mercoledì 29 aprile 2015

Treni veloci Catania-Palermo e lunga percorrenza a rischio per la Sicilia nel 2016.

Sicilia. Prendiamo atto dell’impegno, vista l’emergenza, che ha dimostrato Trenitalia con la Regione Siciliana per risolvere nell’immediato la mobilità sull’asse Catania-Palermo, approntando inizialmente una coppia di treni veloci e successivamente con l’elaborazione dell’offerta di 7 coppie treni che dal 3 maggio copriranno, con partenza cadenzata ogni due ore, la mobilità tra le due Città Metropolitane.
Oltre questo impegno, del quale prendiamo atto, ringraziamo il neo direttore di Trenitalia, Ing. Maurizio Mancarella, mentre desideriamo ribadire all’assessore Pizzo che i treni veloci dovevano essere messi in circolazione già dal cambio orario del giugno 2013, cosa che è stata fatta ma con una sola coppia di treno che impiegava a tutt’oggi 3 ore e 19 minuti non rispettando i tempi di percorrenza previsti in 2 ore e 45 minuti dichiarati e sottoscritti nel CIS “Contratto Istituzionale di Sviluppo” firmato il 28/02/2013 tra il governatore Crocetta, il Ministero dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie Italiane.
Desideriamo, inoltre, portare a conoscenza alcuni aspetti importanti:
·      che i treni utilizzati sono i treni “Minuetto” cofinanziati, con l’accordo attuativo di aprile 2004, a fronte di una spesa complessiva di 153 milioni di Euro, di cui 46 milioni di euro quale co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di euro da parte di Trenitalia S.p.A., quindi parliamo di treni che hanno già circa 10 anni di servizio e che sono stati rivampizzati con la nuova livrea “Jazz” di Trenitalia.
·      che occorre cambiare il tipo di materiale rotabile, almeno per il primo treno in partenza da Catania, visto il sovraffollamento tra Enna e Caltanissetta, andrebbe bene per evitare il sovraffollamento un locomotore E464 con quattro vetture UIC-X o MDVC al seguito con circa 400 posti.
·      che sarebbe consigliabile spostare la partenza dei treni delle ore 5.28 almeno alle ore 5.00 come avviene sui primi treni del mattino nella Messina-Palermo.
Un punto importante di cui non conosciamo i contenuti è il Contratto di Servizio per il Trasporto ferroviario, secondo noi più importante dell’eventuale offerta commerciale che dovrà entrare in esercizio a fine 2015, poichè sull’offerta se non dovesse andare bene qualche traccia oraria è possibile intervenire in corso d’opera mentre per le norme del Contratto di Servizio dovremmo aspettare la scadenza prevista per il 2019.
Infine chiediamo alla Regione Siciliana di voler intervenire sui “Treni a lunga percorrenza da e per il nord a rischio nel 2016.
I “Treni a lunga percorrenza”  saranno a rischio in Sicilia dal primo gennaio 2016, se il Ministero dei Trasporti non bandirà la gara per l’affidamento del servizio entro il 2015, quindi chiediamo un intervento urgente da parte delle Istituzioni regionali presso il ministero dei trasporti per sollecitare le procedure di gara a garanzia della Continuità Territoriale della Sicilia.

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Catania-Palermo in treno con nuovi 14 collegamenti

Dal prossimo 3 maggio passano da due a ben 14 i treni che ogni giorno collegano il capoluogo siciliano alla città etnea, di cui quattro con tempi di viaggio di soli 2.47 minuti.
Trenitalia si è attivata fattivamente per rispondere al crescente bisogno dell’utenza di viaggiare tra le due importanti città, offrendo una soluzione di viaggio comoda, sicura ed economica.
E’ possibile acquistare il proprio titolo di viaggio presso le biglietterie di Trenitalia, ed a partire dal 2 maggio anche da questo sito, alle self service nelle agenzie di viaggio e punti vendita convenzionati. Clicca qui per scaricare gli orari


martedì 21 aprile 2015

Alla ricerca dei treni veloci Palermo-Catania nel portale web di Trenitalia

Palermo.A tutt’oggi chi si trova a consultare il portale www.trenitalia.it per organizzarsi il viaggio in treno da Catania a Palermo e viceversa non trova nella ricerca la coppia dei treni regionali veloci, già in circolazione da lunedì 13 aprile. Treni istituiti in occasione del cedimento del viadotto Himera sull’A19 Catania-Palermo, avvenuta lo scorso 10 aprile. A distanza di dieci giorni dalla prima cosa veloce, questi treni veloci non sono ancora visibili e quindi non acquistabili online sul portale di Trenitalia. Bastava, sin da subito, inserire nella homepage del portale un semplice banner-news (vedi foto allegata), assieme agli altri banner-spot, con la seguente dicitura: Si avvisa la clientela che dal 13 aprile 2014 sulla relazione Catania-Palermo è stata istituita una nuova coppia di treni: RV34949 ore 5.28 Catania-Palermo(8.38) e RV31900 ore 17.30 Palermo-Catania(20.30) al momento non visibili sul portale per problemi tecnici. Rivolgersi alle biglietterie per l’acquisto. Un disservizio questo che non può ricadere sull’operato della Direzione Sicilia di Trenitalia che immediatamente si è attivata, con ottimi risultati, a far superare l’emergenza dei collegamenti tra le due Città.
A chi rivolgere il nostro…ci scusiamo per il disagio per la tempestiva informazione all’utenza???

Giosue Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani
Questa la ricerca del viaggio di oggi:


mercoledì 15 aprile 2015

I pendolari Siciliani: “Chiederemo gli aerei da Catania e Palermo su Comiso per raggiungere Gela e Ragusa”

La Sicilia che si sbriciola. Agrigento tre ponti crollati in 6 anni altri due chiusi, A19 Catania-Palermo chiusa tra Scillato e Tremonzelli per pericolo di crollo dei viadotti e Sicilia recisa in due.
Premesso che in Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche i ponti ferroviari non sono da meno. L’8 maggio 2011 crollavano due arcate del ponte ferroviario in territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Gela. Traffico ferroviario e anche quello stradale paralizzato con la chiusura di due strade provinciali la Sp 39/1 e la Sp 39/2 interessate dal passaggio della sovrastante infrastruttura ferroviaria. 
Il Comitato Pendolari Siciliani ha organizzato per tenere viva l’attenzione e l’interesse su questa tratta ferroviaria, qualche anno dopo il crollo, diversi sit-in cercando di sollecitare l’intervento delle tre amministrazioni locali Caltagirone, Niscemi e Gela ad interessarsi sulle future sorti del tracciato ferroviario presso Rete Ferroviaria Italiana e la Regione Siciliana. Il 7 ottobre 2014 le rimanenti 10 arcate del ponte ferroviario della Caltagirone-Gela venivano definitivamente fatte brillare per mettere in sicurezza la riapertura della sottostante strada provinciale 39/1 chiusa da tre anni.
Da quel preciso momento e dopo circa un milione e mezzo di euro spesi per recuperare gli apparati e per il ripristino dell’area con il recupero dei materiali del primo crollo e della demolizione definitiva. Da questa data nessuno ha avuto più notizie su quello che vuole fare Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, o quali siano le sorti di questo importante tracciato ferroviario che collega Catania con il calatino e buona parte del nisseno.
Nemmeno nell’occasione in cui è stato presentato l’ammodernamento della rete ferroviaria Canicattì-Gela-Comiso (costo 35 milioni di euro), al Comune di Gela, alla presenza del presidente di Rete Ferroviaria Italiana Dario Lo Bosco, del governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta e dell’assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Battista Pizzo, nessuno di questi compreso il primo cittadino di Gela il Dott. Angelo Fasulo ha chiesto al presidente di Rete Ferroviaria Italiana notizie sulle sorti della Caltagirone-Gela a sette mesi della definitiva demolizione dell’infrastruttura.
Altra segnalazione che desideriamo sottoporre al governatore Crocetta sull’attuale emergenza di mobilità è su Ragusa e la sua provincia. Territori penalizzati dai pochi collegamenti ferroviari e per non avere un chilometro di autostrada che la colleghi velocemente con il resto dell'Isola. In questo momento di estrema necessità ed emergenza nei collegamenti con Catania e Palermo, ci sembra opportuno, e perché no, doveroso chiedere dei voli aerei che colleghino Catania e Palermo con l'aeroporto di Comiso per raggiungere Gela e Ragusa.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 14 aprile 2015

Continuità Territoriale approvata in Commissione Risoluzione che impegna il governo regionale

Palermo. Nota Stampa del “Movimento Popolare Sicilia & Calabria #ilferribottenonsitocca”.
Approvata all'unanimità in IV Commissione all'ARS la Risoluzione presentata dall’On. Valentina Zafarana, sulla Continuità Territoriale.
E’ un impegno per il governo della Regione e per esso l’assessore regionale delle infrastrutture e della mobilità a contrastare i tagli paventati da FS nel trasporto ferroviario da e verso il Continente.
L’ex Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ebbe modo di ribadire che i progetti di dismissione del servizio ferroviario a lunga percorrenza erano legati all’assenso degli Enti Locali, nonostante le pressioni esercitate da questo Movimento Popolare, Il presidente Crocetta e L’assessore Pizzo hanno indossato gli abiti di Pilato per evitare di pronunciarsi contro i tagli presentati da FS ai sindacati il 2 febbraio u.s.
Per fare emergere la voce di dissenso del popolo siciliano è stata necessaria la Risoluzione proposta della deputata del M5S Valentina Zafarana, votata all’unanimità dai membri della IV Commissione dell'ARS compresi PD e PDL
La risoluzione impegna il Governo della Regione “…ad attivare ogni utile iniziativa allo scopo di garantire che il diritto alla mobilità dei siciliani non venga ridimensionato attraverso la soppressione del traghettamento dei treni a lunga percorrenza…”
Alla luce dei fatti, il nuovo Ministro Delrio non può che prendere atto della volontà del territorio e invitare FS ad archiviare definitivamente l’idea di soppressione del Servizio ferroviario universale da e per la Sicilia.
Il Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca accoglie con soddisfazione il risultato ottenuto alla Regione ma resta mobilitato in attesa delle prossime iniziative del Governo che non possono limitarsi a mantenere lo status quo. Il servizio essenziale dovuto ai cittadini versa in condizioni da terzo mondo dei trasporti, scientemente abbandonato a se stesso per disincentivarne l’utilizzo da parte di un’utenza valutata di serie B; la lotta di questo movimento andrà avanti fin quando non sarà colmato il gap di qualità del trasporto ferroviario fra la Sicilia e le Regioni destinatarie di ingenti investimenti per la realizzazione dell’alta velocità.
Rivendichiamo pari dignità e servizi essenziali efficienti, treni veloci su navi moderne per la garanzia della continuità territoriale e servizio di traghettamento con i mezzi veloci per il diritto alla mobilità nell’area integrata dello Stretto. NOI VOGLIAMO TUTTO!!!  






















Palermo-Catania "E ora ci dimenticheranno"

Il caso. Pessimismo nei paesi madoniti dopo l'interruzione dell'autostrada tra Scillato e Tremonzelli

Catania-Palermo, l'alternativa che non c'è

Palermo. Una richiesta importante da parte nostra all’assessore Pizzo e ai dirigenti di Trenitalia che questa nuova coppia di treni abbia le giuste coincidenze in arrivo a Catania per proseguire verso Messina e Siracusa e lo stesso dicasi a Palermo in direzione Trapani e che ai primi treni del mattino venga fissato l'orario di partenza alle 05.00 così come avviene per i treni da Messina a Palermo e viceversa.

domenica 12 aprile 2015

Treni pseudo veloci sulla Catania-Palermo

Si doveva aspettare questa inaspettata chiusura di un tratto dell’A19 per evidenziare il problema mobilità su ferro tra Palermo e Catania. Mercoledì 16 aprile era previsto un incontro tra i sindaci di Catania, Enna, Caltanissetta e Palermo per concordare due nuove coppie di treni, in vigore al cambio orario di giugno, sulla tratta ferroviaria, biblica riferita i tempi di percorrenza, Palermo-Catania. Questo evento eccezionale ha fatto sì di far partire, giustamente questo servizio ma ci lasciano in dubbio i lunghi tempi di percorrenza 191 minuti salvo ritardi, pari a 3 ore e 11 minuti. Sono trascorsi due anni dal 28 febbraio 2013 data della sottoscrizione da parte del governatore Crocetta del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) nel quale venivano evidenziato a pagina 8 (si allega slide Cis) i tempi di percorrenza attuali della Catania-Palermo in 2 ore e 45 minuti ma di questi orari di percorrenza a tutt’oggi nemmeno l’ombra. Una richiesta importante da parte nostra all’assessore Pizzo e ai dirigenti di Trenitalia che questa nuova coppia di treni abbia le giuste coincidenze in arrivo a Catania per proseguire verso Messina e Siracusa e lo stesso dicasi a Palermo in direzione Trapani e che ai primi treni del mattino venga fissato l'orario di partenza alle 5.00 così come avviene per i treni da Messina a Palermo. 

venerdì 3 aprile 2015

"Nuove navi e più fondi" Franza, sbarco a Catania

Messina addio, lo scalo etneo "ub" per le tratte con Napoli. Investiamo in una città con più sensibilità e infrastrutture.

Pendolari Siciliani: Pesce di aprile di Trenitalia in Sicilia su 150 treni monitorati 108 in ritardo

Visti i disagi subiti dei pendolari nella prima mattinata di ieri, abbiamo voluto fare un monitoraggio dei treni dell’intera giornata su alcune delle più importanti tratte ferroviarie siciliane. 
Monitoraggio che abbiamo voluto attuare non poteva essere un pesce d’aprile ma per renderci conto di tanto in tanto cosa succede alla circolazione ferroviaria nell’Isola.
Nell’attesa di capire se l’assessore ai trasporti Giovanni Pizzo si sia convinto a voler presentare ai pendolari i contenuti del “Contratto di Servizio” per il trasporto ferroviario, prima di essere sottoscritto dalla Regione Siciliana e da Trenitalia.
Ritornando al monitoraggio questi sono i risultati sulle tratte ferroviarie monitorate:
Trapani – Palermo
Treni monitorati 17 in orario 5 in ritardo 12 minuti accumulati di ritardo 75  
Agrigento – Palermo 
Treni monitorati 24 in orario 1 in ritardo 23 minuti accumulati di ritardo 447
Palermo – Messina
Treni monitorati 40 in orario 12 in ritardo 28 minuti accumulati di ritardo 249
Messina-Siracusa
Treni monitorati 69 in orario 24 in ritardo 45 minuti accumulati di ritardo 523
Il bilancio dei ritardi in questo primo giorno del mese di aprile riteniamo sia molto pesante visti i risultati: su 150 treni monitorati 42 di questi sono in orario e i rimanenti 108 hanno accumulato un ritardo complessivo di 1294 minuti pari a 21 ore e 34 minuti.
Una domanda ci sorge spontanea, quale penalità è prevista nel redigendo Contratto di servizio in una situazione del genere? Quali e che tipo di sanzioni sono previste all’impresa ferroviaria? Come verranno valutati i cinque minuti di ritardo dall’orario di arrivo che Trenitalia non considera come ritardo?
Ad oggi non ci è dato ancora conoscere i contenuti di questo contratto, in barba alla trasparenza e alla partecipazione di chi in tutti questi anni si è adoperato per migliorare le condizioni di viaggio e che doveva essere la base per la redazione di questo importante documento che detterà le regole per un trasporto ferroviario più efficiente ed efficace per l’utenza pendolare siciliana, ma all’assessore Pizzo tutto questo non interessa. 
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 1 aprile 2015

Trenitalia sopprime una coppia di treni sulla Modica-Ragusa-Gela

Ragusa. Dal 30 marzo altri due treni degli otto rimasti sono stati soppressi; si tratta dei treni 12554 Gela-Modica e del treno 12851 Modica-Gela. La motivazione (non comunicata ufficialmente) è che il materiale del treno 12581, che arriva a Gela dopo le ore 21, e che sosta tutta la notte presso quella stazione, è oggetto di continui furti di carburante. 
Trenitalia ha preferito eliminare il problema alla fonte, tagliando la coppia di treni, anziché promuovere azioni energiche contro i continui furti di carburante che hanno impedito diverse volte la partenza del treno la mattina successiva verso Ragusa e Modica. 
Adesso nel pomeriggio non circolano più treni sulla tratta, come già avviene nella maggior parte della giornata. Vale la pena ricordare che la scarsa circolazione di treni ha già provocato l'ossidazione dei binari e la messa fuori uso dei circuiti elettrici; cosa accadrà adesso? Si vuole provocare la chiusura della linea?
Mentre si annunciano lavori per 35 milioni di euro per la velocizzazione della tratta Canicattì-Licata-Gela-Comiso, che dovrebbero realizzare la sinergia treno-aereo, la realtà è sempre quella squallida dei tagli e del disprezzo per il servizio ferroviario in questa zona della Sicilia, da parte di chi detiene il servizio.
Mentre si lavora per rimettere in piedi il servizio di metropolitana di superficie a Ragusa che darebbe lustro a una linea storica interessante da molti punti di vista, e che oggi potrebbe fare un tuffo nella modernità di un servizio utile a tutta la comunità del comprensorio del Sud-Est, a Palermo pensano bene di tagliare i nostri pochissimi treni rimasti.
Mentre l'assessorato regionale assieme a RFI e Trenitalia da oltre un anno non rispondono alle richieste di incontro da parte del Comune di Ragusa per ripristinare il servizio pendolari sul territorio provinciale, ridotto a qualcosa di inservibile per i troppi tagli degli scorsi anni, i vertici ferroviari siciliani continuano ad affossare il trasporto su ferro che invece dovrebbero gestire e tutelare.
Non sappiamo se l'assessore regionale alle infrastrutture Pizzo sia al corrente di quanto accade in provincia d Ragusa. Sappiamo che per il 2 aprile ha convocato i sindaci dei capoluoghi di tutta la Sicilia per esporre le linee del contratto di servizio che sta siglando con Trenitalia. Cosa racconterà al sindaco e agli amministratori di Ragusa?  Che per questo territorio ci sono solo tagli, tagli e solo tagli, mentre le uniche idee di rilancio sono per Palermo, Catania e Messina?
Auspichiamo che la delegazione ragusana faccia sentire alta la propria protesta, chiedendo in premessa che i due treni soppressi due giorni fa vengano immediatamente reinseriti in servizio; che si ripristinino i treni per pendolari soppressi nel 2010 in modo da offrire un servizio decente a chi si muove per lavoro, e che si inserisca la metropolitana di superficie di Ragusa nell'accordo di servizio. Inoltre, auspichiamo che chiedano che il progetto di velocizzazione Canicattì-Comiso non sia un semplice intervento di manutenzione, ma un vero piano di rilancio che preveda il raccordo della linea attuale con l'aeroporto e la costruzione di una stazione ferroviaria all'aeroporto Pio La Torre.
Altrimenti non comprendiamo cosa sia stato invitato a fare il primo cittadino di Ragusa, e cosa ci vada a fare a Palermo il sindaco Piccitto se non chiede questo minimo di cose che rappresentano una modesta quota di quel risarcimento che il territorio aspetta per aver subito anni di depotenziamento della struttura ferroviaria e dei servizi erogati.
Ragusa, 1-4-2015
Il coordinatore provinciale CUB Trasporti - Pippo Gurrieri