulazione del Piano Economico Finanziario che sarà definito con l’impresa ferroviaria Trenitalia S.p.A..
Chiediamo al neo assessore regionale ai trasporti, on. Alessandro Aricò, di intervenire sulla questione per fare chiarezza e, se il caso chiederne l’annullamento prevedendo gli eventuali rimborsi per chi ha già acquistato i titoli di viaggio.
Infine desideriamo conoscere quale “cura del ferro” l’assessore regionale ai trasporti, on. Alessandro Aricò” voglia intraprendere considerata la dilagante “anemia di mobilità” del trasporto pubblico ferroviario.

Incremento dei prezzi dei servizi ferroviari regionali – Richiesta di revisione della programmazione dell’offerta commerciale del servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sicilia

Nonostante le proteste degli scriventi, continuano da parte della regione e di Trenitalia le angherie nei confronti di chi ancora si ostina ad utilizzare il trasporto ferroviario per lavoro o per studio.
Oltre al danno dei disservizi, dei ritardi, degli autoservizi sostitutivi, della carenza di corse e delle coincidenze regolarmente saltate, la beffa che si manifesterà con il nuovo anno è l’incremento del prezzo di biglietti ed abbonamenti del 10%. Un incremento che, secondo le clausole-capestro del Contratto di servizio Regione-Trenitalia dovrebbe avvenire ogni due anni. Già applicato il primo aumento nel 2020, il secondo avrebbe dovuto essere applicato dall’inizio del 2022, ma venne scongiurato da un intervento della stessa Regione, conscia, allora, delle difficoltà che ne sarebbero derivate ai viaggiatori.
L’incremento entrato in vigore dal 1 gennaio 2023 appare del tutto inatteso, dal momento che ci si sarebbe aspettato l’arrivo del 2024 per il successivo incremento dei prezzi. Ci si chiede, peraltro, cosa avverrà il prossimo capodanno, quando magari si penserà bene, alla luce del contratto di Servizi, di applicare il terzo incremento previsto.
Tutto questo avviene nella totale indifferenza riservata alle richieste di Comitati ed associazioni, periodicamente convocate al Tavolo Tecnico che si tiene presso l’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, e regolarmente ignorate.
Nulla si sa circa una razionalizzazione degli orari, che, lontani dal cadenzamento che caratterizza ogni servizio ferroviario che si rispetti, presentano combinazioni penalizzanti per i viaggiatori che si trovano regolarmente ad affrontare lunghe attese in stazione a causa di coincidenze inesistenti. Più volte richiesta, anche con una collaborazione attiva degli scriventi, e più volte promessa, tale razionalizzazione non ha mai avuto luogo negli ormai 6 anni di vigenza del nuovo Contratto di Servizio.
Allo stesso modo, si continua a fornire un servizio quantitativamente carente, con i viaggiatori costretti ad affollare i pochi treni offerti nelle ore di punta, ormai simili a scatole di sardine. Gravissima, a tal proposito, la situazione dei passanti ferroviari di Palermo e Catania, oltre che della Metroferrovia di Messina, dove il servizio assume un valore fondamentale in chiave urbana, ma viene mantenuto su frequenze inaccettabili, orari impossibili e fermate saltate per la presenza di incomprensibili “corse veloci”. E dove il biglietto unico integrato tra i vari sistemi di trasporto non esiste (Catania) o è poco appetibile (a Palermo quello minimo è giornaliero) e finisce per scoraggiare gli utenti del trasporto pubblico, incrementando il traffico cittadino.
Ancora troppo carente l’offerta nelle linee a torto considerate “secondarie” del trapanese o del ragusano, dove i treni, la domenica, semplicemente non esistono. Nelle giornate feriali, invece, hanno la parvenza di vecchie automotrici diesel degli anni ’70, ancora inspiegabilmente in esercizio, mentre si rimane in attesa dei nuovi treni ibridi, entrati in servizio pochi giorni fa ma inspiegabilmente utilizzati su linee elettrificate.
Nel frattempo, la realizzazione di opere attese per troppo tempo, ma anche di semplici manutenzioni, causa regolarmente la chiusura delle linee, soprattutto nel periodo estivo, penalizzando non soltanto i pendolari ma anche i turisti. Senza che a ciò faccia fronte alcun ristoro per i viaggiatori, costretti a lunghi viaggi sotto il sole all’interno di bus sostitutivi.
Alla luce di quanto sopra, i sottoscritti non possono fare altro che richiedere l’immediata revoca degli aumenti previsti per il 2023, con provvedimento analogo a quello emanato lo scorso anno, a salvaguardia dei viaggatori già oberati dagli incrementi dei prezzi che hanno caratterizzato l’attuale stato di crisi su scala internazionale. Un provvedimento che venga esteso anche alle scadenze future, in maniera tale da scongiurare ulteriori aumenti.
Nel contempo, gli scriventi ribadiscono le proprie richieste già avanzate con nota congiunta del 10 dicembre 2021, che si allega in copia e si conferma integralmente, non essendo stata, da allora, accolta alcuna delle richieste in essa contenute.
F.to Roberto Di Maria - Responsabile Regionale Trasporti ADOC Sicilia
F.to Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
F.to Luigi Ciotta - Presidente Sicilia Consumatori

Allegato
Fiumefreddo di Sicilia, 10 dicembre 2021

Nuovi orari 2021-2022 in vigore da domenica 12 dicembre 2021 - Rivedere la programmazione del servizio di trasporto ferroviario regionale più a “Misura di Pendolare”.
Il Comitato Pendolari Siciliani e l’Associazione dei Consumatori ADOC Sicilia in una nota congiunta inviata all’assessore regionale e al dipartimento trasporti della regione chiediamo che vengano prese in considerazione le proposte congiunte che da diversi anni vengono portate ai tavoli ma non vengono prese nella giusta considerazione.
Premesso che avevamo chiesto nel tavolo tecnico del 23/09/2020 all’assessore ai trasporti, ai dirigenti del Dipartimento Trasporti e ai Dirigenti di Trenitalia di rivedere, di riprogrammare insieme l’offerta commerciale 2021/2022 cercando di ottimizzare con il nostro contributo e dal nostro punto di vista gli attuali 11 milioni di km-treno.
E’ passato un anno ma non abbiamo avuto risposta e per il sesto anno l’offerta commerciale continua ad essere un copia e incolla, più o meno, di anno in anno a parte l’entrata in esercizio di nuove infrastrutture e di conseguenza nuove fermate.
Questo è quanto chiediamo:
· la riorganizzazione dei 65 treni festivi/domenicali che non assicurano ai pendolari abbonati e all’utenza di poter raggiungere i luoghi di lavoro nella fascia pendolare 6.00/9.00;
· di programmare le coincidenze con i treni in arrivo da Palermo nella stazione di Messina con i treni in partenza per Catania e Siracusa e con il servizio metropolitano di Giampilieri;
· di programmare le coincidenze con i treni in arrivo da Palermo nella stazione di Catania con i treni in partenza per Messina e Siracusa;
· la programmazione dei treni da e verso Catania Aeroporto perché allo stato attuale è un servizio accomodato;
· di rivedere il Contratto di Servizio in riferimento a quanto disposto al punto 3 della Parte III - Trasporto Regionale delle Condizioni Generali in riferimento alla tipologia dei titoli di viaggio che si articolano in due tipologie principali: Biglietto di Corsa Semplice, per un viaggio unico e Abbonamento per più viaggi ripetuti entro un determinato limite temporale (settimanale, quindicinale, mensile, trimestrale, annuale).
· la sistemazione in tutte le stazioni di una bacheca contente l’elenco dei punti vendita (indirizzo e distanza dalla stazione);
· la sistemazione di una bacheca in tutte quelle stazioni che per motivi logistiche non sono accessibili ai bus sostitutivi con le informazioni relative ai punti di fermata
· di programmare le coincidenze a Siracusa per Catania e Messina con tutti i treni provenienti da Gela/Modica e diretti a Modica/Gela;
· di programmare le coincidenze a Canicattì per Agrigento per garantire un collegamento pubblico in treno (visto che non ci sono mezzi pubblici per tale relazione) tra Ragusa e Agrigento e viceversa;
· la programmazione di almeno una coppia di treni nei giorni festivi/domeniche sulla linea Siracusa-Ragusa-Caltanissetta;
· l’incremento dell’offerta sui passanti ferroviari di Palermo e Catania, nonché sulla metro ferrovia di Messina;
· l’istituzione del biglietto unico integrato nell’area del Passante di Catania, sia orario che giornaliero, nonché del biglietto unico integrato orario sul Passante di Palermo;
· di programmare le coincidenze dei treni in arrivo a Palermo centrale con i treni in partenza verso Punta Raisi;
· la trasformazione dei treni “regionali veloci” sul Passante ferroviario di Palermo in treni regionali ordinari, in maniera tale da far loro effettuare tutte le fermate;
· l’istituzione del servizio Cefalù-Punta Raisi a cadenza oraria, sul modello del Cefalù line estivo, con fermata a Palermo Maredolce>>.
F.to Giosuè Malaponti Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer
F.to Roberto Di Maria Responsabile Trasporti Adoc Sicilia

                        

 

        

 

martedì 3 gennaio 2023

L’aumento silenzioso del 10 percento dei biglietti e abbonamenti del trasporto ferroviario siciliano.

Premesso che l’art. 14 (Obblighi tariffari e gratuità), del Contratto di trasporto ferroviario decennale 2017/2026, al punto 4 prevede che, citiamo testualmente: -La Regione inoltre stabilisce che le tariffe regionali sono incrementate, dal 1° gennaio degli anni 2020, 2022 e 2024, con prevendita dal giorno 25 dicembre del mese precedente, del 10% per ciascuno degli anni indicati… Le Parti si danno atto reciprocamente che l’adeguamento, di cui al presente comma, contribuisce all’equilibrio economico del presente Contratto e, pertanto, qualora la Regione deliberi di non effettuarlo, la stessa si impegna a compensare i minori ricavi individuando le risorse necessarie. Dopo la nostra denuncia alla stampa, nei primi giorni del dicembre 2021, dovuta ai tanti disagi/disservizi patiti dall’utenza pendolari chiedevamo proprio l’azzeramento dell’aumento del 10% previsto da contratto a gennaio 2022.

Infatti la Regione con Delibera di G.R. n. 563 del 18 dicembre 2021 deliberava di autorizzare la sospensione dell'incremento tariffario a far data dall'1 gennaio 2022, compensando i minori ricavi con l'adeguata rimodulazione del Piano Economico Finanziario che sarà definito con l’impresa ferroviaria Trenitalia S.p.A.

Fatta questa premessa riteniamo, dal nostro punto di vista, che l’aumento delle tariffe del trasporto ferroviario dell’ulteriore 10% dal 1° gennaio 2023 non spetti al gestore del trasporto ferroviario, sia per quanto dispone l’art.14 del Contratto di servizio che prevede gli aumenti del 10% solamente in tre annualità 2020, 2022 e 2024, sia per l’eventuale ristoro relativo alla sospensione dell’aumento del 2022 operato quasi certamente dalla Regione.

Se non verrà revocato l’aumento di gennaio 2003 sarà il quarto aumento del costo dei titoli di viaggio, pari al 37,5% che i pendolari e l’utenza si trovano a dover pagare, da quando è stato sottoscritto il Contratto di Servizio “Ponte” 2015-2016 e il Contratto di Servizio decennale 2017-2026 ma i treni*km sono sempre i 10, 9 milioni e il servizio di anno in anno è sempre lo stesso. 

Con il nuovo orario entrato in vigore l’11 dicembre 2022, scopriamo una nuova stranezza e precisamente che la Regione e Trenitalia hanno scelto di fare a partire dal 23/12 sino al 5/01/2023, su alcune tratte ferroviarie, una riduzione di corse treno da far effettuare invece con i bus sostitutivi al treno. Una scelta senza alcuna logica tenuto conto che i tempi di percorrenza del treno non possono essere gli stessi di quelli percorsi da un bus che viaggia su strada. Tutto ciò sta creando enormi disagi e disservizi a molti utenti e pendolari che scoprono dopo aver acquistato il biglietto che dovranno viaggiare in bus e anziché in treno.

Per questi motivi chiediamo al neo assessore regionale ai trasporti, on. Alessandro Aricò, di intervenire sulla questione per fare chiarezza e, se il caso chiederne l’annullamento prevedendo gli eventuali rimborsi per chi ha già acquistato i titoli di viaggio.

Inoltre desideriamo chiedere all’assessore Aricò:

-  di saper che fine ha fatto la connessione Wi-Fi così come prevista dall’art.17 comma 7 che riportiamo integralmente: “A decorrere dal gennaio 2019 sui sei treni Jazz in esercizio sulle linee siciliane sarà assicurata da Trenitalia la connessione gratuita a internet in modalità Wi-Fi.  Fatta salva la sussistenza dei presupposti tecnici, tale possibilità sarà progressivamente estesa ai treni Minuetto. Sui treni che saranno acquistati con finanziamenti della Regione Siciliana sarà richiesto il collegamento alla rete Wi-Fi negli abitacoli passeggeri;

-  di conoscere a che punto sono gli investimenti per complessivi circa 42,5 milioni di euro, di cui circa 23,2 milioni per il revamping dei treni già in esercizio, circa 13,3 milioni di euro per interventi infrastrutturali di ammodernamento degli impianti manutentivi di Palermo, Messina e Siracusa, nonché investimenti in tecnologia per circa 1,8 milioni di euro e informatica per circa 4,2 milioni di euro;

-  di conoscere quali saranno i benefici per la Regione Siciliana considerato che tutto il materiale rotabile già in circolazione (25 treni Pop) è stato dato in “Comodato d’Uso Gratuito” all’impresa di trasporto ferroviario Trenitalia;

-  di sapere se verrà rivista l'attuale offerta commerciale cercando di ottimizzare gli attuali treni*km e prevedere un aumento di ulteriori 2/3 milioni di treni*km per effettuare un servizio cadenzato almeno nelle dorsali e nei servizi metropolitani dei nodi di Messina, Catania e Palermo e in quei territori dove il trasporto ferroviario è del tutto inesistente.

Il Comitato Pendolari Siciliani ha effettuato un monitoraggio, da dicembre 2021 a giugno 2022, su oltre 25.000 treni distribuiti sulle tratte di maggiore frequentazione secondo i dati riportati nella seguente tabella di riepilogo.

Nel loro insieme, i valori raccolti mettono in luce ancora una volta le (stesse) problematiche e i disservizi riscontrati sulle varie relazioni per problemi tecnici all’infrastruttura, alle condizioni meteo avverse o altre cause dovute a fatti occasionali-ostruzioni varie lungo linea. L'obiettivo è sensibilizzare Regione, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana a rilanciare gli investimenti, ottimizzando parallelamente i tempi di percorrenza riducendo al minimo i tempi di attesa per incrocio che inevitabilmente caratterizzano le tratte a doppio binario. Contestualmente assistiamo al fatto che, ancora una volta, gli interventi di potenziamento infrastrutturale (nodo di Catania, Palermo e Messina) non hanno comportato un aumento delle performance (orario cadenzato) in tale senso (es. riduzione dei tempi di percorrenza).

In conclusione desideriamo conoscere quale “cura del ferro” l’assessore regionale ai trasporti, on. Alessandro Aricò” voglia intraprendere considerata la dilagante “anemia di mobilità” del trasporto pubblico ferroviario.

Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

giovedì 19 maggio 2022

Antievasione, controlleria ed elusione. I Comitati Pendolari chiedono più controlli e scrivono alla Regione.

I sottoscritti Comitati Pendolari, Comitato Pendolari Siciliani e Comitato Pendolari Pa-Ag-Canicattì, operanti in Sicilia e riconosciuti dal Decreto Assessoriale N.3423/Serv.2 del 22/11/2018, desiderano fare presente quanto segue:
Premesso che

·il Piano operativo di sicurezza e controlleria - Misura 14 - adottato ai sensi della Delibera ART n. 16/2018 - “Indicatori e livelli minimi di sicurezza del viaggio e del viaggiatore”, con il coinvolgimento del Gestore dell’Infrastruttura ferroviaria, del Gestore di Stazione con una durata pari a quella del Contratto di Servizio;

·la definizione delle linee operative è adottata su base triennale (Interventi operativi primo periodo: 2018-2021), con l’indicazione dei possibili interventi di sviluppo per il periodo successivo;

·il Piano operativo di sicurezza e controlleria prevede interventi mirati alla riduzione dell’evasione, dell’elusione e del contenimento del numero di aggressioni al Personale di Bordo nell’espletamento delle proprie funzioni di verifica e controllo.

Ritenuto che

·per il contrasto all’evasione ed elusione è stato previsto da Trenitalia un Piano di Azione “Lotta all’evasione e all’elusione - le azioni di Trenitalia”, formalizzato alla Commissione

Trasporti della Conferenza Stato-Regioni in data 13/10/2015, e successivo aggiornamento del 17 maggio 2016;

·il Piano operativo vendita e informazioni afferente al Contratto di Servizio tra Trenitalia e la Regione Siciliana (approvato nella seduta del Comitato Tecnico di Gestione del CdS del 26 marzo 2019;

·per contrastare i fenomeni di evasione del pagamento del titolo di viaggio, ed a supporto della normale attività di controllo svolta dal Personale di Bordo, Trenitalia ha costituito nel 2015 un Pool Nazionale Antievasione, che opera con specifiche campagne di controllo su tutto il territorio nazionale, effettuando controlli sulla dotazione del biglietto prima e dopo la salita a bordo;

·i controlli a terra, prevalentemente condotti nella stazione di partenza del treno, consentono non solo di verificare il possesso del titolo di viaggio, ma anche di evitare la creazione di situazioni di disturbo alla clientela, con indiretta positiva ricaduta sulla percezione della Security;

·in aggiunta al Pool Antievasione nazionale, in Sicilia è operativo anche il Pool Antievasione regionale, che opera secondo le modalità operative già descritte per il Pool Nazionale.

Considerato che

·il Pool Antievasione regionale in Sicilia è costituito da circa 30 risorse, distribuite nei principali impianti ferroviari del territorio siciliano, ove operano con controlli a terra e con scorte a bordo treno


Chiediamo

all’Impresa Ferroviaria Trenitalia 

e al Dipartimento Trasporti regionale


-che si rende necessario ed opportuno intensificare i controlli sia a bordo treno, sia in modo strategico a terra nelle principali stazioni, e/o in tutte le stazioni anche impresenziate, al fine di impedire, ai clienti sprovvisti del titolo di viaggio, di salire a bordo;

-che con il termine dello stato di emergenza ed il graduale ritorno alla normalità che prevede nuovamente la capienza complessiva del 100%, occorre un’attenta programmazione del Piano operativo di sicurezza e controlleria e del Pool Antievasione regionale per garantire controlli più serrati in termine di sicurezza per i viaggiatori e del Personale di bordo;

-se sono state adottate le nuove linee operative con l’indicazione di possibili interventi che incentivino il Pool Antievasione regionale per quanto attiene i controlli antievasione, elusione e sicurezza nelle tratte ferroviarie siciliane, considerato che gli attuali “Interventi operativi comprendevano il triennio 2018-2021".


F.to Comitato Pendolari Siciliani e Comitato Pendolari Pa-Ag-Canicattì  

domenica 3 maggio 2020

Comitati Pendolari, Regione Siciliana e Trenitalia in video conferenza sulla riprogrammazione dei treni. Resoconto

Nella giornata di giovedì 30 aprile 2020 alle ore 16:30 insieme agli amici dei Comitati Pendolari Regionali, ci siamo visti in videoconferenza con i Dirigenti Regionali del Dipartimento Trasporti e di Trenitalia Direzione Regionale Sicilia, per discutere di rimborsi, orari, comportamenti da adottare in treno e stazione.
E’ stata una occasione strana e diversa per tutti di rivedersi, non le solite riunioni in cui a volte ci si scontrava, (giustamente) stavolta c’è stato molto più spirito collaborativo.
Grazie all’attenzione di Trenitalia non sono state stravolte le fasce dei treni Pendolari, che successivamente potranno essere ulteriormente integrate (salvo variazioni), la pulizia e sanificazione dei treni, maniglie, pulsanti, corrimano, e tutto il resto ci hanno assicurato che sarà costante. Per quanto riguarda i rimborsi degli abbonamenti del mese di marzo 2020 mensili e annuali, causa emergenza “covid 19”abbiamo avuto rassicurazione da parte del dipartimento , si attendono direttive uniformi a livello nazionale, quindi pertanto l’invito da parte nostra nei confronti dei Pendolari è di conservare l’abbonamento o eventualmente fare uno screenshot dall’applicazione per conservare il codice abbonato riportato in alto a destra. (Le direttive nazionali saranno emanate da  un apposito tavolo aperto nelle conferenza Stato-Regioni, di cui fa parte la Regione Sicilia, il quale darà indicazioni per tutta la nazione riguardo ai rimborsi degli abbonamenti.)
Sicuramente per tornare a viaggiare insieme serve la collaborazione di tutti, mantenere le distanze, viaggiare protetti, accettare eventualmente di sottoporsi a code e controlli, attenersi a tutte le nuove regole che ci daremo. 
Per la ripartenza ci sarà bisogno della responsabilità di tutti.
Per il programma di servizio dei treni a disposizione a partire dal 4 maggio clicca qui 
Firmato
Comitato Pendolari Siciliani: Pendolari Messina Catania Siracusa, Pendolari Messina Palermo e Pendolari Ragusa - Comitato Pendolari Sicilia - Pendolari Carini - Comitato Pendolari Palermo Agrigento

mercoledì 29 aprile 2020

La Regione risponde al Comitato Pendolari Siciliani e convoca per il 30 aprile una video conferenza

Si fa riferimento alla mail del 11 aprile u.s del sig. Gemelli del Comitato in indirizzo ed alle precedenti mail del 16 e 19 marzo u.s., nonché alla nota del 21 aprile dello stesso Comitato tutte aventi per oggetto, in qualche caso anche con toni polemici, i provvedimenti di rimodulazione dell'offerta conseguenti all'emergenza sanitaria COVID
19 nonché la richiesta di chiarimenti sulle modalità di rimborso ed indennizzo degli abbonamenti non fruiti per la cessazione dei servizi.
Se da un lato tali rimostranze risultano assolutamente comprensibili, considerati i notevoli disagi che gli utenti pendolari subiscono quotidianamente nell'attuale situazione emergenziale e la preoccupazione per i servizi che saranno ripristinati con l’annunciata ripresa, dall’altro appare necessaria una maggiore comprensione per le difficoltà che gli addetti ai lavori in questo particolarissimo momento si trovano ad affrontare per garantire, nel rispetto dei vincoli e delle difficoltà imposti dall’emergenza sanitaria, i servizi minimi necessari.
Occorre rilevare che fin dall'inizio dell’attuale emergenza la Regione, committente del servizio ferroviario, e Trenitalia, gestore dello stesso, hanno adottato un piano condiviso di razionalizzazione dei collegamenti ferroviari.
Lo stesso, avviato con primi provvedimenti operativi dal 12 marzo 2020, ha avuto una evoluzione strettamente correlata alle misure straordinarie adottate dal Governo nazionale e dalla Regione Siciliana stessa per il contenimento dell’epidemia.
Le progressive riduzioni dell'offerta operate fino all'attuale livello (circa un quarto dei treni programmati nel giorno feriale medio e concentrati, soprattutto, nelle fasce pendolari) hanno perseguito l'obiettivo di garantire, comunque, i livelli essenziali minimi di servizio e tenendo in debita considerazione:
·         la drastica riduzione della mobilità studentesca/pendolare, in ragione dei provvedimenti di chiusura di scuole e attività lavorative;
·         l’effettiva (e marcatamente ridotta) frequentazione rilevata quotidianamente a bordo treno;
·         le esigenze di spostamento residue in fascia pendolare.
Nessun “criterio sconosciuto” è stato adottato nelle suddette scelte nè, tantomeno, è esistita alcuna volontà di “nascondere una vera e propria interruzione del pubblico servizio”!
La revisione dell’offerta è stata concertata nei tempi e nei modi con la Direzione regionale di Trenitalia ed affinata anche alla luce delle istanze pervenute dal territorio per il tramite dei Comitati dei Pendolari, con una costante e speciale attenzione a garantire la mobilità degli operatori sanitari.
A titolo di esempio basti citare le variazioni apportate in itinere, in concreto riscontro alla istanza ricevuta da codesto Comitato con mail del 16 marzo u.s., con la rimessa in esercizio dei treni R 3865 e R3872 inizialmente cancellati e la cancellazione del treno R 12875.
Altro esempio, a seguito della segnalazione di un gruppo di operatori sanitari, il mantenimento sulla tratta Palermo/Agrigento dei treni R 3894 – inizialmente soppresso perchè fuori dalla fascia pendolare - e R3922 per il rispetto dei turni presso la struttura nella quale prestano servizio.
Con riferimento, poi, al tema dei rimborsi degli abbonamenti nessuna inerzia o volontà contraria alla garanzia dei diritti degli utenti sussiste da parte della Regione: tale tematica ha assunto, per la sua stessa natura, rilievo nazionale in particolare nell'ambito della Conferenza delle Regioni (nel contesto di una più ampia serie di proposte al Governo sui temi del TPL nell'attuale fase di emergenza) al fine di garantire agli utenti i propri legittimi diritti con la massima uniformità possibile evitando risposte diverse a seconda della Regione di residenza o dell’Azienda che esercita il servizio.
La Regione è parte attiva - in sede di “Commissione Infrastrutture, Mobilità, Governo del Territorio” della Conferenza delle Regioni e Province autonome – negli approfondimenti necessari per la definizione di posizioni condivise. Peraltro, ad oggi, nessuna regione ha intrapreso in maniera autonoma iniziative di rimborsi e/o indennizzi di abbonamenti.
L’impresa ferroviaria, da parte sua, ha dato ampia disponibilità per la valutazione di tutte le possibili opzioni applicabili procedendo, come comunicato ufficialmente allo scrivente Dipartimento, alla puntuale registrazione di tutte le richieste spontaneamente pervenute dagli abbonati, attraverso l’utilizzo della modulistica e dei canali attivati per il rimborso dei biglietti di corsa semplice.
Si rappresenta, infine, che come richiesto dai diversi rappresentanti dei comitati pendolari a brevissimo termine questo Servizio convocherà un incontro in videoconferenza alla presenza della Direzione regionale di Trenitalia.
OGGETTO:Rimodulazione offerta e provvedimenti Trenitalia per emergenza sanitaria COVID 19 – Richiesta rimborso ed indennizzo
f.to Il Dirigente dell'U.O. S2.01 M. Zambuto
Il Dirigente del Servizio G. Di Miceli
GIUSEPPE DI MICELI
Firmato digitalmente da GIUSEPPE DI MICELI
Data: 2020.04.29 10:36:24 +02'00'
Palermo Prot. n. 17442 del 28/04/2020

giovedì 23 aprile 2020

I pendolari chiedono risposte sul trasporto ferroviario dell'Isola e la Regione Siciliana tace.


In questi ultimi giorni, si sente parlare sempre più spesso di ripartenza, di fase 2, di un ritorno graduale alle ordinarie attività. E in riferimento a questa ripartenza sale anche la preoccupazione di come poter organizzare al meglio, alla luce delle nuove norme e dei nuovi comportamenti da seguire, gli spostamenti dell’utenza pendolare.
In merito ad una graduale ripartenza del trasporto ferroviario, dobbiamo far notare che con tutte le rimodulazioni del servizio sono stati cancellati oltre il 70% dei treni regionali, passando dai previsti 440 treni giorno ai 120/130 treni giorno.
Quindi, in vista di una graduale riapertura si rende necessario conoscere il nuovo programma di esercizio dei treni regionali che la Regione Siciliana concorderà con l’impresa ferroviaria Trenitalia a partire da lunedì 04 maggio 2020.
Mentre in Italia le varie regioni colgono le preoccupazioni dei pendolari, in merito alla graduale ripartenza del 4 maggio, organizzando video conferenze, realizzando questionari, mettendo in atto tutte quelle iniziative dopo essersi confrontati con i pendolari mentre in Sicilia tutto tace nel silenzio più assordante.
Nonostante abbiamo più volte invitato e sollecitato sia l’assessore ai trasporti On. Falcone, sia il dirigente del dipartimento trasporti dott. Bellomo, sia il dirigente del 2 servizio trasporto ferroviario regionale dott. Di Miceli, tramite email e pec, ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta né alle nostre email e pec, nè è stata fatta alcuna  video conferenza seppur richiesta né conosciamo quale sia il programma dei treni in circolazione dai primi di maggio.  
Le uniche risposte alle nostre ripetute segnalazioni sono state quelle dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti:
·           sulla nostra prima richiesta relativa alla riprogrammazione del servizio ferroviario regionale acquisita agli atti dell’ART  prot.n.4426 del 16/03/2020, ci ringraziava per la tematica segnalata e ci informava che la stessa era stata posta all’attenzione della Regione Siciliana.
·           sulla seconda nostra richiesta di conoscere quali fossero gli intendimenti che l’Assessorato Regionale ai Trasporti avrebbe voluto intraprendere per venire incontro all’utenza pendolare per il ristoro/rimborso dei biglietti, abbonamenti mensili/annuali non utilizzati in questi mesi di emergenza covid-19 acquisita agli atti dell’ART prot.n. 4574/2020 del 19 marzo 2020, in data 01 aprile l’ART ci fa sapere che stanno procedendo ai necessari approfondimenti ai fini delle valutazioni di competenza dell’Autorità.
Nonostante l’intervento autorevole dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, la Regione Siciliana, l’assessore regionale ai trasporti, il dirigente generale del dipartimento trasporti e il dirigente del servizo 2° piano regionale dei trasporti-trasporto ferroviario continuano a fare orecchio da mercante alle richieste dei comitati dei pendolari che, per bontà loro, non sono tenuti in considerazione alla stessa stregua di quanto avviene nelle altre regioni d’Italia e da quanto acclarato nel Contratto di Servizio e dal Decreto Assessoriale n.3423 del 22.11.2018
Giosuè Malaponti  Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 21 aprile 2020

Programma di esercizio dei treni che riprenderanno a circolare a partire da lunedì 04 maggio 2020 e Procedure di rimborso di biglietti e abbonamenti.

A seguito delle disposizioni in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus, il programma dei treni regionali è stato più volte rimodulato in ottemperanza all'Ordinanza della Regione Sicilia, committente del servizio, in accordo con l’impresa ferroviaria Trenitalia Spa.
Preso atto che con tutte le rimodulazioni del servizio sono stati cancellati oltre il 70% dei treni regionali, passando dai previsti 440 treni giorno ai 120/130 treni giorno.
Queste rimodulazioni hanno procurato parecchi disagi all'utenza pendolare che per esigenze di servizio dovevano continuare a viaggiare in orari lavorativi e in fasce orarie garantite.
Fatte queste premesse desideriamo chiedere al Dirigente Generale del Dipartimento delle Infrastrutture, dei Trasporti e della Mobilità di conoscere quale è il nuovo programma di esercizio dei treni che riprenderanno a circolare a partire da lunedì 04 maggio 2020.
Ravvisiamo la necessità di conoscere per tempo l’eventuale riprogrammazione dei treni per evitare che chi si appresta a rientrare a lavoro, dovendo acquistare l’abbonamento per il mese di maggio, abbia sin da subito contezza del servizio che andrà ad acquistare e che avrà a disposizione per i propri spostamenti.
E’ fondamentale, riteniamo, fidelizzare l’utenza che in questi mesi ha dovuto abbandonare il mezzo treno per la riduzione drastica dei servizi ferroviari ridotti al minimo vedendosi costretto ad utilizzare il bus o la propria auto per i propri spostamenti.
Alla luce di tutto questo chiediamo all’assessore regionale ai trasporti, On. Marco Falcone, e al Dirigente Generale del Dipartimento, Dott. Fulvio Bellomo, di voler convocare, sempre che lo ritengano utile, un tavolo tecnico in video conferenza così come già richiesto dagli scriventi oltre un mese fa (16 marzo 2020), per conoscere e pianificare assieme l’eventuale riprogrammazione del trasporto ferroviario in merito alla paventata e graduale apertura del 04 maggio 2020.
Ed infine di conoscere quali sono gli intendimenti del Dipartimento delle Infrastrutture, dei Trasporti e della Mobilità relativamente ai rimborsi dei titoli di viaggio mensili e annuali, giusta nostra nota del 19 marzo 2020 che a tutt’oggi non ha avuto risposta.
Ci consta fare presente che, come di consueto, nessuna risposta abbiamo ricevuto dal Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti in merito alle nostre note inviate, se non da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti:

·      In data 16 marzo 2020 a mezzo email/pec rappresentavamo al Dirigente Generale del Dipartimento dei Trasporti e all’Autorità di Regolazione dei Trasporti le indiscriminate cancellazioni dei treni non preventivate e la richiesta di una video conferenza con la Regione Sicilia, Trenitalia e i Comitati dei Pendolari per una pianificazione dei servizi minimi da assicurare. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti in data 20/03/2020 prot. 004629/2020 ci risponde quanto segue: - “Con riferimento alla nota avente oggetto: Riprogrammazione del servizio ferroviario regionale acquisita agli atti prot. ART n.4426 del 16/03/2020, nel ringraziarVi innanzitutto per la tematica segnalataci, si informa che la stessa è stata posta all’attenzione della Regione Siciliana qui inclusa in copia conoscenza”. Dal Dipartimento regionale dei Trasporti ad oggi ancora nessuna risposta.
·      Con l’email del 19 marzo 2020 avente oggetto: Richieste procedure di rimborso di biglietti, abbonamenti mensili e annuali, inviata all’Assessore regionale ai trasporti, On. Marco Falcone, al Dirigente Generale del Dipartimento dei Trasporti e all’Autorità di Regolazione dei Trasporti chiedevamo di conoscere quali fossero gli intendimenti che l’Assessorato Regionale ai Trasporti avrebbe voluto intraprendere per venire incontro all’utenza pendolare per il ristoro/rimborso dei biglietti, abbonamenti mensili/annuali non utilizzati in questi mesi di emergenza e anche in questo caso nessuna risposta da parte del Dipartimento regionale dei Trasporti. Mentre l’Autorità di Regolazione dei Trasporti in data 01 aprile ci risponde quanto segue: Gli Uffici stanno procedendo ai necessari approfondimenti ai fini delle valutazioni di competenza dell’Autorità - Segnalazione (prot. Art n. 4574/2020 del 19 marzo 2020 da parte del Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer. Presa in carico).

All’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità On. Marco Falcone
Al Dirigente Generale del Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti
Al Dirigente del Servizio 2° Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto Ferroviario
All’Autorità di Regolazione dei Trasporti

In attesa di un urgente riscontro porgiamo cordiali saluti.

Fiumefreddo di Sicilia, 21 aprile 2020

F.to Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer
F.to Giovanni Russo - Presidente Associazione Ferrovie Siciliane
F.to Fabrizio Gemelli - Pendolari Messina-Catania-Siracusa
F.to Francesco Mondì - Pendolari Messina-Palermo
F.to Andrea Patriarca - Pendolari Ragusa


giovedì 2 aprile 2020

Rimborso abbonamenti e biglietti ferroviari, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti risponde al Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer


Rimborso abbonamenti e biglietti ferroviari, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti risponde al Comitato Pendolari Siciliani.
Nell’attesa di ricevere risposte dall’Assessorato Regionale ai Trasporti in merito alle misure che intende intraprendere nei confronti dell’utenza pendolare per il ristoro degli abbonamenti mensili e annuali acquistati e non utilizzati nel mese di marzo. Abbonamenti che non hanno potuto utilizzare per le continue rimodulazioni del servizio e con la conseguente cancellazione sino all’80% delle corse treno in quasi tutte le tratte ferroviarie, per l'emergenza coronavirus.
Abbiamo ritenuto opportuno inviare la nostra richiesta del 19 marzo 2020, oltre che all’Assessorato Regionale ai Trasporti, all’Autorità di Regolazione dei Trasporti (A.R.T.) che in data 01 aprile 2020 ci risponde quanto segue: -  Oggetto:  Segnalazione  prot. Art  n.  4574/2020  del  19  marzo  2020  da  parte del  Comitato pendolari siciliani-Ciufer. Presa in carico.
Con  riferimento  alla  vostra  segnalazione  in  oggetto,  nella  quale  si  chiede riscontro all’Assessorato Regionale ai Trasporti della Regione Siciliana delle misure che si intendono intraprendere nei confronti dell’utenza pendolare, alla luce delle vigenti disposizioni atte al contenimento  dell’emergenza epidemiologica  da COVID 19, vi informiamo che la stessa è stata presa in carico.
Gli  Uffici  stanno  procedendo  ai  necessari  approfondimenti  ai  fini  delle valutazioni di competenza dell’Autorità, nell’ambito delle funzioni e dei compiti attribuiti dalla norma istitutiva (articolo 37 del decreto-legge  6  dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n.214).
Con i migliori saluti Dott.ssa Katia Gallo

Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

L'Autorità di Regolazione dei Trasporti risponde al Comitato Pendolari Siciliani sul rimborso degli abbonamenti


Nell’attesa di ricevere risposte dall’Assessorato Regionale ai Trasporti in merito alle misure che intende intraprendere nei confronti dell’utenza pendolare per il ristoro degli abbonamenti mensili e annuali acquistati e non utilizzati nel mese di marzo per le continue rimodulazioni del servizio e con la conseguente cancellazione sino all’80% delle corse treno in quasi tutte le tratte ferroviarie siciliane. Avevamo indirizzato la nostra nota all’Autorità di Regolazione dei Trasporti. In data 01 aprile 2020 l’A.R.T. –Autorità di Regolazione dei Trasporti risponde alla nostra Segnalazione prot. Art. n.4574/2020 del 19 marzo 2020 - Presa in carico, quanto segue:
”Con riferimento alla vostra segnalazione in oggetto, nella quale si chiede riscontro all’Assessorato Regionale ai Trasporti della Regione Siciliana delle misure che si intendono intraprendere nei confronti dell’utenza pendolare, alla luce delle vigenti disposizioni atte al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, vi informiamo che la stessa è stata presa in carico.
Gli Uffici stanno procedendo ai necessari approfondimenti ai fini delle  valutazioni di competenza dell’Autorità, nell’ambito delle funzioni e dei 
compiti attribuiti dalla norma istitutiva (articolo 37 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214)".  Con i migliori saluti
Dott.ssa Katia Gallo

giovedì 19 marzo 2020

Covid-19: Procedure e richieste di rimborso di biglietti e abbonamenti per i pendolari siciliani


Ill.mo Assessore, premesso che il Gruppo FS Italiane, in ottemperanza alle misure approvate dal Consiglio dei Ministri con il Decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha attivato procedure particolari per garantire la gestione di situazioni riconducibili a possibili casi a bordo sia dei treni a media e lunga percorrenza sia dei treni regionali a favore della massima sicurezza degli utenti-pendolari in viaggio e del personale di bordo, macchinisti e capitreno.
Atteso che alla luce delle successive misure restrittive approvate dal Consiglio dei Ministri molti utenti già dai primi giorni del mese di marzo sono stati costretti a rimanere a casa per la chiusura delle scuole, altri in ferie d’ufficio, altri lavorando da casa avvalendosi dello smart working e molti altri invece continuano a viaggiare per motivi di lavoro penalizzati da improvvise cancellazioni delle corse.
Viste le varie note esplicative diramate dal Gruppo FS Italiane in merito al rimborso dei biglietti e degli abbonamenti acquistati dall’utenza.
Viste le varie rimodulazioni del servizio di trasporto dei treni regionali in vigore dal 12 marzo al 03 aprile 2020, operate da Trenitalia d’intesa con la Regione Siciliana, committente del servizio.
Considerato che con queste rimodulazioni del servizio sono stati cancellati oltre il 60% dei treni in molte tratte ferroviarie, causando enormi disagi all'utenza pendolare che per motivi ed esigenze di servizio deve continuare a viaggiare in orari lavorativi ed in fasce orarie garantite chiediamo di conoscere quali sono gli intendimenti che l’Assessorato Regionale ai Trasporti vorrà intraprendere per venire incontro all’utenza pendolare che avendo acquistato biglietti, abbonamenti mensili/annuali che non ha potuto utilizzare per i motivi di cui tutti siamo a conoscenza e per le motivazioni su esposte.
Nell’attesa di una vostra attenta valutazione e sicuri di un risultato che soddisfi l’utenza pendolare che ne farà richiesta, porgiamo cordiali saluti.
All’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità
On. Marco Falcone
gabinetto.infrastrutture@regione.sicilia.it
Al Dirigente Generale del Dipartimento delle
Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti
dipartimento.infrastrutture@regione.sicilia.it
Al Dirigente del Servizio 2°
Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto Ferroviario
servizio2.infrastrutture@regione.sicilia.it
All’Autorità di Regolazione dei Trasporti
art@autorita-trasporti.it
p.c. Alla Direzione Regionale di Trenitalia Sicilia
direzione.sicilia@trenitalia.it

Fiumefreddo di Sicilia, 18 marzo 2020
F.to Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer