martedì 30 giugno 2015

Trasporto ferroviario. I pendolari dobbiamo fare rete per far migliorare il servizio.

Catania. E' importante e necessario che tutti gli utenti che hanno subito ritardi e/o soppressione dei treni nella giornata di oggi (30 giugno 2015), di voler segnalare al seguente indirizzo email: comitatopendolari@gmail.com, i disagi e i disservizi subiti. 
E' il momento opportuno per iniziare a fare presente alla Regione Sicilia e a Trenitalia dei disagi e dei disservizi che l'utenza del treno subisce, ciò in occasione del perfezionamento degli allegati al Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che la Regione Sicilia ha affidato a Trenitalia per il 2015 e 2016 per poi affidarlo definitivamente sino al 2027. 
Serve la collaborazione di tutti gli utenti che dovranno segnalare all'indirizzo comitatopendolari@gmail.com quanto avviene durante il loro viaggio in treno e/o in stazione (climatizzazione, comfort, annunci, informazioni, etc). 
Noi ci faremo carico di veicolare le email di segnalazione alla Regione presso l'assessorato regionale e il dirigente generale alle infrastrutture e trasporti, in considerazione del fatto che sarà la Regione Sicilia a pagare e quindi a gestire il servizio di trasporto ferroviario. E'necessario l'apporto, la collaborazione e l'aiuto di tutti se vogliamo che il servizio, a differenza di quanto avveniva prima, venga realizzato a misura dell'utente e non ad uso e consumo dell'impresa di trasporto. 
Siamo sicuri che ognuno di voi farà la propria parte a tutela dei propri diritti e per la realizzazione di un servizio di trasporto ferroviario efficiente ed efficace e più a misura dell'utente. 
Grazie per la vostra collaborazione.






mercoledì 24 giugno 2015

Sicilia: Pizzo, giovedì la firma del nuovo contratto di servizio con Trenitalia da 111 mln di euro

(FERPRESS) – Palermo, 23 GIU – La Giunta della regione Sicilia ha deliberato il nuovo contratto di servizio con Trenitalia da 111 milioni di euro. La firma avverrà giovedì prossimo. A renderlo noto è stato l’assessore Giovanni Maria Pizzo.


Pizzo ha poi specificato “ci saranno investimenti sul materiale rotabile da parte di Trenitalia per 40 mln mentre noi investiremo circa 100 milioni per acquistare chilometri e servizi”.
Con grande sorpresa apprendiamo dalle varie agenzie stampa che giovedì 24 giugno 2015 verrà sottoscritto il "Contratto di Servizio" per il trasporto ferroviario siciliano. Grande sorpresa per noi pendolari che dal lontano settembre 2009 chiedevamo del perchè la Regione Sicilia non avesse sottoscritto il Contratto. In tutti questi anni abbiamo sempre sollecitato la Regione a chiudere l'accordo di programma per il passaggio delle competenze in materia di trasporto ferroviario, tra il Mit ed il Mef. Passaggio conclusosi a novembre 2014. Oltre a questo accordo di programma abbiamo sempre chiesto di partecipare alla formulazione del Contratto di Servizio, cosa che avevamo ottenuto solo nel 2013 dall'assessore regionale ai trasporti Nino Bartolotta. Con l'assessore Bartolotta ed assieme ai sindacati avevamo chiesto ed ottentuto la costituzione di un comitato di verifica e controllo sul redigendo Contratto di Servizio. Di questo Comitato di verifica e controllo l'assessore Pizzo non ne ha mai tenuto conto, ne mai ci ha presentato la bozza di questo contratto. Contratto di servizio che in altre regioni d'Italia è stato pianificato con al tavolo i Comitati dei Pendolari, mentre in Sicilia l'assessore Pizzo, a differenza dei suoi precedenti colleghi assessori Bartolotta e Torrisi che avevano almeno sulla carta (non ne hanno avuto il tempo) coinvolto sindacati e comitati ha ritenuto fare da solo su questo importante strumento di mobilità ferroviaria siciliana. Di questo "Contratto di Servizio" non conosciamo i contenuti ne mai ci sono stati presentati. Riteniamo poco trasparente e partecipativa la sottoscrizione, vista l'importanza, di tale Contratto che tra l'altro consegna a Trenitalia Spa le sorti el trasporto ferroviario sino al 2019 quale Contratto Ponte, non essendoci i tempi per poter bandire una gara pubblica per l'affidamento ei servizi di trasporto ferroviario, che prevedono l'affidamento di sei anni + 6. Non si conosce con quale metodologia sia stato chiuso tale contratto se con il regime regolatorio o a catalogo, non si conoscono che tipo di penalità sono previste per l'impresa ferroviaria, non si conoscono le tipologie di servizio a bordo ed in stazione, insomma non sappiamo nulla, nonostante da sei anni circa abbiamo chiesto ripetutamente di voler essere parte attiva nella redazione di tale importante strumento, e l'Istituzione Regione nella veste del suo assessore pro tempore Giovanni Battista Pizzo non ha tenuto conto a differenza dei suoi precenti colleghi assessori, e dei suoi colleghi assessori di altre regioni di far tesoro dell'apporto che i pendolari avrebbero potuto dare alla redazione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano. Un plauso alla trasparenza ed alla partecipazione.

mercoledì 17 giugno 2015

Catania: 1ª Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile 19 e 20 giugno 2015

Il 19 e 20 giugno prossimi a Catania, presso il Centro fieristico “Le Ciminiere” di Piazzale Asia, si svolgerà la Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile. Nei prossimi giorni saranno resi noti aggiornamenti e il programma dell'evento. La conferenza è organizzata dal Ministero dell’Ambiente, dall’ANCI e dal Comune di Catania. Oltre ai membri dell’esecutivo Anci, il 19 giugno a Catania sono previsti, fra gli altri, gli interventi del Presidente della Regione Rosario Crocetta, dei sindaci di Novara (Ballarè) Bergamo (Gori), Siena (Valentini); di Simona Vicari (sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico); di Giuseppe Marinello (presidente Commissione Territorio e Ambiente al Senato); di Ivan Lo Bello (vicepresidente Confindustria); vertici nazionali di Trenitalia, Enel, Eni, Legambiente e di numerose realtà imprenditoriali. 
Sabato 20 le conclusioni saranno affidate ai ministri Delrio (Infrastrutture e Trasporti), Galletti (Ambiente) e al sindaco di Catania Enzo Bianco. Nel corso della giornata in programma interventi di Sandro Gozi (sottosegretario agli Affari Europei); di Maurizio Pernice (Direttore Generale del dicastero dell’Ambiente) e di numerosi vertici istituzionali e imprenditoriali in qualità di stakeholders legati al tema mobilità e tutela ambientale.
Scheda di preadesione - Programma

lunedì 15 giugno 2015

Abbonamenti e biglietti ferroviari “con escluso servizio di traghettamento”

Messina. Abbonamenti e biglietti ferroviari “con stranezze” per l'attraversamento dello Stretto di Messina
In rappresentanza dei tanti pendolari Siciliani e Calabresi, mi pregio segnalarvi quanto avviene da qualche anno, con il ben servito di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, per chi vive sulle sponde dello Stretto di Messina e che per motivi di lavoro deve spostarsi dalla Sicilia verso la Calabria e viceversa. 
I pendolari dello Stretto sono costretti a pagare due volte le spese di traghettamento, la prima volta acquistando un biglietto o un abbonamento dove si evince a chiare lettere "escluso il servizio di traghettamento" ma nel conteggio dei km/treno vengono inclusi anche i km/mare del traghettamento. 
Abbiamo sollevato il problema alle Istituzioni e con le con le due società di trasporto, Trenitalia e RFI ma senza ottenere alcun chiarimento o risposta. Riteniamo tutto ciò un abuso perpetrato a danno dei cittadini dello Stretto ma, anche nei confronti di tutti gli altri utenti che si trovano a transitare sullo Stretto di Messina per altri motivi.
Questo è l’esempio di ciò che accade:
I km/treno previsti nell’abbonamento da Rometta M. a Scilla sono 39 km, da Rometta M. a Messina sono 20 km se il treno parte da Palermo. mentre invece sono 21 i Km sino a Rometta M se il treno parte da Messina, questa è la prima stranezza.
Da Villa S. Giovanni a Scilla i km/treno sono 9.
L’attraversamento dello Stretto in andata e ritorno sono 9 Km o 10 Km in riferimento alla provenienza del treno (sempre la stranezza di prima).
Nell’abbonamento quindi è previsto anche il costo del traghettamento, altrimenti l’abbonamento doveva essere di 29 o 30 km prevedendo l’esclusione del traghettamento e non di 39 km.
Tutto ciò ci sembra strano e assurdo e quindi in merito a queste evidenti stranezze chiediamo spiegazioni e chiarimenti da parte degli interessati: Regione Sicilia, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia Spa.


Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani -  Ciufer

domenica 14 giugno 2015

Fermo l'acquisto di 5 nuovi treni, scadute le concessioni dei servizi su gomma

Palermo. Il Comitato Pendolari Siciliani chiama in causa la Regione. Mentre tiene banco il confronto tra bus e treni dopo il crollo del pilone lungo il viadotto Himera della Palermo-Catania, il presidente del Comitato Pendolari Siciliani sottolinea che la necessità per i siciliani non sta in questa sorta di gara tra treno e bus, ma nell'avere un efficientamento dei servizi di trasporto e quindi un'intermodalità.

Bus batte treno in efficienza e risparmi

Palermo. La regione Siciliana paga 3 euro a km alle FS e solo 1 euro alle autolinee private. Meno di un mese fa uno studio di settore del Politecnico di Milano evidenziava come il trasporto pubblico locale in Sicilia sia meno costoso della media nazionale (2,2 euro per ogni chilometro percorso dall'autobus) e della media europea (1,4 euro per ogni chilometro percorso autobus). Risultato che è stato possibile raggiungere, continua lo studio di settore, per tre motivi: dimensione medio-piccola delle aziende per la maggior parte private; efficienza e qualità di linee dirette affiancate da linee capillari; contenimento dei costi e quindi elevato rapporto ricavi/costi, mediamente più alto rispetto ai territori comparabili...

Cancellazione corse notturne PA601 e PA602 sulla Messina-Catania A/R dal 14 giugno 2015

Messina. In merito alla cancellazione, a partire dal cambio orario del 14 giugno 2015, delle due corse notturne (servizio ferroviario) dei Bus PA601 con partenza da Messina alle ore 00.30 (effettua 8 fermate sino a Catania) e PA 602 con partenza da Catania alle 02.40 (effettua 8 fermate sino a Messina), lo scrivente Comitato fa presente che questa cancellazione è stata motivata da parte del gestore del servizio “ Dtr Trenitalia Sicilia” al gabinetto dell’assessore regionale ai trasporti Pizzo, per la scarsa frequentazione e per la sola presenza di alcune donne che fanno il più antico mestiere del mondo. Cancellazione ingiusta e senza alcun senso perché, tra l’altro, si toglie un servizio di trasporto utile ai lavoratori della fascia ionica che smontano nella tarda serata o che devono prendere servizio nella primissima mattinata, tra l’altro ad inizio mese di giugno avevano acquistato un abbonamento mensile che non potranno più utilizzare perche se avranno il treno per andare a Messina o Catania, durante l’arco del giorno, non avranno più il bus di ritorno per fare rientro a Catania o Messina. Si fa presente che se non verrà ripristinato il servizio si chiederà l’eventuale rimborso dei rimanenti giorni di giugno non utilizzati.
Con la presente nota desideriamo, inoltre, fare presente che tale servizio viene espletato da un mini-bus (si allega foto) da 21 posti e che viene frequentato da lavoratori che smontano dal servizio notturno da Messina e/o da lavoratori che da Catania devono prendere servizio nella primissima mattinata a Messina. Un servizio indispensabile e di pubblica utilità vista la frequenza media di 12/15 persone abbonate e, quindi, in buona parte da viaggiatori non occasionali. E’ anche successo che martedì 9 giugno l’autista del Bus PA602 che parte da Catania alle 02.40 non ha potuto far salire a bordo, alla stazione di Taormina-Giardini, due passeggeri perché i 21 posti erano tutti occupati. 
Nel ritenere che tale cancellazione procurerebbe un ulteriore disagio e rischio nei confronti dell’utenza che lavora a Messina e che smonta dai vari servizi notturni o per altri lavoratori che da Catania dovranno arrivare sino a Messina per prendere servizio nelle prime ore del mattino, alla luce di questo, il Comitato Pendolari Siciliani chiede l’immediata revoca della cancellazione ed il ripristino delle due corse Bus PA601 e PA602.
All’Assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Dott. Giovanni Pizzo
Al Dirigente Generale Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Dott. Fulvio Bellomo
Al Dirigente IV Servizio Trasporto Ferroviario Dott. Diego Greco
Al Direttore di Trenitalia Sicilia Ing. Maurizio Mancarella
Fiumefreddo di Sicilia, 12 giugno 2015
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 7 giugno 2015

Sicilia. Bus o treno questo il dilemma del trasporto pubblico

Dagli ultimi interventi sui quotidiani, sembra che in Sicilia vengano scoperti definitivamente “bus e treno come mezzi di trasporto”.
Un solo dato per chiarezza di informazione, nel 2012 i km/bus effettuati in Sicilia e pagati dalla Regione sono stati pari a 77.621.511 contro i 10.476.000 km/treno per’altro pagati dal ministero dei trasporti sino a dicembre 2014.
Si accenna ad una sorta di gara tra treno e bus. E’ più veloce il bus o il treno? E’ più costoso il treno o il bus? E’ più inquinante il bus o il treno? La necessità per i siciliani non sta in questa sorta di gara tra treno e bus ma nell’avere un efficientamento dei servizi di trasporto e quindi una intermodalità che coniughi due o più mezzi di trasporto cercando di creare un servizio efficiente ed efficace.
L’enfasi che dal 13 aprile scorso è stata data al treno solo sull’asse ferroviario Palermo-Catania è servita ben poco a rilanciare quanti più mezzi di trasporto per i siciliani.
Operazione che è servita alla sola impresa ferroviaria “Trenitalia” a rilanciare il proprio brand e la propria attività in Sicilia e nella fattispecie su una tratta ferroviaria sulla quale non si erano mai scommessi, nonostante i vari solleciti della politica ed i vari finanziamenti a Rete Ferroviaria Italiana per ammodernare e velocizzare l’attuale tracciato della Palermo-Catania. Non sono stati rispettati i tempi di percorrenza dichiarati e imposti dal Cis (2 ore e 45 minuti nel 2013) e dal Pac (2 ore e 30 nel 2014) quando ancora invece si impiegano 3 ore circa e la si promuove come velocizzazione tra le due Città pur non avendo apportato alcuna modifica all’attuale tracciato se non quelle di migliorare incroci e coincidenze. Immaginiamo un pò se avessero ammodernato, in questi ultimi cinque anni pur avendo i finanziamenti, l’attuale tracciato i tempi di percorrenza sarebbero scesi  al di sotto delle 2 ore e 30. Ma nonostante tutto, ad oggi, non ci è dato sapere perché non è stato dato corso all’ammodernamento e alla velocizzazione della Catania-Palermo. Di chi la responsabilità oltre a quella della politica? A chi spettava controllare? Perché non sono stati spesi i 30 milioni previsti per la funzionalità di questa direttrice ferroviaria  dal 2010 ad oggi?
Se da un lato l’impresa ferroviaria “Trenitalia” si rilancia dall’altro lato l’istituzione Regione con l’assessorato regionale alle infrastrutture, mobilità e trasporti è in totale fase di stallo.
A giugno 2014 veniva bandita la gara per l’acquisto di n. 5 nuovi treni per un importo di circa 50 milioni, gara a tutt’oggi bloccata dai vari ricorsi.
A novembre 2014 veniva finalmente firmato, ed era la terza firma quella dell’assessore Pizzo dopo quella degli assessori regionali ai trasporti Bartolotta e Torrisi sull’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario in Sicilia tra Mit e Mef, ma a distanza di sette circa mesi da quella firma, del famigerato “Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario” che la Regione doveva sottoscrivere con Trenitalia, ancora non si conoscono nè i contenuti, nè i tempi dell’eventuale sottoscrizione, né la durata, né la tipologia di servizi che la Regione vuole acquistare.
A dicembre 2014 è scaduto il Contratto di Servizio tra il ministero dei trasporti e Trenitalia per il trasporto universale dei treni da e per il nord. Questo è un altro problema per la Sicilia, perché al momento Trenitalia sta operando in deroga e, se non verrà bandita dal ministero dei trasporti la gara per l’affidamento del servizio universale (treni da e per il nord), la Sicilia non avrà alcun treno da gennaio 2016 che la collegherà con il resto dell’Italia e dell’Europa.
A dicembre 2014 sono scadute, in Sicilia, tutte le concessioni relative ai servizi su gomma e anche su questo il totale silenzio dell’assessorato ai trasporti.
Per poter andare avanti alla Regione Sicilia serve il nuovo PRTM (piano regionale dei trasporti e della mobilità) cosa che ad oggi ancora non ha. Ci risulta, invece, che i precedenti assessori ai trasporti avevano con gli uffici stilato le linee guida per il nuovo Piano regionale dei trasporti e della mobilità, visto che il vecchio Piano Direttore dei Trasporti, approvato nel 2002, non aveva collegato a se i quattro Piani Attuativi (aereo, marittimo, stradale e ferroviario) approvati nel 2004.
Infatti, chiediamo di conoscere dal 2004 ad oggi quanti studi sono stati commissionati dall’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti sull’integrazione vettoriale e sull’intermodalità? Presumiamo diversi e perché non sono stati attuati in questi dieci anni? Qual’è stata la necessità di bandire una gara per l’affidamento dei servizi per l’aggiornamento del “Piano regionale dei Trasporti e della Mobilità e delle relative procedure Vas (costo euro 186 mila + iva) a due anni di distanza del  Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013? Gli uffici regionali non sono in grado di definire tale piano magari con l’apporto a costo zero delle Università agli Studi di Palermo, Messina, Enna e Catania?
E’ nostra convinzione che un’accurata programmazione e un’attenta integrazione dei due mezzi di trasporto possano finalmente dare alla Sicilia un servizio di trasporto pubblico efficiente ed efficace, sempre che, ci sia quella volontà politica di far funzionare le cose come nelle altre regioni.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

S.Agata Militello. Poche indicazioni, pendolari in rivolta




Circolazione Regionale veloce 3832 Palermo-Messina

Continua l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari SICILIANI in questo caso riguarda la circolazione del treno Rv 3832
Nonostante le ripetute segnalazioni formulate verbalmente e per iscritto, la circolazione del treno regionale veloce in oggetto  indicato  presenta  da  oltre un anno  incessanti  criticità  nella tratta Tusa- Patti.
Invero si lamenta  che il treno Rv3832  -sebbene classificato “veloce”-  viene costantemente pregiudicato senza alcun  valido motivo rispetto ai  treni  Rv3833- R12755- ICN1957 che  - di contro-  non  dovrebbero  essere preferiti al primo  nella circolazione in quanto :
-semplici regionali ( Rv3833- R12755) ;
-ai sensi dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
-qualora viaggino in ritardo ( Rv3833-R12755- ICN1957) .
Nello specifico le  comprensibili ed oggettive  ragioni  sottese a siffatto reclamo :
1) la  decisione di  posticipare la partenza del  treno veloce in questione  dalla stazione di Cefalu’ in attesa del treno regionale n. 3833 non ha sortito alcun beneficio al  primo,  la cui circolazione  viene inoltre  pregiudicata a seguito dei continui ritardi del treno 3833 ;   
2) ugualmente  non ha  sortito alcun vantaggio  la decisione ( in controtendenza rispetto ad un recente passato )  di  fissare l’incrocio con il treno  regionale 12755 alla stazione di Tusa piuttosto presso quella di S. Stefano di Camastra sia  avuto riguardo al treno Rv3832 che è costretto ad  “ attendere”  a Tusa  l’altro treno in ritardo, sia nei riguardi degli utenti del mezzo R12755 che si sono visti anticipare la partenza  in direzione Palermo sebbene  sia rimasta inalterata la successiva attesa  di 10-15 minuti alla stazione di Cefalu’;  
3) ugualmente non si comprendono le ragioni per cui il treno Rv3832,  qualora in ritardo  di  pochi minuti per cause allo stesso non imputabili,  venga “bloccato” per quasi dieci minuti alla stazione di S. Agata Militello in attesa dell’IC notte 1957 in
violazione dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
4) ugualmente  non si comprendono le ragioni per cui il treno Rv3832, qualora  in perfetto orario, venga  “bloccato “ alla stazione di Zappulla in attesa del treno ICN1957 in violazione dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
5)il modus operandi lamentato ai  precedenti punti nn. 3 e 4 appare  oltremodo  censurabile anche per l’ulteriore motivo che non appare giustificabile attribuire precedenza ad un treno- quale l’IC notte 1957-  che  ha  una sosta tecnica di quasi trenta minuti  dopo la stazione di Cefalu’.
6) ugualmente non si comprende perché il treno Rv3832 deve attendere alla stazione di Capo d’Orlando il treno regionale Rv3835, pregiudicando ancora il proprio iter .
7)ugualmente non si comprende perché, a differenza di un recente passato, è stato eliminato l’incrocio alla stazione di Brolo tra i treni Rv3832 e Rv3835.
A parte i lamentati ritardi, si coglie l’occasione per suggerire che il treno in questione necessita  :
-di  maggiore pulizia,
-di un  più efficace servizio di aria condizionata,al fine di evitare che vi siano solamente  zone “caldissime” ovvero  “freddissime”, senza una misura intermedia;
-di un materiale  “ a doppio minuetto” ovvero  di una  composizione “classica o meglio materiale tradizionale” nei giorni  di lunedì- giovedì e venerdì in quanto  gli utenti  non trovano posti a sedere.
Si confida in un immediato riscontro ed intervento.
Cogliamo l’occasione per ricordare la Ns richiesta di messa in esercizio della Stazione di Terme Vigliatore, la quale  ricadente nella linea a doppio binario, in partnership col comune di Terme Vigliatore datate (5.10.13- 16.10.13-17.05.15-21.05.15)
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Siciliana
Torrenova,Messina 01.06.2015                                                 
Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer