martedì 29 dicembre 2015

Sicilia. Contratto di Servizio e aumenti tariffe del trasporto ferroviario

Al Presidente della IV Commissione Ars
On. Maria Leonarda Maggio
Ai Componenti la IV Commissione

On.le Presidente
con la presente desideriamo esternarle tutto il nostro disappunto per non essere stati mai chiamati al tavolo del redigendo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario.
Avevamo chiesto ed ottenuto nel dicembre 2013 dall’assessore, pro tempore, Nino Bartolotta la costituzione di un Comitato di Verifica e Controllo, composto dai Sindacati del settore e dai Comitati dei Pendolari, ma è rimasto nei cassetti degli uffici del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, di questo chieda conferma al Dott. Fulvio Bellomo, Capo della segreteria tecnica (ad interim) dell’assessore Bartolotta dal 23/11/2012 al 13/04/2014, oggi Dirigente Generale dello stesso Dipartimento.
On.le Presidente, a differenza di quanto viene fatto in altre regioni, dagli assessori regionali ai trasporti prima dell’eventuale sottoscrizione del Contratto di Servizio, non avviene in Sicilia.
E’ da anni che elemosiniamo incontri con l’Istituzione ma a parte qualche assessore (Bartolotta e Torrisi) nessuno ha avuto la bontà di sentire cosa avevamo da dire.
Qualcuno afferma che noi del sud siamo pendolari di serie’B’ ma come Lei saprà la differenza tra nord e sud è solo una differenza culturale.
Noi non ci stiamo ad essere pendolari di serie ‘B’, tenuto conto che nelle altre regioni italiane: Lombardia, Liguria, Toscana, Campania, gli assessori regionali ai trasporti hanno fatto sedere ai tavoli del redigendo Contratto i Pendolari, per fare tesoro dei suggerimenti e/o dell’apporto che i vari Comitati dei Pendolari potevano dare per la realizzazione di un Contratto di trasporto più a misura di Pendolari e Utenti.
In Sicilia tutto ciò non può accadere e quindi non solo siamo pendolari di serie ‘B’ ma anche la politica in questo caso è di serie ‘B’, almeno per essere alla pari.
Con il Contratto di Servizio, non ancora firmato, viene fatto un regalo di Natale, inaspettato, ai Pendolari Siciliani con un anticipo di un anno.
Sotto l’albero di natale la Regione Siciliana ha fatto trovare un bel pacco regalo agli oltre 60 mila pendolari siciliani, con un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed abbonamenti ferroviari.
Non c’è male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una spesa di circa 70/80 euro a pendolare in un anno e nelle famiglie siciliane ma, per la Regione Siciliana, anticipare di un anno gli aumenti non è un problema, tra l’altro sono soldi che intascherà solo Trenitalia e con un anno di anticipo.
Tenuto conto che nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 la Regione si impegnava a garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto non è stato così.
Considerato che ad oggi il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti per il mese di gennaio 2016, non tenendo conto di quanto sottoscritto nell’intesa, per la Regione Siciliana dall’assessore ai trasporti, pro tempore, Pizzo e dal responsabile per Trenitalia Iacono della Divisione Passeggeri Regionale.
Non riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana, che dovrebbe garantire i siciliani avendo firmato un’intesa con date e scadenze ben precise e dall’altro autorizza l’impresa ferroviaria a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo bene!!!
Ci corre l’obbligo precisare che nè l’assessore ai trasporti Dott. Giovanni Pistorio, nè il Dirigente Generale dott. Fulvio Bellomo, nè la responsabile del Servizio IV° dott.ssa Madonia rispondono alle nostre note di segnalazione, inviate alle email istituzionali, relative ai disservizi/disagi dei nuovi orari voluti dalla Regione, così riferisce Trenitalia sui quotidiani; le uniche risposte ricevute alle nostre segnalazioni,  e tra l’altro sui quotidiani, è sempre l’Impresa Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione regionale che doveva, già dal gennaio 2015, garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai Pendolari e all’utenza in generale, in virtù dell’Accordo di Programma tra Mit e Mef siglato a novembre 2014. 
Con la presente, On.le Presidente, chiediamo di essere convocati in audizione in Commissione Trasporti, per rappresentare le varie problematiche che affliggono gli oltre 60.000 pendolari siciliani, considerato che nè l'assessore ai trasporti dott. Giovanni Pistorio, nè il Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo hanno mai incontrato il nostro "Comitato Pendolari Siciliani" sulle questioni riguardanti il Contratto di Servizio, nè abbiamo delegato altri rappresentanti di Comitati Pendolari a rappresentarci nelle sedi Istituzionali.
Certi dell'accoglimento della nostra richiesta e nell'attesa di un positivo riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 28 dicembre 2015

Il regalo di Natale della Regione Siciliana a Trenitalia

Un regalo di Natale inaspettato per i Pendolari Siciliani perchè anticipato di un anno.
Sotto l’albero di natale la Regione Siciliana ha messo un bel pacco regalo per i circa 60 mila pendolari siciliani, un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed abbonamenti ferroviari.
Non c’è male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una spesa di circa 70/80 euro annuali nelle famiglie siciliane ma per la Regione anticipare di un anno non è un problema, tra l’altro sono soldi che intascherà solo Trenitalia e con un anno di anticipo.
Nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 per la Regione Siciliana, dall’assessore ai trasporti, pro tempore Pizzo, e per Trenitalia, dal responsabile della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Iacona, la Regione si impegnava a garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto non è stato così.
A tutt’oggi il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti da gennaio 2016, nonostante quanto era previsto e sottoscritto nell’intesa di giugno.
Non riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana che da un lato firma un’intesa e dall’altro autorizza a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo bene.
Ci corre l’obbligo precisare che nè l’assessore ai trasporti Pistorio, ne il Dirigente Generale Bellomo, nè la responsabile del servizio IV dott. Madonia rispondono alle nostre note di segnalazione per i disservizi relativi ai nuovi orari voluti dalla Regione, così riferisce Trenitalia sui quotidiani, ma a rispondere,  e tra l’altro sui quotidiani, è sempre l’Impresa Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione che doveva già dal gennaio 2015 garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai Siciliani.  
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 23 dicembre 2015

AUGURI...Buone Feste

In occasione delle feste desidero porgere a nome mio e del Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer, gli auguri di un Santo e Sereno Natale e di un proficuo e speranzoso 2016

Treno regionale 3864 delle ore 20.46, modificata accordata ma sempre in ritardo

Dall'entrata in vigore dei nuovi orari, veniva cancellato il treno regionale 12886 da Catania per Messina delle ore 20.46, prevedendo la partenza da Catania alle ore 21.27. Considerato che l'ultimo treno previsto da Catania per Messina era alle ore 19.40 ed essendoci quasi due ore di attesa per il treno regionale 3864 proveniente da Siracusa e previsto in arrivo a Catania alle 21.27, molti pendolari, sin da subito via email, avevano segnalato all'assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti, al dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti, alla responsabile del Servizio IV
trasporto ferroviario regionale ed al direttore di Trenitalia, i disagi creati per questa lunga attesa alla stazione centrale di Catania. Dopo otto giorni dal cambio orario veniva accordata la modifica, a partire da lunedì 21 dicembre, anticipando la partenza da Siracusa alle 19.30 e prevedendo l'arrivo a Catania alle ore 20.46. Ma i problemi sorgono sin dal primo giorno dell'anticipazione del treno regionale 3864 che puntualmente arriva a Catania con ritardi tra i 20/30 minuti e oltre creando gli stessi disagi lamentati già dal cambio orario. Vista la modifica accordata si chiede più attenzione e rispetto della puntualità. 

martedì 22 dicembre 2015

Domeniche e festivi niente treni per i pendolari ma solo treni veloci

Il nuovo orario, entrato in vigore domenica 13 dicembre, ha rivoluzionato non solo le abitudini già consolidate di mobilità di lavoratori e studenti nei giorni feriali lavorativi ma ha completamente stravolto la mobilità ferroviaria anche nelle giornate di domenica e festivi.
Era già complicato con il vecchio orario spostarsi nei festivi, da Siracusa a Catania e da Catania a Messina e viceversa, che qualcuno dell’assessorato regionale ai trasporti ha pensato bene di rendere il tutto più complicato al cambio orario di dicembre.
Nei vecchi orari venivano garantite, anche nei festivi, le fasce orarie 6.00/9.00 e 13.00/15.00 garanzia per molti utenti-pendolari che lavorano anche la domenica e nei festivi presso strutture alberghiere, ospedaliere o chi si muove per svago o altro. 
Questi i treni cancellati nei nuovi orari:  
Regionale 7801 ore 6.55 da Messina a Catania 19 le fermate in 119 minuti;
Regionale 7803 ore 9.05 da Fiumefreddo a Catania 6 fermate in 40 minuti;
Regionale 7807 ore 14.05 da Messina a Catania 21 fermate in 117 minuti;
Regionale 3870 ore 8.40 da Siracusa a Messina 11 fermate in 175 minuti;
Regionale 7804 ore 9.30 da Catania a Messina 10 fermate in 88 minuti;
Regionale 7806 ore 14.00 da Catania a Messina 21 fermate in 116 minuti.
Cancellazione che ha provocato enormi disagi all’utenza pendolare. E’ evidente che non hanno tenuto in debita in considerazione, non confermando i vecchi orari festivi, che c’è utenza che lavora anche in questi giorni.  
Nonostante ci siano in circolazione lo stesso numero di treni, prima del cambio orario, che non hanno mantenuto la stessa traccia oraria creando enormi disagi. Al danno della cancellazione di questi orari, in fasce lavorative, si aggiunge la beffa del mantenimento dei 5 treni regionali veloci anche nei giorni festivi, che non garantiscono alcun collegamento capillare tra le tre Città per le poche fermate effettuate.
Vorremmo capire ed avere una spiegazione logica, dall’assessore regionale ai trasporti Pistorio, sul mantenimento dei 5 treni regionali veloci 3841, 3851, 3859, 3860 e 3862  anche la domenica e nei festivi che effettuano da Siracusa 4 fermate sino a Catania (Priolo-Melilli, Augusta, Lentini e Catania) e 5 fermate sino a Messina (Acireale, Giarre-Riposto, Taormina-Giardini, Alì Terme e Messina) e lo stesso avviene da Messina a Siracusa.
Treni veloci che non assicurano a chi lavora, nelle giornate domenicali e/o festive, visti gli orari e le poche fermate, la possibilità di uno spostamento sostenibile per raggiungere i lioghi di lavoro. E poi, a cosa servono i 5 treni regionali veloci nelle giornate festive, se già nelle giornate lavorative hanno una scarsa frequentazione? Teniamo a precisare che la domenica circolano 6 coppie di treni regionali per un totale di 1472 km/treno, di cui 815 km/treno effettuati da regionali veloci che, di certo, viste le esigue fermate e gli orari non soddisfano e, di certo, non incrementano la frequentazione ma al contrario penalizzano quell’utenza che aveva garantito un trasporto efficiente ed efficace su tutta la dorsale jonica prima del nuovo orario. Con quale logica si fa partire da Catania per Messina, tutti i giorni comprese le domeniche e i festivi, il regionale veloce 3860 delle ore 17.21 quando a distanza di 24 minuti parte il regionale 12732 e così avviene anche per il regionale veloce 3862 delle ore 19.27 quando a distanza di soli 13 minuti parte il regionale 12884? Qualcuno dell’assessorato regionale ai trasporti spieghi all’utenza pendolare perché è stato stravolto il vecchio orario che era alquanto funzionale? Perche, nonostante il mantenimento dello stesso numero di corse tra Messina, Catania e Siracusa non sono state confermate le vecchie tracce orarie? Perché sprecare km/treni con la circolazione dei 5 treni regionali veloci nei festivi, visto che non danno quel servizio capillare e, quindi, senza alcuna utilità e senza alcun beneficio per l’utenza pendolare e viaggiatori occasionali? Con la presente chiediamo di voler ripristinare il servizio almeno nelle fasce orarie 6.00-9.00 e 12.00-14.00, come previsto nel vecchio orario di sicuro più funzionale.  

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

giovedì 17 dicembre 2015

Ritardi e soppressioni con i nuovi orari

Con l'evento straordinario dell'entrata in vigore del nuovo orario che il treno 8577 delle ore 06.32 da Fiumefreddo per Bicocca, anticipato di 6 minuti circa, arriva tutte le mattine in ritardo a destinazione. 
Stamane il treno regionale veloce 3866 delle ore 5.15 da Siracusa per Messina dato prima in ritardo è stato definitivamente soppresso…


mercoledì 16 dicembre 2015

Otto ore e mezza per 30 km

ll contratto tra la Regione Siciliana e Trenitalia, dal costo di 1 miliardo e 400 milioni di euro, deve ancora essere firmato (accadrà entro la prossima settima n.d.r.), ma i nuovi orari e le nuove tratte di Trenitalia sono già in funzione sul territorio regionale..

martedì 15 dicembre 2015

Nuovi orari ferroviari, il monitoraggio dei treni di lunedì 14 dicembre 2015

Nella prima giornata dell'entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari, abbiamo voluto monitorare l'andamento dei treni sulle seguenti tratte ferroviarie:
Palermo-Messina, Palermo-Agrigento, Trapani-Piraineto, Caltanissetta-Agrigento, Catania-Caltanissetta, Catania-Palermo, Messina-Catania-Siracusa e la Siracusa-Ragusa-Gela-Canicattì-Caltanissetta. In totale abbiamo monitorato 297 treni, questi i risultati del monitoraggio:
54 treni in anticipo sull'orario
44 treni in perfetto orario
170 treni in ritardo 
11 treni soppressi 
370 i treno chilometri cancellati 
1804 sono i minuti di ritardo accumulati nella giornata odierna pari a 30 ore.
Ritenevamo che la gestione del servizio ferroviario in mano alla Regione Siciliana avrebbe, sicuramente, accorciato le distanze di dialogo e di collaborazione tra gli utenti ed i Comitati dei Pendolari, ma tutto ciò non è avvenuto. Avevamo più volte rappresentato alla Regione,di tenere presente due aspetti importanti: - il primo- di fare molta attenzione perchè Trenitalia avrebbe fatto valere tutto il suo peso di monopolista nella redazione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano; -il secondo - di stare molto attenti a non fare, con il nuovo contratto, il "Treno della Politica". 
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 14 dicembre 2015

Pendolari abbandonati, in vigore i nuovi orari

Da stamattina in vigore nuovi orari e fermate soppresse. Non parliamo, poi, delle tante fermate intermedie saltate in molte corse del Messina-Catania. Parlo di Ognina, Guardia M., Carruba, Mascali e Calatabiano....o della cancellazione del treno 12886 delle ore 20.46..

venerdì 11 dicembre 2015

Chi paga per questi disservizi e disagi procurati ai Pendolari e all'utenza in generale?

Per il Dipartimento Trasporti Regionale: Oggi il treno 8580 delle ore 6.04 da Sr a Taormina per un problema al P.L. di Brucoli è arrivato a Catania con 70 minuti di ritardo ed è stato soppresso. I pendolari che dovevano arrivare sino Taormina sono stati costretti ad aspattare il treno 3868 delle ore 6.32 da Sr x Me giunto a Catania con un ritardo di 60 minuti. Mentre nella giornata di ieri è stato soppresso il treno 12865 delle ore 5.50 da Me a Ct e il treno diretto 3865 delle ore 5.20 Me- Ct- Sr ha accumulato un ritardo di 26 minuti. 
Chi paga per questi disservizi e disagi procurati ai Pendolari e all'utenza in generale?

mercoledì 9 dicembre 2015

Quale mobilità sulla Gela-Caltagirone al cambio degli orari del 14 dicembre 2015?

L’8 maggio 2011 crollava un’arcata del ponte ferroviario, in territorio di Niscemi c.da Angeli, della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela.
Sono trascorsi quattro anni e sette mesi dal crollo e un anno e due mesi dalla definitiva demolizione delle dieci rimanenti arcate del ponte ferroviario.
A nulla sono valse le prese di posizione dei sindaci dei comuni di Caltagirone (Bonanno) e di Niscemi (La Rosa) e i nostri sit-in di ogni anno sui luoghi del crollo per cercare di tenere viva l’attenzione delle istituzioni regionali e di Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, sulla ricostruzione e riapertura di questa importante arteria ferroviaria.
Da come vanno le cose, non ci sembra che vi sia la più minima intenzione di ricostruire il ponte ferroviario e la successiva riapertura.
Visto il totale disinteresse e i relativi tempi biblici per l’eventuale ricostruzione, il servizio ferroviario in questi anni è stato realizzato da Caltagirone a Gela con bus sostitutivi ai seguenti orari:
BUS PA809 alle ore 07.52 con arrivo a Gela alle ore 08.57
BUS PA805 alle ore 13.30 con arrivo a Gela alle ore 14.20
BUS PA817 alle ore 16.17 con arrivo a Gela alle ore 17.25
BUS PA819 alle ore 19.48 con arrivo a Gela alle ore 20.53
BUS PA804 alle ore 21.18 con arrivo a Gela alle ore 22.05
Mentre da Gela verso Caltagirone con i seguenti orari:
BUS PA810 alle ore 05.41 con arrivo a Caltagirone alle ore 06.51
BUS PA812 alle ore 07.05 con arrivo a Caltagirone alle ore 07.52
BUS PA814 alle ore 12.40 con arrivo a Caltagirone alle ore 13.44
BUS PA820 alle ore 17.33 con arrivo a Caltagirone alle ore 18.38
Con i nuovi orari che entreranno in vigore domenica 13 dicembre 2015, da quello che abbiamo riscontrato sul sito di Trenitalia www.trenitalia.it, sono scomparsi tutti i collegamenti tra Caltagirone e Gela.
Ciò ha messo in allarme i fruitori del servizio, di certo possessori di un abbonamento mensile, che dal 14 dicembre non avranno come raggiungere le due Città per motivi di lavoro, studio o quant’altro. In questi giorni abbiamo ricevuto molte segnalazioni dei pendolari allarmati da questa situazione ed abbiamo chiesto loro di inviare un’email in regione e precisamente al gabinetto dell’assessore alle infrastrutture e trasporti, Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti, dott. Fulvio Bellomo e al dirigente del 4° Servizio Trasporto ferroviario regionale, dott.ssa Carmen Madonia, segnalando la scomparsa totale del servizio bus sostitutivo al trasporto ferroviario e non ottenendo alcuna risposta.
Alquanto surreale la situazione di (im)mobilità in un territorio che racchiude due province, in considerazione del fatto che da gennaio di quest’anno è la Regione Siciliana che ha preso in mano le sorti del trasporto pubblico ferroviario e, se questi sono i risultati, sarebbe stato meglio rimanere sotto l’egida del Ministero dei trasporti che sino a ieri ci assicurava un trasporto ed una mobilità efficiente ed efficace in tutta la Sicilia e non il “treno della politica” che certamente sta sconvolgendo abitudini di lavoro, studio e di mobilità già consolidate da parecchi anni senza averne consapevolezza dei bisogni di quanti hanno scelto il mezzo treno per i propri spostamenti.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer  

sabato 5 dicembre 2015

Contratto di Servizio e nuovi orari ferroviari gioie e dolori per i pendolari siciliani.

Dal gennaio 2015 è la Regione Siciliana che ha preso in mano le sorti del trasporto ferroviario nell’Isola.
A gestire il nuovo Contratto di Servizio, non ancora siglato, sarà il dirigente generale, dott. Fulvio Bellomo, del Dipartimento infrastrutture e trasporti e la dirigente del servizio IV° trasporto ferroviario, dott.ssa Carmen Madonia.
Premesso che sino al dicembre 2014, il servizio di trasporto ferroviario in Sicilia veniva affidato dal Ministero dei trasporti a Trenitalia e con l’accordo di programma siglato tra la Regione Siciliana, il MIT ed il MEF, nel novembre 2014, le competenze sarebbero passate in mano alla Regione dal 1 gennaio 2015.
Fatta questa premessa, ritenevamo che la gestione del servizio ferroviario in mano alla regione avrebbe sicuramente accorciato le distanze di dialogo e collaborazione tra i comitati dei pendolari ed il committente, in questo caso la Regione, mentre con l’impresa ferroviaria, Trenitalia, che gestisce il servizio, ad onor del vero, sin dal lontano 2001, siamo sempre riusciti a dialogare per la realizzazione di un servizio più a misura di pendolare e per un trasporto più efficiente ed efficace, ottenendo l’inserimento nella loro “Carta dei Servizi” sino al 2010. 
Visti i buoni rapporti intrattenuti, da sempre con l’impresa ferroviaria, ritenevamo indispensabile che l’assessorato regionale ai trasporti e il dipartimento trasporti ci chiamassero ai tavoli del realizzando contratto di servizio per cogliere tutti quegli aspetti positivi, suggerimenti, integrazioni, perplessità, anomalie, disagi, disservizi, e miglioramenti. 
Cosa che è stata fatta dal primo assessore ai trasporti, della giunta Crocetta, Nino Bartolotta, il quale mise attorno ad un tavolo sindacati del settore e i comitati dei pendolari, nel dicembre 2013. In quell’occasione chiedemmo, assieme ai sindacati, la possibilità di costituire un Comitato di verifica e controllo sul redigendo contratto di servizio. Nell’ottobre 2014 al passaggio delle consegne con la nomina del 2° assessore ai trasporti, Nico Torrisi, si stava continuando a lavorare sulle indicazioni dell’ex Bartolotta. La breve durata in carica dell’assessore Torrisi e la nomina del 3° assessore al ramo Giovanni Pizzo che ha azzerato tutto il lavoro realizzato dai suoi precedenti colleghi.
Ad onor del vero sotto l’egida dell’assessore ai trasporti Pizzo, siamo stati invitati ufficialmente, due volte, in assessorato il 22 aprile ed il 19 maggio 2015 per parlare del Contratto di Servizio. Nell’incontro di aprile di Contratto non se né proprio discusso, anzi in quell’occasione ci è stata consegnata una prima bozza dell’offerta commerciale che si voleva attuare a fine 2015. Nell’incontro di maggio, invece, ci è stata presentata la bozza di aprile articolata con gli orari e gli inserimenti di diverse coppie di treni veloci, in quasi tutte le tratte ferroviarie siciliane. Abbiamo fatto notare che l’inserimento dei c.d. treni veloci andavano a cozzare e quindi a stravolgere molti treni affetti da “pendolarismo” già acclarati e consolidati da almeno 10 anni.
A questa proposta di maggio, abbiamo immediatamente detto di no, perché avrebbe scombinato ritmi lavorativi e di mobilità di migliaia di pendolari. Sempre in quell’occasione abbiamo chiesto, visto il cambiamento che voleva l’assessorato regionale ai trasporti, con l’istituzione dei treni veloci sulle principali direttrici ferroviarie, di non toccare, lasciando invariate, le tracce orarie dei treni nelle fasce orarie di maggior flusso di pendolarismo quali: 06.00-09.00, 13.00-15.00 e 18.00-21.00. I c.d. treni veloci, eventualmente, inserirli in altri orari ed in fase sperimentale. Anche in questa occasione non ci hanno prospettato nulla sul contratto di servizio per il trasporto ferroviario.
Abbiamo appreso dalla stampa che il 4° assessore regionale ai trasporti, Giovanni Pistorio, ci avrebbe incontrato lunedì 30 novembre ma l’invito era solamente giornalistico, perché non abbiamo ricevuto nessun invito per un incontro ufficiale con l’assessore Pistorio.
Ci teniamo a precisare che i comitati dei pendolari in Sicilia non hanno mai preso parte ai tavoli regionali sul Contratto di Servizio a differenza delle altre Regioni che hanno pianificato i vari contratti di trasporto con i pendolari e i comitati. L’aspetto che desideriamo evidenziare è che tra tutte le pagine del contratto di servizio per il trasporto ferroviario siciliano non vi è una sola volta scritto l’aggettivo/sostantivo maschile “PENDOLARE”. 
Chissà cosa si verificherà domenica 13 dicembre 2015 con l’entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari per i sessantamila pendolari giornalieri e per gli 11 milioni di viaggiatori che annualmente si muovono in Sicilia.
Giosuè Malaponti – Comitato pendolari Siciliani - Ciufer