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mercoledì 18 dicembre 2019

Caltagirone-Catania nuovi orari, vecchi disagi e disservizi.

Già dal cambio orario di domenica 15 dicembre i disagi per i pendolari del Calatino non si interrompono. Lunedì 16 e martedì 17 dicembre sono stati soppressi i treni regionali 12810 delle 16.30 da Caltagirone a Catania e il treno regionale 12813 delle 19.15 da Catania a Caltagirone procurando, sicuramente, enormi disagi all’utenza pendolare visto che sono i due treni di ritorno dopo una giornata di lavoro o studio da entrambe le città. Oltre alle soppressioni in questi due giorni gli altri due treni il 12806 delle 6.11 e il 12809 delle 14.10 hanno accumulato ritardi, sempre nei due giorni, pari a 112 minuti. Un servizio di trasporto ferroviario che doveva essere migliorato, incentivato cioè a portata di mano dell’utenza per riavvicinarli al mezzo ecologico per eccellenza dopo due anni circa dalla chiusura della tratta. Questo è quello che il giorno della riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, sabato 16 febbraio 2019, il Governatore Musumeci dichiarava prendendo un preciso impegno con i pendolari e precisamente queste le sue parole: - “Un impegno voglio assumere con i pendolari, che vedo qui adeguatamente rappresentati. Con Trenitalia e l’assessore Falcone ci stiamo impegnando per fare modificare gli orari dei treni soprattutto i primi treni della mattinata perché sono stati concepiti senza tenere assolutamente conto delle esigenze dei pendolari. Viaggiare in treno conviene, viaggiare in treno è più economico, viaggiare in treno è più ecologico, viaggiare in treno… - così si concludeva l’intervento del Presidente Musumeci. 
E allora se l’impegno era di modificare gli orari perché non adeguati, perché da sei corse treno tra le due Città, dal 15 aprile sono state ridotte a quattro, cancellando due corse treno e in particolare la prima corsa che partiva da Catania alle ore 5.38 dando un servizio al pendolarismo, che da anni si serviva del mezzo treno, da Catania raccogliendo utenza a Scordia, Militello, Vizzini-Licodia, Grammichele sino a Caltagirone? Nonostante tutte le nostre rimostranze e i suggerimenti, anche in via sperimentale, non sono serviti a nulla. Al danno la beffa quella di riconfermare nei nuovi orari del 15 dicembre i quattro treni giornalieri, non modificando gli orari, e i quattro treni dei festivi, dove non vi è alcuna frequentazione, e che producono uno spreco di circa 23.000 treno*km annui. Ma lo sperpero di risorse e di treno*km è ancora più evidente, Ill.mo Presidente, in considerazione del servizio di bus sostitutivi al treno tra Caltagirone e Gela che produce un totale di 67.000 circa di km*treno-annui. Qualcuno ci spieghi e spieghi ai pendolari del Calatino perché il servizio bus sostitutivo al treno tra Caltagirone, Niscemi e Gela debba essere effettuato dall’impresa ferroviaria Trenitalia (sembra che il costo a km sia di euro 2,70) invece che affidarlo all’Azienda Siciliana Trasporti della Regione (sembra che il costo a km sia di euro 1,06), risparmiando così risorse pubbliche e 67.000 km-treno che potrebbero essere impiegate in altre relazioni ferroviarie sino alla eventuale ricostruzione del viadotto ferroviario crollato l’11 maggio 2011?
Questi sono i dati dei disservizi che emergono dal nostro monitoraggio nella tratta ferroviaria Catania-Caltagirone nei mesi di ottobre e novembre relativamente ai 240 treni monitorati: - Treni soppressi n. 22 e parziali n. 3 per un totale di 2121 treno*km cancellati; minuti di ritardo accumulati 2016 pari a 36 ore circa e, il dato più rilevante su questa tratta nei 60 giorni del monitoraggio è la della puntualità che è pari al 49%
Speravamo Ill.mo Presidente che, la riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, fosse la volta buona, visto l’impegno preso, per programmare e dare un servizio ferroviario sensato a un territorio assetato di mobilità, da anni lasciato al suo declino, con uno sperpero di risorse pubbliche e di circa 170.000 treno*Km.
Allo stato delle cose dobbiamo dire che non è stato così anzi è stato ancora una volta sfavorito il territorio e danneggiata l’utenza pendolare da ulteriori penalizzazioni che potranno grazie al Suo autorevole intervento essere ripristinate prima possibile non aspettando il cambio orario estivo di Giugno 2020.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 28 giugno 2019

Tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, chiediamo l’intervento del Governatore Musumeci per il ripristino degli orari.


Il giorno della riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, sabato 16 febbraio 2019, il Governatore Musumeci prendeva un impegno con i pendolari. Questo è quanto dichiarava: - un impegno voglio assumere con i pendolari, che vedo qui adeguatamente rappresentati. Con Trenitalia e l’assessore Falcone ci stiamo impegnando per fare modificare gli orari dei treni soprattutto i primi treni della mattinata perché sono stati concepiti senza tenere assolutamente conto delle esigenze dei pendolari. Viaggiare in treno conviene, viaggiare in treno è più economico, viaggiare in treno è più ecologico, viaggiare in treno… - così si concludeva l’intervento del Presidente Musumeci. E allora se l’impegno era di modificare gli orari perché non adeguati alle esigenze dell’utenza e dei pendolari, perché da sei corse treno dal 15 aprile sono state cancellate due corse e in particolare la prima corsa che partiva da Catania alle ore 5.38 penalizzando, così, tutti i pendolari che da molti anni si servivano di questo treno del mattino per raggiungere Caltagirone e poter proseguire per Niscemi e Gela con il bus sostitutivo al treno delle ore 7.50?
L’assessore On. Falcone ci spieghi e spieghi ai pendolari del calatino perché nei nuovi orari voluti dalla Regione ed entrati in vigore il 15 aprile 2019 è stato cancellato il treno regionale 12805 delle ore 5.38 così come il bus sostitutivo PA801 che da Caltagirone partiva alle 7.50 passando per Niscemi e arrivare a Gela?
L’assessore On. Falcone ci spieghi e spieghi ai pendolari di Scordia, Militello, Vizzini-Licodia, Grammichele come potranno raggiungere Caltagirone alle 7.28 per poi proseguire per Niscemi e Gela con il bus sostitutivo al treno PA801 che è stato cancellato?
L’assessore On. Falcone ci spieghi e spieghi ai pendolari perché il servizio bus sostitutivo al treno delle ore 7.50 tra Caltagirone-Niscemi e Gela non è stato effettuato dall’impresa ferroviaria Trenitalia ma è stato affidato ad un azienda di trasporto privato anzichè affidarlo all’Azienda Siciliana Trasporti della Regione, risparmiando così risorse pubbliche e km-treno?
L’assessore On. Falcone confermi o smentisca se i costi dei bus sostitutivi al treno tra Caltagirone-Niscemi e Gela pari a 2,70 € a km con i costi dei bus dei privati pari a 1,09 € a km, dati venuti fuori nell’incontro del tavolo tecnico tenutosi a Caltanissetta lo scorso 6 marzo 2019 siano veri o meno?
Non serve aver messo delle pezze alla mobilità con bus dei privati, aggiungendo altri costi, da Scordia, da Militello e da Caltagirone, occorre nell’immediato ripristinare le 6 vecchie corse treno e i bus sostitutivi tra Caltagirone, Niscemi e Gela così come avevamo chiesto sin dall’inizio e precisamente di voler effettuare il servizio con una coppia di treni che facessero la spola tra Catania e Caltagirone raccordati ai bus sostitutivi tra Caltagirone, Niscemi e Gela. Avevamo anche chiesto che i bus sostitutivi tra Caltagirone, Niscemi e Gela non potevano e non dovevano essere considerati come servizio scolastico da settembre a giugno ma per l’intero anno.
Questa dovrebbe essere la soluzione per far ripartire il servizio, anche in fase sperimentale, sulla relazione ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela a prescindere se vi sia il Minuetto o le veterane Aln668:
Treno regionale da Catania alle 5.40 e bus sostitutivo da Caltagirone per Niscemi e Gela alle ore 7.30
Treno regionale da Caltagirone alle 5.50 arrivo a Catania alle ore 7.30
Treno regionale da Catania alle 14.25 bus sostitutivo da Caltagirone per Niscemi e Gela alle ore 16.00
Treno regionale da Caltagirone alle 14.30 arrivo a Catania alle ore 16.05
Treno regionale da Catania alle ore 18.40 bus sostitutivo da Caltagirone per Niscemi e Gela alle ore 20.30
Treno regionale da Caltagirone alle 19.05 arrivo a Catania alle ore 20.40
Da prevedere alla stazione centrale di Catania le eventuali coincidenze con i treni in partenza per Messina.
Una considerazione ci sorge spontanea: prima che intervenisse la regione vi erano in servizio n.3 coppie treno, pari a 6 treni-giorno, corrispondenti a 546 treno*km-giorno per un totale di 3.276 treno*km a settimana. Ora con gli orari voluti dalla Regione e non concordati con i pendolari, la situazione è la seguente: il nuovo servizio viene espletato da 2 coppie treno pari a quattro treni giorno, corrispondenti a 364 treno*km-giorno per un totale di 2.457 treno*km a settimana considerando anche le due coppie treno della domenica anch’esse inutili visti gli orari.
Risulta evidente che da 13.104 treno*km mensili si è passati a 9.828 treno*km, con una decurtazione di oltre 3.000 treno*km mensili che sicuramente verranno utilizzati in altre relazioni ferroviarie nonostante il territorio chiedesse di ottimizzare gli orari esistenti delle 6 corse giornaliere, disattendendo anche l’impegno preso con i pendolari dal Governatore della Regione di sistemare gli orari della mattina.
Speravamo Ill.mo Presidente che la riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela fosse la volta buona, visto l’impegno preso, per programmare e dare un servizio ferroviario sensato a un territorio assetato di mobilità, da anni lasciato al suo declino, con uno sperpero di risorse pubbliche e di km*treno.
Allo stato delle cose dobbiamo dire che non è stato così, addirittura, è stato ancora una volta danneggiato da ulteriori penalizzazioni che potranno grazie al Suo autorevole intervento essere ripristinate prima possibile non aspettando il cambio orario del 15 dicembre 2019.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer