sabato 30 agosto 2014

Trasporto pubblico in Sicilia…tutto da rifare

Finalmente c’è qualcuno non di casa nostra pronto ad evidenziare le condizioni drammatiche in cui versa il trasporto pubblico in Sicilia.
L’assessore regionale ai trasporti, Nico Torrisi, ha preso atto dell’evento  imbarazzante per le condizioni in cui hanno viaggiato diverse decine di viaggiatori (turisti, pendolari) ammassati dentro a un bus da Portopalo sino a Catania. Se da un lato l’assessore Torrisi prende atto ed interviene immediatamente sulla questione chiedendo scusa a nome della Regione Sicilia per le condizioni disumane di viaggio. Dall’altro punto di vista dobbiamo rilevare che è proprio l’assessorato regionale alle infrastrutture e alla mobilità che rilascia le concessioni alle aziende di trasporto e, spetta alla Regione pianificare e controllare l’operato delle aziende in concessione. E, quindi prontamente spiegata la tempestiva presa di posizione e le relative scuse dell’assessore Torrisi. Scuse invece che i 60000 pendolari che si spostano giornalmente in treno per motivi di lavoro, studio e altro non hanno mai ricevuto da nessun assessore regionale ai trasporti per le condizioni in cui molto spesso si sono trovati a viaggiare nei treni regionali, stipati come sardine e senza climatizzazione… mancava solo l’omino che versasse l’olio. Molto spesso abbiamo segnalato alla Regione che in alcuni orari vuoi per la soppressione di un treno o per la mancanza di materiale capiente,  diverse centinaia di viaggiatori sono stati costretti a vivere le stesse condizioni di viaggio degli amici in bus. Di certo il Dipartimento trasporti “4 Servizio Trasporto ferroviario”  viene informato dei disagi, così come la direzione regionale di Trenitalia, ma il Dipartimento trasporti non può fare altro che prenderne atto, in considerazione del fatto che la Regione Sicilia non ha ancora un Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario nell’isola. Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore Torrisi nel voler mettere mano, una volta per tutte, alla razionalizzazione del trasporto pubblico siciliano  ma, per fare questo occorre realizzare un nuovo Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità e per quanto riguarda il settore del trasporto ferroviario, deve prima di tutto chiudere sottoscrivendo l’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario regionale con il Mit ed il Mef e subito dopo realizzare il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario. Accordo di Programma e Contratto di servizio che la Regione Sicilia non ha ancora sottoscritto e realizzato, tenuto conto che dal settembre 2009, siamo rimasti l’unica regione a non aver ancora questi strumenti e le indispensabili risorse finanziarie.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani


venerdì 29 agosto 2014

In difesa della Ferrovia Ionica

E’ in atto un processo che dovrebbe condurre alla cancellazione di 5.000 km di rete ferroviaria dalla scena nazionale, ritenuti improduttivi ed eccessivamente costosi. Nel corso degli ultimi anni si stanno operando scelte pericolose in tal senso.
La strategia in atto mira ad impoverire i servizi in modo da disaffezionare i viaggiatori e giustificare poi i tagli in rapporto alla domanda decrescente; si confida inoltre nella scarsa capacità di reazione delle popolazioni locali.
Ma l’obiettivo ultimo non è ancora evidente a tutti; da qualche anno le politiche di FS, e di RFI in particolare, sembrano decisamente orientate all’isolamento e al successivo smantellamento della linea ferroviaria ionica.

E’ bene chiarire che la situazione si sta aggravando anche per l’assenza della politica; le responsabilità sono notevoli e gravi. La comunità calabrese non merita questa condanna...continua a leggere

mercoledì 27 agosto 2014

Ferrovie, da vent'anni aspettiamo il collegamento con l'aeroporto

Catania. Alta velocità e infrastrutture negli aeroporti, Fontanarossa…resta in attesa
E’ stato firmato ieri a Rimini, durante il Meeting di Comunione e Liberazione, l’accordo tra il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi e l'A.d. del gruppo FSI Michele Mario Elia " per collegare gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Venezia alla rete A/V e A/C e “rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie legate agli aeroporti". 
Negli ultimi anni sono stati approntati dal Governo diversi interventi per il Mezzogiorno quali: il Piano per il Sud, il Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia.
Per quanto riguarda la regione Sicilia, nello “sblocca Italia” è stata inserita solamente l’opera ferroviaria “Messina-Catania-Palermo” per un importo finanziato di 5,25 miliardi. Non riteniamo necessario l’investimento di tale cifra per l’opera faraonica della Palermo-Catania tagliando fuori le altre sette Città. Quando invece lo stesso importo potrebbe essere spalmato sulle relazioni ferroviarie più importanti per ammodernare e velocizzare l’esistente. Da oltre vent’anni si parla di collegamento ferroviario della Messina-Catania-Siracusa con l’aeroporto di Catania, ma nello “sblocca Italia” quest’opera non viene inclusa, mentre vengono finanziate le infrastrutture per l’aeroporto di Fiumicino, di Malpensa, di Venezia, di Genova e di Firenze per un totale di 3,650 miliardi.
Secondo noi va rivisto sia lo “Sblocca Italia” che il Contratto Istituzionale di Sviluppo siglato il 28 febbraio del 2013 tra il ministero della coesione e la regione Sicilia.

Criticità riscontrate nella circolazione di alcuni treni regionali, segnalateci da un pendolare

Con la presente si trasmette la seguente nota che un pendolare ci ha inviato, avendola ritenuta valida nei contenuti, tra l’altro alcuni di essi sono stati già segnalati dallo scrivente comitato:
“Treno regionale  veloce 3832  Palermo-Messina
La variazione concessa all’orario del treno  in questione con decorrenza 15 giugno 2014 ha consentito di soddisfare pienamente in termini di puntualità le aspettative degli utenti sino alle stazioni di Tusa-Santo Stefano di Camastra e S. Agata Militello, mentre continuano a registrarsi  giornalieri  cronici ritardi  compresi tra i 10 ed i 15 minuti sino alle stazioni di  Capo d’Orlando-Brolo-Patti e Barcellona P.G.
Invero, inspiegabilmente il treno in oggetto viene fermato presso la stazione di  Zappulla a causa del ritardo del  treno IC notte n. 1955 Roma Termini–Palermo,  ovvero presso quella di Capo d’Orlando in attesa del treno veloce 3835 Messina-Palermo, con la conseguenza che i dieci chilometri  che separano le stazioni di  S. Agata Militello e di Capo d’Orlando vengono quotidianamente percorsi in 25 minuti circa al posto dei dieci previsti.      
Considerato che il treno n. 3832  arriva alla stazione di  Tusa alle ore 07.14 per ripartire alle ore 07.20, si fa espressa richiesta di:
-anticipare la partenza del treno dalla stazione di Tusa in direzione Messina, con conseguente rimodulazione degli orari presso le stazioni di S. Stefano di Camastra e S. Agata Militello;
-effettuare l’incrocio con il treno n. 12775  presso la stazione di S. Stefano di Camastra per come avveniva nel recente passato, considerato che lo stesso rimane fermo per circa 15 minuti presso la stazione di Cefalu’ per incrocio con il treno IC n. 728  Palermo-Roma.
Il  beneficio conseguito dovrebbe consistere  nel raggiungere entro l’orario previsto la stazione Brolo (presso la quale è previsto incrocio con il treno veloce 3835) senza ulteriori attese  e con incrocio  con il treno IC notte 1955  presso le stazioni Zappulla  e/o Capo d’Orlando.
Treno regionale 12754 S. Agata Militello-Messina
Il treno accumula ritardi giornalieri dalla stazione di Brolo/Gioiosa Marea  a quella di Milazzo pari a 10/15 minuti  per incrocio con il treno IC  notte  n. 1955   Roma Termini- Palermo  in  ritardo.
Pertanto, si suggerisce di anticipare la partenza del citato treno IC  n. 1955 dalla stazione di Messina ovvero di effettuare l’incrocio, qualora in ritardo,  presso quella di Patti.
Treno regionale 12763 Messina- S. Agata Militello
Con l’attuale orario ferroviario sono sensibilmente peggiorate le condizioni di circolazione del citato treno il quale impiega di norma - rispetto al recente passato-  6 minuti in piu’ quale tempo di percorrenza  qualora  puntuale ( raramente ),  ovvero circa  15  minuti in piu’ qualora in  ritardo.
Nell’ipotesi in cui il treno IC notte 781 Roma Termini-Palermo viaggia non sia puntuale,  il treno regionale matura  un ritardo che oscilla tra i 20 ed i 30 minuti. A cio’ si aggiunge la circostanza che spesso il treno 12763 arriva alla stazione di Patti ( terzo binario)  nello stesso momento  in cui sopraggiunge dalla linea veloce (primo binario) il treno 3841 in direzione Palermo, con la conseguenza che gli utenti non ricevono alcuna informazione su quale dei  due treni partirà per primo e quindi si trovano spesso nella circostanza di  utilizzare  - loro malgrado -  il treno che partirà successivamente con  ritardi compresi tra i 15/ 20 minuti sino alla stazione di S. Agata Militello.
Treno 3830  Palermo-Messina
Il treno in questione  si è rivelato una scelta vincente in quanto estremamente puntuale ed ideale per le esigenze degli utenti, specie se confrontato con il servizio  su gomma.
Il suggerimento proposto è quello di effettuare una fermata anche presso la stazione di S. Stefano di Camastra-Mistretta avuto riguardo al vasto comprensorio di Comuni che allo stato   rimangono esclusi  da un così importante ed efficiente servizio.
Si rappresenta infine che il tempo impiegato per concretizzare la  richiesta fermata (2-3 minuti) verrebbe azzerato dalla circostanza che il treno 3830 riparte dalla stazione di S. Agata Militello in direzione Messina dopo 5 minuti di sosta per incrocio con il treno 12775. 
Treno  3841 Messina-Palermo
Il treno in questione, di recente istituzione,  si è dimostrato  particolarmente veloce sino alla stazione di Capo d’Orlando, mentre i tempi di percorrenza raddoppiano sino a quella di S. Agata Militello causa nn. due incroci. Quanto sopra  esposto, si chiede  valutare di:
-posticipare la partenza  dalla stazione di Messina  sulla traccia del pregresso treno  n. 3843 che  poteva essere effettivamente definito un “mezzo veloce “  in tutto il suo percorso;
-prevedere quindi l’arrivo alla stazione di Patti intorno le ore 14.45 -- 14.50;
-prevedere  una fermata anche presso la stazione di S. Stefano di Camastra, in modo tale da consentire agli utenti dell’istituendo 3830 di potere utilizzare uno stesso mezzo di trasporto entro le sei ore lavorative.
In tal modo verrebbe anche  scongiurato  il  disservizio causato dal contestuale arrivo alla stazione di Patti  dei treni n.  12763 e  n. 3841.
Treno 12765  Messina-Palermo
L’arrivo del citato treno presso la stazione di Patti è stato anticipato di quasi 10 minuti, mentre  è rimasto invariato il tempo di percorrenza  alla stazione di S. Agata Militello (ore 16.00).
Si chiede pertanto di ripristinare il pregresso orario con partenza del citato treno dalla stazione di Patti alle ore 15.20, avuto riguardo anche alla citata richiesta di modifica dell’orario del treno 3841.
Treno 12797 Messina-Palermo
Si chiede una modifica alla circolazione del treno 12797 nel senso che,  come in un recente passato, il treno in questione possa  arrivare alla stazione di Patti in una fascia oraria compresa dalle 13.30 alle ore 13.40.
Cio’ al fine di  meglio rispondere alle esigenze degli studenti che da Patti si spostano in direzione Gioiosa Marea e Brolo, nonché dei numerosi  altri utenti che sono obbligati per pochi minuti a dovere attendere per circa un‘ora l’arrivo del successivo treno n. 12763,  e comunque senza sottacere che la stazione è decentrata rispetto il centro del Comune di Patti.
Quanto sopra anche al fine di armonizzare l’orario di viaggio/attesa presso la stazione di Patti rispetto al treno n. 3830 di  nuova istituzione.”
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
per la Regione Siciliana
Torrenova, 27.08.2014

Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 26 agosto 2014

Alta velocità e infrastrutture negli aeroporti, Fontanarossa…resta in attesa

E’ stato firmato oggi a Rimini, durante il Meeting di Comunione e Liberazione, l’accordo tra il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi e l'A.d. del gruppo FSI Michele Mario Elia " per collegare gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Venezia alla rete A/V e A/C e “rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie legate agli aeroporti".  Ci preme intervenire sulla questione, per fare presente al ministro Lupi  che in diverse occasioni e per ultimo il 17 gennaio 2014 durante la puntata di “Uno Mattina” in uno dei suoi interventi ha dichiarato in maniera decisa che: «la stessa scommessa fatta sull’alta velocità, oggi Ferrovie dello Stato deve farla sul trasporto dei pendolari, affermando che il trasporto regionale è un obiettivo. Per quanto riguarda i pendolari abbiamo detto tre cose semplicissime: abbiamo iniziato a mettere risorse, abbiamo detto a Ferrovie dello Stato adesso ti concentri su questo; abbiamo detto si inizia ad aprire il mercato anche sul trasporto regionale con gare mirate, abbiamo chiesto di dare immediatamente segnali di efficienza in quelle tratte che noi tutti conosciamo perché sappiamo perfettamente cosa i cittadini ci vengono a dire».
E allora vorremmo capire quali e quanti sono gli investimenti per i treni dei pendolari e per le infrastrutture ferroviarie per il Sud?
Negli ultimi anni sono stati approntati dal Governo diversi interventi per il Mezzogiorno quali: il Piano per il Sud, il Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia.
Per quanto riguarda la regione Sicilia, nello “sblocca Italia” è stata inserita solamente l’opera ferroviaria “Messina-Catania-Palermo” per un importo finanziato di 5,25 miliardi. Non riteniamo necessario l’investimento di tale cifra per l’opera faraonica della Palermo-Catania tagliando fuori le altre sette Città.  Quando invece lo stesso importo potrebbe essere spalmato nelle relazioni ferroviarie più importanti per ammodernare e velocizzare l’esistente. Da oltre vent’anni si parla di collegamento ferroviario della Messina-Catania-Siracusa con l’aeroporto di Catania, ma nello “sblocca Italia” quest’opera non viene inclusa, mentre vengono finanziate le infrastrutture per l’aeroporto di Fiumicino, di Malpensa, di Venezia, di Genova e di Firenze per un totale di 3,650 miliardi.
Secondo noi va rivisto sia lo “Sblocca Italia” che il Contratto Istituzionale di Sviluppo siglato il 28 febbraio del 2013 tra il ministero della coesione e la regione Sicilia.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

lunedì 25 agosto 2014

Stazione di Palermo Centrale e varie problematiche

La stazione di Palermo Centrale è una delle stazioni tra le più importanti di Italia con 52 mila transiti giornalieri, per un totale di circa 19 milioni di utenti l’anno, e 250 treni al giorno.
Attualmente la stazione è in fase di restyling, il quale progetto di riqualificazione  mira a restituire alla stazione il ruolo attivo e attrattivo nell'ambito urbano che le compete, migliorando l'offerta del servizio globale alla clientela attraverso la ridefinizione funzionale e tipologica dei servizi, una nuova organizzazione degli spazi ed un elevato standard di efficienza, qualità e confort.
Allo stato attuale, la stazione  nel quotidiano  presenta le seguenti  problematiche lamentate dai pendolari, nello specifico, nelle varie parti di accesso della stazione  via Balsamo, piazzetta Cupani  e l’ingresso principale Piazza Giulio Cesare zona portici viene effettuata attività di accattonaggio di vario genere, inoltre i viaggiatori evidenziano  che,  in attesa dei treni ai binari, si improvvisano, confondendosi tra un viaggiatore e l’altro, venditori itineranti di ago e filo,  braccialetti e vari articoli di bigiotteria, la domenica in particolare, viene effettuata senza alcuna autorizzazione la propaganda religiosa di altri culti.
Nonostante il notevole sforzo da parte di Polfer per garantire sicurezza ai viaggiatori/clienti,  il nostro Comitato Pendolari invita di valutare l’ipotesi di intensificare ulteriormente i controlli, confidando anche nella collaborazione del servizio di Protezione Aziendale  e dello staff di stazione di Trenitalia ed RFI, al fine di  garantire ai clienti/pendolari una piacevole e sicura permanenza in Stazione.
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
per la Regione Siciliana
RFI Dipartimento di Protezione Aziendale
Grandi Stazioni spa
Palermo, 24.08.2014 
Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer


sabato 23 agosto 2014

Trapani-Palermo modifiche circolazione treni dal 24 agosto al 7 settembre 2014

Lavori e modifiche al servizio sulla linea ferroviaria Trapani-Palermo dal 25 agosto al 7 settembre 2014. La suddetta linea ferroviaria verrà chiusa tra Carini, Isola delle Femmine e Capaci per i lavori all’infrastrutture ferroviaria.
Domenica 24 agosto 2014...Dettagli
Da lunedì 25/8 a domenica 7/09/2014 la circolazione ferroviaria sarà interrotta tra le stazioni di Carini e Isola delle Femmine. Istituito servizio di autobus sostitutivi...Dettagli
Da lunedì 25/8 a domenica 7/09/2014 tra le stazioni Isola delle Femmine e di Capaci i seguenti treni, secondo la propria periodicità subiranno ritardi...Dettagli
Da lunedì 25/8 a domenica 7/09/2014, Stazione I.delle Femmine fermata bus...Dettagli
Da lunedì 25/8 a domenica 7/09/2014, Stazione di Capaci fermata bus...Dettagli
Da lunedì 25/8 a domenica 7/09/2014, Stazione di Carini fermata bus...Dettagli

Da lunedì i treni saranno soppressi o sostituiti con il servizio pullman a causa di alcuni lavori in programma nella linea tra Capaci ed Isola delle Femmine

Finora non è stata data nessuna informazione sul sito delle ferrovie.
Da lunedì prossimo al 7 settembre sarà il caos per i viaggiatori della tratta ferrata Palermo-Trapani, via Castelvetrano. Trenitalia sopprimerà delle corse di treni, mentre per altre effettuerà percorsi misti tra locomotori e bus, il tutto sino a ieri senza preavviso per gli utenti. La denuncia è di Giosuè Malaponti, presidente del comitato pendolari siciliani.
«La linea ferrata tra Isola delle Femmine e Capaci - dice Malaponti - sarà chiusa per i lavori alle infrastrutture ferroviarie. Fin qui nulla da eccepire se non che a tutt'oggi sul sito di Trenitalia alla voce "Lavori e modifiche al servizio - Sicilia" non vi è alcuna comunicazione. Inoltre, non vi sono locandine nelle stazioni della tratta Trapani-Palermo che informino preventivamente l'utenza. Quasi tutte le corse saranno effettuate non con i "Minuetto" ma con le veterane "Aln 668", molte saranno con trasbordo sui bus sostitutivi a Carini e Isola delle Femmine e altre saranno soppresse. In virtù della "tempestiva informazione all'utenza", di cui si parla sulla Carta dei servizi di Trenitalia, notiamo che di tempestivo ci sono solo i disagi che saranno procurati all'utenza per la mancata e opportuna informazione».
Anche dal settore ferrovie della Cgil arrivano lamentele per il mancato avviso agli utenti. «A pochi giorni dalla interruzione della tratta - afferma Mariangela D'Andrea, segretaria ferrovieri Cgil - i viaggiatori non sono stati ancora informati. La Cgil ritiene il fatto grave in un momento, peraltro, nel quale molti utenti sono turisti».
La chiusura della tratta fra Capaci e Isola delle Femmine avrà pesanti ripercussioni sul traffico ferroviario trapanese già fortemente penalizzato da circa un anno e mezzo dalla chiusura, per frana, della tratta Trapani-Palermo, via Milo. Da indiscrezioni si è appreso che da lunedì, sulla via Castelvetrano, sarà soppressa la corsa in partenza da Trapani alle 6,54 che con il treno «8624» sarà effettuata alle 8. Il treno «34866», in partenza sempre da Trapani, ma alle 5,43 si fermerà a Carini, i viaggiatori poi dovranno proseguire verso Palermo in bus. Stessa cosa per il treno «8628» delle 9,38 che si fermerà a Isola delle Femmine e ci si chiede già quali disagi potrebbero subire gli utenti oltre a quello della prevedibile dilatazione dell'orario di arrivo qualora non tutti trovassero posto sul gommato.
Ancora, sarà sostituita con bus la corsa delle 5 del treno «8604» Castelvetrano-Palermo. Con partenza sempre da Castelvetrano ma verso Trapani rimangono confermati i treni «8623» delle 6,25 e «8625» delle 6,40, mentre saranno sostituiti con bus i treni «8629» delle 7,22 e «8631» delle 8,25. Per i treni del pomeriggio non si sa ancora nulla.

margherita leggio - La Sicilia - Venerdì 22 Agosto 2014 Prima Trapani Pagina 33 


venerdì 22 agosto 2014

Il trasporto ferroviario siciliano attende potenziamento e contratto di servizio

La denuncia di Malaponti (Comitato Pendolari Siciliani): “Aspettiamo una firma da 5 anni, accordo finito in un binario morto”. 
L'ultima denuncia è giunta dal coordinatore del Comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti, che lo scorso martedì ha pubblicato un post pubblicato sul blog della sua associazione, riprendendo la storia del “binario morto” su cui sono stati diretti l'Accordo di programma e il contratto di servizio. La lunga storia dell'Accordo di programma risale al 2009, data che ha dato l'inizio alla prima deliberazione della giunta sul tema, poi seguita dalla successiva n.221 del 13 settembre 2011 fino all'ultima n.114 del 20 maggio 2014 che “a tutt’oggi non ha prodotto nessun effetto”, scrive Malaponti. Non sono cambiati i contenuti dell'accordo, nonostante i tre assessori coinvolti distribuiti su due governi, Russo per Lombardo e Bartolotta e Torrisi per Crocetta.continua a leggere


Decoro e pulizia a bordo treno

Riportiamo di seguito i valori guida e gli impegni che Trenitalia applica con principi fondamentali nel progettare e offrire i suoi servizi.
In particolare è impegnata a:
·      Garantire a tutti i clienti una accessibilità adeguata ai servizi.
·      Migliorare il decoro e la pulizia delle carrozze con programmi specifici di intervento.
·      Garantire la puntualità, monitorando l’andamento dei treni e gestendo con efficacia gli eventuali disservizi.
In particolare in merito al treno R 12754 il decoro e la pulizia delle carrozze è nettamente carente, cartacce, bottiglie e rifiuti di vario genere risultano essere presenti nei vari posti a sedere, episodio non sporadico, verificatosi anche nella giornata di oggi 22.08.14 (vedi foto allegate).
Cogliamo l’occasione per ricordare che  giornalmente, ostinatamente, il treno in oggetto continua a sostare per incrociare il treno intercity notte proveniente da Roma Termini nella stazione di Gioiosa Marea in perfetta violazione dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso tra le ore 6.00 e le ore 09.00.
Si invita chi di competenza a voler intervenire per risolvere tali disservizi elencati.

Trenitalia spa per la Regione Sicilia
RFI spa per la Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Sicilia
Torrenova, 22.08.2014

Mondì Francesco  Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Lavori e modifiche al servizio sulla linea ferroviaria Trapani-Palermo e nessuna comunicazione all’utenza ad oggi

Dal 25 agosto al 7 settembre 2014 verrà chiusa la linea ferroviaria tra Isola delle Femmine e Capaci per i lavori all’infrastrutture ferroviaria. E fin qui nulla da eccepire se non che a tutt’oggi sul sito di Trenitalia alla voce ” Lavori e modifiche al servizio - Sicilia” non vi è alcuna comunicazione.  E nemmeno una locandina, per informare preventivamente l’utenza presso tutte le stazioni ferroviarie su tutta la tratta Trapani-Palermo. Quasi tutte le corse verranno effettuate non con i treni Minuetto ma con le veterane  Aln 668, molte di queste corse con trasbordo sui bus sostitutivi a Carini e Isola delle Femmine ed altre invece soppresse.  In virtù della “Tempestiva Informazione all’utenza” acclarata sulla Carta dei Servizi di Trenitalia, dobbiamo far notare ancora una volta che di tempestivo sono solamente i disagi e i disservizi che verranno procurati all’utenza  per la mancata e tempestiva informazione. E, ancora una volta Trenitalia… si scusa per il disagio.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

giovedì 21 agosto 2014

Caltagirone. Si abbattono le campate del ponte Fs, a fine settembre esplosivo per "liberare" la Sp 39/I

A fine settembre sarà evacuata la zona Angeli, in data fissata ma non ancora ufficializzata, le campate rimaste in piedi del ponte ferroviario della linea Caltagirone - Niscemi - Gela, crollato oltre tre anni fa in località Angeli e da allora sempre più emblema di incuria e immobilismo, saranno demolite con l'utilizzo di microcariche esplosive, in modo da "liberare" la sottostante strada provinciale, la Sp 39I, e consentire il ripristino del transito dei veicoli. Ciò permetterà di riaprire, finalmente, un'importante via di collegamento fra Caltagirone e Niscemi, sinora chiusa con conseguenti, gravi disagi per le due comunità. Il transito dei veicoli - sia auto che mezzi pesanti e anche autobus specie nel periodo scolastico - viene, infatti, fatto gravare sulla Sp 62, peraltro interessata da lavori più volte interrotti per vicende burocratiche e, quindi, ulteriormente causa di difficoltà per gli utenti.
E' quanto ribadito ieri mattina, nel corso della conferenza di servizio svoltasi nei locali dell'assessorato comunale ai Lavori pubblici (ex Educandato San Luigi), riguardo agli aspetti relativi alle autorizzazioni per gli interventi in questione. Una successiva riunione, prevista per il prossimo 29 agosto in Prefettura, a Catania, servirà a mettere a punto le attività di demolizione vere e proprie, che si svolgeranno con il coordinamento della Prefettura stessa e della Questura di Catania.
L'area del ponte, per un raggio di 500 metri, dovrà essere totalmente evacuata, ragion per cui - come evidenziato nell'incontro di ieri mattina - ai circa 200 residenti nella zona che dovessero averne l'esigenza sarà data la possibilità di alloggiare per due giorni, a spese delle Ferrovie, in strutture ricettive del territorio. La Protezione civile avvierà subito il monitoraggio dell'area, per verificare le effettive necessità dei residenti, anche in relazione a eventuali situazioni particolari. A quanti hanno abitazioni al di fuori del raggio di 500 metri, sarà comunque consigliato di rimanere a casa nella mattinata in cui avverrà la demolizione. L'intera zona sarà presidiata dalle forze dell'ordine e dalla Protezione civile regionale.
«E' un passo importante - commenta l'assessore comunale alla Protezione civile, Egidio Sinatra - per restituire alle due comunità un'utile strada di collegamento e per ridurre i disagi registratisi in questi anni, con il riversarsi di autoveicoli e mezzi pesanti sull'unica via rimasta, la Sp 62. Ma, alle Ferrovie torniamo a chiedere un preciso impegno per la ricostruzione del tratto e la riapertura della linea ferroviaria».
«Insieme ai miei colleghi di Niscemi e Gela e al comitato pendolari, anch'esso impegnato in prima linea - sottolinea il sindaco calatino Nicola Bonanno - ribadisco l'indispensabilità di questa infrastruttura. Non ci stancheremo di evidenziare, in tutte le sedi opportune, quanto essa sia importante per evitare l'isolamento dell'area e assecondarne la volontà di sviluppo anche economico».
R. C. - La Sicilia - Mercoledì 20 Agosto 2014 Catania (Provincia) Pagina 32

Zona Jonica penalizzata. Tratta Fs: Disservizi e disagi per pendolari e vacanzieri

S.Teresa di Riva. Continuano i disservizi e i disagi per i pendolari, viaggiatori e vacanzieri costretti a servirsi della rete ferroviaria nella tratta Messina-Taormina e viceversa. Soppressioni improvvise e ritardi alimentano le proteste non solo di chi si serve giornalmente del treno, ma anche di viaggiatori occasionali e turisti che, per raggiungere le località balneari joniche, fanno uso dei treni. Un monitoraggio del Comitato Pendolari siciliani, a Ferragosto, ha palesato uno stato di criticità dei treni in transito. Sulla Me-Ct-Sr, il Comitato evidenzia che "dei 23 treni in circolazione, 5 sono arrivati in orario, 17 hanno accumulato un ritardo complessivo pari a 257 minuti e il regionale n.7815 Messina-Catania delle ore 18.40 è stato soppresso"


Francia vara la riforma della ferrovia

Il Journal Officiel del 5 agosto 2014 ha pubblicato la Legge di riforma delle ferrovie, che ribadisce lo stato di servizio pubblico e crea un un Gruppo pubblico diviso in due società: SNCF Réseau, che gestisce la rete, e SNCF Mobilités, che gestisce il servizio. Sarà controllato dall'Agenzia di regolazione Araf.  La Francia mantiene la sua ferrovia saldamente sotto il controllo statale: la legge di riforma, infatti, afferma chiaramente che la rotaia è un "servizio strategico" che deve essere gestito dallo Stato, che ne fisserà gli obbiettivi attraverso contratti di prestazioni siglati con le tre realtà fissate dalla nuova normativa.
Lunedì 18 Agosto 2014 07:15 - TrasportoEuropa ...continua a leggere

martedì 19 agosto 2014

Ferragosto di disagi per i pendolari: treni in ritardo e una corsa soppressa

Abbiamo di proposito voluto monitorare il traffico ferroviario nella giornata di ferragosto sulle due dorsali più importanti in Sicilia la Tirrenica  e la Ionica e precisamente la Messina-S.Agata Militello-Palermo e la Messina-Catania-Siracusa, visti i pochi treni che le percorrono in giornate festive. Il monitoraggio totale è stato di 43 treni di cui 20 sulla Me-Pa e 23 sulla Me-Ct-Sr compresi gli otto InterCity. Nel dettaglio abbiamo riscontrato che dei 20 treni in circolazione sulla Me-Pa 8 sono arrivati in orario e i rimanenti 12 hanno accumulato un ritardo complessivo pari a 85 minuti. Non è andata meglio nella dorsale Me-Ct-Sr dei 23 treni in circolazione 5 sono arrivati in orario, 17 accumulando un ritardo complessivo pari a 257 minuti e il treno regionale n.7815 Messina-Catania delle ore 18.40 è stato soppresso.
Da rilevare che nei giorni festivi da Catania in direzione Siracusa non vi sono treni che circolano, il primo disponibile è il treno regionale n.7811 delle ore 18.44, mentre da Siracusa per chi vuole venire a Catania l’unico treno disponibile è il treno regionale n.3870 delle ore 8.40. Non desideriamo fare nessun commento lasciando ai vostri lettori la possibilità di farlo… Concludiamo dicendo che il turismo è sulla bocca di tutti ma nella realtà è una vera chimera pensando a Siracusa e al mare di Fontane Bianche..

Ferrovie dello Stato: Accordo di Programma e Contratto di Servizio su binario morto

Ferrovie dello Stato: Accordo di Programma e Contratto di Servizio su binario morto.
Pubblicato 18 agosto 2014 | Da giosue malaponti
Vi proponiamo un’interessante analisi del sistema ferroviario siciliano e un focus sul tema del Contratto di Servizio che solo negli ultimi tempi sembra, il condizionale è d’obbligo, aver registrato qualche piccolo passo avanti
Mentre l’Italia da Torino a Salerno sfreccia sui binari dell’alta velocità, mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città (Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Salerno) una sorta di metropolitana veloce lunga oltre mille chilometri, la Sicilia, anno dopo anno e treno dopo treno, è stata definitivamente tagliata fuori dal trasporto universale delle Ferrovie dello Stato, creando non pochi disagi ed ulteriori aggravi dei costi all’utenza ferroviaria... continua a leggere

Solo 43 treni a Ferragosto sulle principali dorsali

Abbiamo di proposito voluto monitorare il traffico ferroviario nella giornata di ferragosto sulle due dorsali più importanti in Sicilia la Tirrenica  e la Ionica e precisamente la Messina-S.Agata Militello-Palermo e la Messina-Catania-Siracusa, visti i pochi treni che le percorrono in giornate festive. Il monitoraggio totale è stato di 43 treni di cui 20 sulla Me-Pa e 23 sulla Me-Ct-Sr compresi gli otto InterCity. Nel dettaglio abbiamo riscontrato che dei 20 treni in circolazione sulla Me-Pa 8 sono arrivati in orario e i rimanenti 12 hanno accumulato un ritardo complessivo pari a 85 minuti. Non è andata meglio nella dorsale Me-Ct-Sr dei 23 treni in circolazione 5 sono arrivati in orario, 17 accumulando un ritardo complessivo pari a 257 minuti e il treno regionale n.7815 Messina-Catania delle ore 18.40 è stato soppresso.

sabato 16 agosto 2014

Ferrovie: anche a Ferragosto i disagi non vanno in ferie

Abbiamo di proposito voluto monitorare il traffico ferroviario nella giornata di ferragosto sulle due dorsali più importanti in Sicilia la Tirrenica  e la Ionica e precisamente la Messina-S.Agata Militello-Palermo e la Messina-Catania-Siracusa, visti i pochi treni che le percorrono in giornate festive.
Il monitoraggio totale è stato di 43 treni di cui 20 sulla Me-Pa e 23 sulla Me-Ct-Sr compresi gli otto InterCity. Nel dettaglio abbiamo riscontrato che dei 20 treni in circolazione sulla Me-Pa 8 sono arrivati in orario e i rimanenti 12 hanno accumulato un ritardo complessivo pari a 85 minuti.
Non è andata meglio nella dorsale Me-Ct-Sr dei 23 treni in circolazione 5 sono arrivati in orario, 17 accumulando un ritardo complessivo pari a 257 minuti e il treno regionale n.7815 Messina-Catania delle ore 18.40 è stato soppresso.
Da rilevare che nei giorni festivi da Catania in direzione Siracusa non vi sono treni che circolano, il primo disponibile è il treno regionale n.7811 delle ore 18.44, mentre da Siracusa per chi vuole venire a Catania l’unico treno disponibile è il treno regionale n.3870 delle ore 8.40.
Non desideriamo fare nessun commento lasciando ai vostri lettori la possibilità di farlo… Concludiamo dicendo che il turismo è sulla bocca di tutti ma nella realtà è una vera chimera pensando a Siracusa e al mare di Fontane Bianche...



































mercoledì 6 agosto 2014

Regione Sicilia: "Accordo di Programma e Contratto di Servizio a binario morto"

Una lunga storia quella dell’Accordo di Programma tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Regione Sicilia per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale. Ebbe inizio nel 2009 con la prima deliberazione della giunta regionale n.551 del 18 dicembre 2009; con la successiva deliberazione n.221 del 13 settembre 2011 per giungere alla delibera n.114 del 20 maggio 2014 che a tutt’oggi non ha prodotto nessun effetto. I contenuti dell’accordo sono stati sempre gli stessi salvi alcuni aggiornamenti nelle firme di tale Accordo dei tre assessori che si sono avvicendati (Pier Carmelo Russo, Nino Bartolotta e Nico Torrisi). L’urgenza e l’importanza di tale Accordo di Programma è necessaria per la sottoscrizione del “fatidico” Contratto di Servizio che in Sicilia si aspetta ormai da oltre cinque anni.  In questi anni la Regione ha perso quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord. Regione che non ha preso nessuna posizione su Rete Ferroviaria Italiana per le tratte ferroviarie chiuse da diversi anni (Caltagirone-Gela e Alcamo via Milo-Trapani) ma pensa al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti e piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità.  Regione che pensa ad una maggiore sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze deboli tra l’Italia e Malta con il progetto europeo "Streets: strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta".

Messina Stazione Centrale ore 17: Disservizi all'utenza dei treni Rv 3845 e R 12769

Quanto verificatosi nella giornata odierna, in merito alla partenza dei treni 3845 e 12769, alla stazione di Messina Centrale ha dell’incredibile  e  si spera che rimanga  un episodio isolato. Questi i fatti:
Il treno Regionale Veloce 3845 ME-PA delle ore 17.13 è pronto in partenza al binario n.1 con composizione doppio Minuetto entrambi fruibili ai viaggiatori, e dato il periodo di forte movimento turistico entrambi pieni. Alle 17.14 si accorgono che il Minuetto di coda non è previsto nella composizione essendo il treno regionale 12769 delle ore 17.25 per Palermo.
Da qui il fuggi fuggi...i viaggiatori corrono dal secondo al primo minuetto con grande disappunto degli utenti. Il capotreno del treno regionale veloce 3845 prontamente va nel secondo Minuetto ad avvisare i viaggiatori di scendere ed accomodarsi sul Minuetto di testa, mentre altri operatori ferroviari si affrettano a staccare il treno 12769 in questo caso di troppo...ma la composizione dei treni non va verificata prima della partenza?
Mondì Francesco  Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 4 agosto 2014

Tace la Regione sulla tratta Caltagirone-Niscemi-Gela

Il sogno, di ripristinare la tratta ferrata Caltagirone-Niscemi-Gela, scivola sempre più nel limbo del dimenticatoio. Gli esponenti del Comitato pendolari siciliani, che da ormai tre anni si battono per tentare di centrare l'obiettivo di una faraonica opera di ricostruzione, vogliono mantenere alta l'attenzione per non abbassare la guardia sulla triste realtà infrastrutturale dell'entroterra siciliano.
Il principio è quello di conoscere le intenzioni del governo regionale che, a distanza di oltre due mesi dalla redazione di un documento congiunto di associazioni e dei sindaci di Caltagirone, Niscemi e Gela, non ha ancora espresso una posizione e nemmeno risposto. Questo il cruccio del presidente del Comitato pendolari Giosuè Malaponti, che chiede di essere supportato dai sindaci della zona, affinché si conoscano gli orientamenti delle istituzioni di competenza.

Le dieci linee guida per "sbloccare" l'Italia. La ferrovia Catania-Messina-Palermo (vale 5,2 miliardi), la banda larga e ultralarga, opere idriche e depuratori

Roma. Dallo sblocca-cantieri che attiva risorse per 30 miliardi fino allo sblocca burocrazia, dallo sblocca-energia allo sblocca comuni. Sono alcuni dei 10 punti nel quali si articola il progetto "Sblocca Italia" che il governo mette a disposizione del dibattito pubblico e che sarà approvato con un decreto e un disegno di legge nel Consiglio dei ministri in programma per fine agosto. Un insieme di misure che saranno «una grande leva per lo sviluppo» ha assicurato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, convinto che gli effetti (sulla crescita) si potranno cominciare a vedere «anche prima del previsto». Ecco i punti:
1) Sblocca Cantieri
Grandi opere ferme e già finanziate bloccabili con semplificazioni. Attiva 30 miliardi (57% da risorse private pari a 17 miliardi) e può creare fino a 95 mila nuovi posti di lavoro per un totale di 348 mila addetti al lavoro. Alcuni esempi: la Napoli-Bari, già stanziati 4 mld e 440 miliardi di euro (primo cantiere partirebbe nel 2018 senza intervento); la ferrovia Catania-Messina-Palermo: prima pietra prevista nel febbraio marzo 2017 (vale 5,2 miliardi) .
Le grandi opere da sbloccare sono 14, cui si aggiungono altri 12 opere che saranno sbloccate anche con nuove risorse (già stanziati 13,236 miliardi) che vanno dalla sta! tale Telesina alla Tirrenica, la nuova autostrada Livorno-Civitavecchia.

sabato 2 agosto 2014

Raccolta fondi per i ferrovieri deceduti nell'incidente di Butera

Sulla linea Gela-Licata nei pressi della stazione di Butera, giovedì 17 luglio, sono morti travolti da un treno tre operai dipendenti di RFI, addetti alla manutenzione mentre operavano sul binario. Luigi Grazziano, Antonio La Porta e Vincenzo Riccobono lasciano le loro famiglie in gravi difficoltà economiche, essendo ancora lontani dall'aver maturato la pensione. Tutti i ferrovieri si stanno mobilitando per offrire un contributo economico che consenta ai familiari di Antonio, Luigi e Vincenzo di superare questo momento di estrema difficoltà. La CUB Trasporti, raccogliendo l'invito che proviene dalla categoria, si mobilità sul piano nazionale per una raccolta di fondi e invita pertanto a far girare il più possibile questo appello e ad organizzare fra i compagni di lavoro le collette di solidarietà. I contributi raccolti vanno versati sul seguente c/c postale n. 10167971 intestato a Giuseppe Gurrieri - Ragusa, specificando: “Per i ferrovieri morti a Butera”. L'elenco dei sottoscrittori verrà pubblicato e regolarmente aggiornato sul giornale CUB RAIL. 
Firmato CUB Trasporti Ragusa

Rivolgiamo un appello a tutti i pendolari che volessero aderire a questa iniziativa di versare sul conto corrente suddetto il loro contributo. Ci rendiamo comunque disponibili, per chi lo volesse, a raccogliere gli eventuali contributi che verranno versati sul c/c postale n. 10167971 intestato a Giuseppe Gurrieri - Ragusa. 
Certi della vostra sensibilità, ringraziamo anticipatamente quanti volessero aderire.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani.

venerdì 1 agosto 2014

RFI, Modifiche al programma di circolazione linee Palermo-Trapani-Castelvetrano e Palermo-Punta Raisi

Per consentire a Rete Ferroviaria Italiana di realizzare interventi di potenziamento
infrastrutturale tra Isola delle Femmine e Capaci, sulle linee Palermo–Trapani–Castelvetrano e Palermo–Punta Raisi, da venerdì 1 a domenica 3 agosto sarà
modificato il programma di circolazione.
Le corse saranno cancellate per parte del percorso o per l’intero tragitto e sostituite con autobus.
L’orario di arrivo e partenza potrà variare in funzione delle condizioni del traffico
stradale.
Informazioni dettagliate con l’elenco completo dei treni, orari e fermate sono disponibili nelle stazioni, uffici assistenza clienti, biglietterie e sui canali web del Gruppo FS Italiane (FSNews.it e FSNews Radio). Clicca qui per la locandina
Palermo, 31 luglio 2014