giovedì 27 giugno 2013

Il metrò che non c'è. Il Cub oggi in piazza

Lo studio di fattibilità della metropolitana di superficie di Ragusa, conservato dal 1995 nei cassetti di Rete ferroviaria italiana e di qualche ufficio del Comune, sinora è rimasto un libro dei sogni e, soprattutto, il simbolo dell’incapacità politica di spendere soldi pubblici già stanziati. Ecco perché stamattina alle 11, in piazza Poste, il Cub trasporti e il Comitato per il rilancio della ferrovia iblea inaugurano, con un forte spirito di ironia e provocazione, un’altra fermata della Metropolitana di superfice mai realizzata a Ragusa, pur essendo stata finanziata per ben tre volte. Un anno fa i sostenitori di questo progetto, che da decenni si battono per portare a termine questo piano di mobilità urbana eco sostenibile, per giunta a costi risibili, avevano inaugurato la fermata di viale Colajanni. E se nemmeno la nuova amministrazione comunale di Ragusa intenderà mettere mano a questo studio di fattibilità - cosa che invece sarebbe possibile, visto che nella squadra assessoriale che si insedia oggi, c’è proprio l’ambientalista Claudio Conti che l’anno scorso è stato uno dei promotori della prima manifestazione provocatoria – è probabile che Cub e Comitato per il rilancio non si fermeranno con le provocazioni, sino a quando qualcuno non si intesterà davvero la battaglia. “Da Puntarazzi ad Ibla – scrivono i promotori in un volantino per coinvolgere la cittadinanza alla manifestazione odierna – la città di Ragusa avrebbe potuto usufruire di un trasporto ecologico, pubblico, collettivo che avrebbe rivoluzionato la mobilità interna. I poteri forti lo hanno impedito, scegliendo parcheggi in centro, spostando uffici in periferia, costringendo i ragusani all’uso dell’automobile e alle soste a pagamento, imponendo alla città un forte inquinamento da idrocarburi e acustico”.
ROSSELLA SCHEMBRI
La Sicilia - Giovedì 27 Giugno 2013 Ragusa, pagina 28

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