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lunedì 3 luglio 2017

Guasti, ritardi e grandi disagi: il trasporto ferroviario piomba nel caos

I ritardi accumulati dai treni regionali rappresentano un preoccupante campanello d'allarme. E il futuro potrebbe riservare sorprese ancor più peggiori: gli indugi nella firma del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia (per non parlare della mancata approvazione degli emendamenti da parte dell'Ars) comincia già a manifestare i suoi effetti negativi sull'offerta. Basti pensare a quanto registrato mercoledì scorso: "Duecentoquarantadue minuti, pari a quattro ore e due minuti, è il ritardo accumulato da tredici treni del trasporto regionale di Trenitalia...

giovedì 29 giugno 2017

Treni in ritardo per 242 minuti e meno servizi alla stazione centrale di Catania per la chiusura della Siracusa-Catania.

Treni in ritardo per 242 minuti e meno servizi alla stazione centrale di Catania per la chiusura della Siracusa-Catania.
Duecentoquarantadue minuti, pari a quattro ore e 2 minuti è il ritardo accumulato da tredici treni del trasporto regionale di Trenitalia, per un guasto agli scambi del doppio binario alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia, nella pomeriggio di mercoledì 28 giugno2017. Tale disservizio ha procurato gravi disagi all’utenza pendolare mettendo in crisi la circolazione ferroviaria della dorsale jonica Catania-Messina. Questi i treni in interessati dai ritardi:
Intercity 727 ritardo 35 minuti, Regionale veloce 3856 ritardo 33 minuti, Regionale 12882 ritardo 29 minuti, Regionale 12880 ritardo 26 minuti, Regionale 12815 ritardo 25 minuti, Regionale 12879 ritardo 17 minuti, Regionale 12875 ritardo 15 minuti, Regionale Veloce 3872 ritardo 15 minuti, Regionale veloce ritardo 12 minuti, Regionale veloce 3869 ritardo 9 minuti, Regionale 12884 ritardo 9 minuti, Regionale 12831 ritardo 9 minuti e Regionale 12883 ritardo 8 minuti. Un’altra questione urgente che desideriamo sottoporre al Dipartimento
Trasporto Ferroviario della Regione Siciliana, dopo 12 giorni, è quella della chiusura della relazione ferroviaria Siracusa-Catania dal 17 giugno sino al 10 settembre 2017 per i lavori programmati di ammodernamento all’infrastruttura ferroviaria. Dalla chiusura del 17 giugno della tratta ferroviaria in questione, tutti i treni vengono fatti partire dal 3, 5, e 7 binario creando enormi disagi all’utenza che si trovano a scendere e salire scale per raggiungere i binari di partenza dei treni. Un esempio per tutti: - il treno regionale veloce 3856 delle ore 14.11 viene fatto partire dal 7° binario e per giunta fatto sostare a cento metri circa dall’uscita del sottopassaggio. A differenza di quanto messo in campo lo scorso anno da Rete Ferroviaria Italiana e da Trenitalia, per ridurre al minino disagi e disservizi per il trasbordo dei passeggeri da e per Siracusa, attestando tutti i treni in partenza dal 1° binario. Abbiamo chiesto spiegazioni, dopo alcuni giorni, sia ai dirigenti del Dipartimento regionale trasporti che a Trenitalia e ci è stato riferito che avrebbero chiesto al gestore Rete Ferroviaria Italiana di modificare i binari di partenza dei treni in questione che a tutt’oggi stiamo ancora aspettando. Come al solito è opportuno evidenziare la mancata attenzione del gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete Ferroviaria Italiana, che oltre al danno di chiudere per lavori, nel periodo estivo, anche se programmati, una relazione ferroviaria importante quale è la Siracusa-Catania si aggiunga la beffa di non attestare i treni in partenza dal 1° binario della stazione centrale di Catania per evitare enormi e gravi disagi di salire e scendere scale magari con il bagaglio al seguito, tenuto conto che la stazione centrale di Catania non è dotata di alcun ascensore.

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 19 giugno 2016

Catania-Siracusa, treni fermi per tre mesi: al via i lavori di velocizzazione della linea

Catania. La chiusura della linea ferroviaria Catania-Siracusa da lunedì 20 giugno diventa effettiva sino al 3 settembre 2016.
Questa chiusura, ha messo in evidenza una situazione assurda non tanto per la decisione di chiudere la linea ferroviaria nel periodo estivo ma dal fatto che né i territori interessati, nè la Regione erano stati preventivamente informati dei lavori da realizzare e della relativa chiusura.
Le soluzioni adottate e concordate con i dirigenti del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti dott. Fulvio Bellomo, dirigente generale, e dott.ssa Carmen Madonia dirigente del Servizio 4° Trasporto ferroviario, a partire da lunedì 20 giugno, non sono a parer nostro delle migliori per ottimizzare disagi e disservizi.
Dagli orari dei bus che dovranno sostituire le corse dei treni, in entrambe le direzioni, riscontriamo che i tempi di percorrenza sono abbastanza lunghi per come è stato strutturato il servizio sostitutivo e che riteniamo non del tutto funzionali.
Alcuni esempi:
·      Bus PA407 delle ore 6.15 esegue le fermate di Bicocca, Lentini, Augusta, Priolo-Melilli e arriva a Siracusa alle ore 8.30 - in totale 5 fermate - tempo impiegato 2 ore e 15 minuti - costo euro 6,90;
·      Bus PA407 + Treno Regionale 8587 delle ore 6.15 esegue le fermate di Bicocca, Lentini e arriva ad Augusta alle ore 7.33 per poi attendere 21 minuti e ripartire con il treno regionale n. 8587 delle ore 7.54 che effettua la fermata di Priolo-Melilli arrivando a Siracusa alle ore 8.19 -  in totale 5 fermate - tempo impiegato 2 ore e 4 minuti – costo euro 6,90;
·      Bus LP955 delle ore 8.40 esegue le fermate Lentini a Augusta per giungere a Siracusa alle ore  10.30 - in totale 3 fermate - tempo impiegato 1 ora e 50 minuti -  costo di euro 7,40 (questo bus sostituisce gli Intercity)
Una corsa bus di un’azienda di trasporto tra Catania e Siracusa costa circa euro 6,20 ed il tempo impiegato è di 1 ora e 10 al massimo di 1 ora e 20 minuti.
Una corsa treno tra le due Città ha la durata di 65/75 minuti circa, ciò dipende dalla tipologia del treno e dalle fermate che effettua.
Un pendolare che partendo da Messina con il treno regionale veloce 3865 delle ore 5.13  arrivava a Siracusa alle ore 07.55 impiegando 2 ore e 42 minuti.
Lo stesso pendolare da lunedì mattina si troverà ad impiegare per fare lo stesso tragitto 3 ore e 33 minuti  (1 ora e 18 minuti percorrenza Messina-Catania in treno e  2 ore e 15 minuti in bus sino a Siracusa).
Siamo fermamente convinti che nessuno dei pendolari abbonati potrà viaggiare con questi tempi di percorrenza, tenuto conto che gli orari di percorrenza dei bus non potranno mai essere rispettati a differenza degli orari di percorrenza dei treni che vanno su binari.
Invitiamo i colleghi pendolari abbonati che non potranno usufruire di questo servizio di chiedere l’eventuale rimborso del titolo di viaggio magari segnalandoci alla nostra mail: comitatopendolarisiciliani@gmail.com le varie problematiche.
Quali le soluzioni da adottare secondo il nostro punto di vista per cercare di ottimizzare e ridurre al minimo  i disagi?  Il Dipartimento Trasporti doveva chiedere all’impresa ferroviaria di istituire:
·      Bus sostitutivi diretti tra Catania e Siracusa;
·      Bus sostitutivi tra Catania e Augusta facendo le fermate di Bicocca e Lentini;
·      Cambi Bus + Treno così articolati: Bus sostitutivi tra Catania e Augusta e Treni Regionali da Augusta a Siracusa.
Queste soluzioni se fossero state prese in considerazione avrebbero ottimizzato diminuendo gli eccessivi tempi di percorrenza tra Catania e Siracusa, rendendo così la vita più facile non solo ai pendolari del treno ma anche all’utenza turistica che in questi mesi affolleranno i nostri territori.
Riteniamo doveroso fare una distinzione dei ruoli tra i due gestori del Gruppo Ferrovie dello Stato: Rete Ferroviaria Italiana Spa e Trenitalia Spa.
Trenitalia ha il compito di gestire il trasporto ferroviario di persone in tutta la Regione,
Rete Ferroviaria Italiana (RFI Spa) ha il compito di gestire tutta l’infrastruttura ferroviaria (linee, stazioni, etc.).
Fatta questa premessa, è importante ricordare che la Regione Siciliana non ha a tutt’oggi, a differenza di altre regioni, un
Accordo di Programma Quadro (APQ) con il gestore dell’infrastruttura RFI Spa, nonostante abbia sottoscritto il Contratto di Servizio per il Trasporto Ferroviario con l’impresa ferroviaria Trenitalia Spa.
L’importanza di questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Siciliana e RFI, è necessario e propedeutico rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore della rete ferroviaria, a mettere nero su bianco i programmi di investimento e di adeguamento all’offerta della rete ferroviaria regionale attraverso:
1.   il potenziamento infrastrutturale e tecnologico;
2.   la risoluzione delle criticità, quali la rimozione dei passaggi a livello;
3.   la qualità delle performance;
4.   il mantenimento delle ferrovie minori, con l'obiettivo di aumento dell'utenza ricorrendo anche a politiche d’incentivazione ad uso turistico;
5.   l'integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con le politiche per lo sviluppo della ciclabilità;
6.   gli investimenti sulla rete in itinere, previsti e da prevedere.
Questo doveva e deve essere l’obiettivo principale della Regione se vuole pianificare in modo serio e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario prima della definitiva sottoscrizione con Trenitalia del “decennale” Contratto di Servizio del trasporto ferroviario, in considerazione che la sottoscrizione di questo APQ essendo un accordo di impegno istituzionale tra le parti è a costo zero.
Invitiamo ancora una volta l’assessore regionale ai trasporti On. Giovanni Pistorio e il dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti Fulvio Bellomo a voler conseguire, nel più breve tempo possibile, questo APQ (accordo di programma quadro) con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) prima della definitiva firma del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario 2017-2026 garantendo così, con questo accordo, gli ammodernamenti e gli investimenti su tutta la rete regionale per rendere il trasporto ferroviario isolano sempre più efficiente ed efficace.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer