martedì 28 dicembre 2010

Trasporti: I disservizi viaggiano sui binari del Sud

In questi giorni, abbiamo visto quanto è successo in Toscana, per la straordinaria ondata di maltempo, e le prese di posizione di tutte le forze politiche nei confronti di Trenitalia e del Ministero dei trasporti a difesa dei propri corregionali.
Non mi pare che, il problema delle 21 ore di ritardo accumulate dal treno Intercity Torino-Milano-R. Calabria-Palermo, sia dovuto ad un evento eccezionale, ma alla solita storia dei treni della speranza che dal nord devono arrivare sino al profondo sud. Profondo sud inteso per la qualità del materiale ferroviario impiegato, per le infrastrutture e per il servizio di trasporto "pubblico universale".
Tant'è vero che, l'A.d. di Trenitalia Mauro Moretti, in un'altra occasione come questa, ha risposto così alla domanda di un giornalista, che chiedeva perché per il sud, ci sono i treni peggiori, i più vecchi e i più lenti: "Siamo un'azienda. Ci sono tratte che hanno mercato, e tratte che non ne hanno. È lo Stato che ci deve dire che servizio vuole e con che risorse coprire i costi. Altrimenti, facciamo il servizio che possiamo fare con gli investimenti che siamo in grado di fare, cercando di usare il materiale rotabile che abbiamo al meglio (Apcom)".
Con questa dichiarazione, l'A.d. di Trenitalia scaricava le responsabilità di questi viaggi della speranza allo Stato, che non investe fondi adeguati per l'acquisto di materiale rotabile e per le infrastrutture per il sud. A questo punto, sorge il dubbio, e se fosse veramente così? Di certo bisogna correre ai ripari.
Occorre che i vertici politici dei territori che vivono questo tipo di disagio, chiedano urgentemente chiarimenti al Governo per queste disattenzioni, per il materiale rotabile impiegato e per i mancati investimenti al pari del resto d'Italia e allo stesso tempo chiedere, così come hanno fatto i politici toscani, le dimissioni dell'A.d. di Trenitalia e del Ministro dei Trasporti, perché non è più tollerabile da parte dei cittadini italiani residenti al sud, questo tipo di disagi, disservizi e disattenzioni.
Queste disparità nella qualità del servizio, fanno venir meno i principi costituzionali delle pari dignità sociali, personali, economiche e della libertà di potersi muovere liberamente e velocemente in tutto il territorio italiano.

Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

giovedì 23 dicembre 2010

Trasporti - Le priorità del Comitato Pendolari Siciliani

Piano per il Sud - ottenere risorse per il completamento delle due dorsali ferroviarie Tirrenica e Jonica, per la velocizzazione della Catania - Palermo e per la realizzazione di tutte quelle opere previste ed ancora non realizzate nell'Accordo di Programma Quadro, sottoscritto in Sicilia il 5/10/2001; - Attuare la Continuità Territoriale; - Rendere operativo il Piano Regionale dei Trasporti e dei Piani Attuativi (Aereo - Marittimo - Ferroviario - Stradale) che giacciono nei cassetti dell'assessorato regionale dal 2004.
La Sicilia anno dopo anno, si è vista escludere dagli investimenti infrastrutturali e treno dopo treno, si è vista tagliare il trasporto universale da e per il nord. Negligenze, sviste, scarso interesse da addebitare, certamente, a tutta la classe politica regionalee nazionale, di entrambi gli schieramenti, che nulla hanno fatto per arginare questi continui tagli e per far decollare, una volta per tutte, quelle infrastrutture di cui il territorio siciliano ha veramente bisogno.
L'invito che voglio rivolgere, ai nostri Amministratori, è quello di produrre una politica più attenta ai bisogni primari della nostra Sicilia e dei siciliani, nei confronti di un Governo che ci penalizza sempre più. Allo stato attuale, non serve lo scaricabarile, la polemica o gli attacchi tra i maggiori esponenti della politica siciliana, (MiccichèBuzzanca, Lombardo).
Se, la Sicilia da oltre quarant'anni vive ancora in questo stato di arretratezza infrastrutturale, la colpa non è da addebitare ad una sola parte politica, ma, quasi certamente, è da ricercare in tutta la classe politica siciliana, e nei vari rappresentanti siciliani al Parlamento e nei Governi nazionali che ci hanno governato.
Ha ragione, il Governatore Lombardo nel chiamare all'appello, a prescindere dell'appartenenza politica, i deputati nazionali, regionali, i Presidenti delle province, i Sindaci, le forze sociali e i Siciliani per iniziare a reclamare ed ottenere i legittimi diritti e le aspettative che ci vengono negate.
Il territorio siciliano, non appartiene né alla politica di destra, né a quella di sinistra, ma è dovere della politica garantire ai Siciliani lo sviluppo economico, sociale e infrastrutturale pari al resto d'Italia.
Questo, secondo me, è il momento in cui deve prevalere il senso di responsabilità dei nostri Amministratori nei confronti del Popolo siciliano, in considerazione del fatto che, non venga ulteriormente penalizzato il nostro territorio ma, di iniziare assieme a chiedere quanto ci spetta di diritto, così come viene sancito, dalla Costituzioneall'articolo 3 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese) e all'articolo 16(Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dai territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge).
Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

Per i Pendolari, con il nuovo orario, è impossibile ritornare in treno, la sera, da Siracusa.

Con il nuovo orario, in vigore dal 12 dicembre 2010, sono iniziati i disagi per i pendolari che si spostano, per motivi di lavoro, sulla relazione Siracusa - Catania.
La cancellazione del treno espresso 856 che partiva da Siracusa alle ore 17.30 e il divieto per i pendolari di poter salire sull'ICN 1938 che parte da Siracusa alle ore 20.25 sta creando enormi disagi a tutta l'utenza pendolare.
Da tenere presente che l'ICN 1938 è l'ultimo treno che parte la sera da Siracusa. 
Occorre,  nell'immediato, dare l'opportunità ai pendolari di poter salire sull'ICN 1938 sino a quando non si troverà una soluzione definitiva, che possa assicurare e garantire all'utenza, che paga un abbonamento, un servizio di trasporto pubblico ferroviario più vicino alle proprie esigenze ed un trasporto pubblico efficiente ed efficace. 

mercoledì 15 dicembre 2010

I Ritardi, le soppressioni e la scarsa informazione alla stazione centrale di Catania

Molti sono stati i ritardi e le problematiche conseguenti alla stazione centrale di Catania, che il popolo dei pendolari della fascia ionica ha dovuto subire nella giornata di oggi 15 dicembre 2010 a partire dalla tarda mattinata.

Soppressioni e ritardi che hanno creato enormi disagi e scompiglio a tutti i pendolari della Catania-Messina e non solo, poichè sono stati soppressi treni per Caltanissetta treno n. 8671, Gela e Palermo treno n. 3853.

I ritardi di oggi sulla relazione Siracusa-Catania-Messina e viceversa:

treno n. 12872 minuti 42 - treno n. 12876 minuti 22, treno n.12878 minuti 78, treno n.12880 minuti 96, treno 12882 minuti 83, treno 8582 minuti 48, treno 8574 cancellato, treno 8584 cancellato, treno 8586 cancellato, treno n.12811 minuti 110, treno n. 12873 minuti 64, treno n.8571 minuti 26, treno n. 12875 minuti 60, treno n. 12877 minuti 34, treno n. 3869 minuti 34, treno n. 12879 minuti 31, treno 12881 minuti 34, treno n. 12871 minuti 24, treno n. 3871 minuti 45, treno Exp n.1945 minuti 78, treno Exp n.1934 minuti 68, treno Ic n.721 minuti 56.

Questi sono i treni che già dalle ore 11 circa del mattino sino a stasera sono in ritardo nella relazione in questione.

L'inconveniente tecnico così come veniva annunciato alla stazione centrale di Catania, tra la stazione centrale di Catania e quella di Ognina, ci poteva anche stare visti i lavori in corso del raddoppio, vista la pioggia di oggi. Quello che invece, desideriamo segnalare ai responsabili di Rete Ferroviaria Italiana della stazione centrale di Catania è la non tempestiva e chiara informazione all'utenza. Non è possibile dare il seguente annuncio: Si avvisa la clientela che il traffico ferroviario tra catania e Messina è interrotto per un problema tecnico alla stazione di Ognina". Questa poteva essere, nell'immediato, una tempestiva informazione, ma occorreva in un secondo momento dare almeno delle indicazioni chiare sulle partenze o sulla cancellazione dei treni, ciò per dare modo a tutta l'utenza di poter decidere se continuare ad aspettare un treno che non si sapeva quando partiva e poter decidere se continuare ad aspettare o scegliersi un mezzo alternativo.

Riteniamo che il perdurare di tale disagi dovrà essere comunicato in modo tempestivo e chiaro a tutta l’utenza pendolare della fascia ionica, almeno per dare l’opportunità di poter scegliere e decidere se continuare ad aspettare un treno che non si sa quando parte, con tutti i disagi previsti, oppure scegliere un mezzo alternativo per raggiungere la propria residenza, i luoghi di lavoro e/o studio. Occorre rivedere quanto viene acclarato nella Carta dei Servizi di Rete Ferroviaria Italiana in merito alla tempestiva e chiara informazione all'utenza, specialmente in questi casi.

venerdì 10 dicembre 2010

Le nostre richieste. Incontro Pendolari Siciliani e Dipartimento Trasporti sui nuovi orari ferroviari 2010/2011

In vista dei nuovi orari ferroviari, che entreranno in vigore il 12 dicembre p.v., ed a seguito dell’invito all'incontro, da parte del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si terrà domani a Palermo alle ore 11.30 presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, desideriamo, alla luce della nuova proposta dell’offerta ferroviaria presentata da Trenitalia, poterla integrare con nostre proposte per migliorarne la funzionalità:

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA – CATANIA

Treno 12865 ripristinare la percorrenza prevedendo l’arrivo a Catania alle ore 07.37;

Treno 8577 con partenza alle ore 06,48 da Fiumefreddo. - aggiungere la fermata di Mascali, considerato che il treno impiega lo stesso tempo di percorrenza (8 min.) pur non effettuandola. Tra l’altro si ravvisa la necessità essendo il terzo treno che transita sulla relazione Me-Ct-Sr di far giungere a Catania entro le ore 7.23 un nutrito numero di pendolari;

Treno 8573 con partenza da Messina alle ore 20,37 - posticipare la partenza di 10/15 minuti;

Treno 12885 con partenza da Messina alle ore 21.45 – fare effettuare la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia;

NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una nuova corsa treno da Messina o da Taormina che arrivi sino a Catania, effettuando tutte le fermate per colmare l’enorme buco orario di circa 3 ore tra le due Città. Prevedere l’arrivo a Catania dell’eventuale corsa alle ore 12.30;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE CATANIA - MESSINA

Treno 12878 con partenza da Catania alle ore 13.55 – evitare la soppressione dalla fine di luglio sino alla fine di settembre;

Treno 8586 con partenza da Catania alle ore 17.41 – posticiparne la partenza alle ore 17.51, per dare la possibilità a molti pendolari che finisce di lavorare alle 17.30 di poterne usufruire;

Treno 12886 con partenza da Catania alle ore 20.40 - posticipare la partenza di 10/15 minuti;

Treno 8574 con partenza da Catania alle ore 15.27 - posticipare la partenza di 10/15 minuti;

Treno 8588 con partenza da Taormina alle ore 15.55 – posticipare la partenza e creare coincidenza al treno 8574 che termina la sua corsa a Taormina alle ore 16.15. Da tenere in considerazione che il treno successivo per Messina è alle ore 17.22;

Treno 8584 con partenza da Catania alle ore 17.00 – prevedere l’arrivo alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia anziché alla stazione di Giarre-Riposto;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE MESSINA - PALERMO

Si ravvisa la necessita di creare delle coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni in partenza da Messina per Palermo:

Treno 12759 con partenza da Messina alle ore 06.55 – creare la coincidenza con il treno n. 12866 in arrivo a Messina alle ore 07.10 essendo il treno n. 12759 un treno locale;

Treno 3835 con partenza da Messina alle ore 07.29 – creare la coincidenza con il treno n. 12868 in arrivo a Messina alle ore 07.40;

Treno 12761 con partenza da Messina alle ore 11.25 – creare la coincidenza con il treno n. 3870 in arrivo a Messina alle ore 11.35 essendo il treno n. 12761 un treno locale;

Treno 12765 con partenza da Messina alle ore 14.25 – creare la coincidenza con il treno n. 12874 in arrivo a Messina alle ore 14.32 essendo il treno n. 12765 un treno locale;

Treno 729 con partenza da Messina alle ore 19.43 – creare la coincidenza con il treno n. 8586 in arrivo a Messina alle ore 19.45 e/o con il treno n. 3872 in arrivo a Messina alle ore 20.10;

Treno 3842 con arrivo a Messina alle ore 18.59 – creare la coincidenza con il treno n. 12883 in partenza da Messina alle ore 18.55;

INTEGRAZIONI PROPOSTE SULLA RELAZIONE CATANIA - LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS

Prevedere la fermata dei treni: n. 25172 – 25178 – 25182 – 25186 – 25181 – 25183 – 25185 - 25187 denominati Mare Nostrum e Taormina Express nelle stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e/o di Alcantara.

La strana situazione dei treni per il mare e la poca lungimiranza di Trenitalia nell’effettuare un servizio discriminante per alcuni territori della Riviera Jonica nei festivi da luglio a fine agosto.

Tenendo conto che queste quattro coppie di treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express effettuano le seguenti fermate: Acireale – Giarre-Riposto – Taormina – Letojanni, saltando le stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara, sia in andata che in ritorno.

Più volte, abbiamo chiesto chiarimenti alla Direzione di Trenitalia del perché questi treni non effettuino la fermata alla stazione di Fiumefreddo ed Alcantara, per’altro attingendo ad un grosso bacino di utenza sia alla stazione di Fiumefreddo (Mascali-Calatabiano-Piedimonte Etneo-Linguaglossa) che alla stazione di Alcantara (Calatabiano-Trappitello-Giardini-Gaggi-Graniti). Ci è stato risposto che essendo treni del mare e che a Fiumefreddo cosi come ad Alcantara il mare è distante e non essendoci un collegamento dalla stazione al mare hanno deciso di non dare la fermata a questi treni. La domanda sorge spontanea visto che il mare è ancora molto più distante sia dalla stazione di Giarre-Riposto, così come dalla stazione di Acireale e mi risulta che non vi è nessun collegamento tra le stazioni e la zona balneare dei due centri. In considerazione del fatto che nella giornata di domenica il servizio di trasporto ferroviario è dimezzato del 60% di corse sulla direttrice Catania-Messina e viceversa. E' necessario ovviare a tali disagi nell’attuare le fermate alle stazioni di Fiumefreddo e di Alcantara per dare un’opportunità in più all’utenza in generale ed ai turisti che in questo periodo affollano tali comprensori.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI

La modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un 20%, ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi ad ogni cambio di orari, si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza. Facendo riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l'arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 50 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete di questi ultimi anni, non è stata migliorata la percorrenza di molti treni, addirittura è stata allungata.

Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi.Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni ora di percorrenza.

Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” se solo avesse un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!

L’IMPORTANZA DEL CONTRATTO DI SERVIZIO

Quale coordinatore dei pendolari siciliani, ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il proprio mezzo per gli spostamenti. E’ giusto, a mio avviso, che si pongano le basi per la realizzazione di uno strumento efficiente ed efficace nella prospettiva di essere tenuti in considerazione come utenza pendolare, e perché no, poter collaborare per concorrere ed individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e di sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione di più modi di trasporto.

Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario, si basino sull’orario di trasporto per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario, quindi è necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali e annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.

Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza in generale ed in modo particolare all’utenza pendolare, e a tutelare il cittadino che giornalmente è costretto a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio posto di lavoro, studio e altro.

Certi della Vs. disponibilità e sensibilità a tale problematica, nell’attesa di un vs. sollecito riscontro, porgo a nome del Comitato, cordiali saluti

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr

martedì 7 dicembre 2010

Giovedì e venerdì servizi regolari. Sciopero trasporto pubblico differito dal Ministro Matteoli

Trasporto pubblico locale: Matteoli differisce sciopero, giovedì e venerdì servizi regolari.

Un comunicato dell'Ufficio Stampa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rende noto che il ministro Altero Matteoli, in attuazione dell'art. 8 della Legge 146/90 e successive modifiche, ha differito ad altra data lo sciopero del personale addetto alle attività del trasporto ferroviario ed ai servizi accessori, programmato dalle 21 del 9 dicembre alle 21 del 10 dicembre 2010, e del personale addetto al trasporto pubblico locale, programmato dalle 00.01 alle 23.59 del giorno 10 dicembre 2010. La sospensione dal lavoro era indetta dalle Segreterie nazionali delle OO.SS. FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL TRASPORTI, ORSA, FAISA e FAST-CONFSAL.

Il provvedimento si è reso necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito.

Giovedì e venerdì, dunque, i servizi saranno regolari.

Roma, 7 dicembre 2010

Fonte FSNews

lunedì 6 dicembre 2010

Il 10 dicembre il Dipartimento regionale Infrastrutture e Mobilità incontrerà i Pendolari

Convocazione per il giorno 10 dicembre 2010 - Offerta ferroviaria 2010/2011

L'incontro richiesto sulla nuova offerta ferroviaria 2010/2011, è convocato per il giorno 10 dicembre 2010, alle ore 11,30 c/o l'Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità - Via Leonardo da Vinci, n. 161 - Sala delle riunioni - piano terra.

Palermo prot. 100153 del 06/12/2010

Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità
Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti
Servizio 4 TR. "Trasporto Ferroviario"

Per incarico del Dirigente Generale
Firmato - Il Dirigente del Servizio - Dott. Ignazio Coniglio

giovedì 2 dicembre 2010

Il Dipartimento Regionale Infrastrutture e Mobilità convocherà i Pendolari Siciliani sui nuovi orari

Avendo la Direzione Regionale di Trenitalia consegnata la proposta dell'offerta ferroviaria 2010/2011 alla Regione Siciliana, e viste le nostre pressanti richieste al Dipartimento Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità per essere invitati ad esaminare le proposte orarie 2010/2011, che entreranno in vigore il 12/12/2010, desidero informare l'utenza pendolare che tra qualche giorno i Dirigenti del Dipartimento Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità incontreranno tutti i Comitati Pendolari Siciliani per discutere sui nuovi orari ferroviari e/o sulle eventuali modifiche da apportare per ottimizzare il servizio. 
 Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari

Consulta gli orari o scarica gli allegati: