domenica 11 dicembre 2016

Contratto di Servizio e problematiche nuovi orari. Comitati Pendolari convocati alla Regione

Palermo. Il Comitato Pendolari Siciliani assieme ai pendolari della Messina-Catania-Siracusa, Messina-Palermo, Catania-Caltagirone-Gela, Ragusa, Caltanissetta-Palermo, Agrigento-Palermo e all'Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo aderenti al C.I.U.FE.R.  (Comitato  Italiano  Utenti Ferrovie Regionali), parteciperà all’incontro convocato dal Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, dott. Fulvio Bellomo che si terrà il 12 dicembre 2016 alle ore 12.00, presso la Sala Riunioni dell'Assessorato alle Infrastrutture  per la trattazione dei seguenti punti:
Contratto di Servizio Trenitalia, problematiche - nuovi orari
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

Lettera di protesta alla Regione. I pendolari: il servizio sarà peggiore

Dagli attuali 17 treni si passa agli 11 treni previsti nei festivi e nelle domeniche.
La decurtazione delle 6 corse treno previste nella nuova offerta commerciale provocherà enormi disagi all’utenza pendolare. E’ evidente che, oltre al taglio delle corse, non è stata tenuta in debita in considerazione la conferma degli attuali orari festivi in considerazione del fatto che c’è un’utenza che lavora anche in questi giorni. Al danno di non aver confermato gli attuali orari, si aggiunge la beffa nell’aver trasformato alcuni treni regionali in veloci portandoli così dagli attuali 4 a un totale di 7, così distribuiti: n. 3 effettuano le corse da Messina a Palermo e gli altri 4 da Palermo a Messina.
Treni veloci che non garantiscono un servizio regionale capillare per le poche fermate effettuate, si passa da un treno regionale che effettua 27 fermate a un veloce che di fermate ne effettua solo 10.
Desideriamo chiedere e ottenere una spiegazione logica, sull’incremento dei treni regionali veloci nei giorni festivi da 4 a 7 e del perché sono state stravolte le attuali tracce orarie dei treni domenicale e/o festivi.

A rischio i treni tra la città di Catania e Palermo. Biglietti introvabili per alcune corse

Dove sta la stranezza? Questi treni viaggiano comunque sulla Catania-Palermo e viceversa.
Abbiamo fatto presente al Dipartimento Trasporti della Regione questa assurda situazione, ma nessuno ne sa nulla. A questa strana situazione, se ne aggiunge un'altra, quella che dal cambio orario dell'11 dicembre 2016 questi primi due treni del mattino Rv 3800 (ore 5.00) e 3801 (ore 5.03) verranno cancellati così come gli ultimi due della sera Rv 3812 (ore 19.38) e 3813 (ore 19.32). A chi attribuire questa assurda scelta? Perché se c'era da cancellare alcune corse treno sulla Catania-Palermo, non si è preferito cancellare quelle della tarda mattinata, anziché togliere la possibilità all’utente-lavoratore e/o studente che da oltre un anno e mezzo fruisce di questi treni per raggiungere Palermo o Catania? Non è possibile ascrivere la responsabilità di queste scelte all'impresa ferroviaria Trenitalia Spa, ma di sicuro alla scarsa attenzione dei dirigenti regionali del dipartimento trasporti, tenuto conto che è la Regione Siciliana a pagare il "Contratto di Servizio Ponte" per il trasporto ferroviario. Ribadiamo, ancora una volta, che in tutti questi anni abbiamo instaurato un ottimo e proficuo rapporto di collaborazione e di confronto con l’impresa ferroviaria Trenitalia. Mentre non riusciamo, nostro malgrado, a instaurare lo stesso tipo di rapporto con i dirigenti del dipartimento trasporti che dovrebbero fare tesoro dell’esperienza, della collaborazione e del sostegno dei Comitati dei Pendolari Siciliani per realizzare un servizio di trasporto ferroviario, più efficiente, più efficace e a misura dell’utenza pendolare.

sabato 10 dicembre 2016

Messina-Palermo. Ripristinare gli orari domenicali e festivi dei treni.

Il nuovo orario già pubblicato sul sito Trenitalia.it e che entrerà in vigore domenica 11 dicembre 2016, sta rivoluzionando non solo le abitudini già consolidate di mobilità di lavoratori e studenti nei giorni feriali lavorativi ma complicherà completamente la mobilità ferroviaria anche nelle giornate di domenica e festivi.
Era già complicato con il vecchio orario spostarsi nei festivi, da Messina a Palermo, che qualcuno ha pensato bene di stravolgere senza alcun senso la mobilità tra le due Città con la nuova offerta commerciale 2016-2017.
Nei vecchi orari domenicali e festivi venivano garantite le fasce orarie 6.00/9.00 e 18/21.00 garanzia per molti utenti-pendolari che lavorano anche la domenica e nei festivi presso strutture alberghiere, ospedaliere o chi si muove per svago o altro.
Questi i treni (in totale 17) nell’attuale offerta commerciale sino al 10 dicembre:
Relazione Messina-S.Agata Militello-Palermo treni domenicali e festivi (9)
Treno regionale 7831 da S.Agata M. alle ore 6.05 arrivo a Palermo alle ore 8.00
Treno regionale 12859 da Messina alle ore 6.45 arrivo a Palermo alle ore 11.00
Treno regionale veloce 7823 da Messina alle ore 7.03 arrivo a Palermo alle ore 9.50
Treno regionale 12787 da Messina alle ore 11.22 arrivo a Palermo alle ore 15.00
Treno regionale 12899 da Messina alle ore 14.23 arrivo a Palermo alle ore 18.00
Treno regionale 7841 da Messina alle ore 15.46 arrivo a Palermo alle ore 19.30
Treno regionale 12777 da Messina alle ore 18.12 arrivo a S.Agata M. alle ore 19.57
Treno regionale veloce 7839 da Messina alle ore 19.10 arrivo a Palermo alle ore 22.06
Treno regionale 12773 da Messina alle ore 21.04 arrivo a S.Agata M. alle ore 22.40
Relazione Palermo-S.Agata Militello-Messina treni domenicali e festivi (8)
Treno regionale 12754 da S.Agata M. alle ore 6.58 arrivo a Messina alle ore 8.34
Treno regionale veloce 7834 da Palermo alle ore 8.06 arrivo a Messina alle ore 11.04
Treno regionale 7818 da Palermo alle ore 9.03 arrivo a Messina alle ore 12.30
Treno regionale 30260 da Palermo alle ore 13.06 a arrivo Messina alle ore 16.43
Treno regionale 12802 da Palermo alle ore 15.06 a arrivo Messina alle ore 18.33
Treno regionale 7842 da Palermo alle ore 17.04 arrivo a Messina alle ore 20.51
Treno regionale 12766 da Palermo alle ore 19.06 arrivo a S.Agata M. alle ore 21.06
Treno regionale veloce 7832 da Palermo alle ore 20.06 arrivo a Messina alle ore 23.03
Questi i treni (in totale 11) nella nuova offerta commerciale da domenica 11 dicembre:
Relazione Messina-S.Agata Militello-Palermo treni domenicali e festivi (6)
Treno regionale veloce 3775 da Messina alle ore 7.55 arrivo a Palermo alle ore 10.54
Treno regionale 7979 da S.Agata M. alle ore 12.04 arrivo a Palermo alle ore 13.58
Treno regionale 12755 da Messina alle ore 10.05 arrivo a S.Agata M. alle ore 11.36
Treno regionale veloce 3781 da Messina alle ore 14.40 arrivo a Palermo alle ore 17.22
Treno regionale veloce 3785 da Messina alle ore 18.40 arrivo a Palermo alle ore 21.22
Treno regionale 12765 da Messina alle ore 20.09 arrivo a S.Agata M. alle ore 21.42
Relazione Palermo-S.Agata Militello-Messina treni domenicali e festivi (5)
Treno regionale 7922 da Palermo alle ore 9.22 arrivo a S.Agata M. alle ore 11.25
Treno regionale veloce 3776 da Palermo alle ore 8.27 arrivo a Messina alle ore 11.07
Treno regionale veloce 3778 da Palermo alle ore 14.27 arrivo a Messina alle ore 17.10
Treno regionale veloce 3786 da Palermo alle ore 18.27 arrivo a Messina alle ore 21.07
Treno regionale veloce 3788 da Palermo alle ore 20.27 arrivo a Messina alle ore 23.07
Dagli attuali 17 treni si passa agli 11 treni previsti nei festivi e nelle domeniche.
La decurtazione delle 6 corse treno previste nella nuova offerta commerciale provocherà enormi disagi all’utenza pendolare. E’ evidente che, oltre al taglio delle corse, non è stata tenuta in debita in considerazione la conferma degli attuali orari festivi in considerazione del fatto che c’è un’utenza che lavora anche in questi giorni.
Al danno di non aver confermato gli attuali orari, si aggiunge la beffa nell’aver trasformato alcuni treni regionali in veloci portandoli così dagli attuali 4 a un totale di 7, così distribuiti: n. 3 effettuano le corse da Messina a Palermo e gli altri 4 da Palermo a Messina.
Treni veloci che non garantiscono un servizio regionale capillare per le poche fermate effettuate, si passa da un treno regionale che effettua 27 fermate a un veloce che di fermate ne effettua solo 10.
Desideriamo chiedere e ottenere una spiegazione logica, sull’incremento dei treni regionali veloci nei giorni festivi da 4 a 7 e del perché sono state stravolte le attuali tracce orarie dei treni domenicale e/o festivi.
Perché, avendo diminuito il numero delle corse tra Palermo e Messina, da 17 a 11, non sono stati mantenuti almeno gli stessi orari per i primi treni del mattino e gli ultimi della sera?
Perché sprecare km/treni con la circolazione dei 7 treni regionali veloci nei festivi, visto che non danno quel servizio capillare e, quindi, senza alcuna utilità e senza alcun beneficio per l’utenza pendolare e viaggiatori occasionali? Forse perché dal cambio orario entrerà in vigore la tariffa 39/s che prevede l’aumento del 5% dei biglietti dei treni regionali veloci?
Teniamo a precisare che la domenica con i nuovi orari circoleranno 11 treni regionali per un totale di 2088 km/treno, di cui 1624 km/treno verranno effettuati dai 7 treni regionali veloci che per le esigue fermate (in totale 9) e visti gli orari non soddisferanno e, non incrementeranno la frequentazione ma al contrario penalizzeranno quell’utenza che avevano garantito, con i vecchi orari, un trasporto ferroviario efficiente ed efficace, nei giorni festivi, su tutta la dorsale tirrenica.
Con la presente chiediamo il ripristino del servizio almeno nelle fasce orarie 6.00-9.00 e 18.00-21.00, così come era previsto nei vecchi orari, ciò per assicurare un servizio di trasporto più funzionale e alla portata delle esigenze di tutta l’utenza nei giorni domenicali e/o festivi.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

giovedì 8 dicembre 2016

Comitato Pendolari. Ct-Pa: spariti i biglietti online di due treni

Non è possibile ascrivere la responsabilità di queste scelte all'impresa ferroviaria Trenitalia Spa, ma di sicuro alla scarsa attenzione dei dirigenti regionali del dipartimento trasporti, tenuto conto che è la Regione Siciliana a pagare il "Contratto di Servizio Ponte" per il trasporto ferroviario. Ribadiamo, ancora una volta, che in tutti questi anni abbiamo instaurato un ottimo e proficuo rapporto di collaborazione e di confronto con l’impresa ferroviaria Trenitalia. Mentre non riusciamo, nostro malgrado, a instaurare lo stesso tipo di rapporto con i dirigenti del dipartimento trasporti che dovrebbero fare tesoro dell’esperienza, della collaborazione e del sostegno dei Comitati dei Pendolari Siciliani per realizzare un servizio di trasporto ferroviario, più efficiente, più efficace e a misura dell’utenza pendolare.

martedì 6 dicembre 2016

Treni regionali veloci Catania-Palermo, viaggiano ma non è possibile acquistare i titoli di viaggio

Palermo. Da qualche giorno non è possibile acquistare, online dal portale Trenitalia.it, i titoli di viaggio per alcuni dei 14 treni veloci che fanno da spola tra Catania-Palermo (Enna-Caltanissetta-Termini Imerese). 
I biglietti ferroviari non acquistabili nè online nè in biglietteria sono per i primi due treni del mattino e precisamente il regionale veloce 3800 Palermo-Catania delle ore 5.00 e il treno Rv 3801delle ore 5.03 Catania-Palermo. 
Avviene la stessa cosa con gli ultimi due treni della sera il regionale veloce 3812 delle ore 19.38 Palermo-Catania e il Rv 3813 delle ore 19.32 Catania-Palermo. Dove sta la stranezza? Che questi treni viaggiano comunque sulla Catania-Palermo e viceversa.
Abbiamo fatto presente al Dipartimento Trasporti della Regione questa assurda situazione, ma nessuno ne sa nulla.
A questa strana situazione se ne aggiunge un'altra, quella che dal cambio orario dell'11 dicembre 2016 questi primi due treni del mattino Rv 3800 (ore 5.00) e Rv 3801 (ore 5.03) verranno cancellati così come gli ultimi due della sera Rv 3812 (ore 19.38) e Rv 3813 (ore 19.32).
A chi imputare questa assurda scelta? Perché se c'era da cancellare alcune corse treno sulla Catania-Palermo, non si è preferito cancellare quelle della tarda mattinata, anziché togliere la possibilità all’utente-lavoratore e/o studente che da oltre un anno e mezzo fruisce di questi treni per raggiungere Palermo o Catania?
Non è possibile ascrivere la responsabilità di queste scelte all'impresa ferroviaria Trenitalia Spa, ma di certo alla scarsa attenzione dei dirigenti regionali del dipartimento trasporti, tenuto conto che è la Regione Siciliana a pagare il "Contratto di Servizio Ponte" per il trasporto ferroviario siciliano.
Ribadiamo, ancora una volta, che in tutti questi anni abbiamo instaurato un ottimo e proficuo rapporto di collaborazione e di confronto con l’impresa ferroviaria Trenitalia.
Non riusciamo, nostro malgrado, a instaurare lo stesso tipo di rapporto con i dirigenti del dipartimento trasporti regionale che dovrebbero fare tesoro dell’esperienza, della collaborazione e del sostegno dei Comitati dei Pendolari Siciliani nel realizzare un servizio di trasporto ferroviario, più efficiente, più efficace, più a misura degli utenti-pendolari anziché fare il treno della politica.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Terme Vigliatore. Dopo sette anni tornano a fermarsi i treni alla stazione.

Piena intesa tra Fs e il Comitato Pendolari Siciliani.
Finalmente dall'11 dicembre 2016 con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, riprende ad essere in esercizio la stazione in oggetto, la quale finalmente dopo ben 7 anni riapre i battenti. Con una offerta commerciale mirata, ben 31treni di cui 16 da Terme Vigliatore a Messina Centrale

giovedì 1 dicembre 2016

Alta velocità ferroviaria in Sicilia, botta e risposta pendolari-governo

Catania-Palermo. "Pur essendo nello Sblocca Italia ancora non s'è fatto nulla". "Non è così replica la Regione - il progetto non è stato modificato". Al fine di velocizzare l'iter, abbiamo proposto a Rfi di fare il raddoppio Bicocca-Catenanuova (progetto da 415 mln pronto e finanziato, partirà nel 2017, ndr) e Catenanuova-Raddusa (progetto da 324 mln, finanziato ma da ultimare, ndr). Una parte di questi ultimi fondi sarà dirottato per velocizzare il singolo binario nella Raddusa-Fiumetorto, nelle more del finanziamento completo dell'opera. I treni risparmieranno così circa 20 minuti.  

Ferrovie e infrastrutture in Sicilia...una lunga storia

Dalle due giornate di Taormina dove gli stati generali del turismo hanno fatto il punto sulla situazione e sull’eventuale e futura progettazione turistica del territorio siciliano emerge un dato negativo che è quello dei trasporti aerei e ferroviari. Lo spunto ci viene dato dal ministro Franceschini che a bordo del “Treno del Mito” raggiunge la stazione di Taormina per l’inaugurazione delle due sale d’aspetto. Il ministro percorrendo la tratta ferroviaria Catania-Taormina, assieme a tutto l’entourage, fa presente che servono le infrastrutture ed è necessario portare l’alta velocità in Sicilia. Quella vera. E fin qui tutto bene, facciamo tesoro di quest’ulteriore dichiarazione che aggiungeremo a tutte le altre raccolte in questi ultimi 30 anni. Da questa “alta e vera velocità” facciamo un salto nella realtà delle infrastrutture siciliane:
-Raddoppio Catania-Palermo - Il raddoppio della Catania-Palermo doveva essere l’unica linea ad alta velocità e capacità a collegare Palermo con Catania in un’ora e 20 minuti, mentre sembra che finisca la sua corsa veloce da Catania a Raddusa-Catenanuova e il rimanente tracciato resterà ad unico binario anche se verrà ammodernato.
- Palermo-Messina - Si sta lavorando sulla Cefalù-Castelbuono ma non se ne sa nulla del completamento della dorsale Tirrenica tra Castelbuono e Patti.
- Giampilieri-Fiumefreddo - Già finanziata nel 2005 con 1970 milioni di euro, ma dopo le varie progettazioni, i vari studi di fattibilità, il raddoppio non è stato ancora realizzato, anzi dovrà essere riprogettato.
- Catania Ognina-Catania Centrale - Il raddoppio di 2 km di linea che va avanti da un decennio e che doveva essere consegnato finalmente ad aprile del 2016 ma ancora si continua a lavorare.
- Caltagirone-Gela - La linea è chiusa dall’11 maggio 2011 per il crollo di alcune arcate del ponte ferroviario, finito di demolire nell’ottobre 2014 ed anche qui un nulla di fatto.
- Gela-Canicattì - Chiusa per ammodernamenti da oltre un anno ed ancora non aperta alla circolazione ferroviaria per i collegamenti veloci tra Ragusa-Caltanissetta-Palermo.
- Alcamo-Trapani via Milo - Linea ferroviaria chiusa per smottamenti dal 25 febbraio 2015 e ad oggi non viene prospettato nessun intervento di riapertura.
Ci preme sottolineare all’assessore regionale ai trasporti, on. Giovanni Pistorio, quanto segue:
-1- Già nel settembre 2009 erano stati trovati i 30 milioni necessari per la velocizzazione e l’ammodernamento della Catania-Palermo, inserendo l’opera nel Contratto di programma 2007-2011 “Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni”. Lavori previsti circa un anno e mezzo con tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 30 minuti. Lavori mai iniziati anche se finanziati.
-2- L’itinerario AV/AC Palermo-Catania-Messina rientra nel quadro degli investimenti infrastrutturali strategici previsti dalla legge “Sblocca Italia”, era stata identificata come prioritaria, in ambito nazionale e tra l’altro compreso nel Corridoio Scandinavia - Mediterraneo della rete Trans European Network (TEN-T).
Prendiamo atto ancora una volta che realizzare le infrastrutture in Sicilia, ritenute, tra l’altro, dal governo come opere prioritarie e strategiche diventa sempre difficile e complicato, non tanto, per la volontà di qualcuno ma solo ed esclusivamente perché il governo non li ha mai finanziati interamente. E poi parliamo di Ponte sullo Stretto o meglio ancora di programmazione turistica. Al turismo servono più mezzi di trasporto efficienti ed efficaci. Il turismo in Sicilia non può e non deve essere fatto solo con quei quattro treni storici, ma giornalmente con treni ed infrastrutture che abbracciano tutto il territorio regionale, in considerazione del fatto che la Sicilia ha una delle più lunghe linee ferroviarie italiane ma la stragrande maggioranza di queste lasciate nel dimenticatoio da parecchi anni.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer