venerdì 9 gennaio 2009

Tagli del 10% per il mancato accordo tra Regione Siciliana e Trenitalia

Al Signor Presidente della Regione Siciliana
On. Raffaele Lombardo fax 0917075111
Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti
On. Giovanbattista Bufardeci fax 0917078089
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti
Dott. Vincenzo Falgares fax 0917078098
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Catania
On. Giuseppe Castiglione fax 095222265
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Messina
Dott. Giovanni Ricevuto fax 090715165
Al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Siracusa
On. Nicola Bono fax 093169323
Agli Organi di stampa
Oggetto: Mancato Contratto di Servizio tra la Regione Siciliana e Trenitalia sul trasporto ferroviario-Tagli del 10% del trasporto ferroviario in tutta la Regione dal 1 febbraio 2009.
E’ tempo di bilanci e di previsioni per il futuro, così come si legge negli articoli apparsi in questi giorni sul quotidiano La Sicilia.
Prendendo spunto da questi articoli, desidero sottoporre ai nostri rappresentanti politici (comunali, provinciali, regionali e nazionali) e all’opinione pubblica, la situazione attuale del trasporto ferroviario, che soffre di una cronica carenza di risorse sia da parte dello Stato sia da parte delle Regioni, che dedicano alle ferrovie solo le briciole del bilancio. Le Regioni, pur se responsabili, non disponendo delle necessarie risorse sono al traino delle decisioni centrali. Il dialogo con Trenitalia è d'altronde difficile a livello locale, e questa difficoltà di interlocuzione spinge gli enti territoriali (Regioni, Provincie) a scegliere di privilegiare le proprie aziende locali (trasporto su gomma), rinunciando alle sinergie e a quell'integrazione che sarebbe la scelta più efficace per garantire una mobilità soddisfacente.
Occorrono circa 120 milioni di euro per garantire e migliorare gli attuali, insufficienti, livelli di servizio dei treni regionali e Trenitalia si appresta a tagliare come minimo il 10 per cento del servizio a partire dal 1 febbraio 2009. Il Governo ha stanziato 480 milioni di euro per il trasporto pubblico ferroviario da destinare a tutte le regioni, che daranno ossigeno per alcuni mesi e dopo? Non è possibile che in un settore così strategico come quello del trasporto pubblico si navighi a vista.
Le problematiche che desidero denunciare sono soprattutto la criticità verso la carenza di risorse destinate dalle amministrazioni per il trasporto ferroviario, e la richiesta di un cambio di orientamento molto deciso a livello di scelte di Governo: si inizi con il privilegiare il trasporto a media e breve percorrenza, riequilibrando le risorse già destinate alle infrastrutture.
Sono due milioni i pendolari che usano il treno, solo il 14,8 per cento dei 13 milioni che ogni giorno viaggiano per andare a lavorare. Secondo una ricerca del Censis sarebbero 7 milioni quelli che vorrebbero utilizzare il treno ma non possono per un’offerta insufficiente. Il rischio concreto è che piuttosto che incrementare l’uso del trasporto pubblico con vantaggi economici e ambientali per i lavoratori e per il Paese, aumenti invece l’utilizzo del mezzo privato già oltre il 70 per cento e con una spesa pro capite annua di oltre 2000 euro a fronte dei 7oo euro spesi per il treno.
Per questi motivi i pendolari di tutta Italia stanno rivendicando che il trasporto pubblico diventi una priorità assoluta nell’agenda del Governo. Una priorità strategica per l’economia del Paese e per la qualità di vita dei cittadini italiani, e, affinché vengano subito destinate al trasporto ferroviario le necessarie risorse per scongiurare il suo ridimensionamento.
Una denuncia va fatta nei confronti dei nostri rappresentanti politici regionali e nazionali, di entrambi gli schieramenti, che non hanno sino ad oggi portato avanti una politica efficiente ed efficace in materia di trasporto pubblico e di infrastrutture nelle sedi romane del Parlamento. Da oltre quarant’anni si parla di migliorare le principali infrastrutture viarie e ferroviarie siciliane, ma come ogni anno vengono fatti i vari proclami sulle testate dei quotidiani siciliani dandoci il ben servito su opere che la politica certamente non vuole portare avanti visti i risultati di un Italia a due o più velocità.
Ci auguriamo che la politica regionale e nazionale, colga ed utilizzi fattivamente l’ultima opportunità offerta dai fondi Fas e dei fondi europei 2007/2013, per realizzare finalmente tutte quelle infrastrutture di cui la Sicilia e i Siciliani hanno di bisogno.
Giosuè Malaponti - Coordinatore - Comitato Pendolari ME-CT-SR
http://www.comitatopendolari.it/

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