giovedì 16 maggio 2013

Il comitato dei pendolari sollecita il ripristino della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela

Niscemi. Sit-in nel ponte crollato. Due anni fa e precisamente l'8 maggio 2011 si è verificato, lungo la tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, al km 326 della linea Lentini-Gela, tra le stazioni di Piano Carbone e Niscemi, il cedimento di alcune arcate del ponte ferroviario, con la conseguente chiusura della tratta ferroviaria. Tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla Ss. 417 che già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario, vista la chiusura della Sp. 39.
«Non ci sembra inutile ricordare - dice Giosuè Malaponti, coordinatore del Comitato pendolari siciliani - che la costruzione della linea ferroviaria in questione, completata nel 1979, è stata a suo tempo decisa proprio per la necessità di un collegamento più spedito delle persone e soprattutto, delle merci, fra due aree fortemente industrializzate dell'isola, quella di Catania e il polo petrolchimico di Gela, e che, proprio in tale ottica, era stata prevista un'ulteriore fase di potenziamento e di velocizzazione, mai realizzata.
Premesso che la linea ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela collega il versante jonico e il versante mediterraneo della Sicilia attraversando alcuni grossi centri urbani e considerato che tale linea ferroviaria è frequentata da molti studenti e pendolari e, in particolare, dai lavoratori diretti verso il polo industriale dell'Eni di Gela, il comitato pendolari Siciliani chiede di conoscere se il Governo Regionale sia a conoscenza le iniziative che il gestore della Rete Ferroviaria Italiana intenda adottare onde evitare il ripetersi per il futuro di cedimenti delle strutture ferroviarie che potrebbero causare danni di proporzioni maggiori rispetto all'evento verificatosi.
Inoltre quale sia lo stato di avanzamento degli interventi finalizzati al ripristino della piena funzionalità dell'itinerario in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro, al momento, i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia che per i loro spostamenti quotidiani sono costretti a servirsi di percorsi alternativi non agevoli e poco sicuri. Ed ancora se non ritenga opportuno inserire tale percorso, a motivo della rilevante valenza strategica che lo stesso riveste per lo sviluppo socio-economico dei territori attraversati fra gli interventi di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie siciliane, prevedendo una serie di opere di miglioramento del tracciato con riferimento alla tratta Caltagirone-Lentini (stazione)».
Malaponti conclude: «Nell'attesa di ricevere risposte rassicuranti sulla sorte della tratta, riteniamo doveroso assieme alle amministrazioni comunali di Caltagirone, Gela e Niscemi di chiedere, nel più breve tempo possibile, un incontro con i rappresentanti della Regione Siciliana e Rete Ferroviaria Italiana, per avere un quadro di quello che il gestore vuole fare della tratta Catania-Caltagirone-Gela e sui tempi della sua riapertura alla circolazione ferroviaria.
La Sicilia - Lunedì 13 Maggio 2013 Caltanissetta Pagina 34 

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